L’improcedibilità del ricorso avverso l'espropriazione per pubblica utilità

Sintesi: L’impugnazione dell’atto presupposto, di per sé lesivo dell’interesse dell’interessato, consente di soprassedere all’impugnativa dell’atto consequenziale, solo nell’ipotesi in cui l’eventuale annullamento del primo sia in grado provocare una automatica caducazione del secondo, vale a dire se il provvedimento successivo abbia carattere meramente esecutivo dell’atto presupposto, ovvero faccia parte di una sequenza procedimentale che lo pone in rapporto di immediata derivazione dall’atto precedente.

Estratto: «Il ricorso è in parte improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse e per il resto infondato.In via preliminare, osserva il Collegio che i ricorrenti, che lamentano l’illegittimità degli atti comunali relativi alla procedura espropriativa in esame, non hanno, però, coltivato l’impugnativa avverso il decreto definitivo di esproprio di talune particelle delle aree... _OMISSIS_ ...età (p.lle 1384, 1386, 1389 e 1390, foglio 299) emesso dal Sindaco di Taranto in data 13 Luglio 2001 contrassegnato dal n° 3/2001, regolarmente loro notificato e, comunque, depositato agli atti del presente giudizio in data 4 Maggio 2012. Da qui, l’improcedibilità del gravame contro tutti i precedenti atti ablatori, che, sebbene dotati di una autonoma capacità lesiva delle posizioni soggettive degli interessati, non esauriscono la scansione procedimentale, che si conclude definitivamente con il decreto finale di esproprio, che non è stato impugnato.Il Tribunale rileva, infatti, che l’impugnazione dell’atto presupposto, di per sé lesivo dell’interesse dell’interessato, consente di soprassedere alla impugnativa dell’atto consequenziale, solo nell’ipotesi in cui l’eventuale annullamento del primo sia in grado provocare una automatica caducazione del secondo, vale a dire se il provvedimento successivo abbia carattere merame... _OMISSIS_ ...squo;atto presupposto, ovvero faccia parte di una sequenza procedimentale che lo pone in rapporto di immediata derivazione dall’atto precedente.Tale situazione non si verifica, invece, - alla stregua dell’insegnamento giurisprudenziale consolidato e condivisibile - nel rapporto tra il decreto definitivo di esproprio e i precedenti atti ablatori (dichiarazione di pubblica utilità e provvedimento di occupazione d’urgenza), dal momento che in tal caso il c.d. atto consequenziale è dotato di una sua precisa ed autonoma valenza (lesiva della sfera giuridica dei destinatari), in grado di realizzare il definitivo trasferimento del titolo di proprietà sui beni oggetto del procedimento ablatorio (ex multis: T.A.R. Puglia Lecce, I Sezione, 7 Luglio 2010 n° 1694; Consiglio di Stato, IV Sezione, 27 Marzo 2009 n° 1869).Pertanto, la domanda impugnatoria interposta dai ricorrenti avverso atti che, seppur lesivi, sono prodromici a quello conclusivo che seg... _OMISSIS_ ...procedimento ablatorio (decreto di esproprio, oramai inoppugnabile) è divenuta improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, considerato che i predetti non potrebbero giammai conseguire il risultato utile perseguito.»

Sintesi: Gli atti, posti in essere doverosamente per ottemperare a una pronuncia dotata di immediata esecutività, non fanno venir meno da un lato l’interesse dell'Amministrazione a vedere accertata la legittimità del proprio originario operare, e dall'altro l’interesse del ricorrente a farne affermare invece l’illegittimità, quanto meno a fini risarcitori.

