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Variazioni immobiliari da dichiarare al catasto: fusione, ampliamento, demolizione, diversa distribuzione e ristrutturazione

La dichiarazione di variazione per fusione coinvolge due o più unità immobiliari e deve originare un'unità che ingloba le precedenti. Con lo stesso documento di aggiornamento possono presentarsi fusioni che danno luogo a più unità immobiliari derivate. Quando sono coinvolte nelle variazioni più unità immobiliari si può arrivare ad avere operazioni miste che comportano anche il frazionamento di unità immobiliari e successiva fusione. Tale variazione assume la causale frazionamento e fusione

Variazioni immobiliari da dichiarare al catasto: frazionamento e fusione, topomastica, ultimazione fabbricato

Nel caso in cui i dati di toponomastica riportati negli atti catastali non sono conformi allo stato attuale per successive modifiche intervenute rispetto all’accatastamento originario, i soggetti interessati possono presentare un’istanza all’Ufficio provinciale del territorio competente per il loro aggiornamento. Ai soggetti interessati è consentito, in forma collaborativa, attraverso un proprio tecnico di fiducia di presentare in catasto un documento di aggiornamento per allineare tali dati

Variazioni immobiliari da dichiarare al catasto: causale "Altre" e passaggio a categoria F2

Per quanto attiene alle causali da riportare nel documento di aggiornamento DOCFA per denunce di variazione, in relazione alla molteplicità delle casistiche che possono concretamente verificarsi è stato previsto di potere scegliere una specifica opzione: Altre e di indicare nel campo libero la specifica natura della variazione. Nelle denunce della fattispecie sono ammesse operazioni di soppressione, costituzione e variazione, è richiesta la compilazione dei Mod. 1N o 2N prima e seconda parte

Aggiornamento DOCFA per denunce di variazione: frazionamento delle aree urbane censite

Sono state impartite disposizioni per l’attivazione della versione 3 della procedura DOCFA e sono state introdotte della categorie fittizie, atte a qualificare alcuni beni censibili in catasto ai fini dell’identificazione in catasto, nell’ottica di pubblicizzare la titolarità di diritti sugli stessi gravanti e per l'individuazione negli atti di trasferimento o di costituzione di diritti reali sui medesimi. Tali beni, cui non si attribuisce la rendita, sono costituiti da diverse fattispecie

La normativa catastale: soggetti obbligati, termini, sanzioni

La normativa catastale e fiscale impone ai titolari di diritti reali sulle unità immobiliari di presentare in catasto, entro predefiniti termini, la dichiarazione delle nuove costruzioni e la denuncia di variazione per quelle unità immobiliari già censite che abbiano formato oggetto di mutazione con effetto sulla rendita catastale. La dichiarazione deve essere compilata per ciascuna unità immobiliare sulla scheda fornita dall'amministrazione dello Stato e deve essere corredata da planimetria

Le modalità di predisposizione: l’attivazione della procedura DOCFA

La dichiarazione di nuova costruzione si effettuava, prima dell’introduzione della procedura informatica DOCFA, attraverso la compilazione di specifici modelli cartacei. Poiché la dichiarazione richiede la redazione di elaborati tecnici, non può essere predisposta direttamente dai titolari di diritti reali sugli immobili, ma questi devono ricorrere all’ausilio di un tecnico di fiducia, libero professionista abilitato alla predisposizione di atti di aggiornamento del catasto edilizio urbano

Normativa catastale: tipologia del documento di aggiornamento

Per dare attuazione alle disposizioni della l.311/2004 e al d.l.262/2006, nella presentazione di un documento di aggiornamento deve essere indicata la tipologia dello stesso. Per le nuove costruzioni sono state individuate alcune tipologie, tra cui: la dichiarazione ordinaria, la dichiarazione resa ai sensi dell’art.1 Comma 336, legge 311/04 (da utilizzare quando la proprietà accatasta a seguito di comunicazione da parte del Comune), il fabbricato ex rurale ed il fabbricato mai dichiarato

Criteri per l'attribuzione dell'identificativo catastale e la scelta della categoria per le unità immobiliari

Alla Direzione Generale del Catasto e dei SS.TT.EE. al libero professionista, con la compilazione del mod.55 in forma auto allestita, era stato demandato il compito di attribuzione dell’identificativo catastale alle unità di nuova dichiarazione o variate. Con l’introduzione della procedura DOCFA è oggi ancora più importante che l’attribuzione sia operata con la massima accortezza in quanto il lavoro del tecnico libero professionista va automaticamente ad aggiornare la banca dati catastale

I criteri di classamento utilizzati dall’algoritmo della procedura DOCFA

La procedura DOCFA è stata introdotta per snellire accettazione ed aggiornamento delle dichiarazioni in catasto delle unità immobiliari nonché instaurare un sistema trasparente con i professionisti ed i cittadini, relativamente al calcolo della consistenza e l’attribuzione della rendita. A tal fine è stato standardizzato il procedimento di predisposizione del documento di aggiornamento, sia per razionalizzarne il contenuto, sia per consentirne analisi e registrazione con processi automatizzati

I controlli di accettazione dei documenti DOCFA

Il documento di aggiornamento prodotto con le modalità previste è consegnato allo sportello dell’ufficio o inoltrato in via telematica. In fase di accettazione della pratica, l’operatore esegue i controlli di natura formale e di natura informatica, tra i quali assumono rilevanza quelli già indicati nella Circolare n. 1/2004, tra cuii: la leggibilità del supporto informatico; il controllo antivirus; la completezza degli elaborati cartacei, la presenza di errori formali e delle firme necessarie

I controlli della rendita proposta e termine per la verifica

Sono previste precise modalità per l’espletamento delle verifiche delle rendite catastali proposte con gli atti di aggiornamento che pervengono agli Uffici provinciali. Tali verifiche possono essere svolte a tappeto, e riguardare tutti i documenti in ingresso, o a campione, secondo criteri casuali e deterministici, in base all’organizzazione dell’Ufficio, e alla concreta disponibilità di risorse. La verifica dovrà comunque riguardare tutte le unità immobiliari presenti nei documenti selezionati

Determinazione dell'indennità definitiva e giudiziale

Uno dei possibili esiti della notifica dell’indennità provvisoria di espropriazione è la mancata accettazione alla quale faranno seguito: il deposito dell'indennità, l'emanazione e l'esecuzione del decreto di esproprio. Se la vicenda ablatoria può dirsi conclusa con il trasferimento del bene, non così è per la quantificazione dell'indennità. Nel caso di mancata accettazione l’Autorità espropriante dovrà, infatti, attivare il procedimento per la determinazione della indennità definitiva (art.21)

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