Omessa impugnazione dei provvedimenti: conseguenze amministrative

Sintesi: L’impugnazione di atti presupposti immediatamente lesivi dell’interesse dei loro destinatari, consente di soprassedere alla impugnativa dell’atto consequenziale soltanto nell’ipotesi in cui l’eventuale annullamento dei primi sia in grado provocare un’automatica caducazione del secondo, vale a dire se il provvedimento successivo abbia carattere meramente esecutivo degli atti presupposti, ovvero faccia parte di una sequenza procedimentale che lo pone in rapporto di immediata derivazione dagli atti precedenti.

Estratto: «Tale decreto, notificato agli attuali appellanti, non risulta da loro impugnato.Questa Sezione ha già avuto modo di evidenziare che l’impugnazione di atti presupposti immediatamente lesivi dell’interesse dei loro destinatari, consente di soprassedere alla impugnativa dell’atto consequenziale soltanto nell’ipotesi in cui l’eventuale annullamento dei primi sia in g... _OMISSIS_ ...quo;automatica caducazione del secondo, vale a dire se il provvedimento successivo abbia carattere meramente esecutivo degli atti presupposti, ovvero faccia parte di una sequenza procedimentale che lo pone in rapporto di immediata derivazione dagli atti precedenti; e che, differentemente - ad esempio - dall’ipotesi del procedimento formativo del piano regolatore (che si articola fondamentalmente nei due provvedimenti di adozione e di approvazione del medesimo e nella quale - per l’appunto - l’impugnazione del primo ordinariamente esonera da quella del secondo), nel caso del procedimento di espropriazione non si verifica tale situazione, posto che il provvedimento di esproprio, ossia il c.d. atto consequenziale, è dotato di una sua precisa autonomia in grado di realizzare il definitivo trasferimento della titolarità del bene (così, ad es., Cons. Stato, Sez. IV, 27 marzo 2009 n. 1869).L’omessa impugnazione del provvedimento di esproprio,... _OMISSIS_ ... ex se per effetto dell’accoglimento delle impugnative proposte nei confronti dei suoi atti preparatori, rende pertanto queste ultime improcedibili per sopravvenuto difetto di interesse alla loro decisione (cfr. ibidem).»

Sintesi: La mancata impugnazione della delibera di approvazione della variante al piano regolatore non determina improcedibilità del ricorso proposto avverso la delibera di adozione del medesimo, poiché l'annullamento di quest'ultima esplica effetti caducanti e non meramente vizianti sul successivo provvedimento di approvazione nella parte in cui conferma le previsioni contenute nel piano adottato e fatto oggetto di impugnativa.

Estratto: «3.Muovendo secondo il detto ordine, rileva il Collegio che deve essere senz’altro disattesa – con le precisazioni che seguono- la doglianza proposta dall’appellante amministrazione comunale di inammissibilità del mezzo di primo grado e la connessa dogli... _OMISSIS_ ... nel primo motivo dell’ appello, volta a riaffermare la originaria inammissibilità del mezzo di primo grado in quanto non era stato gravato il provvedimento di approvazione della “variante” (ma soltanto quello di adozione della medesima).Ritiene in proposito il Collegio di doversi limitare a richiamare il consolidato orientamento della giurisprudenza di questa Sezione del Consiglio di Stato – dal quale non si ravvisa alcuna ragione per discostarsi- a tenore del quale, da un canto, “Poiché la mera adozione del piano, non ancora approvato, determina la facoltà, ma non anche l'onere di impugnazione, si deve ritenere che la delibera, avente ad oggetto prescrizioni urbanistiche, soltanto adottata, non determini, in pendenza del procedimento di approvazione, la "novazione" della fonte procedimentale del rapporto, non rendendo, pertanto, improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse il ricorso contro la variante al pendente piano re... _OMISSIS_ ...o;(Cons. Stato Sez. IV, 09-09-2009, n. 5402 ).In coerenza con detto orientamento, e con più stretta aderenza alla odierna materia del contendere, è stato rilevato da pacifica giurisprudenza (Cons. St., sez. IV, 8 marzo 2010, n. 1361, e 23 luglio 2009, n. 4662) che “la mancata impugnazione della delibera di approvazione della variante al piano regolatore non determina improcedibilità del ricorso proposto avverso la delibera di adozione del medesimo, poiché l'annullamento di quest'ultima esplica effetti caducanti e non meramente vizianti sul successivo provvedimento di approvazione nella parte in cui conferma le previsioni contenute nel piano adottato e fatto oggetto di impugnativa.” (si veda anche, per quanto riguarda la giurisprudenza di merito, ex multis: T.A.R. Marche Ancona Sez. I, 25-07-2012, n. 493, ma anche T.A.R. Abruzzo Pescara Sez. I, 11-01-2011, n. 22, T.A.R. Lombardia Milano Sez. II, 30-01-2007, n. 119). La censura di inammissibilità originaria del... _OMISSIS_ ... grado va pertanto certamente disattesa.»