Estratto: «Ha carattere preliminare l’esame della richiesta, effettuata dal ricorrente, di cessazione della materia del contendere, perché a seguito dell’ordinanza cautelare di questo Tribunale il ricorrente ha ottenuto il bene della vita di cui ha richiesto tutela.La giurisprudenza ha precisato che “Nel caso in cui il gi... _OMISSIS_ ...ativo abbia sospeso in sede cautelare gli effetti di un provvedimento e l'amministrazione si sia adeguata con un atto consequenziale al contenuto dell'ordinanza cautelare, non è configurabile l'improcedibilità del ricorso o la cessazione della materia del contendere (rispettivamente, se il successivo atto sia sfavorevole o favorevole all'originario ricorrente), atteso che l'adozione non spontanea dell'atto consequenziale, con cui l'amministrazione dà esecuzione all'ordinanza di sospensione degli effetti di un provvedimento, non comporta la revoca del precedente provvedimento sospeso ed ha una rilevanza provvisoria, in attesa che la sentenza di merito accerti se il provvedimento sospeso sia o meno legittimo, salvo il caso in cui il contenuto della motivata ordinanza cautelare sia tanto condiviso dall'amministrazione da indurre questa a ritirare il precedente provvedimento già sospeso, sostituendolo con un nuovo atto, senza attendere il giudicato sul suo prevedibile annull... _OMISSIS_ ...Tar Palermo, sez. I, 20 gennaio 2010, n 583). Infatti, gli atti, posti in essere doverosamente per ottemperare a una pronuncia dotata di immediata esecutività, non fanno venir meno da un lato l’interesse dell'Amministrazione a vedere accertata la legittimità del proprio originario operare, e dall'altro l’interesse del ricorrente a farne affermare invece l’illegittimità, quanto meno a fini risarcitori (Cons. St., sez. IV, 2 marzo 2011, n. 1364; conf. Tar Firenze, sez. II, 2 aprile 2010, n. 911).Pertanto, non può essere accolta la richiesta del ricorrente di dichiarare la cessazione della materia del contendere, proprio perché l’ordinanza cautelare ha sempre una rilevanza provvisoria che deve essere sostituita da una pronuncia di merito e comunque permane in capo all’Amministrazione l’interesse alla definizione del giudizio per orientare correttamente la propria azione.»

Sintesi: Il permanere di una situazione di fat... _OMISSIS_ ...da un atto (in ipotesi) illegittimo, di per sé, non può mai provocare l’improcedibilità del ricorso, altrimenti la soccombenza verrebbe ad essere determinata dai tempi del giudizio e non da una decisione sul merito della domanda.

Estratto: «Il Comune di Milano eccepisce poi la sopravvenuta carenza di interesse per il fatto che a distanza di tanto tempo dagli atti impugnati i ricorrenti avrebbero oramai consolidato la propria clientela nelle nuove postazioni assegnate e non ricaverebbero, pertanto, alcun vantaggio dal ritorno in quelle precedenti. Anche tale eccezione è priva di fondamento.Il permanere di una situazione di fatto determinata da un atto (in ipotesi) illegittimo, di per sé, non può mai provocare l’improcedibilità del ricorso, altrimenti la soccombenza verrebbe ad essere determinata dai tempi del giudizio e non da una decisione sul merito della domanda.Pertanto, se i ricorrenti non hanno rinunciato al ricorso, ma, anzi, lo han... _OMISSIS_ ...iò significa che essi hanno valutato più conveniente ritornare ad occupare le postazioni precedenti alla determinazione del 5 ottobre 1995 che permanere nelle attuali, trattandosi, peraltro, di siti più vicini all’uscita della metropolitana, e, quindi, commercialmente molto appetibili.»

Sintesi: Se l’Amministrazione effettua una nuova valutazione e adotta un provvedimento, espressione di una nuova volontà di provvedere, che costituisce un nuovo giudizio, autonomo, indipendente dalla mera esecuzione dell'ordinanza cautelare, allora il ricorso avverso il precedente provvedimento impugnato diventa improcedibile.

Estratto: «II. Sia il ricorso introduttivo che i motivi aggiunti depositati in data 18 aprile 2008 sono da considerare improcedibili per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto le censure ivi articolate sono indirizzate verso atti definitivamente superati dalle successive e autonome determinazioni dell&rsquo... _OMISSIS_ ...e comunale, a loro volta impugnate, di talché alcun vantaggio può il ricorrente conseguire dal loro eventuale annullamento. Va al riguardo evidenziato che, secondo costante orientamento giurisprudenziale, “se l’Amministrazione effettua una nuova valutazione e adotta un provvedimento, espressione di una nuova volontà di provvedere, che costituisce un nuovo giudizio, autonomo, indipendente dalla mera esecuzione dell'ordinanza cautelare, allora il ricorso avverso il precedente provvedimento impugnato diventa improcedibile”( cfr. T.A.R Toscana Firenze, sez. II, 02 aprile 2010, n. 911).»

Sintesi: La declaratoria di improcedibilità, precludendo l’esame del merito della controversia, non deve tradursi in una sostanziale elusione dell’obbligo del giudice di pronunciarsi sulla domanda proposta dall’attore.

Sintesi: Ai fini dell'esclusione dell'improcedibilità, l’interesse residuo alla pronuncia sul meri... _OMISSIS_ ...versia va inteso nella sua massima ampiezza, alla luce degli effetti conformativi e ripristinatori dell’eventuale sentenza di accoglimento.

