La piena conoscenza del provvedimento amministrativo che determina il dies a quo del termine decadenziale per la proposizione del ricorso giurisdizionale

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> TERMINE DECADENZIALE --> DECORRENZA --> PIENA CONOSCENZA
La "piena conoscenza" - il cui verificarsi determina il dies a quo per il computo del termine decadenziale per la proposizione del ricorso giurisdizionale - si ha quando la parte interessata percepisce l'esistenza di un provvedimento amministrativo e degli aspetti che ne rendono evidente la lesività della sua sfera giuridica, in modo da rendere distinguibile l'attualità e la concretezza dell'interesse ad agire contro di esso; può, dunque, parlarsi di piena conoscenza quando la parte interessata individua l'atto e il suo contenuto essenziale, non essendo necessaria la conoscenza di tutti i suoi elementi, essendo invece sufficiente che la stessa sia stata edotta di quelli essenziali, quali l'Autorità amministrativa che l'ha emanato, la data, il contenuto dispositivo ed il suo effetto lesivo.
I termini decad... _OMISSIS_ ...tti dall’art. 29 CPA per la presentazione del ricorso decorrono non solo dalla rituale notifica dell’atto, ma anche dalla conoscenza dello stesso.
La decorrenza del termine decadenziale di impugnazione del titolo edilizio non implica la conoscenza piena ed integrale del provvedimento stesso, dovendosi invece ritenere che sia sufficiente la conoscenza o la percezione dell’esistenza di un provvedimento amministrativo e degli aspetti che ne possono evidenziare la lesività della sfera giuridica del potenziale ricorrente.
Non è sufficiente ad integrare la presunzione di piena consapevolezza della lesività dell'atto impugnato né la semplice comunicazione dell'esistenza di una delibera di approvazione di un progetto di opera pubblica, comportante la dichiarazione di pubblica utilità, né ancor meno la comunicazione che genericamente contenga notizia del mero impulso dato al procedimento espropr... _OMISSIS_ ...
Il principio secondo cui, ai fini della decorrenza del termine per l’impugnazione di una concessione edilizia da parte di un proprietario di immobile limitrofo occorre la piena conoscenza della stessa, che si verifica con la consapevolezza del contenuto specifico della concessione o del progetto edilizio ovvero quando la costruzione realizzata rivela in modo certo e univoco le essenziali caratteristiche dell’opera, va applicato tenendo conto della singola fattispecie e alla luce dei motivi di impugnazione fatti valere dal ricorrente.
Il termine per impugnare il permesso di costruzione edilizia decorre dalla piena conoscenza del provvedimento, che ordinariamente s'intende avvenuta al completamento dei lavori, a meno che sia data prova di una conoscenza anticipata da parte di chi eccepisce la tardività del ricorso anche a mezzo di presunzioni.
La prova della tardività... _OMISSIS_ ...ò essere data, da chi la eccepisce, anche mediante presunzioni semplici, specie ove sia trascorso un notevole lasso di tempo e il contenuto del provvedimento impugnato è rappresentato dall’apprensione del bene e dall’esecuzione di lavori. L’avvenuta realizzazione dell’opera pubblica cui è finalizzata la procedura ablatoria consente agli interessati di percepire all’epoca l’esistenza di atti amministrativi e la loro lesiva portata e comunque la consapevolezza dell'iniziativa amministrativa, di guisa che in capo agli stessi non può non insorgere immediatamente dopo l’intervenuta realizzazione dell’opera pubblica, l’onere precipuo ed inderogabile di gravare tempestivamente gli atti.
Il termine per l'impugnazione di un atto amministrativo, per il quale non vi è stata la notificazione o comunicazione, decorre dalla piena conoscenza dello stesso da parte dell'interessato.
|... _OMISSIS_ ... Quanto al punto di equilibrio fra la sufficienza della conoscenza di fatto dell'esecuzione di opere edili asseritamente abusive con il principio della piena conoscenza degli atti o dei provvedimenti per far decorrere il termine di impugnazione, esso va individuato nel far coincidere il dies a quo del termine decadenziale con il momento in cui, in relazione allo stato dei lavori, sia oggettivamente apprezzabile lo scostamento dal paradigma legale.
GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> TERMINE DECADENZIALE --> DECORRENZA --> PIENA CONOSCENZA --> COMPORTAMENTO DEL RICORRENTE
In difetto di diverse e più probanti allegazioni, non può farsi risalire la piena conoscenza né alla data di adozione dell’atto (successivamente impugnato), né alla data della richiesta di accertamenti (che, in quanto tale, semmai prova il difetto – e non la sussistenza – di conoscenza).
... _OMISSIS_ ...ini della tempestività dell'impugnazione della dichiarazione di pubblica utilità non può asserirsi che sia onere del privato proprietario acquisirne la conoscenza, ponendo in essere uno sforzo che sarebbe all’insegna dell’ordinaria diligenza, dal momento che tale ragionamento finisce per condurre ad una vera e propria inversione dei ruoli, dispensando l’amministrazione dall’adempimento di elementari obblighi di comunicazione e di informazione.
GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> TERMINE DECADENZIALE --> DECORRENZA --> PIENA CONOSCENZA --> CONOSCENZA ACQUISITA DA CONIUGE O PARENTE
La conoscenza, predicabile in capo al figlio dell’interessato dell’esistenza di un titolo abilitativo alla realizzazione edilizia (D.I.A.), è affatto inidonea a comprovare omogenea consapevolezza da parte dell’interessato, incombendo, come è noto, sulla parte che formuli l&rsquo... _OMISSIS_ ...squo;onere di dimostrarne compiutamente il fondamento.
Dal fatto che i ricorrenti sono fratelli, non è lecito presumere che la conoscenza dell'atto da parte di uno comporti necessariamente anche la conoscenza da parte dell'altro.
GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> TERMINE DECADENZIALE --> DECORRENZA --> PIENA CONOSCENZA --> CONOSCENZA ACQUISITA DAL DIFENSORE
La produzione agli atti del giudizio del provvedimento e la conoscenza dello stesso da parte del difensore dei ricorrenti, non si configura quale circostanza idonea a fare decorrere per questi ultimi il termine perentorio per l’impugnazione del provvedimento medesimo.
GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> TERMINE DECADENZIALE --> DECORRENZA --> PIENA CONOSCENZA --> ELEMENTI ESSENZIALI
La “piena conoscenza” di un pro... _OMISSIS_ ...nistrativo non deve essere intesa quale “conoscenza piena ed integrale” di esso, dovendosi invece ritenere che sia sufficiente ad integrare il concetto la percezione dell’esistenza di un provvedimento e degli aspetti che ne rendono evidente la lesività della sfera giuridica del potenziale ricorrente, in modo da rendere riconoscibile l’attualità dell’interesse ad agire contro di esso. Vi è dunque “piena conoscenza” quando si è consapevoli dell’esistenza del provvedimento e della sua lesività e tale consapevolezza determina la sussistenza di una condizione dell’azione, l’interesse al ricorso, mentre la conoscenza “integrale” del provvedimento (o di altri atti del procedimento) influisce sul contenuto del ricorso e sulla concreta definizione delle ragioni di impugnazione.
La "piena conoscenza" - il verificarsi della quale determina il dies a quo per il computo... _OMISSIS_ ...cadenziale per la proposizione del ricorso giurisdizionale - si ha quando la parte interessata percepisce l'esistenza di un provvedimento amministrativo e degli aspetti che ne rendono evidente la lesività della sua sfera giuridica, in modo da rendere distinguibile l'attualità e la concretezza dell'interesse ad agire contro di esso. Potrà, dunque, parlarsi di piena conoscenza quando la parte interessata individua l’atto e il suo contenuto essenziale, non essendo necessaria la conoscenza di tutti i suoi elementi, essendo invece sufficiente che la stessa sia stata edotta di quelli essenziali, quali l'Autorità amministrativa che l’ha emanato, la data, il contenuto dispositivo ed il suo effetto lesivo.
GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> TERMINE DECADENZIALE --> DECORRENZA --> PIENA CONOSCENZA --> ESISTENZA E LESIVITÀ DELL'ATTO
Nel processo amministrativo la "piena conoscenza" d... _OMISSIS_ ...o impugnabile non va intesa quale conoscenza piena e integrale del provvedimento stesso, ma come percezione dell'esistenza di un provvedimento amministrativo, del suo contenuto dispositivo essenziale e degli aspetti che ne rendono evidente la lesività della sfera giuridica del potenziale ricorrente, in modo da configurare l'attualità dell'interesse ad agire contro di esso, salva comunque la facoltà di proporre motivi aggiunti al momento della conoscenza di ulteriori profili di illegittimità dell'atto.
Il termine per l’impugnazione dell’atto lesivo decorre dalla piena conoscenza dello stesso intendendosi per tale la percezione dell’esistenza di un provvedimento amministrativo e degli aspetti che ne rendono evidente la lesività della sfera giuridica del potenziale ricorrente, in modo da renderne pienamente ammissibile - quanto alla sussistenza e all'attualità dell'interesse ad agire – l’azione in sede giurisdi... _OMISSIS_ ...di esso.
Ai fini della decorrenza del termine decadenziale per la proposizione di un ricorso giurisdizionale, la "conoscenza" della lesività di un atto non va intesa quale “conoscenza piena ed integrale” del provvedimento che si intende impugnare: rileva la percezione dell’esistenza di un provvedimento amministrativo e degli aspetti che ne rendono evidente la lesività della sfera giuridica del potenziale ricorrente, in modo da rendere percepibile l’attualità dell’interesse ad agire contro di esso.
La "piena conoscenza" del provvedimento impugnabile, nel processo amministrativo, non è una conoscenza piena e integrale, ma va intesa quale percezione dell'esistenza di un provvedimento amministrativo, del suo contenuto dispositivo essenziale e degli aspetti che evidenziano la lesività della sfera giuridica del ricorrente, così da configurare l'attualità... _OMISSIS_ ... ad agire contro di esso, salva la facoltà di proporre motivi aggiunti al momento della conoscenza di ulteriori profili di illegittimità.
È sufficiente, ai fini del decorso del termine decadenziale per l’impugnazione, la conoscenza dell’esistenza del provvedimento e della sua potenziale lesività, senza che sia necessaria neppure l’integrale conoscenza del provvedimento stesso.
La “piena conoscenza” dell’atto lesivo ai fini del computo del termine decadenziale per la proposizione del ricorso giurisdizionale coincide con la percezione dell’esistenza di un provvedimento amministrativo e degli aspetti che ne rendono evidenti la lesività della sfera giuridica del potenziale ricorrente, in modo da rendere percepibile l’attualità dell’interesse ad agire contro di esso.
La consapevolezza dell’esistenza del provvedimento... _OMISSIS_ ...a sua lesività integra la sussistenza di una condizione dell’azione, rimuovendo in tal modo ogni ostacolo all’impugnazione dell’atto, determinandosi in tal modo la piena conoscenza.
Costituisce principio acquisito dalla giurisprudenza che il concetto di "piena conoscenza" — il verificarsi della quale determina il dies a quo per il computo del termine decadenziale per la proposizione del ricorso giurisdizionale — è integrato dalla percezione dell'esistenza di un provvedimento amministrativo e degli aspetti che ne rendono evidente la lesività della sfera giuridica del potenziale ricorrente, in modo da rendere percepibile l'attualità dell'interesse ad agire contro di esso. Mentre si esclude che il concetto di “piena conoscenza” dell’atto lesivo possa essere inteso quale “conoscenza piena ed integrale” del provvedimento che si intende impugnare, ovvero di eventuali atti en... _OMISSIS_ ...i, la cui illegittimità infici, in via derivata, il provvedimento finale.
La previsione dei cd. motivi aggiunti comprova ex se che la “piena conoscenza” indicata dal legislatore come determinante del dies a quo della decorrenza del termine di proposizione del ricorso giurisdizionale, non può che essere intesa se non come quella che consenta all’interessato di percepire la lesività dell’atto emanato dall’amministrazione, e che quindi rende pienamente ammissibile – quanto alla sussistenza dell’interesse ad agire – l’azione in sede giurisdizionale. Diversam...


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