I termini di cui alla L. n. 2359 del 1865, art. 13, volti ad evitare che la situazione d'incertezza sulla sorte dei beni espropriandi si protragga indefinitamente, sono posti in funzione di garanzia della proprietà privata.
I termini di cui all’art. 13 della legge fondamentale in materia di espropri segnano il limite per la giuridica esistenza e validità della dichiarazione di pubblica utilità in osservanza del principio stabilito nell’art. 42 della Costituzione secondo il quale la proprietà privata può essere sacrificata solo in relazione ad interessi generali concreti ed attuali e non per esigenze future.
La legge 25 giugno 1865, n. 2359 del 1865, art. 13, per evitare che si protragga indefinitamente l’incertezza sulla sorte dei beni espro...
_OMISSIS_ ...io di legalità e tipicità del procedimento ablativo, disponendo al primo comma che nel provvedimento dichiarativo della pubblica utilità dell’opera devono essere fissati quattro termini (e cioè quelli di inizio e di compimento della espropriazione e dei lavori), e stabilendo altresì al terzo comma 3 che "trascorsi i termini, la dichiarazione di pubblica utilità diventa inefficace".
La fissazione dei termini di inizio e compimento dei lavori di realizzazione dell'opera pubblica e della procedura espropriativa per l'acquisizione delle aree, risponde ad una necessità di rilievo costituzionale, consistente nel porre un limite al potere espropriativo affinché non avvenga che l'amministrazione mantenga a suo arbitrio ed a tempo indefinito i beni espropriabil...
_OMISSIS_ ...e anche nella dichiarazione di pubblica utilità implicita ed in quella ex lege.
La fissazione dei termini, di inizio e compimento dei lavori di realizzazione dell'opera pubblica e della procedura espropriativa, oltre alla esigenza di garanzia della proprietà privata, risponde alla speculare esigenza di assicurare che l'opera corrisponda ad un interesse diretto ed attuale. Il fatto che l'obbligo di stabilire dei termini risponda ad una garanzia costituzionale è stato messo in evidenza dalla stessa Corte Costituzionale, che riguardo ad una legge regionale che non prevedeva i termini di espropriazione, ha ravvisato la violazione dell'art. 42 Cost., comma 3 rilevando come l'assenza dei termini dimostri che l'espropriazione non è finalizzata ad una esigenza dotata di quella conc...
_OMISSIS_ ...per le espropriazione e/o per i lavori sono di natura ordinatoria e/o acceleratoria, per cui la loro violazione non comporta l’inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità: 1) il termine del compimento delle procedure espropriative, in attuazione dell’art. 42, comma 3, della Costituzione, ha lo scopo di evitare che i beni di proprietà privata rimangano soggetti alla possibilità di essere espropriati per un tempo indeterminato; 2) invece, il termine per il compimento dei lavori ha la funzione di tutelare l’interesse pubblico alla concreta realizzazione dell’opera pubblica, cioè a dimostrare l’effettiva serietà dell’azione amministrativa.
L'indicazione dei termini per l'inizio e per il compimento delle espropriazioni e dei lavori, ai ...
_OMISSIS_ ...re, nonché l'effettività e la serietà del progetto che si intende realizzare.
I termini entro i quali devono iniziarsi e completarsi le espropriazioni ed i lavori svolgono una funzione di garanzia che, nel caso di quelli per la procedura espropriativa, attiene allo svolgimento delle procedure amministrative per giungere all’adozione del giusto decreto di espropriazione, assicurando al proprietario che l’amministrazione espropriante persegua l’interesse pubblico sotteso alla realizzazione dell’opera anche sotto il profilo della correttezza, dell’adeguatezza, della tempestività e della economicità del procedimento amministrativo.
L'indicazione dei termini per il compimento dei lavori e delle espropriazioni può essere eseguita a mon...
_OMISSIS_ ...o di soggezione i beni espropriabili per un tempo indeterminato, onde non lasciare il proprietario indefinitamente esposto alla vicenda ablatoria, ed è nel contempo salvaguardato l'interesse pubblico a che l'opera venga eseguita in un arco di tempo valutato congruo per il perseguimento dell'interesse collettivo.
Nelle materie di pubblica utilità ex lege non è rimessa all’arbitrio dell’Amministrazione la scelta del “se” e “quando” procedere all’azione ablatoria. La giurisprudenza tradizionale insegnava che il primo atto concreto in cui materialmente si radicava la procedura conforme al modello ablatorio legale doveva fissare i termini richiesti dall’art. 13 della legge fondamentale del 1865 ed escludeva, correlativamente, che...
_OMISSIS_ ...lla legge ed indirizzato all’Amministrazione al fine di porre un vincolo alla discrezionalità dei suoi poteri, la cui violazione integra gli estremi della violazione di legge in quanto vizio di legittimità dell’atto amministrativo.
