Non c’è prova del nesso di causalità se il danneggiato richiede il primo accertamento medico ad oltre trenta ore dal sinistro

DEMANIO E PATRIMONIO --> STRADE --> RESPONSABILITÀ CIVILE - ART. 2051 --> ONERE DELLA PROVA

Sintesi: Non c’è prova del nesso di causalità tra un sinistro ed il danno se il primo accertamento medico è stato chiesto a molte ore di distanza (nella specie oltre trenta ore) e la prima radiografia reca la data di diversi giorni dopo (nella specie, sei giorni dopo il sinistro).

Estratto: «6. Con il terzo motivo la ricorrente lamenta ulteriori omissioni su decisive risultanze istruttorie e prove acquisite ivi comprese le prove legali ex artt. 112, 11, 116 ecc. cod. proc. civ., artt. 2727 e 2729 cod. civ., con omessa risposta a ogni precisa richiesta ed eccezione formulata nei motivi in esame avverso la sentenza di primo grado e poi, con mancanza ... _OMISSIS_ ...alore inverso e contrario a quanto esposto nella motivazione, ergo in extrapetizione ed in difformità dell’obbligo di decidere iuxtra alligata et probata ex art. 360 c.p.c., nn. 3 e 5 ecc..Si assume, in particolare:- da un lato, che la sentenza di primo grado era stata ampiamente censurata per non avere considerato che essa concludente era incappata in un trabocchetto invisibile;- dall’altro, che le considerazioni svolte in sentenza quanto alla insufficienza delle documentazione a dimostrare l’esistenza di un nesso di causalità tra il sinistro e il danno denunciato sono state sviluppate in assenza di qualsiasi specifica contestazione delle controparti e, quindi, ultra petita, anche quanto alla circostanza evidenziata in sentenza che l’Ospedale del Bambino Gesù sembr... _OMISSIS_ ...sono mai stati contestati dalle parti convenute.7. Al pari dei precedenti il motivo è inammissibile.Alla luce delle considerazioni che seguono.7.1. I giudici di secondo grado, dopo avere - testualmente - affermato sia che voglia ricondursi la responsabilità all’ipotesi di cui all’art. 2043 cod. civ., sia nel caso in cui si ritenga più correttamente applicabile, come va effettuato con riferimento alle concrete circostanze del caso in esame, il principio di responsabilità oggettiva di cui all’art. 2051 cod. civ., il danneggiato richiedente il risarcimento ha l’onere di dimostrare la sussistenza della anomalia del bene demaniale e del nesso causale tra la cosa caratterizzata da tale anomalia e il danno riportato, hanno rigettato la domanda attrice perché come già rifer... _OMISSIS_ ...cidere (e di pervenire, come auspica parte ricorrente, alla cassazione della sentenza gravata) verificare se in concreto esisteva, o meno, una ipotesi di trabocchetto invisibile.7.2. Come già riferito sopra, perché si abbia violazione del principio della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato, ai sensi dell’art. 112 cod. proc. civ. è indispensabile che il giudice, alternativamente, o attribuisca alla parte un bene (o una utilità) diversa da quella da questa espressamente richiesta, o ponga, a fondamento della conclusione raggiunta, circostanze di fatto non risultanti dall’incarto processuale.Pacifico quanto sopra è palese che dovendo il giudice, ex officio, verificare la fondatezza della domanda e, nella specie, accertare se l’attrice - cui, a norma dell’art... _OMISSIS_ ...amentato (frattura al piede destro) è palese che è assolutamente irrilevante, al fine del decidere (e di pervenire alla cassazione della sentenza impugnata) che le considerazioni svolte in sentenza quanto alla inidoneità della prova in atti a dare la prova degli assunti attorei non trovassero alcun riscontro nelle difese dei convenuti.7. 3. Giusta quanto assolutamente pacifico presso una giurisprudenza più che consolidata di questa Corte regolatrice, la denuncia di un errore di fatto, consistente nella inesatta percezione da parte del giudice di circostanze presupposte come sicura base del suo ragionamento, in contrasto con quanto risulta dagli atti del processo, non costituisce motivo di ricorso per cassazione, ai sensi dell’art. 360 c.p.c., n. 5, ma di revocazione, ai sensi de... _OMISSIS_ ...o;esistenza di un fatto decisivo incontestabilmente escluso dagli atti e documenti, ovvero l’inesistenza di un fatto decisivo che dagli atti o documenti stessi risulti positivamente accertato e, pertanto, consiste in un errore meramente percettivo, che in nessun modo coinvolge l’attività valutativa del giudice di situazioni processuali percepite nella loro oggettività (In termini, Cass. 28 febbraio 2011, n. 4921; Cass. 21 febbraio 2011, n. 4205; Cass. 9 agosto 2010, n. 18485, specie in motivazione, tra le tantissime).Pacifico quanto precede è palese la inammissibilità del motivo in esame, nella parte in cui denunzia che la sentenza impugnata avrebbe interpretato le risultanze documentali in termini opposti al loro obiettivo contenuto.7. 4. Irrilevanti, al fine del decidere, si ... _OMISSIS_ ...ambino Gesù, che il fatto si è verificato in pieno periodo estivo, che all’epoca la I. trascorreva le proprie vacanze fuori Roma.I fatti sopra riferiti, infatti, in alcun modo consentono di superare gli accertamenti in fatto compiuti dal giudici del merito (in alcun modo contestati dalla difesa della ricorrente) già sopra riferiti e, cioè:- da un lato, che singolarmente, ancorché il piede della I. sia affondato, su una toppa scura sull’asfalto alle ore 12 del 10 agosto, il primo accertamento medico sia stato chiesto alle ore 22 del giorno successivo;- dall’altro, che la prima radiografia del piede rechi la data del 16 agosto, cioè a distanza di sei giorni dal sinistro.Corretta - pertanto - appare la conclusione fatta propria dalla corte di appello, allorché ha escluso che... _OMISSIS_ ...CRLF|
Sintesi: Perché sia possibile affermare la responsabilità extracontrattuale per fatto illecito della p.a. devono ricorrere tutti gli estremi previsti dall’art. 2043 cod. civ., cioè la dimostrazione sia di un danno ingiusto sia di un nesso di causalità, tra la condotta del responsabile e l’evento dannoso; non diversamente la responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia, prevista dall’art. 2051 cod. civ., pur avendo carattere oggettivo, richiede per la sua configurazione, la dimostrazione da parte dell’attore del verificarsi dell’evento dannoso e del suo rapporto di causalità con il bene in custodia.

