Origini dell’interesse per la prevenzione ambientale del crimine in Europa

Origini dell’interesse per la prevenzione ambientale del crimine in Europa


Come si può intuire dal fatto che finora ci si sia concentrati esclusivamente sugli Stati Uniti, l’Europa, ad eccezione della Gran Bretagna, era rimasta fuori dalla nascita e dallo sviluppo della teoria del Crime Prevention Through Environmental Design. Fu solo negli anni Novanta che prese avvio l’interesse all’approccio ambientale della sicurezza, ossia quando, nelle grandi città dell’Europa continentale, si cominciò a percepire il fenomeno dell’insicurezza.

Il primo segnale di cambiamento a livello comunitario venne dal Consiglio d’Europa, che nel 1989 promosse una Conferenza Europea dal titolo “Strategie locali per la riduzione dell’insicurezza in Europa” (Strategies locales pour la reduction de l’insécurité en Europe). Circa dieci anni dopo, nel 1997, il Congresso delle Autorità locali e reg... _OMISSIS_ ...iglio d’Europa, nel corso di un’altra grande conferenza dichiarò che il crimine, la paura del crimine e l’insicurezza urbana erano uno dei maggiori problemi della vita pubblica in Europa, e trovare soluzioni adeguate era una delle chiavi principali per la pace civica e la stabilità. Al riconoscimento della sicurezza quale uno dei principali problemi nelle città europee, seguì una serie di dichiarazioni ufficiali da parte delle Istituzioni Europee, nelle quali si riaffermò il principio che la sicurezza è uno dei diritti fondamentali di ogni cittadino. Da allora, questo principio viene incluso, in tutta Europa, in numerosi programmi nazionali e locali di riduzione della criminalità. Tra le strategie possibili di lotta alla criminalità, l’approccio del Crime Prevention Through Environmental Design venne riconosciuto ufficialmente come utile e necessario. Nel 2001, durante una conferenza di esperti[1], diversi studiosi intervennero sottolineand... _OMISSIS_ ... un piano d'azione a livello comunitario in materia di prevenzione ambientale della criminalità[2], ed il Consiglio Giustizia e Affari Interni dell’Unione Europea, nelle conclusioni della stessa conferenza, dichiarò che «tale approccio ha dimostrato essere una strategia efficace, molto concreta e fattibile per prevenire il crimine e la sensazione di insicurezza, che va integrata in un approccio multidisciplinare. Esperienze di buone pratiche su CPTED (…) e DOC (Designing out Crime) dovrebbero essere raccolte, valutate e disseminate tra i portatori di interesse. Questo processo dovrebbe utilizzare una comune griglia concettuale di riferimento e dovrebbe definire principi che possano essere trasferiti da una realtà all’altra»[3].

Seguendo questa nuova tendenza, la Commissione Europea lanciò nel 2003 il programma AGIS, terminato poi nel 2007. Il suo scopo era offrire alle organizzazioni, la cui ricerca era finanziata dall’... _OMISSIS_ ...quo;opportunità di sviluppare strategie multidisciplinari e attività di cooperazione fra polizia, autorità giudiziarie, organizzazioni non governative, settore economico, ricercatori e scienziati, al fine di condividere conoscenze pratiche su questioni di lotta alla criminalità. Nello specifico, il progetto tendeva a focalizzare su due tecniche: Crime Prevention Through Environmental Design e Crime Opportunity Profiling of Streets (COPS). Si trattava, da un lato, di raccogliere tutte le esperienze di CPTED e sviluppare strumenti utili alle forze dell’ordine e agli altri operatori del settore per ridurre la criminalità e la paura del crimine; dall’altro, di valutare in seguito le pratiche europee, focalizzando su casi di studio e, secondo i risultati, ridefinire i vari modelli di prevenzione ed intervento[4].

Nel 2005, all’interno del programma AGIS, venne pubblicato il rapporto del progetto “Crime Opportunity Profiling of Stree... _OMISSIS_ ...;[5], basato sulle ricerche dell’anno precedente, che raccoglieva le buone pratiche e le tecniche utilizzate da alcuni paesi europei in materia di CPTED, in particolare Gran Bretagna, Olanda e Germania, dei quali si fa qui di seguito breve accenno.