Sintesi: Ai fini dell'improcedibilità del ricorso, la persistenza dell’interesse va valutata considerando anche le possibili ulteriori iniziative attivate o attivabili dal ricorrente per ottenere la soddisfazione della pretesa vantata.

Estratto: «La giurisprudenza di questo Consiglio di Stato ha avuto modo di precisare come la concreta individuazione delle ipotesi di improcedibilità va compiuta con criteri rigorosi e restrittivi ( cfr Sez. V 10/3/1997 n.242; di recente, Sez VI 3/9/2009 n.5191), dovendosi tener conto di tre concorrenti regole:la declaratoria di improcedibilità precludendo l’esame del merito della controversia , non deve tradursi in una sostanziale elusione dell’obbligo del giudice di pronunciarsi sulla domanda proposta dall’attore;l’interesse resi... _OMISSIS_ ...cia sul merito della controversia va inteso nella sua massima ampiezza , alla luce degli effetti conformativi e ripristinatori dell’eventuale sentenza di accoglimento;la persistenza dell’interesse va valutata considerando anche le possibili ulteriori iniziative attivate o attivabili dal ricorrente per ottenere la soddisfazione della pretesa vantata.»

Sintesi: Nel caso in cui il giudice amministrativo sospenda in sede cautelare gli effetti di un provvedimento e l'Amministrazione si adegui con un atto consequenziale al contenuto dell'ordinanza cautelare, di regola non si verifica l'improcedibilità del ricorso o la cessazione della materia del contendere, giacché l'adozione non spontanea dell'atto con cui l'Amministrazione dà esecuzione alla sospensiva non comporta la revoca del precedente provvedimento impugnato ed ha una rilevanza provvisoria, in attesa che la sentenza di merito accerti se il provvedimento sospeso sia o meno legittimo.
... _OMISSIS_ ...ratto: « ricorso, per le ragioni di seguito illustrate, è, infatti, improcedibile, mentre sono infondati i motivi aggiunti successivamente proposti.Come esposto in narrativa, nella camera di consiglio del 15 maggio 2008, la Sezione rilevato che il provvedimento di rigetto “appare affetto da difetto di motivazione e di istruttoria poiché risulta fondato su unilaterali deduzioni formulate dalla RAI WAY e non confermate da autonome misurazioni compiute dall’autorità concedente” ed attesa “la necessità che l’attività della P.A. si conformi al principio comunitario del minimo mezzo”, con ordinanza n. 488/08 accoglieva l’istanza di sospensione incidentalmente proposta.L’Amministrazione prendeva atto della statuizione del T.A.R. e procedeva, in data 11 giugno 2009, ad eseguire nuove misurazioni in contraddittorio con la ricorrente che, peraltro, sfociavano in un nuovo atto di diniego, impugnato con ricorso per motivi aggiunt... _OMISSIS_ ... 2 ottobre 2009.Ora, è noto che, nel caso in cui il giudice amministrativo sospenda in sede cautelare gli effetti di un provvedimento e l'Amministrazione si adegui con un atto consequenziale al contenuto dell'ordinanza cautelare, di regola non si verifica l'improcedibilità del ricorso o la cessazione della materia del contendere, giacché l'adozione non spontanea dell'atto con cui l'Amministrazione dà esecuzione alla sospensiva non comporta la revoca del precedente provvedimento impugnato ed ha una rilevanza provvisoria, in attesa che la sentenza di merito accerti se il provvedimento sospeso sia o meno legittimo (Cons. Stato, sez. VI, 23 giugno 2008, n. 3132; T.A.R. Puglia, Bari, sez. I, 13 marzo 2009, n. 580).Nondimeno, sul punto della rilevanza dei provvedimenti sopravvenuti sulla procedibilità del ricorso, si è ritenuto che diviene improcedibile l'iniziativa del ricorrente se la nuova valutazione da parte dell'amministrazione possa configurarsi, non come pedissequa ese... _OMISSIS_ ...dinanza cautelare, bensì come espressione di una nuova volontà di provvedere e costituisca un nuovo giudizio, autonomo, indipendente dalla mera esecuzione dell'ordinanza cautelare (Cons. Stato, 29 luglio 2005, ord. n. 3627; T.A.R. Campania Salerno, sez. I, 10 luglio 2007, n. 837).Nel caso di specie l’Amministrazione, a seguito del rinnovo dell’istruttoria, eseguita una nuova valutazione degli elementi di fatto emersi e dei contrapposti interessi in gioco, ha emesso un nuovo prov...


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