Politico

Al politico non rimane tempo per dedicarsi ad altro. Non conosce festività, non può staccare mai la spina, non può spegnere il cellulare.

Il politico sacrifica famiglia, figli, affetti e passioni. Non ha casa. Non ha amici. Ha molti nemici, spesso pericolosi.

Il politico è tormentato di continuo da accattoni o persone realmente bisognose che implorano favori e aiuto.

Il politico deve sottoporsi a ciclo continuo a mostre, convegni, sagre, cerimonie religiose, funerali, matrimoni, parate militari, rimembranze di reduci, inaugurazioni, manifestazioni sportive, riunioni di partito, riuscendo a mantenersi sveglio e trovando ogni volta parole di circostanza.

Qualunque cosa faccia, il politico scontenta sempre qualcuno. E quelli che accontenta, il più delle volte non sono riconoscenti.

Il politico è invidiato e odiato dalla gente. Se è onesto, è sottoposto a costante tentazione, non si arricchisce ma tut... _OMISSIS_ ...lmente che rubi.

Il politico per farsi eleggere è costretto a fare pubblicità ingannevole promettendo mari e monti, perché la gente premia chi la spara più grossa. Egli abusa della credulità popolare, si rende stupido come i suoi ascoltatori, e dice solo quello che i suoi ascoltatori pensano e vogliono sentirsi dire.

Il politico non può dire quello che pensa e fa il contrario di quello che dice. Egli mente, non crede a nulla, non sogna, non ama, non odia, non si emoziona.

Il politico è privo di ideali e di grandezza.

Il politico in televisione deve sorridere quando il comico lo prende in giro. Deve incassare ogni infamia senza arrabbiarsi, non ha amor proprio. Non si agita, non suda, non offende o non loda mai nessuno senza un calcolo preciso.

Il politico non ha spessore umano né carattere, non tollera collaboratori di spessore umano e di carattere, sfrutta l’entusiasmo dei giovani, inganna ... _OMISSIS_ ... collaboratori e taglia le gambe a quelli che usano il cervello. Si sottomette e sottomette, non ha la schiena diritta e si tiene lontano da chi ha la schiena diritta. Egli passa metà della sua esistenza a fare il leccapiedi di colui al quale vuole fare le scarpe, e l’altra metà a guardarsi dai leccapiedi che vogliono fargli le scarpe.

Il politico non può fidarsi di nessuno, ma allo stesso tempo sa che il tradimento fa parte del gioco e che lui stesso potrebbe in ogni momento pugnalare alle spalle padrini, alleati e compagni.

Le due principali preoccupazioni del politico sono quella di tessere trame nell’oscurità e quella di tenere nascoste le tracce dei suoi intrallazzi. Egli vive nella consapevolezza che se sarà scoperto, i primi ad abbandonarlo saranno quelli a lui più vicini.

Il politico si arrampica sempre sugli specchi. Deve occuparsi di tutto senza sapere nulla: gli si richiede di parlare ogni giorno di cose... _OMISSIS_ ...e. È senza arte né parte, non ha particolari qualità o specifiche competenze (che lo avrebbero portato altrove).

Il politico non ha vere priorità, non conclude mai nulla, non risolve mai alcun problema, improvvisa, temporeggia, rimanda, prende tempo. Dei problemi di cui si occupa con apparente solerzia non gli importa nulla. È sfuggente, ambiguo, cambia le carte in tavola.

Il politico è un equilibrista in perenne ricerca di un precario centro di gravità tra promesse, esigenze, tensioni e spinte contrapposte e inconciliabili. È capace di parlare per ore senza dire niente.

Il politico è un freddo calcolatore. Egli ottiene e rende favori immorali, talvolta infangando persone dabbene per salvare dei farabutti, spesso penalizzando meritevoli per favorire inetti e raccomandati, quasi sempre sperperando denaro pubblico a favore di amici degli amici, anche se ciò comporta il taglio di servizi essenziali alla povera gente. Non dice mai... _OMISSIS_ ...amente le cose e nasconde al popolo quante più faccende possibili.

Il politico è intercettato, non ha privacy, è attenzionato con intenti malevoli da intelligence, giornalisti, magistratura, ricattatori e spioni di ogni genere, deve sempre stare attento a quello che dice, come lo dice, dove lo dice e a chi lo dice.

Il politico viene attaccato ogni giorno su qualche giornale o televisione con accuse qualche volta vere ma più spesso frutto di montature denigratorie. È oggetto di continue campagne di odio e diffamazione da parte degli avversari, e deve contrattaccare organizzando a sua volta continue campagne di odio e diffamazione degli avversari con tutti i mezzi a sua disposizione. Egli è sempre in guerra.

La domanda sorge spontanea. Perché?

Cosa spinge una persona a fare il politico? A condurre questa vita infernale?

Eppure in qualunque paese democratico del mondo, ad ogni elezione si ripete lo s... _OMISSIS_ ...gliaia di candidati che si accapigliano per entrare in politica, anche nei posticini più infimi, come i seggi delle municipalità cittadine. Che corrono impazziti e senza ritegno a destra e a manca per elemosinare voti, spendono somme ingenti per tappezzare le città di manifesti con improbabili slogan, si indebitano per pagare banchetti elettorali e spot televisivi, si sbracano in promesse inverosimili elargite a chiunque.

Nessun Presidente degli Stati Uniti d’America alla fine del primo mandato, per quanto stressante sia stato, saluta con la manina e sale sull’elicottero con famiglia e cane al seguito, dichiarando: «Signori, ne ho abbastanza, grazie di tutto, me ne torno al mio ranch». Perché non lo fa?

Si dirà che questo interesse per la politica è la prova che quanto detto sopra sui politici è tutto falso; che in realtà si tratta di una occupazione nobile, socialmente ammirata, intimamente gratificante, che attira i... _OMISSIS_ ...one generose votate al sacrificio della propria vita per aiutare il prossimo e per migliorare le condizioni della propria comunità e delle future generazioni.

Naturalmente non mancano i politici animati da tali nobili intenzioni. Si può grossomodo stimare che un terzo entri in politica per spirito di missione, un terzo per affarismo e un terzo per caso.

Ma ben presto, nell’animo di quelli che sopravvivono e che avanzano nella carriera politica, l’eventuale idealismo iniziale lascia il posto ad una unica, pervasiva e potentissima ragion d’essere.

Il potere.

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