OPERE ED INTERVENTI --> CASISTICA --> IMPIANTI DI TELECOMUNICAZIONE
L’art. 10 bis L. n. 241/90 trova applicazione anche con riferimento al procedimento, regolato dall’art. 87 del d. lgs. n. 259 del 2003, per l’esame delle domande di autorizzazione alla installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica, sebbene si sia in presenza di una disciplina speciale tesa a consentire una decisione in tempi certi e rapidi.
Nello standard LTE (Long Term Evolution) le cd. porte dell'antenna non corrispondono ad antenne fisiche, ma sono piuttosto entità logiche distinte dalle rispettive sequenze di segnali di riferimento, e il miglioramento di qualità ed efficienza del segnale così conseguito, oltretutto, consente in concreto di ridurre la quantità di potenza emessa dai dispositivi sia fissi sia radiomobili, in termini di radiazioni emesse.
Soltanto con il d.lgs. n. 33 del 2016, il legislatore nazio...
_OMISSIS_ ...to che gli impianti per la radiodiffusione non costituiscono unità immobiliari ai sensi dell'articolo 2 del decreto del Ministro delle finanze 2 gennaio 1998, n. 28, e non rilevano ai fini della determinazione della rendita catastale. Tale disposizione evidenzia che in precedenza gli impianti in questione andavano qualificati come unità immobiliari, in quanto tali autonomamente rilevanti sul piano edilizio.
In base alla procedura delineata dal comma 9 dell’art. 89 d.lgs 259/2003, il decorso del termine di novanta giorni dalla presentazione dell'istanza di installazione di un impianto di telefonia mobile – e la mancanza di un provvedimento di diniego (o di un qualificato parere ostativo) comunicato entro detto termine – comportano la formazione del silenzio assenso sulla relativa istanza, che costituisce titolo abilitativo per la realizzazione dell'impianto.
L’intervento installazione di impianto di telefonia mobile si...
_OMISSIS_ ...opera di urbanizzazione primaria e soprattutto quale opera di pubblica utilità e di interesse preminente. In tal senso la natura di opere private di pubblica utilità delle infrastrutture di telecomunicazioni trova conferma sia nell’art. 3, co. 3, l. 1 agosto 2002 n. 166, sia nell’art. 90 del Codice delle Comunicazioni.
L’installazione di un’antenna ancorata al suolo e visibile dai luoghi circostanti comporta l’alterazione del territorio, avente rilievo ambientale ed estetico, quindi necessita di idoneo titolo abilitativo.
Gli artt. 86 e 90 d.l. 259/2003 stabiliscono che le infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione sono assimilate ad ogni effetto alle opere di urbanizzazione primaria e che gli impianti in questione e le opere accessorie occorrenti per la loro funzionalità hanno “carattere di pubblica utilità”, con la conseguente possibilità che gli stessi siano ubicati in qualsiasi parte del t...
_OMISSIS_ ...ale, essendo compatibili con tutte le destinazioni urbanistiche (residenziale, verde, agricola, ecc.).
OPERE ED INTERVENTI --> CASISTICA --> IMPIANTI DI TELECOMUNICAZIONE --> POTERI DEL COMUNE
Non sono legittimi gli atti che limitino la localizzazione degli impianti relativi ad infrastrutture di reti pubbliche di comunicazioni di carattere generale e riguardanti intere ed estese porzioni del territorio comunale, in assenza di una plausibile ragione giustificativa. Il Comune non può infatti prevedere limiti di carattere generale, volti a tutelare la popolazione dalle immissioni elettromagnetiche, dal momento che a tale funzione provvede lo Stato attraverso la fissazione di determinati parametri inderogabili, il rispetto dei quali è verificato dai competenti organi tecnici.
Il regolamento comunale nel disciplinare il corretto insediamento nel territorio degli impianti di telefonia mobile può contenere regole a tutela di...
_OMISSIS_ ...ne e beni di pregio paesaggistico o ambientale o storico- artistico, o anche per la protezione dall’esposizione ai campi elettromagnetici di zone sensibili (scuole, ospedali etc.), ma non può imporre limiti generalizzati all’installazione degli impianti se tali limiti sono incompatibili con l’interesse pubblico alla copertura di rete nel territorio nazionale.
Nella Regione Puglia, a mente del r.r. 7/2006, sussiste il potere regolamentare del Comune di fissare criteri localizzativi per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti di telecomunicazione e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.
OPERE ED INTERVENTI --> CASISTICA --> IMPIANTI DI TELECOMUNICAZIONE --> QUALIFICAZIONE
Un traliccio con le apparecchiature per telecomunicazioni non è oggettivamente destinato a soddisfare un’esigenza meramente transitoria, per cui non può...
_OMISSIS_ ...cersi la natura di opera precaria, senza che in contrario rilevi il fatto che il medesimo possa essere agevolmente spostato.
Sebbene debba escludersi la qualificazione degli impianti in termini di opere pubbliche, in quanto realizzate da soggetti privati che ne restano proprietari nonostante l’assimilazione alle opere di urbanizzazione e destinate alla gestione di un servizio con criteri imprenditoriali, previo atto autorizzatorio, la rilevanza sul piano della utilità pubblica non può essere revocata in dubbio, come attestato tanto dalle misure di incentivazione generale quanto dalle misure di incentivazione specifica per gli operatori che installano ovvero forniscono reti di comunicazione al pubblico.
