Definizione del concetto di volume e rilevanza a fini urbanistici, edilizi e paesaggistici

OPERE ED INTERVENTI --> ALTEZZE E VOLUMI --> VOLUMETRIA

La copertura integrale dell’ultimo piano dell’edificio mediante un tetto sovrastante tutta la superficie del terrazzo e della precedente unità abitativa e la tamponatura in tutti i lati del piano medesimo con vetrate e opere murarie integra un incremento della volumetria dell’unità abitativa ivi preesistente, posto che anche a prescindere dall’applicazione dei criteri di computo delle cubature contemplati nei diversi regolamenti edilizi comunali e strumenti di pianificazione primaria, in materia urbanistico-edilizia il presupposto minimale per l’esistenza di un volume edilizio è costituito dalla costruzione di almeno un piano di base e due superfici verticali contigue.

In generale, il presupposto per l'esistenza di un volume edilizio è costituito dalla costruzione di almeno un piano di base coperto e due superfici verticali contigue, così da ot... _OMISSIS_ ...rficie chiusa su un minimo di tre lati.

Il certificato di agibilità che si riferisce all’intera superficie dell’unità immobiliare non può servire a qualificare come volume uno spazio che tale non era, sulla base degli strumenti urbanistici vigenti e che, di conseguenza, non era stato autorizzato come tale.

La modesta rilevanza degli aumenti volumetrici e di superfici (nella specie: soli 4 mq) non esclude il loro carattere abusivo e la legittimità dell’ordinanza demolitiva.

In materia urbanistica il presupposto per l’esistenza di un volume edilizio è costituito dalla costruzione di almeno un piano base e due superfici verticali contigue, così da ottenere una superficie chiusa su un minimo di tre lati

In materia urbanistico - edilizia il presupposto per l'esistenza di un volume edilizio è costituito dalla costruzione di (almeno) un piano di base e due superfici verticali contigue, co... _OMISSIS_ ...tenere appunto una superficie chiusa su un minimo di tre lati.

Il presupposto per l'esistenza di un volume edilizio è costituito dalla costruzione di almeno un piano di base coperto e due superfici verticali contigue, così da ottenere una superficie chiusa su un minimo di tre lati.

In materia urbanistico-edilizia il presupposto per l'esistenza di un volume edilizio è costituito dalla costruzione di almeno un piano di base e due superfici verticali contigue.

La nozione di volume chiuso deve intendersi riferita a strutture in cui la parte superiore è contigua alle parti laterali.

Un ambiente coperto e chiuso su tre lati costituisce un volume ai fini urbanistici.

Deve ritenersi creato un nuovo volume a fini edilizi in presenza di superficie chiusa su un minimo di tre lati.

Il vuoto tecnico, in quanto camera d’aria tra il solaio del piano terra e le fondazioni, non dà vita ... _OMISSIS_ ...RLF|
Il volume urbanistico è quello che, a prescindere dall’approfondimento dell’edificio nel terreno, è “contenitore” di persone e/o di attività che determinano variazioni degli standards.

In materia urbanistico edilizia il presupposto per l’esistenza di un volume edilizio è costituito dalla costruzione di almeno un piano di base e due superfici verticali contigue.

OPERE ED INTERVENTI --> ALTEZZE E VOLUMI --> VOLUMETRIA --> AI FINI PAESAGGISTICI

Il divieto di incremento dei volumi esistenti, imposto ai fini di tutela del paesaggio, ricavabile dall'art. 167 del d.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42, si riferisce a qualsiasi nuova edificazione comportante creazione di volume, senza che sia possibile distinguere tra volume tecnico ed altro tipo di volume, sia esso interrato o meno.

Le qualificazioni giuridiche rilevanti sotto il profilo urbanistico ed edilizio non sono automa... _OMISSIS_ ...eribili quando si tratti di qualificare le opere sotto il profilo paesaggistico. La regola che in materia urbanistica porta ad escludere i “volumi tecnici” dal calcolo della volumetria edificabile, trova fondamento nel bilanciamento rinvenuto tra i vari e confliggenti interessi connessi all’uso del territorio. Non può pertanto essere invocata al fine di ampliare le eccezioni al divieto di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica in sanatoria, il quale tutela l’interesse alla percezione visiva dei volumi, del tutto a prescindere dalla loro destinazione d’uso.

