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Decorrenza dei termini decadenziali per l'impugnazione del titolo edilizio: casistica

Per ravvisare la incompatibilità urbanistica tra un impianto e la destinazione d’uso assentita è necessario percepire quale sia la attività in concreto esercitata: è dunque ragionevole attribuire rilievo, quale dies a quo di decorrenza del termine per la proposizione dell’impugnazione, all’epoca in cui, con l’avvio dell’impianto, si disvela con chiarezza all’esterno l’attività in concreto esercitata.

Casi di erronea declaratoria di irricevibilità del ricorso avverso titolo edilizio

Ove l'attività edificatoria si sia svolta sotto l'egida di diversi titoli edilizi modificati e/o sostituti dalla P.A. e all'osservatore esterno non risultasse possibile conoscere su quali basi giuridiche lo ius aedificandi venisse di volta in volta esercitato, deve presumersi tempestivo il gravame rivolto soltanto avverso l'ultimo dei titoli abilitativi, salvo che la P.A. resistente o il controinteressato non dimostrino il contrario ossia la piena conoscenza degli altri atti di assenso.

Titoli edilizi in senso lato e in sanatoria: decorrenza dei termini decadenziali per l'impugnazione

Come per il permesso di costruire, anche per i provvedimenti latu sensu edificatori la mera affissione all'albo pretorio comunale non risulta costituire formalità idonea a cristallizzare il dies a quo per l’impugnazione.

La pubblicazione del provvedimento di V.I.A. non integra la piena conoscenza dell'atto

La pubblicazione del solo dispositivo del provvedimento di v.i.a. non è idonea a far decorrere il termine decadenziale di impugnazione, giacché essa non è idonea a integrare la piena conoscenza del contenuto dell'atto impugnato.

Decorrenza del termine di impugnazione del decreto di vincolo e di occupazione

Ai fini della decorrenza del termine di impugnazione del decreto di vincolo è sufficiente, in ragione delle modalità di diffusione garantite, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

La notifica agli intestatari catastali legittima gli effettivi proprietari all'impugnazione tardiva del decreto d'esproprio?

La notifica del decreto di esproprio ad un soggetto di cui l'Amministrazione conosce l'avvenuto decesso non incide sulla legittimità dell'atto, ma impedisce comunque il decorso, nei confronti degli effettivi proprietari, del termine per impugnare, ove non sussistano circostanze idonee a far presumere comunque l’intervenuta loro conoscenza dell'atto stesso.

L'impugnazione dell'atto amministrativo: il riconoscimento dell’errore scusabile e la rimessione in termini

Il riconoscimento dell’errore scusabile e la conseguente rimessione in termini presuppone una situazione normativa obiettivamente non conoscibile o confusa oppure uno stato di incertezza per la oggettiva difficoltà di interpretazione di una norma, per la particolare complessità della fattispecie concreta, per contrasti giurisprudenziale esistenti o per il comportamento non lineare dell’amministrazione, idoneo a ingenerare convincimenti non esatti o comunque di errore non imputabile al ricorrente

La piena conoscenza dell'atto amministrativo lesivo: esposti e denunce, osservazioni e richieste

La piena conoscenza del titolo edilizio non può presumersi sulla base di un esposto nel quale il vicino non si duole dell’intervento edilizio nella sua globalità.

La piena conoscenza dell'atto amministrativo ovvero la piena percezione dei contenuti

La «piena conoscenza» va intesa come piena percezione dei contenuti essenziali dell'atto amministrativo (autorità emanante, contenuto del dispositivo ed effetto lesivo), senza che sia necessaria la compiuta conoscenza della motivazione, che è rilevante solo ai fini della successiva proposizione dei motivi aggiunti.

Decorrenza dei termini decadenziali per il ricorso amministrativo: la verifica della piena conoscenza dell'atto

Al fine di individuare la decorrenza del termine decadenziale per la proposizione del ricorso giurisdizionale, la verifica della piena conoscenza dell'atto lesivo deve essere effettuata in maniera estremamente cauta e rigorosa.

Ricorso avverso l'atto amministrativo lesivo: la prova della tardività dell'impugnazione

E’ principio pacifico e consolidato che ai fini della verifica della fondatezza dell'eccezione di irricevibilità del ricorso per tardività, la parte che la eccepisce deve fornire rigorosi riscontri in ordine alla conoscenza dell'atto gravato in tempi antecedenti al termine decadenziale di impugnazione e, in particolare, dare prova della tardività dell'impugnazione sub specie di una piena conoscenza dell'atto gravato secondo il dato normativo di cui all'art. 21, l. 6 dicembre 1971 n. 1034

L'eccezione di tardività del ricorso nel processo amministrativo

Nel processo amministrativo la data di conoscenza legale dell’atto lesivo da parte del suo destinatario dev’essere provata in modo particolarmente rigoroso da chi eccepisce la tardività del ricorso, giacché da tale piena conoscenza decorrono i termini di natura decadenziale per la tutela delle situazioni giuridiche soggettive.

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