Nel sistema normativo di cui al D.P.R. n. 327 del 2001, i termini (iniziale e finale) dei lavori e degli espropri fissati dall’Autorità espropriante in funzione di autolimitazione del proprio potere ablatorio, conservano tuttora rilievo, atteso che siffatti termini acquisiscono riverberi di certezza, in funzione di garanzia dell'interesse sostanziale del privato ablato, stabilendo la cadenza temporale entro cui l’occupazione anticipata può aver luogo ed il decreto di esproprio deve essere adottato, valendo, così, ad ...
_OMISSIS_ ...ecetto posto dalla legge ed indirizzato all’Amministrazione al fine di porre un vincolo alla discrezionalità dei suoi poteri, la cui violazione integra gli estremi della violazione di legge in quanto vizio di legittimità dell’atto amministrativo.
La ratio dell’indicazione dei termini per l'inizio ed il compimento dei lavori e delle espropriazioni, di cui all'art. 13 l. 25 giugno 1865 n. 2359, è quella di limitare nel tempo l’esposizione del diritto di proprietà al potere espropriativo della pubblica Amministrazione.
La dichiarazione di pubblica utilità è il provvedimento atto a degradare il diritto di proprietà ad interesse legittimo e ad attribuire all’ente espropriante la potestà espropriativa, la quale, proprio in ragione della...
_OMISSIS_ ...nzione della specifica opera da realizzare e dei tempi a ciò necessari.
Ai sensi dell'art. 13 L. n. 2359/1865 nella dichiarazione di pubblica utilità debbono essere rispettati i termini entro i quali dovranno cominciarsi e compiersi le espropriazioni ed i lavori. Il rispetto dei termini prescritti svolge, invero, una funzione garantistica, costituendo riprova dell'attualità dell'interesse pubblico da soddisfare e della serietà del relativo progetto, evitando di esporre "sine die" il diritto di proprietà al potere espropriativo della p.a..
L'individuazione dei termini ex art. 13 L. n. 2359/1865 è richiesta per la giuridica esistenza e validità della dichiarazione di pubblica utilità, giacché l'ablazione della proprietà privata, alla luce dei principi...
_OMISSIS_ ...l compimento delle espropriazioni e dell'opera, indicazione richiesta dalla L. n. 2359 del 1865, art. 13, è rispondente alla necessità di rilievo costituzionale (art. 42 Cost., comma 3), di limitare il potere discrezionale della P.A., non esercitabile senza limiti temporali, al fine di evitare di mantenere i beni espropriati in stato di soggezione a tempo indeterminato, nonché all'ulteriore finalità di tutelare l'interesse pubblico a che l'opera venga eseguita in un arco di tempo valutato congruo per l'interesse generale.
L'indicazione dei termini per l'inizio ed il compimento delle espropriazioni e dell'opera, richiesta dalla L. n. 2359 del 1865, art. 13 risponde alla necessità di rilievo costituzionale (art. 42 Cost., comma 3), di limitare il potere discrezionale della pu...
_OMISSIS_ ...venga eseguita in un arco di tempo valutato congruo per l'interesse generale per evidenti ragioni di serietà dell'azione amministrativa
La funzione assegnata ai termini per l’avvio ed il completamento dei lavori e delle procedure espropriative è quella di assicurare la corrispondenza al superiore interesse pubblico del sacrificio imposto ai privati, da cui la necessità della loro indicazione sin dal primo atto della procedura, onde confermare l’attualità e la concretezza dell’opera progettata e non meramente ed ipoteticamente prevista.
La previsione di cui all’art.13 della Legge n.2359/1865 costituisce un precetto posto dalla legge ed indirizzato all’Amministrazione al fine di porre un vincolo alla discrezionalità dei suoi poteri...
_OMISSIS_ ... evitare da un lato il protrarsi dell’incertezza sulla sorte dei beni espropriandi e dall’altro l’esecuzione di opere non più rispondenti, per il decorso del tempo, all’interesse generale, aveva disposto, al comma 1, che nel provvedimento dichiarativo della pubblica utilità dell’opera dovevano essere fissati i termini di inizio e di compimento della espropriazione e dei lavori, ed aveva stabilito, nel comma 3, che, trascorsi i termini, la dichiarazione di pubblica utilità diventava inefficace.
I termini previsti per il compimento dei lavori e delle espropriazioni assolvono una funzione diversa da quello di durata dell'occupazione temporanea, in quanto condizionano la giuridica esistenza e la validità della dichiarazione di p.u., assolvendo all'e...
_OMISSIS_ ...dell'immobile in condizione di subire un procedimento ablativo legittimo.
La dichiarazione di pubblica utilità ha efficacia limitata nel tempo, in quanto tutte le operazioni previste debbono esaurirsi nel triennio (o quinquennio) seguente l’approvazione del progetto e ciò vale sia per i termini fissati discrezionalmente secondo l’art.13 della legge fondamentale n.2359 del 1865, quanto per il termine fissato dall’art. 1 comma 3 legge n.1 del 1978, adempiendo la funzione di garantire che l’opera corrisponda ad un interesse pubblico diretto e attuale e servire ad uno scopo di utilità generale. Nelle ipotesi di superamento dei suddetti termini la dichiarazione diviene inefficace.