Estratto: «Rilevato che:- dalla lettura della documentazione versata in atti dalla difesa erariale, che comunque insiste sulla legittimità della richiesta di pagamento, risultano adottate dall’amministrazione nei confronti del Signor G. D. due nuove intimazioni di pagamento, per la medesima cifra indicata nell’atto qui impugnato, e segnatamente l’intimazione n. prot. 1738 dell’8 aprile 1995 e n. prot. 8653 del 23 dicembre 1998, entrambe dell’Ufficio registro demanio, Rep. II di Roma;- dall’attento esame della documentazione presente nel fascicolo non risulta che il Signor D. abbia mai sottoposto a gravame detti atti che, essendo stati adottati dopo la sospensione giudiziale dell’efficacia dell’atto di intimazione qui oggetto di impugnazione, acquisiscono una capacità pregiudizievole autonoma assorbendo quella recata dall’atto di intimazione n. 12856 ... _OMISSIS_ ... comune conoscenza il principio secondo il quale nel processo amministrativo l’interesse a ricorrere è caratterizzato dalla presenza degli stessi requisiti che qualificano l’interesse ad agire di cui all’art. 100 c.p.c., vale a dire dalla prospettazione di una lesione concreta ed attuale della sfera giuridica del ricorrente e dall’effettiva utilità che potrebbe derivare a quest’ultimo dall’eventuale annullamento dell’atto impugnato, sicché anche nel sistema giurisdizionale amministrativo sarebbe del tutto inutile eliminare un provvedimento o modificarlo nel senso richiesto dal ricorrente, se questi non possa trarne alcun beneficio concreto in relazione alla sua posizione legittimante, dovendosi comunque giudicare inammissibile, per difetto d'interesse, un'impugnazione che sia diretta all'emanazione di una pronuncia priva di rilievo pratico (così Cass. 3 agosto 1984 n. 4616);- consegue da quanto sopra, ai fini dell’am... _OMISSIS_ ... ricorso ovvero della procedibilità dello stesso, che deve sussistere piena corrispondenza tra interesse sostanziale dedotto in giudizio, lesione prospettata e provvedimento richiesto [a contrario, il ricorso è inammissibile per carenza di interesse in tutte le ipotesi in cui l’annullamento giurisdizionale di un atto amministrativo non sia in grado di arrecare alcun vantaggio all’interesse sostanziale del ricorrente (che ne "legittima" l’instaurazione del giudizio)] e che, inoltre, l’interesse al ricorso, in quanto condizione dell’azione, deve sussistere sia al momento della proposizione del gravame, che al momento della decisione, con conseguente attribuzione al giudice amministrativo del potere di verificare la persistenza della predetta condizione in relazione a ciascuno di tali momenti (cfr. Cons. Stato, Sez. V, 14 novembre 2006 n. 6689);Ritenuto che, la mancata impugnazione delle due intimazioni al pagamento successive a quell... _OMISSIS_ ... ed aventi ad oggetto lo stesso titolo debitorio e per la medesima somma rende inutile la giudiziale valutazione della legittimità dell’atto qui gravato, in quanto l’eventuale suo annullamento nessun vantaggio recherebbe alla parte ricorrente a causa della presenza dei due nuovi atti che (almeno per quel che è a conoscenza del Collegio) risultano essere attualmente pienamente efficaci;Valutato pertanto che il Collegio non può che registrare il sopravvenuto difetto di interesse alla decisione e dichiarare improcedibile il ricorso qui in esame;»

Sintesi: La mancata impugnazione di intimazioni al pagamento successive a quella impugnata, aventi ad oggetto lo stesso titolo debitorio e per la medesima somma, rende inutile la giudiziale valutazione della legittimità dell’atto gravato, in quanto l’eventuale suo annullamento nessun vantaggio recherebbe alla parte ricorrente a causa della presenza dei due nuovi atti che risultano essere... _OMISSIS_ ...icaci.