Nell'ambito delle opere di urbanizzazione, le antenne per telefonia nel quadro della rete pubblica di comunicazione costituiscono un'ipotesi di per sé peculiare (onde quod differtur non aufertur), in cui, pur trattandosi di opere di urba...
_OMISSIS_ ...aria per espressa volontà di legge (art. 16, comma 7 bis T.U. n. 380 cit., introdotto dall’art. 40, comma 9, L. 1° agosto 2002, n. 166), la proprietà e disponibilità rimane in testa agli operatori del servizio di telefonia (e ciò perché le infrastrutture per la telefonia costituiscono per legge un peculiare servizio pubblico reso dai privati a titolo oneroso, laddove, per esempio, i parcheggi pubblici sono standard urbanistici imposti dalla legge per mitigare il carico insediativo degli interventi edificatori aventi impatto sul territorio, che i Comuni devono pretendere e conseguire in sede convenzionale, regolandone poi l’uso nell’interesse della collettività, con un normale libero accesso al pubblico).
Il riconoscimento del carattere di opere di pubblica utilità delle infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione, e l’assimilazione alle opere di urbanizzazione primaria, non implicano che gli interventi in questione possano...
_OMISSIS_ ...zati indiscriminatamente in ogni sito del territorio comunale, perché la realizzazione dell’opera di pubblica utilità può risultare incompatibile con la tutela dei beni ambientali e culturali.
Il traliccio per impianti rice-radiotrasmittenti ed i box destinati al ricovero di apparecchiature ricetrasmittenti configurano prima facie volumi urbanisticamente rilevanti, certo qualificabili come “nuova costruzione”.
OPERE ED INTERVENTI --> CASISTICA --> IMPIANTI DI TELECOMUNICAZIONE --> SU AREA DEMANIALE
Gli artt. 86 e ss. del d.lgs. n. 259/2003, e in particolare l'art. 88 relativo all'occupazione di suolo pubblico, sono inequivocabilmente ispirati a finalità acceleratorie di favore per la pronta e spedita realizzazione della rete di telefonia mobile, in attuazione delle finalità perseguite con le direttive quadro sulle comunicazioni elettroniche emanate nelle date del 7 marzo 2002 e del 16 settembre 2002 ...
_OMISSIS_ ...europeo e dal Consiglio.
L’art. 93 comma 1 del D.Lgs. 1/8/2003 n. 259, come interpretato autenticamente dall'art. 12 comma 3 del D.Lgs. 15/2/2016 n. 33, disciplina l'ipotesi in cui l'installazione di apparati di telecomunicazioni debba avvenire su beni di proprietà pubblica, e persegue la finalità di agevolare l'installazione di nuovi impianti di comunicazioni elettroniche, impedendo che gli operatori del settore – per poter conseguire la disponibilità dei beni pubblici e delle infrastrutture occorrenti – siano costretti a subire condizioni inique o discriminatorie.
L’art. 93 del d.lgs. n. 259 del 2003 costituisce un corpus normativo speciale, legittimando, nel settore delle telecomunicazioni, solo determinate imposizioni patrimoniali e dettando una riserva di legge statale per l’individuazione di ulteriori oneri. La norma in esame stabilisce un radicale divieto per le amministrazioni, per l’utilizzazione ...
_OMISSIS_ ...ico da parte degli operatori che intendano ivi eseguire interventi di installazione delle reti di telecomunicazioni, di imporre prestazioni patrimoniali diverse e aggiuntive rispetto al pagamento della TOSAP o del COSAP, fermo restando l'onere degli operatori di tenere gli enti interessati indenni dalle spese necessarie (sotto ogni profilo, anche della sicurezza) per la sistemazione delle aree pubbliche coinvolte dagli interventi di installazione e manutenzione e di ripristinare a regola d'arte le aree medesime nei tempi stabiliti dagli enti stessi.
Per l’installazione delle rete tutte le amministrazioni non possono richiedere oneri o canoni diversi da quelli previsti dalla legge, mentre con specifico riferimento alla permanenza della infrastruttura è precluso agli enti locali imporre oneri aggiuntivi rispetto alla Tosap ovvero al Cosap oppure al contributo per la realizzazione delle gallerie. Ciò con la specificazione del carattere di alternatività ...
_OMISSIS_ ...ap, reso evidente dalla congiunzione disgiuntiva che figura nella disposizione in esame (“o” e non “e”).
Ai fini della libera installazione di impianti di comunicazione elettronica, il collegamento da opere permanenti di "uso esclusivo del proprietario", ai sensi degli artt. 105, comma 2, e 99, comma 5, D.L.vo n. 259/2003, si può ritenere sussistente solo quando sia configurabile il potere assoluto di impedire in toto che terzi ne facciano uso. In altri termini, l’“uso esclusivo” – necessario perché si applichi la medesima disposizione – non si può ravvisare quando si tratti di aree per definizione destinate all’uso pubblico, quali piazze e vie pubbliche.
Le piazze e vie pubbliche su cui si snodano gli impianti di comunicazione elettronica non possono essere considerate colleganti "fondi contigui" ai sensi ed agli effetti dell’art. 99, comma 5, D.L.vo n. 25...
_OMISSIS_ ...one del pubblico uso cui sono destinate, non rientrando pertanto nell'ipotesi di libera installazione consentita dalla norma citata.