MANUTENZIONE RESTAURO

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Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria

Gli interventi di manutenzione ordinaria consistono in lavori di modesta entità volti alla conservazione ed al mantenimento dell’immobile nel breve periodo e sono esonerati dalla necessità di qualsiasi titolo abilitativo (cfr. artt. 6, comma 1 lett. a) e 3 comma 1, lett. a) del D.P.R. 06/06/2001, n. 380), mentre gli interventi di manutenzione straordinaria incidono direttamente in parti, anche strutturali dell’edificio, rimuovendole o sostituendole.

Gli interventi edilizi di restauro o di risanamento conservativo

Nella categoria degli interventi di restauro o di risanamento conservativo, per i quali non occorre il permesso di costruire, sono annoverabili soltanto le opere di recupero abitativo, che mantengono in essere le preesistenti strutture, alle quali apportano un consolidamento, un rinnovo o l'inserimento di nuovi elementi costitutivi, a condizione che siano complessivamente rispettate tipologia, forma e struttura dell'edificio.

Il restauro e il risanamento conservativo

L’intervento di restauro e risanamento conservativo è un quid pluris rispetto alla manutenzione straordinaria, perché non ha una mera finalità conservativa, ma è teso ad una vera e propria riqualificazione dell’immobile, attraverso l’eliminazione delle carenze strutturali e funzionali che si manifestano in ragione della perdita delle originarie caratteristiche di funzionalità e di sicurezza dell’edificio

Interventi di risanamento conservativo nei centri storici (zone A)

Gli indici di edificabilità della zona A sono piuttosto articolati e risentono del problema di regolamentare le situazioni esistenti , trattandosi - come detto - di aree necessariamente - e spesso anche totalmente - edificate. Sul punto è necessario distinguere in base al tipo di intervento da realizzare: da un lato si pongono infatti le «operazioni di risanamento conservativo» e dall’altro le «nuove costruzioni» .