Gran Bretagna


In Gran Bretagna, sulla fine degli anni Novanta, nacque il Crime Opportunity Profiling of Streets, detto anche COPS, che consiste nello studio sistematico e dettagliato delle vie che soffrono di alti livelli di comportamento anti-sociale, di crimini di strada e paura della criminalità, o degli effetti del mercato della droga all’aperto. L’analisi si concentra sul luogo in cui i delitti vengono commessi, e su dove un esperto osservatore debba riconoscere gli aspetti generatori di crimine nell’ambiente costruito, per poi proporre raccomandazioni e rimedi. Gli autori del rapporto lo paragonarono ad un esame dello stato di salute de... _OMISSIS_ ...CRLF|
Il COPS ricerca quindi tutti gli elementi facilitatori di delinquenza che si possano trovare nelle vie di una città. Essi includono: una miriade di porte rientranti in cui si verifichi un qualsiasi comportamento anti-sociale, il cattivo utilizzo dell’arredamento urbano (ad esempio di panchine e fermate degli autobus), pareti per i graffiti, scarsa illuminazione, vicoli poco frequentati, libero accesso a cortili sul retro, ecc. Si tratta di uno strumento semplice, per quanto laborioso, il cui impatto è generalmente sicuro e positivo.

I primi a svilupparlo furono i Camden Police Crime Prevention Design Advisers nel 1997, poi se ne occupò lo stesso progetto AGIS, ed in seguito venne utilizzato anche per alcuni progetti nel West End di Londra; e ancora nel 2003 e 2004 a Holborn, nel London Borough of Camden. Inizialmente era stato elaborato per essere applicato soprattutto in grandi centri commerciali e vie di negozi, che fossero afflitti ... _OMISSIS_ ... di comportamento anti-sociale; in un secondo momento venne adattato all’utilizzo in ampi complessi di case popolari.

Il metodo è suddiviso generalmente in diversi passaggi, il primo dei quali consiste nell’analisi della distribuzione della criminalità, per identificare gli hot-spots in cui si verificano più spesso comportamenti anti-sociali e scambi di droga. Segue una “passeggiata” in questi luoghi in compagnia delle forze dell’ordine e dei rappresentanti di residenti e commercianti della zona, oltre alla raccolta di informazioni da altre entità che lì operano, ad esempio la Drug Action Team. Si identificano tutte le strade che manifestano problematiche legate alla delinquenza e si registrano tutte le opportunità criminali che quelle offrano. I mezzi utilizzabili includono fotografie e registrazioni vocali, il cui testo verrà trascritto accanto alle foto, e tutto viene considerato, prima come materiale utile per le ra... _OMISSIS_ ...poi come termine di confronto in fase di valutazione.

Tra gli obiettivi c’è rimuovere, o modificare, gli elementi fisici di edifici e strade che sono, o potrebbero essere, usati da parte di coloro che si comportano in modo anti-sociale; far prendere coscienza degli effetti dei suddetti elementi alle persone che rischiano d’essere, o vengono, vittimizzate da tali comportamenti; fornire tutte le conoscenze necessarie, soprattutto quelle raccolte durante lo studio, alle entità che operano nella zona. Se infatti si fornisce a tutte le organizzazioni coinvolte nella soluzione dei problemi illustrati, il rapporto completo sulla condizione delle strade, queste possono suddividersi i compiti per agire in modo più mirato ed efficace, e risulterà anche più semplice valutare i risultati dei diversi interventi. L’ultimo passo consiste nel redigere una guida pratica al COPS per il diretto utilizzo da parte delle forze dell’ordine e degli altri p... _OMISSIS_ ...he hanno a che fare con l’ambiente costruito[7].



Olanda



In confronto ad altri paesi, l’Olanda è decisamente all’avanguardia in materia di CPTED, avendo sviluppato diverse tipologie di programmi. Il primo che si vuole ricordare è denominato Kids & Space, è in funzione dal 1999 e ha già dato vita a cinque progetti. Si parte dall’osservazione della realtà degli spazi pubblici, nei quali i gruppi di giovani sono visti come un ostacolo da evitare, come coloro che lasciano i loro scooter dove non si dovrebbe, o come skaters che utilizzano installazioni artistiche come rampe. A ben vedere, le aree destinate alla loro generazione sono state drasticamente ridotte, nell’ultimo decennio, a causa dell’aumento sia della densità degli edifici, sia del traffico, per non parlare della tendenza degli adulti a scoraggiare il loro “stare in giro”. Gli spazi pubblici sono studia... _OMISSIS_ ...te su misura degli adulti, e non costituiscono un luogo in cui divertirsi e incontrare gli amici. Aree giochi e discoteche hanno cercato di supplire al bisogno dei giovani di “vedere e farsi vedere”, tuttavia nulla quanto la strada può loro garantire tale visibilità.

