La proroga dei termini della dichiarazione di pubblica utilità

PUBBLICA UTILITÀ --> DICHIARAZIONE DI P.U. --> TERMINI --> PROROGA

I termini delle occupazioni d'urgenza e delle dichiarazioni di pubblica utilità in corso alla data di entrata in vigore delle L. 1 marzo 1985, n. 42, L. 29 febbraio 1988, n. 47, L. 20 maggio 1991, n. 158 sono stati da dette leggi prorogati automaticamente di cinque anni e con effetto retroattivo, ai sensi della L. 1 agosto 2002, n. 166, art. 4.

PUBBLICA UTILITÀ --> DICHIARAZIONE DI P.U. --> TERMINI --> PROROGA --> AMMINISTRATIVA

Ai sensi dell'art. 13 DPR 327/2001, l'autorità che ha dichiarato la pubblica utilità dell'opera può disporre la proroga dei termini per casi di forza maggiore o per altre giustificate ragioni. La proroga può essere disposta, anche d'ufficio, prima della scadenza del termine e per un periodo di tempo che non supera i due anni.

Alla luce del disposto di cui all'art. 13, comma 5, D.P.R. 327/2001, non è p... _OMISSIS_ ...gime del Testo Unico, la reiterazione ma unicamente la proroga della dichiarazione di pu per casi di forza maggiore o per altre giustificate ragioni.

Sussiste ipotesi di proroga dei termini per il completamento dei lavori e per il compimento delle attività espropriative e non ipotesi di rinnovo del procedimento, in mancanza di qualsiasi elemento che possa fare pensare ad una rivalutazione della fattispecie espropriativa e nuova ponderazione dell’assetto degli interessi coinvolti, sussistendo viceversa solo una valutazione di necessità in merito al prosieguo temporale dei vincoli scaturenti dalla dichiarazione di pubblica utilità.

L’amministrazione è titolare del potere di disporre la proroga dei termini originari della dichiarazione di pubblica utilità, con la conseguenza che le eventuali carenze procedimentali e motivazionali rilevano ai soli fini di evidenziare la non correttezza dell’uso del potere, ai fini ... _OMISSIS_ ...lità del provvedimento.

PUBBLICA UTILITÀ --> DICHIARAZIONE DI P.U. --> TERMINI --> PROROGA --> AMMINISTRATIVA --> COMPETENZA

Anche in disparte la disposizione attributiva di competenza, di cui all'art. 6 comma 7 del d.P.R. n. 327/2001 (che radica la competenza del dirigente dell'ufficio espropriazioni ove istituito a emanare "...ogni provvedimento conclusivo del procedimento o di singole fasi di esso..."), deve ritenersi che l'adozione dell'atto di proroga dei termini di efficacia della declaratoria di pubblica utilità, non esula dagli ordinari poteri gestori ex art. 107 comma 2 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267, tenuto conto che ai medesimi è riconducibile addirittura l'emanazione di atti ablativi con immediata e diretta efficacia nella sfera giuridica dei destinatari.

L’art. 13 della legge n. 2359/1865 rimette la possibilità di proroga dei termini di ultimazione della procedura espropriativa e... _OMISSIS_ ...o;autorità che li ha preventivamente fissati.

Il potere di proroga della dichiarazione di pubblica utilità costituisce un potere distinto da quello originario, basato su presupposti diversi e per l’esercizio del quale occorre farsi carico di nuova e diversa motivazione, di modo che esso ben può essere esercitato, nell’ambito della pubblica amministrazione che ha disposto la dichiarazione di pubblica utilità, da un organo diverso, al quale le norme applicabili riconoscano l’esercizio di tale potere.

L’art. 13, co. 2 della L. 2359/1865 (applicabile ratione temporis ai sensi del combinato disposto degli artt. 57 e 59 del DPR n. 327/2001), laddove attribuisce il potere di proroga dei termini previsti all’autorità che li ha stabiliti nella dichiarazione della pubblica utilità dell'opera, non definisce tale competenza in capo all’ “organo” che ha emanato tale atto, ben potendo tale potere essere... _OMISSIS_ ...organo diverso, al quale la normativa applicabile ne riconosca la facoltà.

