uo;autorità espropriante
L’art. 3, d.p.r. 8 giugno 2001, n. 327, definisce autorità espropriante l’autorità amministrativa titolare del potere di espropriare e che cura il relativo procedimento ovvero il concessionario di opera pubblica.
La normativa ha ritenuto competente di tutto il procedimento espropriativo solo l’autorità cui spetta l’esecuzione dell’opera, mentre, in passato erano considerati esproprianti anche i soggetti competenti ad emettere atti espropriativi
L’autorità espropriante nel t.u. espr. è quella competente alla realizzazione dell’opera e a porre in essere il procedimento espropriativo (Caringella F., De Marzo G., De Nictolis R. e Maruotti L., L’espropriazione per pubblica utilità, 2002,...
_OMISSIS_ ... o in parte i propri poteri espropriativi al concessionario che deve realizzare l’opera pubblica o di pubblica utilità.
Al fine di porre chiaramente dei limiti alla responsabilità dell’ente e a quella del concessionario la norma impone all’amministrazione di determinare esplicitamente l’ambito della delega nella concessione o nell'atto di affidamento, i cui estremi vanno specificati in ogni atto del procedimento espropriativo.
E’ necessario precisare nella delega se il delegante conservi un potere di indirizzo nel procedimento ablatorio.
Dal contenuto dell’atto di delega dipendono, oltre che le funzioni degli enti nel procedimento, anche le responsabilità dei soggetti delegati all’espropriazione.
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_OMISSIS_ ...dei programmi di edilizia residenziale pubblica, previsti dall’art. 60 della l. 865/1971, il comune può delegare cooperative o Istituti Autonomi per le Case Popolari.
La responsabilità del delegante al procedimento ablatorio
Qualora il procedimento ablatorio sia realizzato da più soggetti, nel caso si debbano risarcire eventuali danni si deve verificare chi è l’ente responsabile.
Le ipotesi possibili sono tre.
Si può configurare la responsabilità del solo delegante, quella del delegato ed, infine, quella solidale del delegante e del delegato.
Il criterio per accertare la responsabilità del delegante è quello di verificare se siano state trasferite o meno le funzioni relative al procedimento.
E’ ne...
_OMISSIS_ ...e del provvedimento di esproprio.
La giurisprudenza ha precisato che la responsabilità del danno da occupazione appropriativa è addebitabile al titolare del potere espropriativo, cioè al soggetto tenuto al rispetto delle norme sull'espropriazione, sicché, ove l'opera pubblica sia stata realizzata da diverso soggetto, quest'ultimo in tanto può essere ritenuto autore dell'illecito e, quindi, responsabile del danno, in quanto al medesimo siano state trasferite le potestà relative al procedimento ablatorio.
Ove si possa ritenere che la delega sia stata circoscritta alla sola esecuzione materiale dell'opera, la responsabilità del delegato sarebbe esclusa in caso di avvenuto completamento dell'opera entro il termine di occupazione legittima, ferma restando una conc...
_OMISSIS_ ...RLF|
In tal caso va esclusa la responsabilità del delegato per la lesione patrimoniale subita dal proprietario a seguito della irreversibile trasformazione del fondo, con conseguente accessione invertita all'opera pubblica realizzata, dato che la fattispecie di danno viene in essere con lo spirare del periodo di occupazione legittima.
Non spetta al delegato occuparsi del decreto di espropriazione.
Nel caso di specie la giurisprudenza ha ravvisato che l’elemento soggettivo indispensabile per la stessa ammissibilità della azione risarcitoria sussiste in capo all'ANAS soggetto delegante non potendo essere messo in dubbio che la tardiva emanazione del decreto di espropriazione è evidentemente ascrivibile alla colposa violazione delle regole della pr...
_OMISSIS_ ...tta responsabilità amministrativa. (Cons. St., sez. IV, 31 ottobre 2006, n. 6457).
Il comportamento omissivo dell'ente delegante, che ha trascurato di azionare o sollecitare la procedura espropriativa, è da solo sufficiente a determinare l'evento dannoso.
