Impugnazione dei piani paesaggistici e urbanistici

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> PIANI PAESAGGISTICI

Sintesi: L’ammissibilità del ricorso e quella delle singole censure, laddove si chieda l’annullamento di un atto amministrativo generale di pianificazione, deve essere verificata in stretta connessione con la lesione attuale e diretta del bene che si intende tutelare, e previa dimostrazione, da parte degli interessati, della incidenza delle previsioni contestate su tale bene, dovendosi al contrario ritenere inammissibili, stante la mancanza, in materia, della previsione di un’azione popolare, le censure non direttamente riconducibili alla specifica posizione vantata.

Estratto: «In via pregiudiziale deve essere ribadito il principio, pacifico in giurisprudenza, secondo il quale l’ammissibilità del ricorso e quella delle singole censure, laddove si chieda l’annullamento di un atto amministrativo generale di pianificazione, quale è quello all’esam... _OMISSIS_ ... deve essere verificata in stretta connessione con la lesione attuale e diretta del bene che si intende tutelare, e previa dimostrazione, da parte degli interessati, della incidenza delle previsioni contestate su tale bene, dovendosi al contrario ritenere inammissibili, stante la mancanza, in materia, della previsione di un’azione popolare, le censure non direttamente riconducibili alla specifica posizione vantata. Neanche è idoneo il riferimento all’interesse strumentale, poiché deve essere dimostrato che l’unico rimedio all’illegittimità denunciata, sempre con riferimento alla posizione soggettiva di cui si è titolari, è quello dell’annullamento in toto del provvedimento e non quello, più limitato della eliminazione della specifica disposizione ritenuta lesiva. E’ comunque inammissibile il ricorso che tende ad ottenere una pronuncia di principio, che possa essere fatta valere in un futuro giudizio con riferimento a successivi comport... _OMISSIS_ ...uo;amministrazione, atteso che la tutela di un interesse strumentale deve aderire in modo rigoroso all’oggetto del giudizio, con carattere diretto ed attuale ( cfr. per il principio Cons. Stato IV 19 giugno 2006, n. 3656, anche se nella specie tale interesse è stato riconosciuto).»

Sintesi: In tema di approvazione del Piano Paesaggistico Regionale, la ricerca di un'intesa della Giunta Regionale con le amministrazioni centrali è una mera facoltà, sicché il mancato avvio e raggiungimento dell’accordo previo, previsto dal comma 3 dell’art.143, (nel testo prima della modifica del 2008), non è causa di vizio del piano, e pertanto non legittima alcuna impugnazione, ma impedisce esclusivamente la possibilità di applicazione delle procedure semplificate per il rilascio delle autorizzazioni per beni specificamente tutelati, previste dalla stessa norma.

Estratto: «Con il 5 motivo i ricorrenti lamentano la violazione del D... _OMISSIS_ ...lla norme e principi in materia di giusto procedimento, asserendo che la Giunta regionale non avrebbe coinvolto lo Stato nel procedimento di pianificazione.La censura è infondata (cfr. in termini Sez. II, sent. n. 2048/07).La ricerca di un intesa con le amministrazioni centrali è una mera facoltà ( cfr. corte cost. n. 367/2007), sicché nella specie, il mancato avvio e raggiungimento dell’accordo previo, previsto dal comma 3 dell’art.143, (nel testo prima della modifica del 2008), non è causa di vizio del piano, ma impedisce esclusivamente la possibilità di applicazione delle procedure semplificate per il rilascio delle autorizzazioni per beni specificamente tutelati, previste dalla stessa norma. D’altro canto le linee guida rappresentano l’abbozzo di un primo orientamento nella scelta delle procedure, che non può ritenersi vincolante, in special modo ove si considerino i limitati effetti che la legge collega al raggiungimento dell’intesa con... _OMISSIS_ ...trali.»

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> PIANI URBANISTICI

Sintesi: Ove si accedesse alla tesi dell’onere di impugnazione delle prescrizioni comunali sull’installazione dei sistemi di telecomunicazione entro il termine decadenziale dalla data della loro pubblicazione, si imporrebbe al titolare della licenza di telefonia mobile il gravoso onere di monitorare sull’intero territorio nazionale le scelte regolamentari di oltre novemila comuni, il che configurerebbe un impegno che appare irragionevole e al fondo non esigibile.