L’art. 13, comma 5 DPR n. 327/2001, laddove attribuisce il potere di proroga dei termini previsti alla “autorità che ha dichiarato la pubblica utilità dell'opera”, non intende affatto circoscrivere una competenza esclusiva – una volta per tutte – in capo all’ "organo” che ha emanato tale atto, ben potendo tale potere essere esercitato da organo diverso, al quale la normativa applicabile ne riconosca la facoltà.

Al fine di circoscrivere in capo all’organo che ha emanato l’atto originario anche il potere di proroga del medesimo, non può essere validamente utilizzato quanto previsto dall’art. 21-quater l. n. 241/1990, in tema di sospensione dell’efficacia dell’atto. Ciò in quanto: per un verso, anche tale norma ammette l’esercizio del potere (di sospensione) non solo da parte dell’or... _OMISSIS_ ...o;atto originario, ma anche da parte di “altro organo previsto dalla legge”; per altro verso, mentre la sospensione dell’efficacia dell’atto originario incide su ambiti di efficacia disposti dall’organo emanante l’atto stesso (il che rende ragionevole l’identità del’organo), al contrario la proroga dell’efficacia di un atto costituisce esercizio di un potere autonomamente conferito dalla legge, al verificarsi di determinati presupposti.

In applicazione del principio del contrarius actus, la revoca ed in generale gli atti – come quelli di proroga della dichiarazione di pubblica utilità - di secondo grado devono seguire la medesima procedura osservata per l'adozione del provvedimento originario ed essere disposti dallo stesso organo che li ha emanati.

Il principio di tipicità degli atti amministrativi non osta alla configurabilità, ai sensi dell’art. 13 legge n. 2359/1865, ... _OMISSIS_ ...implicita della dichiarazione di pubblica utilità; tuttavia tale proroga implicita deve intervenire ad opera dell’organo competente a provvedere (nella specie il Consiglio Comunale, che aveva deliberato la dichiarazione di pubblica utilità), mediante un provvedimento esplicito (il cui solo contenuto implicito, cioè, sia costituito dalla proroga del termine della dichiarazione di pubblica utilità).

La proroga dei termini della dichiarazione di pubblica utilità spetta alla stessa autorità che ha approvato il progetto in origine (art. 13 comma 5 DPR 327/2001).

Ai sensi dell’art. 13 comma 5 del D.P.R. 327/01 è l'Autorità che ha dichiarato la pubblica utilità dell'opera che può disporre la proroga dei termini previsti dai commi 3 e 4 per casi di forza maggiore o per altre giustificate ragioni. Nei casi in cui la pubblica utilità discenda dal progetto definitivo approvato dalla Giunta Comunale, va affermata l'incompetenza del dirigente... _OMISSIS_ ... suddetta proroga.

La proroga del termine (per l’avvio o per la conclusione della procedura espropriativa), non può che essere accordata dallo stesso Organo che ha fissato il termine originario.

La proroga del termine (per l’avvio o per la conclusione della procedura espropriativa) non può che essere accordata dallo stesso Organo che ha fissato il termine originario.

La proroga per l’avvio o per la conclusione della procedura espropriativa non può che essere accordata dallo stesso Organo che ha fissato il termine originario.

La competenza a prorogare i termini per l’avvio o per la conclusione della procedura espropriativa, appartiene allo stesso organo che ha fissato il termine originario.

Legittimo è il provvedimento di proroga dei termini della procedura di espropriazione, nel caso di specie relativa alla costruzione e all’esercizio dell’elettrodotto, adottato... _OMISSIS_ ... non configurandosi tale atto quale emanazione di una nuova autorizzazione alla costruzione e all’esercizio dell’elettrodotto già intervenuta; ciò anche sulla base del generale principio della distinzione tra organi politici ed attività amministrativa di gestione, desunto dall’art. 107 D.L.vo 267 del 2000.

Il provvedimento di proroga della PU compete al dirigente.

PUBBLICA UTILITÀ --> DICHIARAZIONE DI P.U. --> TERMINI --> PROROGA --> AMMINISTRATIVA --> COMPETENZA --> ANAS

Il Presidente dell’ANAS, secondo lo Statuto approvato con Decreto Interministeriale del 27 luglio 2004 (applicabile ratione temporis) è parte del CdA ed esercita, tramite delega, tutte le funzioni di quest’ultimo (art. 16.3), ad eccezione di quelle nominalmente elencate nell’art. 18.2. Tra le attività non delegabili, ivi elencate, rientra “l’approvazione di progetti di valore superiore a 50 mil... _OMISSIS_ ...quo;; quest’ultimo ambito di competenza non delegabile riguarda la sola “approvazione” del progetto che, costituendo un’eccezione rispetto alla regola generale, è di stretta interpretazione. Ne deriva che, una volta approvato il progetto da parte del CdA, il Presidente è investito di ogni competenza diversa dall’approvazione, inerente alla sua progetto, compreso dunque ogni provvedimento consentito dalla legge in materia di proroga dei termini di conclusione dell’espropriazione.

