Gli interventi edilizi di restauro o di risanamento conservativo

OPERE ED INTERVENTI --> NATURA DEGLI INTERVENTI --> RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO


Nella categoria degli interventi di restauro o di risanamento conservativo, per i quali non occorre il permesso di costruire, sono annoverabili soltanto le opere di recupero abitativo, che mantengono in essere le preesistenti strutture, alle quali apportano un consolidamento, un rinnovo o l'inserimento di nuovi elementi costitutivi, a condizione che siano complessivamente rispettate tipologia, forma e struttura dell'edifico.

Per aversi un'attività configurabile quale recupero e risanamento conservativo occorre il rispetto degli elementi essenziali "tipologici, formali e strutturali", ovvero che non possono essere mutati: - la "qualificazione tipologica" del manufatto preesistente, cioè i caratteri architettonici e funzionali di esso che ne consentono la qualificazione in base alle tipologie edilizie; - gli "... _OMISSIS_ ...i (disposizione dei volumi, elementi architettonici) che distinguono in modo peculiare il manufatto, configurando l'immagine caratteristica di esso; - gli "elementi strutturali", cioè quelli che materialmente compongono la struttura dell'organismo edilizio.

Ai fini della classificazione di un intervento in termini di restauro e risanamento conservativo, gli elementi formali e gli elementi sostanziali non vanno giustapposti, bensì considerati sinteticamente come espressivi dell’identità dell’edificio residenziale, che è connotato non solo tipologicamente, ma anche come individualità che include una determinata proporzione di elementi accessori, la cui eliminazione trascende l’ambito della mera conservazione, sia pur intesa dinamicamente.

Anche l'attuale versione della definizione di restauro e risanamento conservativo, introdotta nell’art. 3, comma 1, lett. c) del D.P.R. n. 380/2001, ad opera dell... _OMISSIS_ ...ella L. n. 96/2017, prevede sempre il requisito della compatibilità con gli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo edilizio.

Nel caso di trasformazione di vani accessori in vani abitabili in un edificio residenziale, è da ritenersi - in generale - che non vi sia il rispetto degli elementi formali/strutturali dell’organismo edilizio, e ciò esclude la classificazione dell'intervento in termini di restauro e risanamento conservativo.

In tema di restauro e risanamento conservativo, gli "elementi formali" attengono alla disposizione dei volumi, elementi architettonici che distinguono in modo peculiare il manufatto, configurando la sua immagine caratteristica; mentre gli "elementi strutturali" sono quelli che materialmente compongono la struttura dell'organismo edilizio.

La finalità degli interventi di restauro e risanamento conservativo è quella di rinnovare l'organismo edilizio in modo ... _OMISSIS_ ...lobale, ma pur sempre nel rispetto dei suoi elementi essenziali tipologici, formali e strutturali.

La finalità di conservazione è l'elemento caratteristico degli interventi di recupero e risanamento conservativo, comportando la necessità che sia inalterata la struttura dell'edificio, sia all'esterno che al suo interno.

Gli interventi di restauro e risanamento conservativo possono consentire modificazioni delle destinazioni d'uso purché compatibili con gli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo interessato. Differentemente dalla ristrutturazione, gli interventi in parola non possono modificare in modo particolarmente pregnante l'assetto edilizio preesistente, consentendo soltanto variazioni d'uso "compatibili" con l'edificio conservato

Gli interventi di restauro e risanamento conservativo possono portare a modifiche della precedente destinazione d'uso, purché le stesse (oltre ad essere conformi agli... _OMISSIS_ ...nistici, e tale requisito è del tutto privo di significato, trattandosi di connotato imprescindibile di qualsiasi tipo di intervento eseguito con s.c.i.a.) siano compatibili con gli elementi tipologici, formali e strutturali dell'edificio.

Ricorre la categoria del restauro e risanamento conservativo allorquando sussiste un'attività rivolta a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali, ne consentano destinazioni d'uso con essi compatibili.

Il concetto di risanamento conservativo presuppone la realizzazione di opere che lascino inalterata l’originaria fisionomia e consistenza fisica dell’immobile; al contrario gli interventi che alterino, anche sotto il profilo della distribuzione interna, l’originaria consistenza fisica di un immobile e comportino l’inserimento di nuovi impianti, la modifica... _OMISSIS_ ...uzione dei volumi, rientrano nell’ambito della ristrutturazione edilizia.

La trasformazione dell’edificio preesistente, in particolare la modifica della altezza utile interna (nonché del volume) conseguente all’abbassamento del piano di calpestio, non costituisce risanamento conservativo.