La fattispecie di danno viene in essere con lo spirare del periodo di occupazione legittima e non spetta al delegato occuparsi del decreto di espropriazione, mentre il comportamento omissivo dell'ente delegante, che ha trascurato di azionare o sollecitare la procedura espropriativa, è da solo sufficiente a determinare l'evento dannoso; per contro, ove la delega si estenda anche al compimento dell'espropriazione, il fatto che l'opera sia stata ultimata in periodo di occupazione legittima non esonera il delegat...
_OMISSIS_ ...siologica cornice di legittimità.
Tuttavia, in questo secondo caso, sussiste anche una corresponsabilità dell'ente delegante, in quanto l'espropriazione si svolge non solo in nome e per conto del comune, ma d'intesa con questo sicché è da ritenere che tale ente non si spogli, con la delega, della responsabilità relativa allo svolgimento della procedura, ma conservi un potere di controllo e di stimolo il cui mancato o insufficiente esercizio è ragione di corresponsabilità.
Ove si accerti che il ritardo nell'emissione del provvedimento conclusivo della procedura, che sia di competenza dell'ente territoriale, non dipende da inadempienze o indugi del delegato poiché questi ha posto in essere ogni adempimento, rimane la responsabilità esclusiva del comune. (Cass. c...
_OMISSIS_ ...confondere l’ente delegato all’espropriazione con le autorità che hanno emanato i provvedimenti ablatori.
Il fatto che la legge attribuisca a determinate autorità quali il Prefetto, il Presidente della Giunta regionale od il Sindaco il potere di emettere sia il decreto di occupazione temporanea sia quello di esproprio non comporta che le stesse siano legittimate passivamente nell'azione di risarcimento del danno derivato dall'illecito. Queste autorità amministrative, anche se sono assegnatarie in via esclusiva di tale competenza funzionale, non sono identificabili con l'espropriante e non è possibile riferirne l'attività all'amministrazione di appartenenza in base al rapporto di immedesimazione organica. (Cass. civ., sez. un., 23 novembre 2007, n. 24397).
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_OMISSIS_ ...sario a detto fine, proceda ad espropriazioni di immobili, possono essere trasferiti dall'espropriante al concessionario non solo gli oneri concernenti il compimento di uno o più atti della procedura ablativa tra cui quello di provvedere al pagamento delle relative indennità, ma anche le funzioni e le potestà in origine sue proprie per conseguirne il trasferimento coattivo.
In questo caso, infatti, il procedimento di espropriazione si svolge ed è portato a compimento ad iniziativa di un soggetto diverso da quello che è titolare del relativo potere di chiedere l'esproprio ed il concessionario, acquistando - sia pure temporaneamente e precariamente - poteri e facoltà trasferitigli dall'amministrazione concedente, si sostituisce a quest'ultima nello svolgimento dell'attività or...
_OMISSIS_ ..., di ingerenza e di controllo dell'amministrazione concedente, agisce in nome proprio ed in tale qualità compie materialmente l'attività ablativa .
In questo caso non è più possibile scindere le funzioni conferitegli ed il concessionario, sulla base della concessione ed. traslativa, assume anche la qualità di soggetto attivo del rapporto espropriativo con conseguente legittimazione passiva esclusiva rispetto a tutte le obbligazioni indennitarie e risarcitorie che ad esso si ricollegano (Cass. civ., sez. II, 8197/2005).
La responsabilità del delegato non è esclusa dal fatto che l'opera sia stata ultimata in periodo di occupazione legittima, qualora la delega si estenda anche al compimento dell'espropriazione.
Proprio sul delegato, infatti, ricade...
_OMISSIS_ ...ilità del delegato qualora gli competa anche il compimento di atti procedurali.
All'ente che ha eseguito la costruzione dell'opera pubblica più non giova il fatto che abbia ultimato l'opera nel periodo in cui la detenzione dell'immobile altrui era autorizzata da un titolo legittimo.
La delega ricevuta comporta l'obbligo, infatti, di armonizzare attività materiale e attività amministrativa, facendo sì che il decreto di espropriazione intervenga tempestivamente e che quindi si mantenga entro la fisiologica cornice di legittimità.