L’art. 6 del d.P.R. n. 327/2001 prevede che l’autorità competente alla realizzazione di una opera pubblica è anche competente alla emanazione degli atti del procedimento espropriativo che si rendano eventualmente necessari, e tra questi rientra senz’altro l’adozione degli atti di proroga dei termini di conclusione del procedimento espropriativo ove ragioni di forza maggiore abbiano determinato l’impossibilità di addi... _OMISSIS_ ...o;adozione dell’atto finale di acquisizione dell’area nel termine indicato con l’atto dichiarativo della pubblica utilità dell’opera (nel caso di specie Presidente Anas).

Va affermata la competenza del Presidente dell’ANAS ad adottare il provvedimento di proroga dei termini della dichiarazione di pubblica utilità.

La proroga dei termini dell’espropriazione attiene ad una fase esecutiva del progetto, perché attualizza una previsione di legge che consente la proroga. Ne deriva che non di vera e propria modifica della decisione del Cda si tratta, bensì di ordinario svolgimento di una potenzialità implicita in tale deliberazione, con la conseguenza che la proroga dei termini dell’espropriazione va ricondotta all’ordinario svolgimento del rapporto esistente tra Presidente dell’ANAS e CdA inerente l’esecuzione delle deliberazioni di quest’ultimo da parte del primo.

... _OMISSIS_ ...TILITÀ --> DICHIARAZIONE DI P.U. --> TERMINI --> PROROGA --> AMMINISTRATIVA --> COMPETENZA --> OPERE STRATEGICHE

L’art. 4 comma 11 del DL 70/2011 (oggi inserito al c. 4 bis dell’art. 166 del d.lgs 163/2006), con riguardo alle opere di preminente interesse nazionale, concede esplicitamente al solo C.I.P.E. il potere di proroga della dichiarazione di pubblica, tra l’altro per “forza maggiore” e “giustificate ragioni”, in coerenza con l’art. 13 comma 5 del DPR 327/2001.

PUBBLICA UTILITÀ --> DICHIARAZIONE DI P.U. --> TERMINI --> PROROGA --> AMMINISTRATIVA --> CONDIZIONI IN GENERALE

La proroga della durata della dichiarazione di p.u., per esplicare regolarmente i suoi effetti, deve intervenire prima della scadenza dei termini, sia in base al testuale disposto dell'art. 13 comma 5 tues, sia in base ai principi generali.

A norma dell&rsquo... _OMISSIS_ ... 3, 4 e 5, d.P.R. n. 327/2001, l'autorità che ha dichiarato la pubblica utilità dell'opera può disporre la proroga dei termini previsti dai commi 3 e 4 per casi di forza maggiore o per altre giustificate ragioni. La proroga può essere disposta, anche d'ufficio, prima della scadenza del termine e per un periodo di tempo che non supera i due anni.

La proroga dei termini stabiliti da un atto amministrativo (dichiarazione di PU), ha la natura giuridica del "provvedimento di secondo grado", perché modifica, solo parzialmente, il complesso degli effetti giuridici delineati dall'atto originario. Di conseguenza, la proroga non richiede una rinnovata valutazione di tutti gli elementi istruttori posti a base dell'originario provvedimento, né esige la ripetizione di tutte le tappe procedimentali che hanno condotto all'adozione dell'atto modificato.

Il legislatore ha previsto la possibilità di una proroga dei termini posti a disposizione ... _OMISSIS_ ...azione per l’adozione dell’atto finale ablatorio, ma tale possibilità è subordinata a condizioni ben precise, costituite da causa di forza maggiore o comunque indipendenti dalla volontà dell’espropriante o a casi di particolare complessità.

La proroga dei termini entro i quali devono iniziarsi e completarsi le espropriazioni ed i lavori è istituto di carattere eccezionale, ancorato all'esistenza di obiettive difficolt...


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