All’interno dei progetti di Kids & Space, si organizzano degli incontri fra urbanisti e ragazzi tra i 12 e i 18 anni, durante i quali ai secondi vengono spiegate brevemente le dinamiche del disegno urbano, grazie anche a diapositive con esempi nazionali e internazionali, in seguito si lascia loro uno spazio per fare proposte, e addirittura costruire modellini per illustrare meglio le loro idee. Non si tratta di un programma rigido, al contrario, è perfettamente adattabile a differenti contesti, dalla ristrutturazione su larga scala d’interi quartieri fino a piccole piazze o parchi. Aiuta i più giovani a comprendere come funzionano la loro città e il loro circondario... _OMISSIS_ ... tempo li responsabilizza, incentivandone il contributo[8].

Il secondo programma a cui si vuole fare accenno è chiamato “CPTED Virtuale”, e, per quanto dal 2001 a questa parte sia stato utilizzato solo in due occasioni (per una stazione dei treni e dintorni ad Apeldoorn, e per il centro della cittadina di Almere), possiede un enorme potenziale per architetti, urbanisti e seguaci del CPTED. Consiste in un programma per computer in 3D, che determina quanto un ambiente fisico esistente o un nuovo progetto siano a prova di crimine, “misurandone” la visibilità. Tale aspetto è tanto fondamentale nel CPTED, quanto difficile da “misurare” in una mappa bidimensionale. Il programma permette, invece, di girovagare virtualmente nell’area oggetto di studio, spostando anche l’altezza del punto d’osservazione[9]: il colore verde significa che vi è buona visibilità, mentre il colore rosso identifica le zone scarsamente... _OMISSIS_ ...uei punti si apre una finestra pop-up, che propone alcuni quesiti sull’area rossa; in base alle risposte, il sistema offre delle soluzioni per migliorare la visibilità e può essere utilizzato sia per l’interno che per l’esterno degli edifici, così come per spazi aperti, che siano esistenti o solo virtuali. Il “CPTED Virtuale” è utilizzato da chi vuole promuovere il proprio progetto[10], facendo leva sul suo livello di sicurezza sociale[11].

Un terzo programma è stato denominato Visual Inspection. Creato nel 1998, è stato finora utilizzato in molteplici progetti in diverse città, ad esempio per scuole e strutture industriali, e fa persino parte degli insegnamenti nei corsi per investigatori. Opera insieme ad un secondo strumento, chiamato “etichette per la sicurezza” (stickers to safety), ed è un sistema rapido, che dà risultati immediati, oltre ad offrire un’immediata visione dei problemi. All’in... _OMISSIS_ ...rogetto si riunisce un gruppo di portatori di interessi (al massimo quindici) rispetto all’area in questione, ad esempio forze dell’ordine, urbanisti, rappresentanti dei residenti, ecc., e questi decidono il percorso da seguire nell’ispezione della zona. Durante questa “passeggiata”, ogni partecipante annota sulla sua mappa le osservazioni e le esperienze che ritiene rilevanti. Una volta rientrati, ciascuno deve apporre le proprie etichette sulle grandi mappe appese alle pareti, e si dà inizio alla discussione di gruppo[12], grazie alla quale si redige una lista dettagliata degli hot-spots in cui si concentrano criminalità e disordini sociali. Chi ha delle proposte, le rende note al resto dei partecipanti, per completare un ulteriore elenco dei provvedimenti da attuare, nel breve e nel lungo termine, al fine di risolvere tali problematiche[13].

L’ultimo programma olandese che si vuole qui citare è chiamato Police Label o... _OMISSIS_ ...ng, traducibile con la formula “certificazione sulla sicurezza edilizia da parte della polizia locale”. A dire il vero, le sue origini sono da attribuire alla Gran Bretagna, che nel 1989 introdusse quello che poi divenne un popolarissimo sistema, utilizzato dalla maggior parte delle forze dell’ordine in Inghilterra e Galles: il cosiddetto Secured by Design (SBD)[14]. Esso mira ad incoraggiare attivamente l’adozione di migliori misure di sicurezza dentro e fuori dagli edifici: i progetti che, avendone seguito le coordinate,...

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