La demolizione di opere realizzate sine titulo in area vincolata o protetta

ABUSI EDILIZI --> INTERVENTI ABUSIVI, CASISTICA --> AREA VINCOLATA

Ai sensi dell’art. 133, comma 4, della L.R. Toscana n. 1/2005 e dell’art. 32 del D.P.R. n. 380/2001 - gli interventi di cui al comma 1 del predetto artt. 133 (fra cui anche un aumento della superficie oltre i limiti percentuali ivi previsti) laddove effettuati su immobili sottoposti a vincolo paesaggistico sono considerati in totale difformità dal permesso di costruire.

A fronte dell’ordine di demolizione assume, ai sensi dell’art. 27, comma 2, del D.P.R. n. 380/2001 non rileva che il vincolo sia intervenuto a valle della realizzazione dei due manufatti, atteso che il medesimo è, comunque, presente quando l’amministrazione provvede, per cui non è consentito prescinderne.

In virtù dell'art. 27, comma 2, del d.p.r. n. 380/2001, nonché in omaggio al canone generale di indifferenza della richiesta tipologia di titolo abilitativo ... _OMISSIS_ ...dividuazione del regime sanzionatorio applicabile agli abusi edilizi commessi in zone vincolate, gli interventi eseguiti in area paesaggisticamente vincolata non sfuggono, in ogni caso, alla misura demolitorio-ripristinatoria.

La sopravvenienza del vincolo paesaggistico è, di per sé, insuscettibile di elidere l’applicabilità dell'art. 27, comma 2, del d.p.r. n. 380/2001, stante il perdurare dell’illecito edilizio all’indomani della sua imposizione.

Le opere edilizie abusive, realizzate in zona sottoposta a vincolo paesistico, quand'anche per avventura si ritenessero opere pertinenziali o precarie e, quindi, assentibili con mera Dia, si considerano comunque eseguite in totale difformità dalla concessione il che comporta che l'applicazione della sanzione demolitoria è comunque doverosa ove non sia stata ottenuta alcuna previa autorizzazione paesaggistica

A prescindere dal titolo edilizio ritenuto più idoneo e c... _OMISSIS_ ...lizzare l’intervento edilizio in zona vincolata (DIA o permesso di costruire), ciò che rileva, al fine dell’irrogazione della sanzione ripristinatoria, è il fatto che lo stesso è stato posto in essere in zona vincolata ed in assoluta carenza di titolo abilitativo, sia sotto il profilo paesaggistico, che urbanistico.

Anche per le opere pertinenziali o precarie e assentibili con mera d.i.a., l'applicazione della sanzione demolitoria è comunque doverosa ove non sia stata ottenuta la necessaria autorizzazione paesistica, stante l’art. 27 del d.p.r. n. 380/2001.

A norma sia dell'art. 27, comma 2, del d.p.r. n. 380/2001 sia dell'art. 167, comma 1, del d.lgs. n. 42/2004, nonché in omaggio al canone generale di indifferenza della richiesta tipologia di titolo abilitativo rispetto all'individuazione del regime sanzionatorio applicabile agli abusi edilizi commessi in zone vincolate, gli interventi in assenza o in difformità dalla d.i... _OMISSIS_ ...) o dal permesso di costruire non sfuggono alla misura demolitorio-ripristinatoria, allorquando siano stati eseguiti in zona paesaggisticamente vincolata.

In presenza di opere edificate senza un corrispondente titolo edilizio in zona vincolata, l'ordinanza di demolizione, sia essa ai sensi degli artt. 31 e 32 che dell'art. 27 del D.P.R. 280/2001, è da ritenersi provvedimento doveroso.

La modificazione o l'allargamento di una preesistente strada in aree sottoposte a vincoli deve essere preceduta dal rilascio del permesso di costruire e dalla autorizzazione dell'autorità proposta alla tutela del vincolo - atteso che trattasi di modificazione ambientale di carattere stabile - in assenza dei quali si configurano i reati di cui al D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, art. 44 e al D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, art. 181.

L’esistenza di un vincolo ambientale su un immobile non impone di qualificare automaticamente qualunque difformità... _OMISSIS_ ...spetto al titolo autorizzatorio come “variazione essenziale”, con conseguente obbligo di demolizione riduzione in pristino, essendo, invece, a tal fine necessario il previo apprezzamento di come tale difformità incida sul sull’oggetto della tutela, cioè sull’interesse pubblico protetto dal vincolo.