La L. n. 2359 del 1865, art. 13, onde evitare che si protragg...
_OMISSIS_ ...ri una garanzia fondamentale, in omaggio al principio di legalità e tipicità del procedimento ablativo, disponendo nel comma 1 che nel provvedimento dichiarativo della pubblica utilità dell'opera devono essere fissati quattro termini (e cioè quelli di inizio e di compimento della espropriazione e dei lavori); e stabilendo, nel comma 3, che "trascorsi i termini, la dichiarazione di pubblica utilità diventa inefficace".
Come precisato dal costante orientamento giurisprudenziale, l’ordinamento richiede che la situazione transitoria e di incertezza circa la sorte dell’immobile, dopo la dichiarazione di pubblica utilità, sia circoscritta nel tempo dalla predeterminazione di scadenze entro cui deve essere completata l’opera pubblica e, soprattutto, la p...
_OMISSIS_ ...nde evitare che si protragga indefinitamente l'incertezza sulla sorte dei beni espropriandi, e nel contempo, che si eseguano opere non più rispondenti, per il decorso del tempo, all'interesse generale, ha attribuito ai proprietari una garanzia fondamentale ulteriore, in omaggio al principio di legalità e tipicità del procedimento ablativo, disponendo nel comma 1 che nel provvedimento dichiarativo della pubblica utilità dell'opera devono essere fissati quattro termini (e cioè quelli di inizio e di compimento della espropriazione e dei lavori).
La prefissione dei termini iniziali e finali per l'esecuzione dei lavori e per lo svolgimento delle procedure espropriative imposta dall'art. 13 L. n. 2359/1865 ha evidenti finalità di garanzia in quanto volta ad evitare che il bene d...
_OMISSIS_ ...condizionano la giuridica esistenza e l'efficacia stessa della dichiarazione di p.u. ed assolvono alla finalità di assicurare in concreto che il suo sacrificio avvenga per esigenze effettive e specifiche, indispensabili in quel momento, e non in vista di una futura e soltanto ipotetica utilizzazione al servizio di specifici fini generali, ma privi di attualità e di concretezza.
Non riveste rilevanza alcuna la mancata coincidenza del termine di conclusione dei lavori e del termine di completamente della procedura espropriativa, essendo evidente che gli stessi assolvono a finalità distinte.
La funzione dei termini ex art. 13 L. n. 2359/1865 è, fra l’altro, quella di comprovare che è attuale e concreto l’interesse della p.a. di procedere all’esp...
_OMISSIS_ ...olati a tempo indeterminato senza che neppure la p.a. sappia se e quando ne farà realmente uso.
I termini previsti dall'art. 13 della legge n. 2359 del 1865 per il compimento dei lavori e delle espropriazioni, condizionano la giuridica esistenza e la validità stessa della dichiarazione di p.u., assolvendo all'esigenza di consentire che la potestà espropriativa possa esplicare la finalità di rendere possibile la realizzazione di un'opera di riconosciuto interesse pubblico e, quindi, di porre il proprietario dell'immobile in condizione di subire un procedimento ablativo legittimo.
Il termine finale per l’espropriazione e il termine finale per l’esecuzione dei lavori rispondono a due diverse finalità: 1) il termine del compimento delle procedure espro...
_OMISSIS_ ...ndeterminato; 2) il termine per il compimento dei lavori ha la funzione di tutelare l’interesse pubblico alla concreta realizzazione dell’opera pubblica, cioè a dimostrare l’effettiva serietà dell’azione amministrativa.
I termini di cui all’art. 13 della L. n. 2359/1865 assolvono alla essenziale funzione di circoscrivere temporalmente la pubblica utilità dichiarata.
Il termine per la conclusione della procedura espropriativa, sia nella previsione dell’art. 13 della legge fondamentale n. 2359 del 1865, sia in quella del testo unico del 2001, costituisce in primo luogo una guarentigia posta dalla legge a difesa del privato espropriando, onde evitare l’inutile ed eccessivo protrarsi – in danno di tale soggett...
_OMISSIS_ ...legittimità dell’atto tardivamente adottato).
La prefissione di termini ex art. 13 L.n. 2359/1865 risponde alla necessità, di rilievo costituzionale (art.42 comma 3 della Cost.), di limitare il potere discrezionale della pubblica amministrazione, al fine di evitare di mantenere i beni espropriabili in stato di soggezione a tempo indeterminato ed all'ulteriore finalità di tutelare l'interesse pubblico a che l'opera venga eseguita in un arco di tempo valutato congruo per l'interesse generale, per evidenti ragioni di serietà dell'azione amministrativa.
La disposizione della L. n. 2359 del 1865, art. 13 garantisce che l'espropriazione avvenga per esigenze effettive e specifiche, le quali soltanto giustificano il sacrificio della proprietà privata in quel mo...
_OMISSIS_ ... dimostrazione dell'attualità dell'interesse pubblico che si intende soddisfare, nonché dell'effettività e serietà del...