Estratto: «Vanno disattese le eccezioni di inammissibilità dell’impugnativa formulate dal Comune appellante;- la nota comunale del 7 febbraio 2006, di comunicazione del contrasto rispetto alla disciplina urbanistica della d.i.a. presentata dal gestore di telefonia mobile, su cui si è innestato il contenzioso avanti al Tribunale regionale, ha determinato, sul piano sostanz... _OMISSIS_ ...tivo arresto del procedimento finalizzato alla legittimazione dell’intervento. Ciò esclude che possa essere attribuita a questo atto la natura di atto servente e preparatorio di un futuro provvedimento, che difatti mai è intervenuto;- l’art. 8, comma 6, della legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici 22 febbraio 2001, n. 36, assegna alla competenza dei comuni l’adozione di disposizioni regolamentari “per assicurare il corretto insediamento urbanistico degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici”. Correttamente; la vocatio inius è pertanto avvenuta nei confronti dell’ente locale cha ha adottato il provvedimento, indipendentemente dal suo inserimento formale nelle n.t.a. del p.r.g.. Sotto ulteriore profilo non è contestato, né potrebbe esserlo fondatamente, l’assunto di Telecom Italia in sede di controricorso, circa l’assen... _OMISSIS_ ...vo concorso della Regione in ordine alla scelta di localizzazione degli impianti di telecomunicazione: infatti non si era perfezionata, al momento di introduzione del giudizio la procedura approvativa della variante al p.r.g., sicché la Regione non era parte sostanziale del rapporto amministrativo e non era contraddittore necessario nel giudizio;- quanto all’eccezione di tardività del ricorso di primo grado rispetto alla data di pubblicazione della variante al p.r.g., questa Sezione, in fattispecie analoghe, ha precisato che in tema di disposizioni dirette a regolamentare l’uso del territorio negli aspetti urbanistici ed edilizi, contenute nel piano regolatore, nei piani attuativi o in altro strumento generale individuato dalla normativa statale e regionale, deve distinguersi fra le prescrizioni che in via immediata stabiliscono le potenzialità edificatorie della porzione di territorio interessata (nel cui ambito rientrano le norme di c.d. zonizzazione; di de... _OMISSIS_ ...ree a soddisfare gli standard urbanistici; di localizzazione di opere pubbliche o di interesse collettivo), dalle altre regole che più in dettaglio disciplinano l’esercizio dell’attività edificatoria, generalmente contenute nelle norme tecniche di attuazione del piano (n.t.a.) o nel regolamento edilizio (disposizioni sul calcolo delle distanze e delle altezze; sull’osservanza di canoni estetici; sulla compatibilità di impianti tecnologici o di determinati usi; sull’assolvimento di oneri procedimentali e documentali, ecc.) (ex multis Cons. Stato, VI, 5 agosto 2005, n. 4159). Per contestare le disposizioni della prima categoria, in relazione all’immediato effetto conformativo del ius aedificandi dei proprietari dei suoli interessati che ne deriva, si impone un onere di immediata impugnazione, nel termine decadenziale a partire dalla pubblicazione dello strumento pianificatorio. Altrimenti le regole di zonizzazione e di localizzazione divengono... _OMISSIS_ ...rdo inoppugnabili ed esplicano efficacia coegente per ogni avente causa, il quale subentra nel diritto dominicale con tutti i suoi limiti, sia di natura privatistica che pubblicistica. A diversa conclusione deve pervenirsi con riguardo alle prescrizioni di dettaglio contenute nelle n.t.a. del p.r.g., che, per la loro natura regolamentare, sono suscettibili di ripetuta applicazione ed esplicano effetto lesivo nel momento in cui è adottato l’atto applicativo, e possono quindi formare oggetto di censura in occasione della impugnazione di quest’ultimo. Nel caso di specie, le disposizioni del Comune di Trinitapoli sulla distribuzione sul territorio degli impianti di telecomunicazione, non incidendo in via diretta su beni di proprietà della società Soc. Telecom Italia (con conseguente ed immediato effetto conformativo della facoltà di edificare) hanno assunto potenzialità lesive solo nel momento in cui il Comune si è pronunziato negativamente in ordine alla d.i.a. ... _OMISSIS_ ...o;installazione dell’impianto connesso all’espansione, in base alla licenza di cui la società è titolare, della rete di telecomunicazione mobile). Del resto la natura eminentemente regolamentare della disposizione – in relazione all’oggetto ed allo scopo perseguito - trova conferma nell’art. 8, comma 6, della rammentata l. n 36 del 2001, che individua in un apposito “regolamento” lo strumento giuridico per l’esercizio della potestà riconosciuta ai comuni di assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti, con le relative conseguenze quanto a possibilità di contestazione quando interviene l’atto che attua la regola posta in via astratta e generale. Ove si accedesse all’opposta tesi, dell’onere di impugnazione delle prescrizioni comunali sull’installazione dei sistemi di telecomunicazione entro il termine decadenziale dalla data della loro pubblicazione, si imporrebbe al t... _OMISSIS_ ...icenza di telefonia mobile il gravoso onere di monitorare sull’intero territorio nazionale le scelte regolamentari di oltre novemila comuni, il che configurerebbe un impegno che appare irragionevole e al fondo non esigibile;- la soc. Telecom Italia non ha prestato acquiescenza alla statuizione contenuta nell’atto di diniego relativa al contrasto dell’intervento con le esigenze di decoro urbano, tutelate dall’art. 72 del Regolamento edilizio, perché questa è stata, invece contestata sotto il profilo del difetto di motivazione (quarto motivo di impugnazione sviluppato alla pag. 13 del ricorso in prime cure) assorbito dal primo giudice e riproposto in secondo grado alle pagine 6 e seguenti del controricorso.»