Estratto: «10. Con il quinto, e ultimo, motivo la ricorrente censura la sentenza impugnata denunziando "violazi... _OMISSIS_ ...illecito della p.a. devono ricorrere tutti gli estremi previsti dall’art. 2043 cod. civ., cioè la dimostrazione sia di un danno ingiusto sia di un nesso di causalità, tra la condotta del responsabile e l’evento dannoso Cass. 23 marzo 2011, n. 6681 e non diversamente la responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia, prevista dall’art. 2051 cod. civ., pur avendo carattere oggettivo, richiede per la sua configurazione, la dimostrazione da parte dell’attore del verificarsi dell’evento dannoso e del suo rapporto di causalità con il bene in custodia Cass. 13 luglio 2011, n. 15390; Cass. 19 maggio 2011, n. 11016 e nella specie la domanda è stata rigettata per la mancata dimostrazione del ricordato nesso di causalità) è inammissibile.Giusta quanto assolutam... _OMISSIS_ ...zione è un giudizio a critica vincolata, delimitato e vincolato dai motivi di ricorso.Il singolo motivo, sia prima della riforma introdotta con il D.Lgs. 2 febbraio 2006, n. 40, sia successivamente, assume una funzione identificativa condizionata dalla sua formulazione tecnica con riferimento alle ipotesi tassative di censura formalizzate con una limitata elasticità dal legislatore.La tassatività e la specificità del motivo di censura esigono, quindi, una precisa formulazione, di modo che il vizio denunciato rientri nelle categorie logiche di censura enucleate dal codice di rito (Cass. 31 maggio 2010, n. 13222; Cass. 3 luglio 2008, n. 18202; Cass. 24 aprile 2008, n. 10667).Certo quanto sopra, certo che - giusta la testuale previsione di cui all’art. 360 c.p.c., comma 1, - "le se... _OMISSIS_ ... proc. civ., stesso comma 1 è evidente, che è onere del ricorrente indicare, chiaramente, e senza possibilità di equivoci, per ogni motivo, sotto quale profilo del ricordato art. 360 cod. proc. civ. è proposta la censura.È inammissibile, quindi, il motivo di ricorso che non precisi se si intende censurare la sentenza "per motivi attinenti alla giurisdizione" (art. 360 c.p.c., comma 1 n. 1) o piuttosto "per violazione delle norme sulla competenza" (art. 360 c.p.c., comma 1, n. 2) o, ancora, "per violazione o falsa applicazione di norme di diritto" (art. 360 c.p.c., comma 1, n. 3) o - infine - "per nullità della sentenza o del procedimento" (art. 360 c.p.c., comma 1, n. 4), o, per ipotesi, "per omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione c... _OMISSIS_ ...isprudenza di questa C.S." è evidente che deve essere dichiarata la inammissibilità di tale censura.Né, ancora, può affermarsi che il ricorso per cassazione è ammissibile anche se non indica il contenuto degli articoli di legge che si assumono violati, purché dal tenore delle censure esposte sia possibile evincere le norme di diritto cui il ricorrente si riferisce.Al riguardo è sufficiente considerare che la giurisprudenza sul punto fa riferimento alla eventualità in cui il ricorrente per cassazione nel chiedere la cassazione per il motivo di violazione di norma di diritto non indichi gli articoli di legge che si assumono violati (cfr., ad esempio, Cass., sez. un., 17 luglio 2001, n. 9652; Cass. 12 luglio 2004, n. 12127, tra le tantissime).Diversamente, come sopra evidenziato, nella s... _OMISSIS_ ...i alla giurisdizione" o, piuttosto "per violazione delle norme sulla competenza" o, ancora, "per violazione o falsa applicazione di norme di diritto" o, per ipotesi, "per nullità della sentenza o del procedimento" o, infine, "per omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione circa un punto decisivo della controversia" ed è palese - come anticipato - la inammissibilità di tale censura sotto un profilo diverso da quello della mancata indicazione della norma violata dopo essere stato dedotto il vizio della violazione di legge.Non può - da ultimo sul punto - affermarsi che la difesa del ricorrente ha - in realtà - inteso rimettere al giudizio di questa Corte la scelta e la identificazione del vizio della sentenza denunciato peraltro in termini... _OMISSIS_ ...addittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale e non è - certamente - tale il giudice che integra il ricorso, inquadrando i motivi sviluppati nello stesso in una delle ipotesi tassative di legge (piuttosto che altra), certo essendo che certi vizi possono essere dedotti, a pena di inammissibilità, solo sotto uno delle tassative ipotesi previste dall’art. 360 cod. proc. civ., comma 1, il motivo di ricorso è inammissibile se lo stesso vizio è prospettato sotto altra ipotesi cfr., ad esempio, Cass. 27 gennaio 2006, n. 1755; Cass. 26 gennaio 2006, n. 1701; Cass. 11 novembre 2005, n. 22897).»