Il divieto di incremento dei volumi esistenti, previsto per tutelare il paesaggio, si riferisce a qualsiasi nuova edificazione comportante creazione di volume, non essendo possibile distinguere tra volume tecnico ed altro tipo di volume, sia esso interrato o meno.

Va esclusa la sussumibilità dei volumi tecnici nell’ambito della previsione derog... _OMISSIS_ ...ll'art. 167 del d.lgs. n. 42/04, evidenziando che il divieto normativo di incremento dei volumi esistenti, imposto ai fini della tutela del paesaggio, si riferisce a qualsiasi nuova edificazione comportante creazione di volume, senza che sia possibile distinguere tra volume tecnico ed altro tipo di volume, sia esso interrato o meno.

Non è affatto irragionevole discriminare tra una superficie ed un volume e ritenere esclusa dal divieto di autorizzazione paesaggistica in sanatoria una superficie non utile, ed invece assoggettare al divieto in questione ogni volume, quantunque non utile, in quanto si tratta di spazi fisici di natura del tutto diversa. E’ lo stesso senso comune a suggerire, infatti, che un “volume tecnico” (impianti, termici, idrici, ascensore), in dipendenza delle sue dimensioni e della sua collocazione, ben può in astratto pregiudicare il paesaggio tutelato dalla disciplina vincolistica.

Il divieto di increme... _OMISSIS_ ...esistenti, imposto ai fini di tutela del paesaggio, si riferisce a qualsiasi nuova edificazione comportante creazione di volume; la natura o meno di vano tecnico dei manufatti è irrilevante.

Gli incrementi di volume aventi rilievo urbanistico possono, a determinate condizioni, non rilevare sul piano paesaggistico, laddove non alterino la sagoma dell’edificio.

In merito alla consistenza del manufatto, il divieto di incremento dei volumi esistenti, imposto ai fini di tutela del paesaggio, preclude qualsiasi nuova edificazione comportante creazione di volume, senza che sia possibile distinguere tra volume tecnico ed altro tipo di volume.

Mentre ai fini edilizi un nuovo volume può non essere considerato rilevante e non essere oggetto di computo fra le volumetrie assentibili (ad esempio, perché ritenuto volume tecnico), ai fini paesaggistici invece assume comunque una rilevanza e determina una possibile alterazione dello stat... _OMISSIS_ ...uesto vale per i volumi non considerati normalmente rilevanti per l'attività edilizia, perciò anche la realizzazione di volumi seminterrati e di muri di contenimento, possono essere considerate rilevanti dal punto di vista paesaggistico e come tali essere in contrasto con le previsioni intese ad impedire l'alterazione dello stato dei luoghi attraverso la realizzazione di nuove strutture.

Mentre nelle valutazioni di natura urbanistica attraverso il volume utile viene misurata la consistenza dei diritti edificatori (che sono consumati da alcune tipologie costruttive, ad esempio l'edificazione fuori terra, e non da altre, ad esempio la realizzazione di locali tecnici), nei giudizi paesaggistici è utile il volume percepibile come ingombro alla visuale o come innovazione non diluibile nell'insieme paesistico.

La qualifica di un manufatto come volume tecnico non giova ai fini della sanatoria paesistica, in quanto il divieto di incremento dei volum... _OMISSIS_ ...posto ai fini di tutela del paesaggio, preclude qualsiasi nuova edificazione comportante creazione di volume, senza che sia possibile distinguere tra volume tecnico e altro tipo di volume, essendo precluso, ai sensi dell'art. 167, co. 4 del D.Lgs. 42/2004, il rilascio di autorizzazioni in sanatoria qualora siano stati realizzati volumi di qualsiasi natura.

Il divieto di incremento dei volumi esistenti, imposto ai fini di tutela del paesaggio, preclude qualsiasi nuova edificazione comportante creazione di volume, senza che sia possibile distinguere tra volume tecnico ed altro tipo di volume. Al riguardo, mentre ai fini edilizi un nuovo volume può non essere considerato rilevante e non essere oggetto di computo fra le volumetrie assentibili, ai fini paesaggistici invece può assumere comunque una rilevanza e determinare una possibile alterazione dello stato dei luoghi.

La realizzazione di volumi seminterrati e di muro di contenimento, può esser... _OMISSIS_ ...ilevanti dal punto di vista paesaggistico e come tale essere in contrasto con le previsioni intese ad impedire l'alterazione dello stato dei luoghi attraverso la realizzazione di nuove strutture.

