Il rapporto dell'impresa appaltatrice con l'espropriazione per pubblica utilità

SOGGETTI --> SOGGETTI ATTIVI --> IMPRESA APPALTATRICE

In base al disposto dalla L. n. 2248 del 1865, art. 324, All. F, le espropriazioni potevano essere accollate all'appaltatore.

L’impresa incaricata della materiale esecuzione delle attività di espropriazione non può considerarsi controinteressata nel giudizio conseguente all’impugnazione degli atti della procedura espropriativa, salvo che gli sia stata affidata, nell’ambito di un vero e proprio rapporto concessorio, anche l’adozione dei provvedimenti gravati, esercitando direttamente funzioni pubblicistiche trasferitele dall’Amministrazione.

SOGGETTI --> SOGGETTI ATTIVI --> IMPRESA APPALTATRICE --> MANLEVA

La clausola di capitolato con la quale l’ente committente si è impegnato a rimborsare in favore dell’impresa appaltatrice tutte le somme "inerenti alle espropriazioni, danni ed indennità access... _OMISSIS_ ... esclusione dei soli oneri per il "completo espletamento delle procedure espropriative e per gli asservimenti", già compresi nel prezzo dell'appalto, deve intendersi comprensiva anche dei danni effetto della procedura espropriativa non conclusa legittimamente, dei quali lo stesso ente committente si sia reso corresponsabile.

SOGGETTI --> SOGGETTI ATTIVI --> IMPRESA APPALTATRICE --> TITOLARE OBBLIGAZIONE

In caso di occupazione illegittima per edilizia residenziale, risponde il comune, non l'impresa costruttrice.

Qualora la competenza a provvedere in ordine alle procedure espropriative sia stata meramente delegata quanto al suo esercizio, ne consegue che, sul piano degli effetti sostanziali, i relativi risultati sono comunque imputabili all’Amministrazione delegante, cui spetta peraltro la titolarità dell’immobile cui accede l’opera pubblica realizzata in appalto e che adotta gli atti espro... _OMISSIS_ ...
L'appalto è un contratto, perciò di natura privatistica, che intercorre tra stazione appaltante ed appaltatore, che agisce quale nudus minister del committente anche in relazione ai procedimenti espropriativi affidatigli; ne consegue che l'appaltatore non risponde degli atti della procedura compiuti necessariamente in nome e per conto del committente, né delle obbligazioni indennitarie gravanti esclusivamente su quest'ultimo, ma soltanto dei danni che abbia arrecato a terzi nell'esecuzione dell'opera, in violazione del precetto del neminem laedere posto dall'art. 2043 cod. civ..

Qualora il contenuto dell'incarico affidato all’impresa appaltatrice inerisca soltanto all'esecuzione della procedura espropriativa per conto del concedente, senza alcun conferimento di poteri per agire in nome proprio, non risulta ipotizzabile una concessione traslativa a rilevanza esterna, con la conseguenza che le obbligazioni derivanti dalla procedura rimangono... _OMISSIS_ ...cedente.

Nel contratto di appalto l'appaltatore agisce quale nudus minister del committente; anche in relazione ai procedimenti espropriativi affidatigli, deve limitarsi ad eseguire l'incarico tramite atti privi di rilevanza esterna, e perciò risponde non già degli atti della procedura compiuti necessariamente in nome e per conto del committente, né delle obbligazioni indennitarie gravanti esclusivamente su quest'ultimo, ma soltanto dei danni che abbia arrecato a terzi nell'esecuzione dell'opera, in violazione del precetto del neminem laedere posto dall'art. 2043 c.c..

Qualora tra le parti sia intercorso un rapporto obbligatorio analogo all'appalto, sussistono a carico della stazione appaltante, in ordine ai danni conseguenti ad illegittimità verificatesi nel corso dell'espletamento della procedura espropriativa, profili di responsabilità tanto per culpa in eligendo, quanto per culpa in vigilando.

Affinché l'impresa, cui è ... _OMISSIS_ ...o l'incarico di provvedere per conto dell'ente pubblico ad espletare le procedure amministrative, tecniche e finanziarie per il perfezionamento delle espropriazioni ed occupazioni temporanee, possa essere ritenuta soggetto responsabile delle obbligazione derivanti dalla procedura espropriativa, è necessario che la stessa sia abilitata ad agire in nome proprio.

