Parametro di calcolo dell'indennità di occupazione per pubblica utilità: profili generali

INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - INDENNITÀ DI OCCUPAZIONE - PARAMETRO

L'indennità di occupazione delle aree, siccome commisurata a quella di esproprio, deve essere ricalcolata, nella misura in cui quest'ultima è rideterminata.

Se è vero che le possibilità edificatorie da considerare ai fini della determinazione dell'indennità di occupazione legittima vanno valutate al momento dell'adozione del relativo decreto autorizzativo, tuttavia va tenuto conto che il diritto all'indennità in questione matura al compimento di ogni singola annualità, per cui è a ciascuno di questi momenti che deve essere calcolato il parametro di riferimento che, per le aree edificatorie, tiene conto del valore attuale del bene, passibile nel tempo, ossia alla scadenza di ciascuna delle annualità successive alla prima, di variazioni dipendenti dall'oscillazione del mercato immobiliare.

L'indennità di occupazione va determinata nella misura percentual... _OMISSIS_ ... legale degli interessi dell'indennità di espropriazione, come virtualmente determinata alla prima scadenza annuale dell'occupazione legittima o come in concreto determinata al tempo del provvedimento ablativo coincidente con quello finale dell'occupazione in questione, solo allorquando, rispetto alle altre maturate scadenze annuali del diritto, siano rimasti costanti l'uno e/o l'altro di quei valori venali di riferimento.

Per il periodo di legittima occupazione precedente all'illecita detenzione va corrisposta l’indennità nella misura di un dodicesimo del valore dell’area per ogni anno.

In fattispecie in cui i suoli occupati hanno destinazione agricola, trova applicazione l'art. 20 comma 3 L. n. 865 del 1971 (applicabile ratione temporis), che dispone la stima dell'indennità “'in una somma pari, per ciascun anno di occupazione, ad un dodicesimo dell'indennità che sarebbe dovuta per l'espropriazione dell'area da occupare, calcolata... _OMISSIS_ ...rt. 16 ovvero per ciascun mese o frazione di mese di occupazione, ad un dodicesimo dell'indennità annua". Il criterio del saggio degli interessi legali, meno favorevole del criterio del "dodicesimo" (corrispondente a un tasso dell'8,33% annuo), invece riguarda i terreni con destinazione edificabile.

Quanto alla determinazione del valore venale del bene, da valutarsi per definire il parametro di determinazione del danno patrimoniale da illegittima occupazione (pari al 5% annuo), l'Amministrazione deve tener conto della destinazione urbanistica dell’area ed utilizzare il metodo di stima diretta (o sintetica), che consiste nella determinazione del più probabile valore di mercato di un bene mediante la comparazione di valori di beni della stessa tipologia di quello oggetto di causa (atti di compravendita di terreni finitimi e simili).

Va ricalcolata l'indennità per l'occupazione legittima in funzione dell'indennità di espropriazione ipoteticamente... _OMISSIS_ ...CRLF|Anche per l'indennità di occupazione temporanea dovuta ex L. n. 219 del 1981 vale la regola che la stessa deve essere sempre liquidata in misura corrispondente ad una percentuale (legittimamente riferibile al saggio degli interessi legali), dell'indennità che sarebbe dovuta per l'espropriazione dell'area occupata: pur nella ipotesi in cui la determinazione (ovvero la rideterminazione) dell'indennità di esproprio sia soggetta ai criteri riduttivi e non parametrata al valore venale pieno dell'immobile.

Dovendo calcolarsi l'indennità di occupazione su base annua, il relativo diritto risulta esigibile alla scadenza di ciascun anno di occupazione, per cui è in ciascuno di questi momenti che deve essere assunto il parametro di riferimento alla luce del quale procedere alla sua liquidazione, con la conseguenza che l'ammontare di essa, da commisurarsi in correlazione all'indennità di esproprio, andrà determinato in base al valore attuale del bene, passibile nel t... _OMISSIS_ ...oni dipendenti dall'oscillazione di fattori di più diversa natura e si potrà mantenere stabile nel tempo, salvo appunto le predette variazioni, se, rispetto alle maturate scadenze annuali del diritto, sia rimasto costante il valore venale di riferimento, mentre dovrà invece essere rivisto ad ogni scadenza se il valore venale del bene abbia subito variazioni apprezzabili nel corso dell'occupazione.