La sua responsabilità sussiste anche in tal caso per aver perseverato nel conservare il possesso dell'immobile oltre la scadenza del termine di occupazione legittima, pur essendo consapevole che tale scadenza lo re...
_OMISSIS_ ...nte destinatario – beneficiario. (Cass. civ., sez. II, 11849/2007).
Il fatto che l’opera sia ultimata in periodo di occupazione legittima non esonera il delegato da responsabilità perché su di lui ricade l’onere di armonizzare attività materiale ed attività amministrativa, facendo sì che il decreto di espropriazione intervenga tempestivamente e che, quindi, la fattispecie si mantenga entro la sua fisiologica cornice di legittimità.
Se il delegato agisce per conto del delegante, ma in nome proprio, la conseguenza è che gli atti posti in essere in attuazione della delega sono imputabili direttamente al delegato. (Krasna T., Un incarico conferito per l’intero procedimento esclude la colpevolezza dell’amministrazione, in Guida ...
_OMISSIS_ ...so comporti obblighi nella procedura espropriativa.
Lo IACP, che abbia eseguito l'opera pubblica senza completare la procedura espropriativa affidatagli dal comune conformemente all'art. 60, l. 865 del 1971, è responsabile, quale autore del fatto illecito, del danno subito dal soggetto cui è stato sottratto il bene per effetto della cosiddetta occupazione appropriativa. (Cass. civ., sez. I, 17 luglio 1997, n. 6563, in Giust. Civ. Mass., 1997, 1226).
Nell’ipotesi di delegazione amministrativa intersoggettiva cosiddetta propria - configurabile quando l'ente legittimato conferisce, in base ad una norma giuridica, ad altro ente l'incarico di operare in nome proprio e per conto del delegante - al delegato spetta, nei limiti della delega e per la durata di ess...
_OMISSIS_ ...ministrativa intersoggettiva comprende anche la legittimazione passiva rispetto alle azioni promosse dai proprietari dei fondi occupati o espropriati.
Nella specie l’amministrazione provinciale aveva delegato all’Agensud la realizzazione dell’opera e le operazioni espropriative. (Cass. civ., sez. I, 11 maggio 1998, n. 4737, in Giust. Civ. Mass., 1998, 995).
Qualora l'irreversibile trasformazione del fondo privato in opera pubblica si sia verificata durante il periodo di occupazione legittima senza che sia, peraltro, tempestivamente intervenuto un provvedimento ablatorio, l'illecito aquiliano così determinatosi è addebitabile al titolare del potere espropriativo al soggetto, cioè, tenuto al rispetto delle norma sull'espropriazione.
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_OMISSIS_ ...rite, dalla amministrazione, tutte le potestà relative al procedimento ablatorio (Cass. civ., sez. I, 4 febbraio 1998, n. 1109, in Riv. Giur. Ed., 1998, 623).
Non ha alcuna rilevanza, ai fini dell’attribuzione della relativa responsabilità, il fatto che l'opera eseguita entri o no nel patrimonio dell'autore della condotta illecita.
Il disposto degli artt. 35 e 60, l. n. 865 del 1971, relativo alla attribuzione, nei confronti delle imprese costruttrici, di un mero diritto di superficie sui suoli occupati non comporta l’assunzione di responsabilità automatica nel caso di illegittimità della procedura di esproprio.
Tale disciplina, infatti, presuppone il legittimo svolgimento della procedura espropriativa e non può, conseguentemente, tr...
_OMISSIS_ ...di responsabilità aquiliana - sotto il profilo della carenza dell'elemento soggettivo - in capo a due imprese costruttrici che, secondo la corte territoriale, erano state poste a conoscenza della pendenza del giudizio amministrativo, poiché il giudice di merito non aveva in alcun modo indicato le circostanze di fatto sulle quali aveva basato tale convincimento. (Cass. civ., sez. I, 5 novembre 1997, n. 10840, in Giust. Civ. Mass., 1997, 2078).