Impugnazione dei provvedimenti finali lesivi: le concessioni demaniali

Sintesi: Le vicende conseguenti all’emanazione di una ordinanza cautelare c.d. «propulsiva» non incidono sull’interesse dell’appellante, che lamenti erroneità dell’annullamento disposto dal TAR di una concessione demaniale marittima già sospesa in sede cautelare e al quale abbia fatto seguito l'archiviazione dell'istanza di concessione: l’appellante – con la rimozione della sentenza che ha comportato l’emanazione di un provvedimento di archiviazione - ha titolo ad avere una pronuncia di giustizia che comporti la reviviscenza degli effetti del provvedimento concessorio favorevole ab origine rilasciato dalla P.A., nella prospettiva delle connesse eventuali declaratorie di responsabilità, oltre che ai fini del regime delle spese del giudizio.

Sintesi: Quando il T.A.R. abbia annullato una concessione demaniale, il beneficiario dell’atto annullato in primo grado è legittimato ad impugnare la sentenza d... _OMISSIS_ ...er ottenere la reviviscenza della concessione, anche se nel frattempo è scaduto il termine di efficacia dell’atto, anche perché la conseguita reviviscenza va valutata in sede amministrativa, per verificare anche se – in base ad una specifica disposizione di legge o in base ad un principio di giustizia sostanziale (per il quale la durata del processo non può produrre danni irreversibili a chi ha ragione) – al concessionario spetti il rilascio di una ulteriore concessione, che consenta il conseguimento della utilità preclusa dalla (in ipotesi) erronea sentenza del T.A.R..

Estratto: «4. Rileva preliminarmente la Sezione che il gravame risulta ammissibile e procedibile, pur se l’appellante mira a rimuovere la statuizione di annullamento (disposta dal TAR) della concessione impugnata in primo grado, che aveva il termine finale di efficacia alla data del 15 ottobre 2010.In primo luogo, l’improcedibilità non deriva dall’e... _OMISSIS_ ...rsquo;atto da parte del commissario ad acta, nominato in sede cautelare da questa Sezione, con una ordinanza ‘propulsiva’ che ha disposto il riesame della istanza originaria.Come più volte ha affermato questo Consiglio, le vicende conseguenti all’emanazione di una ordinanza ‘propulsiva’ non incidono sulla perdurante sussistenza dell’interesse del ricorrente (sia emesso un successivo atto positivo o negativo), perché pur sempre continua a rilevare l’esame della legittimità dell’atto impugnato rileva, per ciò che riguarda i complessivi rapporti tra le parti, le eventuali responsabilità, le spese del giudizio.Similmente, le vicende conseguenti all’emanazione di una ordinanza ‘propulsiva’ non incidono sull’interesse dell’appellante, che lamenti erroneità dell’annullamento disposto dal TAR del provvedimento già sospeso in sede cautelare: l’appellante – con la rimozione della senten... _OMISSIS_ ...rtato l’emanazione dell’atto commissariale - ha titolo ad avere una pronuncia di giustizia che comporti la reviviscenza degli effetti dell’atto favorevole rilasciato dall’Amministrazione, nella prospettiva delle connesse eventuali declaratorie di responsabilità, oltre che ai fini del regime delle spese del giudizio.In altri termini, quando – come è avvenuto nella specie – il TAR abbia annullato una concessione demaniale, il beneficiario dell’atto annullato in primo grado è legittimato ad impugnare la sentenza del TAR per ottenere la reviviscenza della concessione, anche se nel frattempo è scaduto il termine di efficacia dell’atto, anche perché la conseguita reviviscenza va valutata in sede amministrativa, per verificare anche se – in base ad una specifica disposizione di legge o in base ad un principio di giustizia sostanziale (per il quale la durata del processo non può produrre danni irreversibili a chi ha ragione) ... _OMISSIS_ ...essionario spetti il rilascio di una ulteriore concessione, che consenta il conseguimento della utilità preclusa dalla (in ipotesi) erronea sentenza del TAR.Del resto, l’appellante ha impugnato – in via subordinata - anche la statuizione del TAR sulla legittimità dell’atto commissariale, sicché senz’altro perdura il suo interesse ad ottenere la declaratoria di legittimità dell’originaria concessione.Risultano dunque infondate tutte le eccezioni formulate dall’appellata agenzia, con la sua memoria di data 12 marzo 2012 e con le memorie successivamente depositate, dovendosi peraltro aggiungere che l’appello è stato ritualmente proposto dal sig. L. ‘in proprio e quale titolare legale rappresentante della ditta individuale omonima’ (in quanto leso sotto entrambi i profili dalla sentenza appellata),»