L'obbligazione indennitaria dell'occupazione temporanea preordinata all'esproprio è volta a compensare, per tutta la durata dell'indisponibilità del bene, il detrimento dato dal suo mancato godimento, ossia una perdita reddituale che, essendo diversa da quella patrimoniale della perdita della proprietà del bene, impone un ristoro separato ed aggiuntivo, non assorbibile nell'indennità di espropriazione; né allorquando si tratta di imposizione di una servitù, nell'indennità di asservimento. Detto indennizzo, derivando, dunque, da un atto legittimo dell'amministrazione ... _OMISSIS_ ...ipendente dal titolo in base al quale potrà concludersi la vicenda ablativa, deve essere liquidato qualunque sia l'evento giuridico che la caratterizzi (cessione volontaria, espropriazione formale, occupazione acquisitiva, asservimento) in base ad un criterio unico ed unitario che deve essere commisurata all'indennità che sarebbe dovuta per l'espropriazione dell'area effettivamente occupata, non necessariamente coincidente con quella successivamente espropriata o asservita.

A seguito della decisione della Corte costituzionale n. 181 del 2011, che ha dichiarato l'illegittimità per contrasto con 9 l'art. 42 Cost., comma 3 e art. 117 Cost. del criterio di stima fondato sul c.d. valore agricolo medio, per la stima dell'indennità di occupazione torna nuovamente applicabile il criterio generale dell'indennizzo pari al valore venale del bene, fissato dalla L. 25 giugno 1865, n. 2359, art. 39, che è l'unico criterio ancora vigente rinvenibile nell'ordinamento, e per d... _OMISSIS_ ...lito per singole e specifiche fattispecie espropriative, ma destinato a funzionare in linea generale in ogni ipotesi o tipo di espropriazione salvo che un'apposita norma provvedesse diversamente.

In riferimento alla disciplina vigente anteriormente all'entrata in vigore del D.P.R. n. 327 del 2001, l'indennità di occupazione temporanea e di urgenza dev'essere liquidata in misura corrispondente ad una percentuale di quella che sarebbe dovuta per l'espropriazione dell'area occupata e che può ben corrispondere al saggio corrente degl'interessi legali.

La quantificazione dell'indennità di occupazione (anche di quella d'urgenza effettuata in vista della espropriazione) presuppone l'accertamento della indennità che "sarebbe dovuta" per l'esproprio del bene, non foss'altro perché questo è il parametro di calcolo previsto dall'art. 50 comma 1 D.P.R. n. 327 del 2001, cui fa rinvio il precedente art. 22-bis.

L'indennità di occupazione temporanea e d... _OMISSIS_ ...essere liquidata in misura corrispondente ad una percentuale di quanto dovuto per l'espropriazione dell'area occupata e ben può corrispondere al saggio corrente degli interessi legali, fermo restando che quello degli interessi legali non costituisce un criterio a carattere vincolante, ma è una scelta rimessa al prudente apprezzamento - quindi incensurabile in sede di legittimità - del giudice di merito, il quale, ove ritenga di farvi ricorso in assenza di elementi comprovanti un pregiudizio maggiore, non è tenuto a motivare la propria decisione, trattandosi di criterio idoneo a fungere, in via presuntiva, da parametro pienamente reintegrativo del pregiudizio subito dal proprietario.


INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - INDENNITÀ DI OCCUPAZIONE - PARAMETRO - ART. 50 DPR 327/2001

Un'interpretazione secundum constitutionem dell'art. 50 DPR 327/2001 (oltre che un'interpretazione necessariamente fedele alla lettera), n... _OMISSIS_ ...urre all'applicazione della quota annua all'unica base di calcolo dell'indennità virtuale oggi predicabile, quella del valore venale, e (l'asserita) "usuraria" percentuale di valorizzazione annuale del pregiudizio non è altro che il frutto della libera scelta legislativa di richiamare, come congruo ed equo, il noto parametro della L. n. 865 del 1971, art. 20, comma 3.

Il criterio del dodicesimo dell'indennità che per ciascun anno di occupazione sarebbe dovuta per l'espropriazione dell'area da occupare, di cui all'art. 50 del tues, è oggi il solo criterio normativo esistente per compensare l'occupazione temporanea collegabile all'espropriazione di qualunque tipologia di suolo, edificabile e inedificabile.