Un intervento edilizio di ricostruzione di una tettoia, interessando un organismo edilizio autonomo e a sé stante, quale copertura dell’area cortilizia, può essere classificato come risanamento conservativo, in applicazione dell’art. 41 del regolamento edilizio che fa rientrare tra gli interventi di restauro e risanamento conservativo la sostituzione e la ricostruzione degli elementi strutturali in presenza di condizioni di degrado, senza che si dia luogo a un nuovo organismo edilizio.

Per la nozione generale di “risanamento conservativo” deve farsi riferimento alla definizione contenuta nell’ar... _OMISSIS_ .... c) del d.P.R. n. 380/2001 – come modificato dall’art. 65-bis del d.l. n. 50/2017, convertito in legge n. 96/2017 - nonché, nella Regione Toscana, all’art. 135 co. 2 lett. c) della l.r. n. 65/2014.

Negli interventi di restauro e risanamento conservativo deve ritenersi consentita la sostituzione di parti anche strutturali e in generale di elementi costitutivi degli edifici e quindi anche un rinnovo sistematico e globale, purché nel rispetto degli elementi essenziali tipologici, formali e strutturali.

Non esclude il risanamento conservativo l'intervento edilizio (nella specie l'inserimento di una scala di collegamento realizzata all’interno di una chiostrina) che interferisce solamente con elementi non appartiene alla struttura originaria dell’edificio e che non può, perciò, considerarsi tutelato dai rigorosi limiti previsti per il risanamento conservativo, la cui disciplina, a ben vedere, è volta proprio a favor... _OMISSIS_ ...e degli elementi estranei all’organismo edilizio.

Gli interventi su parti strutturali dell'edificio non sono inquadrabili nell'ambito della manutenzione straordinaria, ma possono rientrare invece nella tipologia del restauro; laddove a tali interventi si accompagnano opere che di per sé costituiscono manutenzione straordinaria (installazione di impianti di riscaldamento o raffreddamento, installazione di impianti di ascensore, rifacimento di impianti igienico sanitari), anche quest'ultime ricadono nell'ambito del restauro quando, valutate nella portata d'insieme con tutti i lavori previsti, evidenzino una più intensa e profonda incisione sul patrimonio edilizio esistente, dovendosi considerare l'insieme sistematico di tutti gli interventi edilizi oggetto di dia.

La nozione di risanamento conservativo presuppone la realizzazione di opere che lascino inalterata la struttura dell’edificio preesistente e la distribuzione interna dell... _OMISSIS_ ...e.

Nell'ambito del restauro e risanamento conservativo, gli "elementi formali" attengono alla disposizione dei volumi, elementi architettonici che distinguono in modo peculiare il manufatto, configurando la sua immagine caratteristica; mentre gli "elementi strutturali" sono quelli che materialmente compongono la struttura dell'organismo edilizio. Detti requisiti non vanno giustapposti, bensì considerati sinteticamente come espressivi dell’identità dell’edificio residenziale, che è connotato non solo tipologicamente, ma anche come individualità che include una determinata proporzione di elementi accessori, la cui eliminazione trascende l’ambito della mera conservazione, sia pur intesa dinamicamente.

Il restauro o il risanamento conservativo è costituito da interventi di recupero che conservano le preesistenti strutture, assicurando il rispetto di tipologia, struttura e conformazione del manufatto; ... _OMISSIS_ ... concettualmente l’esistenza di un edificio sul quale intervenire, con la conseguenza che, qualora l’edificio stesso sia crollato, per fatto volontario o accidentale, la ricostruzione non potrebbe mai costituire restauro o risanamento conservativo.

Nella categoria degli "interventi di restauro o di risanamento conservativo" possono essere annoverate soltanto le opere di recupero abitativo che mantengono in essere le preesistenti strutture, alle quali apportano un consolidamento, un rinnovo o l'inserimento di nuovi elementi costitutivi e a condizione che siano complessivamente rispettate tipologia, forma e struttura dell'edificio

La realizzazione di un poggiolo e di una terrazza oltre alla creazione di un ulteriore vano abitabile di 20 mq non possono farsi rientrare nella categoria del restauro o del risanamento conservativo, in quanto trattasi di modifiche strutturali incidenti sulla sagoma e sul volume dell’edifi... _OMISSIS_ ...LF| In ragione della precipua funzione conservativa degli interventi edilizi di risanamento conservativo, va escluso che nel loro ambito possano essere realizzati nuovi volumi, anche di modesta entità.

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare. 

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