Sintesi: L'omessa impugnazione del provvedimento che autorizza l'adeguamento dell'impianto ai sensi dell'art. 15 D. Lgs. 209/2003 non determina l'improcedibilità del ricorso proposto avverso il provvedimento che autorizza l'esercizio dell'impianto di raccolta rifiuti.

Estratto: «2) Ancora via preliminare il Collegio deve vagliare l’eccezione di inammissibilità e improcedibilità relativa ad entrambi i ricorsi, formulata dalla Provincia di Genova in seguito alla mancata impegnativa della determinazione dirigenziale provinciale n. 1525 del 20.9.2008, con la quale è stato approvato il progetto di adeguamento dell’impianto ex D. Lgs. n. 209/2003.L’eccezione si palesa infondata, in quanto l’approvazione del progetto di adeguamento dell’impianto ai sensi del D. Lgs. n. 209/2003 non equivale ad una nuova ed autonoma autorizzazione, né può spiegare alcun effetto sostitutivo o consolidativo, come invece soste... _OMISSIS_ ...incia, sull’originaria autorizzazione.La presentazione di un progetto di adeguamento dell’impianto, ai sensi di quanto disposto dall’art. 15 del D. Lgs. n. 209/2003, riguarda, difatti, la necessità da parte degli impianti installati di conformarsi alle nuove norme tecniche e condizioni di esercizio dettate dal medesimo decreto legislativo.Le verifiche per l’autorizzazione alla continuazione all’esercizio degli impianti, nell’ambito delle quali è si pone l’approvazione del progetto di adeguamento, riguardano appunto la verifica tecnica dell’idoneità degli impianti rispetto alle sopravvenute disposizioni, senza acquisire alcun effetto di nuova ed autonoma autorizzazione all’installazione dell’impianto.Né in senso contrario possono deporre il comma 3, dell’indicato art. 15, ai sensi del quale nel caso in cui, in sede di procedimento di approvazione del progetto di adeguamento, emerga “che non risultano ... _OMISSIS_ ...li requisiti relativi alla localizzazione dell'impianto previsti dal presente decreto, la regione autorizza la prosecuzione dell'attività, stabilendo le prescrizioni necessarie ad assicurare la tutela della salute e dell'ambiente, ovvero prescrive la rilocalizzazione dello stesso impianto in tempi definiti”, né il successivo comma 4, richiamato in sede difensiva dalla Provincia, secondo cui “la provincia competente per territorio, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, procede all'ispezione degli impianti in esercizio alla stessa data che effettuano l'attività di recupero di rifiuti derivanti da veicoli fuori uso di cui all'articolo 6, comma 5, al fine di verificare il rispetto delle norme tecniche e delle condizioni di esercizio previste dal presente decreto e, se necessario, stabilisce le modalità ed i tempi per conformarsi a dette prescrizioni, consentendo, nelle more dell'adeguamento, la prosecuzione dell'attività. In caso di... _OMISSIS_ ...mento nei modi e nei termini stabiliti, l'attività è interrotta”.Tali disposizioni, difatti, dettano delle modalità con le quali assicurare che gli impianti in esercizio si conformino alla sopravvenuta normativa senza però implicare che l’approvazione del progetto di adeguamento corrisponda ad una nuova autorizzazione, novativa di quella precedente, rientrando tale approvazione nell’ambito delle misure dettate per la conformazione alla nuova normativa degli impianti già esistenti ed autorizzati. La mancata impugnazione da parte del Comune della determinazione dirigenziale provinciale n. 1525 del 20.9.2008 di approvazione il progetto di adeguamento dell’impianto ex D. Lgs. n. 209/2003, non rende quindi improcedibili i ricorsi vertenti sulla legittimità dell’autorizzazione iniziale e della successiva variante, continuando a sussistere l’interesse di parte ricorrente in ordine alla decisione dei medesimi.»

Sintes... _OMISSIS_ ...one dell’atto presupposto, di per sé lesivo, consente di soprassedere all'impugnativa dell’atto consequenziale, solo nell’ipotesi in cui l’eventuale annullamento del primo sia in grado provocare un'automatica caducazione del secondo; ciò in quanto il provvedimento successivo abbia carattere meramente esecutivo dell’atto presupposto, ovvero faccia parte di una sequenza procedimentale che lo pone in rapporto di immediata derivazione dall’atto precedente. Ne consegue che improcedibile è il gravame avverso gli atti del procedimento, qualora allo st...


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