Il criterio degli interessi legali sull'indennità di espropriazione è sempre stato applicato ai suoli edificabili o edificati e non anche a quelli inedificabili, per i quali è rimasto in vigore il criterio di un dodicesimo dell'indennità che per cia... _OMISSIS_ ...cupazione sarebbe dovuta per l'espropriazione dell'area da occupare, a norma della L. n. 865 del 1971, art. 20, comma 3. Il D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, art. 50, ha generalizzato il criterio posto dal menzionato art. 20 e soppresso il collegamento con i VAM. L'art. 50, è oggi quindi il solo criterio normativo esistente per compensare l'occupazione temporanea collegabile all'espropriazione di qualunque tipologia di suolo, edificabile e inedificabile.

Per determinare il quantum spettante al proprietario nel caso di occupazione preordinata all’esproprio supportata dalla relativa ordinanza (in cui la condotta risulta secundum ius), si applica l’articolo 50, comma 1, del testo unico sugli espropri, sicché l’Amministrazione deve preventivare tra i costi da affrontare anche quelli – quantificati dal legislatore - da sostenere per il pagamento di quanto spetti al proprietario per il periodo di occupazione anteriore al conseguimento del titolo ... _OMISSIS_ ...osti di evidente notevole entità, in un’ottica di disincentivazione di tale preventiva occupazione, non disciplinata dall’originario testo unico approvato con il d.P.R. n. 327 del 2001, ma ridisciplinata prima della sua entrata in vigore).

L’articolo 50, comma 1, del d.P.R. n. 327/2001, al quale rinvia l’articolo 22 bis, comma 5, del medesimo d.P.R., nell’indicare il criterio di calcolo dell’indennità di occupazione di urgenza fa riferimento a un dodicesimo “di quanto sarebbe dovuto nel caso di esproprio dell’area”. In tal modo, la base su cui calcolare l’indennità annuale frazionata risulta ragguagliata al valore venale del bene.

Gli artt. 49 e 50 del T.U.Es. contengono un principio generale di indennizzabilità della occupazione temporanea di aree per ragioni di pubblica utilità anche quando la vicenda espropriativa non si completa.

Sussiste un collegamento funzionale tra occupa... _OMISSIS_ ...a ed espropriazione, pure se la prima è diretta a compensare la privazione del godimento del bene occupato e l'altra a "ristorare" l'ablazione, nel senso che il perimetro di tutela è lo stesso, nonostante siano distinti i beni della vita oggetto del "ristoro". Ne consegue che l'unica indennità di esproprio, anche comprensiva del pregiudizio alla porzione non espropriata, è il parametro di calcolo ex art. 50 T.U.E. dell'indennità di occupazione temporanea.

In presenza di legittimo procedimento di occupazione e di esproprio, il sistema prevede un nesso che lega tutte le indennità (sia di espropriazione che di occupazione legittima), con la conseguenza che le disposizioni attinenti alle indennità di occupazione provvisoria legittima, poiché tendono al ristoro del reddito perduto durante l'occupazione del bene, non possono che fissare l'entità delle indennità di occupazione in misura strettamente percentuale all'indennità di espropriazione parimenti dovuta: quella... _OMISSIS_ ... dodicesimo" corrisponde ad una redditività predeterminata in misura percentuale fissata dallo stesso legislatore.


INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - INDENNITÀ DI OCCUPAZIONE - PARAMETRO - ART. 50 DPR 327/2001 - COSTITUZIONALITÀ

Il parametro di calcolo dell’indennità di occupazione dei terreni espropriandi in misura pari, per ogni anno, ad un dodicesimo dell’indennità di esproprio, previsto dal legislatore sin dal 1865, trovava giustificazione nel fatto che l’indennità di espropriazione era pari, per i terreni agricoli, ad un valore agricolo medio (il VAM) ben lontano da quello di mercato degli stessi. La permanenza della disposizione anche dopo la sentenza della Corte Cost. n. 181/2011 e la conseguente parificazione dell’indennità di esproprio al valore venale, rende oggi sospetta d'incostituzionalità la norma (art. 50 del DPR 327/2001), che finisce per riconoscere al proprietario esprop... _OMISSIS_ ...izzo per l’indisponibilità del terreno che va oltre l’equo ristoro del danno subito.


INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - INDENNITÀ DI OCCUPAZIONE - PARAMETRO - DANNO ALLA PROPRIETÀ RESIDUA

La piena reintegrazion...


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