Il divieto d’incremento dei volumi esistenti, imposto a tutela del paesaggio, rende impossibile realizzare ogni nuova fabbrica che dia luogo a volumi, senza che sia possibile distinguere tra un volume tecnico ed un altro tipo di volume, donde, in tal caso, il divieto di rilascio di autorizzazioni paesaggistiche in sanatoria ai sensi dell'art. 167, co. 4 del D.lgs. 42/2004.

La nozione di superficie e volume utile è diversa ai fini urbanistici rispetto a quelli paesistici. Mentre nelle valutazioni di natura urbanistica attraverso il volume utile viene misurata la consistenza dei diritti edificatori (che sono consumati da alcune tipologie costruttive, ad esempio l'edificazione fuori terra, e non da altre, ad esempio la realizzazione di locali tec... _OMISSIS_ ...izi paesistici è utile solo il volume percepibile come ingombro alla visuale o come innovazione non diluibile nell'insieme paesistico.

L’art. 167, comma 4, del Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. 42/2004) preclude il rilascio di autorizzazioni in sanatoria, quando siano stati realizzati volumi di qualsiasi natura e pur quando ai fini urbanistici ed edilizi non andrebbero ravvisati volumi in senso tecnico.

Il regime vincolistico che sottopone a tutela un edificio storico - architettonico non è finalizzato al dimensionamento degli interventi edilizi ai fini dell’ordinato sviluppo del territorio, quanto piuttosto alla tutela conservativa dei beni sottoposti a vincolo.

Tenuto conto del testo e della ratio dell’art. 167 del decreto legislativo n. 42 del 2004, nella prospettiva della tutela del paesaggio non è rilevante la classificazione dei volumi edilizi che si suole fare al fine di evidenziare la ... _OMISSIS_ ..., sul piano del carico urbanistico, poiché le qualificazioni giuridiche rilevanti sotto il profilo urbanistico ed edilizio non hanno rilievo, quando si tratti di qualificare le opere sotto il profilo paesaggistico, sia quando si tratti della percezione visiva di volumi, a prescindere dalla loro destinazione d’uso, sia quando comunque si tratti di modificare un terreno o un edificio o il relativo sottosuolo.

Ai fini di tutela del paesaggio, l’art. 181 del d.lgs. n. 42 del 2004 preclude qualsiasi nuova edificazione comportante creazione di volume, senza che sia possibile distinguere tra volume tecnico ed altro tipo di volume, siano essi interrati o meno.

Il vigente art. 167, comma 4, del Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. n. 42 del 2004) preclude il rilascio di autorizzazioni in sanatoria, quando siano stati realizzati volumi di qualsiasi natura (anche ‘interrati’), pur quando ai fini urbanistici-edilizi ... _OMISSIS_ ...ravvisati volumi in senso tecnico.

Il divieto di incremento di volumi esistenti, imposto ai fini di tutela del paesaggio dall'art. 167 del D.Lgs. 42/2004, preclude qualsiasi nuova edificazione comportante creazione di volume, senza che sia possibile distinguere tra volume tecnico ed altro tipo di volume ovvero tra volume in superficie e volume interrato.

In ambito paesaggistico, il volume degli edifici, espresso in metri cubi vuoto per pieno, è costituito dalla sommatoria della superficie delimitata dal perimetro esterno dei vari piani per le relative altezze effettive misurate da pavimento a pavimento del solaio sovrastante; il volume tecnico si riferisce alle opere edilizie a servizio dell’edificio, che hanno una funzione strumentale, anche se necessariamente essenziale, in relazione all’uso della costruzione principale, senza assumere il carattere di vani chiusi utilizzabili a fini abitativi.

Il vigente Codice d... _OMISSIS_ ...li e del paesaggio preclude il rilascio di autorizzazioni in sanatoria quando siano stati realizzati volumi di qualsiasi natura anche ‘interrati': il divieto di incremento dei volumi esistenti, imposto ai fini di tutela del paesaggio, si riferisce infatti a qualsiasi nuova edificazione comportante creazione di volume, senza che sia possibile distinguere tra volume tecnico ed altro tipo di volume, sia esso interrato o meno, in quanto la lettera dell’art. 167 comma 4 del Dlgs. n. 42/2004, nel consentire l’accertamento postumo della compatibilità paesaggistica, si riferisce esclusivamente ai lavori, realizzati in assenza o difformità dall'autorizzazione paesaggistica, che non abbiano determinato ...


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