Sintesi: Le prescrizioni degli strumenti urbanistici che in via immediata stabiliscono le potenzialità edificatorie della porzione di territorio interessata (nel cui ambito rientrano le norme di c.d. zonizzazione; di destina... _OMISSIS_ ... soddisfare gli "standard" urbanistici; di localizzazione di opere pubbliche o di interesse collettivo) devono essere impugnate immediatamente.

Estratto: «Il Collegio ritiene di dovere esaminare in via preliminare le eccezioni di parziale irricevibilità del ricorso sollevate dall’Amministrazione comunale e dalla Regione Veneto.La D.G.R. n. 3437/2003 ha approvato la variante parziale al P.R.G. del Comune di Agugliaro che contempla una nuova zonizzazione consistente nella riclassificazione delle aree sulle quali insistono le attività agricole degli odierni ricorrenti da ZTO “E” agricola in ZTO “F” e in ZTO “C1/C2” con conseguente immediato effetto conformativo ed immediata lesività delle relative prescrizioni.Di qui la tardività del ricorso proposto solo il 6.7.2009, anziché entro i sessanta giorni decorrenti dalla data di pubblicazione della detta delibera sul B.U.R., avvenuta il 2.12.2003.L’ec... _OMISSIS_ ...ta e meritevole di accoglimento per le seguenti ragioni.Secondo l’orientamento del Consiglio di Stato condiviso dal Collegio, in tema di disposizioni dirette a regolamentare l'uso del territorio negli aspetti urbanistici ed edilizi, contenute nel piano regolatore, nei piani attuativi o in altro strumento generale individuato dalla normativa statale e regionale, deve distinguersi fra le prescrizioni che in via immediata stabiliscono le potenzialità edificatorie della porzione di territorio interessata (nel cui ambito rientrano le norme di c.d. zonizzazione; di destinazione di aree a soddisfare gli "standard" urbanistici; di localizzazione di opere pubbliche o di interesse collettivo) dalle altre regole che più in dettaglio disciplinano l'esercizio dell'attività edificatoria, generalmente contenute nelle norme tecniche di attuazione del piano (N.T.A.) o nel regolamento edilizio (disposizioni sul calcolo delle distanze e delle altezze; sull'osservanza di can... _OMISSIS_ ...ull'assolvimento di oneri procedimentali e documentali).Per le disposizioni appartenenti alla prima categoria, in relazione all'immediato effetto conformativo dello "jus aedificandi" dei proprietari dei suoli interessati che ne deriva, ove se ne intenda contestare il contenuto, si impone un onere di immediata impugnativa, in osservanza del termine decadenziale a partire dalla pubblicazione dello strumento pianificatorio. Altrimenti le regole di zonizzazione e di localizza...


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