Sintesi: È inammissibile il ricorso avverso il provvedimento con cui la P.A. nega il rilascio della con... _OMISSIS_ ...ale marittima deducendo che le aree richieste in concessione sono destinate all'ormeggio e alla sosta delle imbarcazioni in libero transito se non è impugnato anche l'atto con cui la P.A. ha impresso all'area tale destinazione.

Estratto: «Nel caso in esame, l’amministrazione ha proceduto alla comparazione tra interessi pubblici e privati, concludendo con un giudizio di non compatibilità dell’uso esclusivo con l’interesse pubblico, rilevando come le aree in questione “risultano ricadenti nell’ambito riservato all’ormeggio e alla sosta delle imbarcazioni in libero transito, non in regime di concessione, giusta Ordinanza n. 54/2009 della Capitaneria di Porto di Gallipoli … e, per tale uso pubblico indistinto programmato devono ritenersi indisponibili per l’esercizio dell’attività concessoria”.Tale giudizio è immune da vizi logici o di travisamento, poiché ha tenuto adeguatamente conto dello st... _OMISSIS_ ...e della prevalenza dell’interesse pubblico a consentire la fruizione delle specifica area da parte della collettività.Peraltro, avverso la determinazione attinente allo specchio acque destinato al libero transito non è formulata alcuna censura.La pretesa dedotta in giudizio trova il suo fondamento nella domanda presentata il 2 settembre 2011, volta ad ottenere la concessione di un articolato compendio di aree e specchi acquei nel porto di Tricase, da gestire unitariamente.La stessa pretesa è formulata nell’atto introduttivo del giudizio,incentrato sulla opportunità della gestione unitaria, sicché non è possibile individuare un interesse separato relativo ad ognuna delle aree o specchi richiesti.L’assenza di censure nei confronti della determinazione relativa agli specchi acquei destinati al libero transito comporta l’impossibilità di ottenere il bene unitario appetito e di conseguenza l’inammissibilità del ricorso.Il ricorso deve essere quin... _OMISSIS_ ...nammissibile..»

Sintesi: A seguito dell'entrata in vigore della l. cost. 3/2001, l'individuazione delle aree del demanio marittimo di interesse nazionale riservate alla competenza dello Stato deve essere effettuata a seguito di un esame congiunto tra Stato e Regioni: pertanto, il D.P.C.M. 21 dicembre 1995 è privo di efficacia precettiva e non deve necessariamente essere impugnato quale atto presupposto nei giudizi ove si faccia questione di competenza.