L’ultimo comma dell’articolo 32 D.P.R. n. 3802001 stabilisce che gli interventi abusivi su beni vincolati sono considerati o in totale difformità (se si tratti di interventi implicanti variazione essenziale) o in variante essenziale (ove si tratti di interventi implicanti variante non essenziale): in altre parole, venendo in rilievo un contesto vincolato, difetta in radice la possibilità di considerare in parziale difformità l’intervento abusivo, con ciò escludendo la possibilità di applicazione dell’articolo 34 del citato DPR.

L'articolo 34, comma 2-ter, D.P.R. n. 380/2001 postula un caso in cu... _OMISSIS_ ...n permesso di costruire (e, preventivamente, trattandosi di atto presupposto, l’autorizzazione paesaggistica sul relativo progetto) in fase di esecuzione sia riscontrata un aumento di superficie coperta non superiore al 2%; in tal caso l’intervento non si considera “in parziale difformità” dal titolo edilizio.

Le opere edilizie abusive realizzate in zona sottoposta a vincolo paesistico, quand’anche per avventura si ritenessero opere pertinenziali o precarie e, quindi, assentibili con mera Dia, si considerano comunque eseguite in totale difformità dalla concessione il che comporta che l’applicazione della sanzione demolitoria è comunque doverosa ove non sia stata ottenuta alcuna previa autorizzazione paesaggistica.

Quando l'immobile ricade in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, gli abusi edilizi - ai sensi dell'art. 32 del TU 380/2001 - debbono ex lege essere qualificati come realizzati in totale diffo... _OMISSIS_ ...cessione edilizia originariamente rilasciata. Pertanto, è preclusa l'applicazione della sanzione pecuniaria che è irrogabile - in caso di pregiudizio alla statica - solo ove riferibile a interventi in parziale difformità dal titolo.

Quando l’immobile viene realizzato abusivamente in area sottoposta a vincolo paesaggistico, la sanzione applicabile è unicamente quella demolitoria, non potendosi applicare l’ordinario regime repressivo, previsto per le pertinenze, della mera sanzione pecuniaria.

Vi è l’introduzione di una tutela rafforzata per le aree sottoposte a vincolo paesaggistico ed ambientale da parte dell'art. 27 DPR 380/2001, risultando la sanzione applicabile in ogni caso quella demolitoria, a prescindere dalla natura del titolo in concreto prescritto per la tipologia di opera realizzata.

L'ordine di demolizione risulta legittimo quando la determinazione amministrativa sia stata assunta con precipuo rif... _OMISSIS_ ... abusività (e, dunque, ad una carenza di titolo) caratterizzata dalla insistenza in zona vincolata, dove non può trovare applicazione l’ordinario regime sanzionatorio previsto per le opere pertinenziali.

In caso di realizzazione di opere edilizie in zona vincolata, di notevole impatto sul territorio, in assenza di permesso di costruire e di autorizzazione paesaggistica, l’ingiunzione di demolizione prescinde dalla conformità urbanistica del manufatto abusivo ed è legittimata anche dal mero difetto (o dalla difformità) del titolo abilitativo.

Le opere edilizie in zona vincolata, qualora siano eseguite in assenza di titolo edilizio e di autorizzazione paesaggistica, comportano la legittimità dell’esercizio del potere repressivo in ogni caso.

Gli interventi edilizi ricadenti in zona assoggettata a vincolo paesaggistico e comportanti un'alterazione dell'aspetto esteriore dell'immobile sono sempre assoggettati all... _OMISSIS_ ...izione dell'autorizzazione paesaggistica. Di conseguenza, quand'anche le opere realizzate fossero pertinenziali o precarie e quindi assentibili con mera d.i.a., l'applicazione della sanzione demolitoria è comunque doverosa ove non sia stata ottenuta la necessaria autorizzazione paesistica.

L’art. 27 del d.P.R. 380/2001, che sanziona con la demolizione la realizzazione senza titoli di nuove opere in zone vincolate, è applicabile sia che venga accertato l'inizio che l'avvenuta esecuzione di interventi abusivi e non vede la sua efficacia limitata alle sole zone di inedificabilità assoluta.

Nello schema giuridico delineato dall’art. 27 del d.P.R. 380/2001 non vi è spazio per apprezzamenti discrezionali, atteso che l’esercizio del potere repressivo mediante applicazione della misura ripristinatoria costituisce atto dovuto, per il quale è "in re ipsa" l’interesse pubblico alla sua rimozione.

