Il potere

o;Il potere logora chi non ce l’ha».

Lo disse Giulio Andreotti, politico italiano imperturbabile e imprescrutabile, rimasto in parlamento ininterrottamente dal 1945 alla morte, avvenuta nel 2013, sette volte premier, innumerevoli volte ministro. Insomma, uno che di potere se ne intendeva.

Di lui la giornalista Oriana Fallaci scrisse: «io avvertivo un disagio cui non riuscivo a dar nome. Poi, d’un tratto, compresi che non era disagio. Era paura. Quest’uomo mi faceva paura. Ma perché? Mi aveva ricevuto con gentilezza squisita: cordiale. Il vero potere non ha bisogno di tracotanza, barba lunga, vocione che abbaia. Il vero potere ti strozza con nastri di seta, garbo, intelligenza».

Il potere non sazia, non basta mai. Il potere è una droga potente che esige dosi sempre maggiori, il più sublime afrodisiaco. La brama del potere è totalizzante, irreversibile.

Il potere è un vorti... _OMISSIS_ ...e inebria gli animi, ottunde le menti, dà senso di onnipotenza, porta con sé denaro e sesso. I potenti hanno la scorta, soldi, privilegi, non fanno la fila negli aeroporti o negli uffici postali. Sono circondati da stuoli di adulatori, da legioni di volontari adoranti. Corrono la vita a sirene spiegate.

In una settimana manovrano soldi, fanno viaggi, incontrano persone importanti e partecipano ad avvenimenti in misura superiore a quanto potrebbe capitare in molte generazioni di una persona normale.

Vivono in modo esagerato. Una vita al quadrato.

Sono fisiologicamente dipendenti dal potere, spesso se glielo togli si ammalano e muoiono.

Le persone comuni da lontano maledicono i potenti, ma quando hanno l’occasione di avvicinarsi lo fanno con riguardo servile, con compiacenza, con un fremito di paura, con un brivido di piacere, sperano di poter trarre vantaggi dal contatto con il potente, si immaginano che l... _OMISSIS_ ...a al potente li abbia elevati per un attimo al suo livello, per poi ripiombare nella loro condizione appagati nell’orgoglio, inebriati dal bagliore dell’attimo che hanno vissuto, che ricorderanno e racconteranno per anni.

Le persone millantano amicizie impossibili con i potenti. Fingono di averne il numero di telefono. Se riescono a farsi fotografare vicino al potente incorniciano la foto e la mettono in salotto.

Il potere è successo, è essere sotto i riflettori, è uscire dal nulla, dall’oscurità, dall’oblio, dall’anonimato e dallo squallore quotidiano, è conquistare un posto al sole, è guadagnare rispetto e riverenza, raggiungere la gloria, è entrare da protagonisti a far parte della mitologia televisiva, del teatro esclusivo di quelli che contano, a cui tutti gli altri assistono silenti nell’ombra, è ritagliarsi un granello di immortalità.

Il potere ha mani invisibili, regola con fili invi... _OMISSIS_ ...a. È sfuggente, veloce, onnipresente, misterioso, inafferrabile, è nascosto nell’ombra di ciascuno. Se ne vede solo la punta, come un iceberg. Nulla, o quasi nulla è lasciato al caso.

Il potere è manipolazione della realtà.

E quando la realtà gli sfugge, il potere è manipolazione dell’interpretazione della realtà, del suo racconto o del suo non racconto, tramite i mezzi di comunicazione.

E siccome la realtà esiste nella misura in cui viene rappresentata nella mente delle persone, il potere, attraverso l’informazione e la disinformazione, ha il controllo delle menti.

Il potere è controllo. Delle coscienze, dei sentimenti, del pensiero e della volontà, e poi delle decisioni e delle azioni. E impone con coercizione carezzevole o violenta, con le buone o con le cattive, valori, comportamenti, modelli.

Il potere con un tocco leggero crea e disfa vite, carriere, reputazioni, destini.|... _OMISSIS_ ...Il potere è pericoloso, spietato. Chi gli si oppone è piegato o spezzato con ogni mezzo. Quando occorre anche con l’assassinio. Giudici inflessibili, giornalisti coraggiosi, funzionari integerrimi, testimoni scomodi. Infinita è la scia di soprusi e ingiustizie, di morti misteriose.

I potenti si annusano, si attraggono, si associano in club esclusivi, massonerie, conventicole segrete, ristrette oligarchie. Ma il potere divide ed isola tutti gli altri.

Il potere usa tutto, adopera tutto, strumentalizza ogni cosa, non lascia perdere nulla, non perdona nulla, non dimentica nulla.

Eppure, come ha detto papa Francesco, il potere potrebbe anche essere un’altra cosa, riassumibile in un’unica umile parola: servizio.

Davvero la politica è servizio?

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