Estratto: «E' ugualmente privo di pregio il secondo motivo di ricorso, basato sulla pretesa violazione del limite esterno della giurisdizione dell'Autorità Giudiziaria Amministrativa, asseritamente derivata dall'avvenuto sconfinamento nella sfera del merito per la mancata impugnazione del D.P.C.M. 21 dicembre 1995 (avente ad oggetto l'individuazione delle aree demaniali marittime di preminente interesse nazionale escluse dal conferimento di attribuzioni agli enti territoriali), di... _OMISSIS_ ...tata disposta la disapplicazione. Al riguardo va infatti considerato che, pur prescindendo da ogni rilievo in ordine alla correttezza della configurazione della violazione del divieto di disapplicazione degli atti amministrativi in termini di violazione dei limiti esterni della giurisdizione, la prospettata necessità di impugnazione dell'atto presupposto (per l'appunto il citato D.P.C.M. del 1995, nella parte in cui ricomprendeva il Porto di Cervia fra quelli di preminente interesse nazionale) risulta in realtà insussistente, alla luce dello sviluppo normativo successivo e dei principi costantemente e reiteratamente affermati dalla Corte Costituzionale. Più precisamente, con il D.Lgs. n. 112 del 1998 era stato stabilito il trasferimento di funzioni amministrative dallo Stato alle Regioni in materia di concessione di beni del demanio marittimo, nonché il conferimento di quelle relative al rilascio di concessioni di beni del demanio della navigazione interna, del demanio... _OMISSIS_ ... zone del mare territoriale per finalità diverse da quelle di approvvigionamento di fonti di energia, con esclusione tuttavia dei porti e delle aree di interesse nazionale, individuati con il menzionato D.P.C.M. del 1995. Successivamente poi la L. n. 88 del 2001, art. 9, per quanto interessa in questa sede, ha apportato una modifica alle disposizioni precedentemente indicate, precisando che il programmato conferimento di funzioni amministrative alle Regioni "non opera nei porti finalizzati alla difesa ed alla sicurezza dello Stato, nei porti di rilevanza economica internazionale e nazionale, nonché nelle aree di preminente interesse nazionale individuate con il D.P.C.M. 21 dicembre 1995", mentre per i porti di rilevanza economica regionale ed interregionale il conferimento decorre dal 1 gennaio 2002.Sulla base delle dette innovazioni normative la Corte Costituzionale ha dunque reiteratamente e costantemente affermato il principio per il quale, a seguito della l... _OMISSIS_ ...nale L. 18 ottobre 2001, n. 3, che ha introdotto un nuovo regime delle competenze, è da escludere che il richiamo effettuato al D.P.C.M. del 1995 dal D.Lgs. n. 112 del 1998 possa determinare una cristallizzazione dell'elenco delle aree di interesse regionale e interregionale, sottratte al trasferimento delle competenze alle Regioni in considerazione del loro preminente interesse nazionale (Corte Cost. 07/344, 07/255, 06/90, 06/89).Al contrario soltanto un nuovo esame, da svolgere a cura di Stato e Regione nell'ambito e nell'attuazione di un principio di leale collaborazione, proprio in considerazione delle peculiari esigenze connesse alla rilevanza strategica di alcune aree avrebbe potuto consentire la conservazione dell'attribuzione allo Stato della competenza in materia di rilascio e revoca delle concessioni demaniali.Tale rivisitazione non è però intervenuta, e ciò ha dunque correttamente dato causa alla disapplicazione sul punto del citato d.p.c.m. 1995 cui, alla lu... _OMISSIS_ ...richiamata giurisprudenza della Corte Costituzionale, per la parte di interesse non può essere attribuito alcun valore precettivo, circostanza quest'ultima da cui discende la superfluità di ogni ulteriore questione concernente la sua impugnazione o la sua disapplicazione.»

Sintesi: La mancata impugnazione della concessione mineraria preclude ogni contestazione sulla realizzabilità dell'intervento, anche sotto il profilo dell'impatto ambientale, nonostante la tempestiva impugnazione della v.i.a. positiva.

Estratto: «4.3.- Premesso quanto sopra, considerato che l’appello va respinto e la sentenza di improcedibilità confermata, si può fare a meno di prendere in esame l’accezione di “inammissibilità del ricorso per difetto di “legitimatio ad causam” e carenza di interesse” in capo al Comune, sollevata in via preliminare dalla difesa regionale al p. A.1. della memoria Reg. T. 27.3.2012.Si è già vist... _OMISSIS_ ... dichiarato il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse essenzialmente sul rilievo per cui il Comune ha impugnato gli atti presupposti (vale a dire le deliberazioni GRT nn. 453/06 e 454/06 recanti, rispettivamente, l’approvazione del protocollo di intesa tra Regione e Sol e la pronuncia favorevole circa la compatibilità ambientale dell’impianto suddetto), ma ha omesso di impugnare il provvedimento finale del procedimento, ossia la determinazione regionale di rilascio della concessione mineraria.Da questa inconfutabile circostanza il TAR ha fatto discendere la conseguenza giuridico –processuale della improcedibilità del ricorso considerando l’eventuale annullamento giudiziale della pronuncia di compatibilità ambientale non idoneo a spiegare effetti direttamente caducanti nei confronti della concessione mineraria, non impugnata dal Comune (non rilevando, a questo fine, l’intervento “ad adiuvandum” proposto dal Co... _OMISSIS_ ...altro giudizio pendente, separatamente promosso avverso il decreto di concessione mineraria da alcuni soggetti privati davanti (al TAR), non potendo l’intervento costituire mezzo per eludere il decorso dei termini decadenziali per l’impugnazione”: così, in modo condivisibile, il TAR; sul divieto di utilizzare l’intervento “ad adiuvandum” come rimedio processuale per aggirare l’intervenuta dec...


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