Qualora... _OMISSIS_ ...zzate abusivamente su area sottoposta a vincolo paesaggistico diano luogo ad una nuova costruzione, come nel caso di un nuovo piano dell'edificio, reso oggettivamente suscettibile di uso abitativo, non può esigersi che il Comune verifichi l'eventuale pregiudizio derivante dalla demolizione delle opere abusive rispetto al manufatto esistente, come stabilisce l'art. 34 comma 2 DPR n. 380/2001.

L'assenza del titolo edilizio necessario per realizzare un intervento edilizio in zona vincolata va sanzionata ai sensi dell'art. 27, c. 2, II per. del DPR 380/2001 e ciò spetta in via prioritaria al Comune, cui appunto pertiene un generale (e capillare) potere vincolato di vigilanza e controllo su tutta l'attività edilizia e urbanistica, imponendo l'adozione di ordini per la demolizione di opere realizzate in zone vincolate in assenza dei relativi titoli abilitativi, nonché per il ripristino la legalità violata da un siffatto intervento abusivo.

L'art. ... _OMISSIS_ ... suggerisce un virtuoso raccordo tra Comune e Soprintendenza, onde, sotto il profilo dell'ordine urbanistico-edilizio e ferma la competenza del Comune sul punto, per ben esercitare la concreta attività ripristinatoria e demolitoria quest’ultimo può richiedere alla Soprintendenza le modalità operative più idonee per un ripristino quanto più consono alle esigenze della tutela vincolistica.

In assenza di un vincolo archeologico, diretto o indiretto, la competenza della Soprintendenza riguarda la compatibilità dell'intervento abusivo con i beni archeologici presenti nella zona e non la valutazione sull'impatto degli interventi stessi nel contesto paesistico.

L’applicazione dell’art. 27 del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380, previsto nel caso di realizzazione in aree vincolate di opere abusive, cioè prive di titolo abilitativo, non esclude la contestuale applicabilità dell’art. 31, previsto nel caso di interventi realizzati in d... _OMISSIS_ ...ale difformità del permesso di costruire, che non può essere limitata alle aree non vincolate, tant’è che il successivo art. 32, co. 3, dello stesso d.P.R. n. 380 riconduce espressamente all’art. 31 gli abusi realizzati in aree protette.

Per l'applicazione dell'art. 44 del D.P.R. 380/2001, in presenza di interventi edilizi che siano stati eseguiti in una zona paesaggisticamente vincolata, ai fini della loro qualificazione giuridica, è del tutto indifferente la distinzione tra interventi eseguiti in difformità totale o parziale ovvero in variazione essenziale.

Poiché il D.P.R. n. 380 del 2001, art. 32, comma 3, prevede espressamente che tutti gli interventi realizzati in zona sottoposta a vincolo paesaggistico eseguiti in difformità dal titolo abilitativo, inclusi quelli eseguiti in parziale difformità, si considerano come variazioni essenziali e, quindi, quali difformità totali, come tali riconducibili alla fattispecie di cui all... _OMISSIS_ ... art. 44, comma 1, lett. c), non c'è spazio per l'applicazione dell'ipotesi contravvenzionale contemplata dalla lett. a) della richiamata disposizione.

La corretta interpretazione dell'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001 - la cui formulazione differisce, tra l'altro, dal precedente art. 4 della L. n. 47/1985 anche nel riferimento espresso all'accertamento dell'esecuzione (e non più soltanto dell'"inizio") delle opere - conduce a ritenere che l'inizio dell'esecuzione dell'opera abusiva su area vincolata costituisca la condizione minima per l'adozione del provvedimento di demolizione, ma né la lettera né lo scopo della norma legittimano a ritenere che l'adozione di tale provvedimento sia preclusa nel caso in cui l'opera sia ultimata.

In tema di abusi in area vincolata il rapporto tra l’art. 33, comma 3 del D.P.R. n. 380/2001 (e il correlativo art. 16, comma 4 della L.R. n. 15/2008), che attribuiscono all’amministrazione compet... _OMISSIS_ ... sull’osservanza del vincolo un potere di intervento diretto e il successivo art. 33, comma 4 del medesimo D.P.R. (con il correlativo art. 16, comma 5 della L.R. Lazio n. 15/2008) è con ogni evidenza un rapporto di specialità. La seconda previsione si applica alle opere eseguite su immobili anche non vincolati, purché ubicati in una zona omogenea A.

In tema di abusi in area vincolata l’elemento differenziante tra l’art. 33, comma 3...


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