Qualora, a seguito di intervenuto negozio pubblicistico traslativo di funzioni dall'ente, l'impresa appaltatrice non sia mera esecutrice delle opere, bensì delegata all'esercizio dal potare espropriativi, la stessa è la sola responsabile per le obbligazioni strumentalmente preordinate alla esecuzione delle opere oggetto della concessione, restando escluso che l'obbligo cumulativo del committente possa derivare dall'applicazione della disciplina civilistica dell'accollo, seppur richiamato, ma senza specifico collegamento all'istituto civilistico di cui all'art. 1273 c.c.,dall'art. 324 L. 20... _OMISSIS_ ...2248, all. F.

SOGGETTI --> SOGGETTI ATTIVI --> IMPRESA APPALTATRICE --> TITOLARE OBBLIGAZIONE --> INDENNITARIA

L'istituto della delega all'appaltatore al compimento sia delle opere sia delle espropriazioni necessarie, previsto fin dalla L. n. 2248 del 1865, art. 324, All. F. sui lavori pubblici e recepito da numerose leggi speciali (cfr. L. n. 865 del 1971, art. 60), in tutto e per tutto assimilabile al mandato, comporta che l'appaltatore agisce in nome e per conto dell'ente espropriante, che resta conseguentemente il solo beneficiario del decreto di espropriazione; e, per converso il solo soggetto tenuto all'assolvimento dell'obbligazione indennitaria nei confronti dell'espropriato (quali che siano i rapporti interni intercorrenti con la stazione appaltante).

La mera attribuzione alla ditta esecutrice dei lavori dell'incarico di provvedere, per conto dell'ente pubblico affidante, all'espletamento delle procedure a... _OMISSIS_ ...tecniche e finanziarie per il perfezionamento delle espropriazioni ed occupazioni temporanee, non è sufficiente a configurare l'istituto della concessione traslativa nell'esercizio di funzioni pubbliche proprie del concedente e, dunque, ad escludere la legittimazione passiva di quest'ultimo nel giudizio di opposizione alla stima.

Restano irrilevanti le clausole contrattuali relative a obbligazioni indennitarie, quando non sono stati espressamente conferiti all'appaltatore poteri espropriativi ma lo stesso abbia ricevuto solamente il mandato di svolgere tutte le procedure tecniche e finanziarie in rappresentanza e non in nome proprio e per proprio conto del delegante.

In ipotesi di contratto di appalto con il quale è attribuito alla società appaltatrice il solo compito di eseguire gli atti necessari e prodromici alla definizione della procedura ablativa, peraltro "in nome e per conto" del concedente, senza alcun trasferimento d... _OMISSIS_ ... può ravvisarsi una concessione traslativa e conseguente legittimazione passiva della società appaltratrice nel giudizio di opposizione alla stima.

Sussiste il difetto di legittimazione passiva della società appaltatrice nel giudizio di opposizione alla stima, qualora manchi il trasferimento alla medesima del potere di esercitare in nome proprio le funzioni oggettivamente pubbliche di competenza del concedente, inerenti la procedura ablativa, con accollo degli obblighi indennitari.

Legittimata passiva rispetto alle pretese indennitarie non è l'impresa affidataria dei lavori che risulta aver agito in nome e per conto dell'espropriante e che comunque, sulla base del capitolato speciale allegato al contratto di appalto, doveva essere tenuta indenne dall'onere derivante da maggiori somme determinate in seguito a vertenze giudiziarie.

SOGGETTI --> SOGGETTI ATTIVI --> IMPRESA APPALTATRICE --> TITOLARE OBBLIGAZION... _OMISSIS_ ...A

Gli atti e le convenzioni intercorsi, anche se si concretano in assunzioni unilaterali di responsabilità, rilevano nei soli rapporti interni tra gli enti eventualmente corresponsabili, mentre dei danni causati nella materiale costruzione dell'opera pubblica, risponde solo l'appaltatore-esecutore, in quanto gli stessi non sono collegabili né all'esecuzione del progetto, né a direttive specifiche dell'amministrazione concorrente, ma a propri comportamenti materiali in violazione del precetto generale dell'art. 2043 c.c.

Se senza dubbio l'autonomia dell'appaltatore nell'organizzazione dei mezzi e nell'esecuzione dell'appalto ne comporta la responsabilità esclusiva per i danni cagionati a terzi, tuttavia non può non rilevarsi che tale principio non può essere esteso al sindacato di validità degli atti con i quali l'amministrazione appaltante, previa emanazione del decreto di occupazione d'urgenza di un suolo, lo abbia immesso nel possesso dell... _OMISSIS_ ...'esecuzione dell'opera pubblica, tutte le volte in cui il terzo danneggiato non abbia esperito alcuna azione giudiziaria avverso il decreto assertivamente illegittimo, e l'appaltatore abbia, sua sponte, inizialmente sospeso i lavori - salvo poi a riprenderli in epoca successiva - a fronte delle informali rimostranze L'appaltatore va esente da responsabilità se il committente, reso edotto delle carenze e degli errori, gli abbia chiesto di dare egualmente esecuzione al progetto o abbia ribadito le indicazioni, riducendosi in tale ipotesi l'appaltatore al rango di "nudus minister".

L'annullamento, da parte del giudice amministrativo, degli atti della procedura espropriativa fa sì che l'occupazione, anche parziale, di terreni da parte della P.A. assuma le connotazioni di un illecito permanente, mentre il privato rimane proprietario dei terreni medesimi. Di questo illecito deve rispondere la pubblica amministrazione, non l'appaltatore essendo ... _OMISSIS_ ...ntervenuta non per sua iniziativa.

In ipotesi di danno procurato dalla realizzazione dell'opera (nel caso di specie durante la costruzione di un collettore fognario), trattandosi di illecito comune, il soggetto o i soggetti responsabili (e perciò tenuti al risarcimento del danno nei confronti dei proprietari), non possono che essere individuati in base ai principi stabiliti da detta norma e dall'art. 2055 cod. civ.: primo fra tutti quello per cui detta responsabilità grava - sempre e comunque - anzitutto sul soggetto che ha realizzato l'opera.

Le imprese delegate anche al compimento delle espropriazioni, portando a compimento le irreversibili trasformazioni dei terreni, non possono essere dichiarate esenti da responsabilità per il fatto che l'opera sia stata ultimata in periodo di occupazione legittima perché su di esse ricade l'onere di armonizzare attività materiale e attività amministrativa, facendo sì che il decreto di espropriazi... _OMISSIS_ ...tempestivamente e che quindi la fattispecie si mantenga entro la sua fisiologica cornice di legittimità, altrimenti essa degrada in illecito, di cui il soggetto, delegato anche alla cura dell'espropriazione, non può non rispondere per il suo colpevole comportamento omissivo.

Non è imputabile alcuna responsabilità per l’omessa emanazione, nei tempi previsti dalla legge, del decreto di esproprio definitivo, alla società appaltatrice delegata anche al compimento degli atti della procedura ablativa, qualora l'Amministrazione appaltante abbia disposto la rescissione del relativo contratto, con conseguente restituzione dei beni in favore dell’Ente espropriante, con congruo anticipo rispetto alla scadenza dei termini di occupazione.

Anche nell'appalto di opera pubblica trovano applicazione i principi generali sulla responsabilità dell'appaltatore, che vedono costui, di regola, unico responsabile dei danni cagionati a terzi nell'esecu... _OMISSIS_ ...a; a questa responsabilità potrà aggiungersi quella dell'amministrazione committente solo qualora il fatto dannoso sia stato cagionato in esecuzione del progetto o di direttive impartite dall'amministrazione stessa, mentre una responsabilità esclusiva di quest'ultima è configurabile solo allorquando essa abbia rigidamente vincolato l'attività dell'appaltatore, così da neutralizzarne completamente la libertà di decisione.

Qualora il progetto sia stato predisposto dalla società appaltatrice e alla stessa siano stati conferiti anche i poteri espropriativi, non ricorrono i presupposti per escludere la responsabilità dell'appaltatore nei confronti del terzo, danneggiato dalla sua condotta.

Nel caso di occupazione divenuta illegittima per scadenza dei termini, sussiste la responsabilità dell'Amministrazione per non aver provveduto tempestivamente all'emanazione dei provvedimenti di proroga dei termini previsti per l'espropriazione e di oc... _OMISSIS_ ...uo;urgenza e della ditta appaltatrice per non aver questa contemplato negli elaborati progettuali l’esistenza delle strutture insistenti sull’immobile da occupare, nonostante i vincoli assunti in sede di partecipazione alla gara, qualora tale carenza progettuale abbia contribuito a rallentare l’esecuzione dei lavori.

L'impresa obbligata col contratto di appalto anche per quanto riguarda le pratiche di occupazione dei terreni e per le espropriazioni degli stessi e per il pagamento delle relative indennità ai proprietari, risponde in solido del danno conseguente alla mancata co...


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