Il ricorso avverso il diniego di sanatorie e le sanzioni edilizie

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> SANATORIE EDILIZIE

La verifica della legittimità dell'impugnazione del diniego di sanatoria passa per l’accertamento della sussistenza di un adeguata motivazione svolta dalla p.a. chiamata a decidere.

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> SANATORIE EDILIZIE --> ACCERTAMENTO DI CONFORMITÀ --> SILENZIO DINIEGO

Una volta decorso il termine di 60 giorni dalla presentazione dell'istanza di accertamento di conformità, si forma il silenzio-diniego, che può essere impugnato dall’interessato in sede giurisdizionale nel prescritto termine decadenziale di sessanta giorni, alla stessa stregua di un comune provvedimento, senza che però possano ravvisarsi in esso i vizi formali propri degli atti, quali, i difetti di procedura o la mancanza di motivazione.

Il provvedimento di diniego della richiesta di accertamento di conformità, formatosi a seguito del decorso del t... _OMISSIS_ ...nta giorni, in quanto tacito, è già di per sé privo di motivazione ed impugnabile non per difetto di motivazione, bensì per il suo contenuto di rigetto.

Il silenzio dell’Amministrazione su un’istanza di sanatoria di abusi edilizi costituisce ipotesi di silenzio significativo, al quale vengono collegati effetti di un provvedimento esplicito di diniego, e non quale mero fatto di inadempimento, per modo che potrebbe essere impugnato solo per ragioni diverse dal vizio di difetto di motivazione e per vizi formali, quale l’omessa comunicazione di avvio del procedimento.

Il silenzio-diniego previsto per le istanze di accertamento di conformità può essere impugnato dall’interessato in sede giurisdizionale per il tramite dell’azione di annullamento, alla stregua di un provvedimento esplicito, con la differenza però che il diniego, in quanto tacito, non è censurabile per difetto di motivazione, di cui è strutturalm... _OMISSIS_ ...r previsione legislativa, ma solo per il suo contenuto di rigetto.Allo stesso modo del silenzio-diniego non sono contestabili gli altri difetti formali propri degli atti, quali i vizi del procedimento, la mancanza di pareri o del preavviso dei motivi ostativi all’accoglimento.

Una volta decorsi inutilmente i sessanta giorni, sulla domanda di accertamento di conformità si forma a tutti gli effetti un atto tacito di diniego, con conseguente onere a carico dell'interessato di impugnarlo, nel termine processuale di legge, anch'esso pari a sessanta giorni, decorrente dalla data di formazione dell'atto negativo tacito.

Contro il silenzio-rigetto relativa all'istanza di accertamento di conformità, la parte ha l’onere di agire tempestivamente in giudizio affinché sia dimostrata la natura solo formale e non sostanziale dell’abuso a fronte di una presunzione relativa di non conformità urbanistico - edilizia dei lavori realizzati senz... _OMISSIS_ ...
Poiché il silenzio serbato dall'Amministrazione comunale sull'istanza di accertamento di conformità urbanistica ha valore di silenzio-rigetto,l’eventuale proposizione di un ricorso ai sensi degli artt. 31 e 117 c.p.a. nei confronti dell’inerzia mantenuta dalla pubblica amministrazione rispetto ad una tale domanda di accertamento ai sensi dell’art. 36 D.P.R. 380/2001 è inammissibile.

il silenzio diniego (o silenzio rifiuto) sull'istanza di accertamento di conformità può essere impugnato dall'interessato in sede giurisdizionale nel termine decadenziale di sessanta giorni dalla sua formazione, alla stessa stregua di un comune provvedimento, senza che tuttavia sia possibile ravvisare in esso i vizi formali propri degli atti, quali i difetti di procedura o la mancanza di motivazione. Infatti il predetto provvedimento, in quanto tacito, è già di per sé privo di elementi giustificativi ed è impugnabile non per difetto di motivazione be... _OMISSIS_ ...il suo contenuto di rigetto.

Una volta decorsi inutilmente i termini di cui all'art. 36 T.U. edilizia, sulla domanda di accertamento di conformità si forma a tutti gli effetti un atto tacito di diniego, con conseguente onere a carico dell'interessato di impugnarlo, nel termine processuale di legge, pari a sessanta giorni, decorrente dalla data di formazione dell'atto negativo tacito.

In sede di ricorso giurisdizionale avverso il silenzio-rigetto della domanda di sanatoria il privato può allegare che l'istanza sia meritevole di accoglimento, per la sussistenza della prescritta doppia conformità delle opere abusive realizzate, adducendo un valido principio di prova.

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> SANZIONI EDILIZIE

In caso di rigetto dell’istanza di sanatoria, l’ordine di demolizione riacquista la sua efficacia, permanendo pertanto l’interesse alla sua impugnazione.

L'acquisizi... _OMISSIS_ ... patrimonio del comune postula che, ove l'ordine di demolizione non eseguito sia divenuto inoppugnabile, l'autore dell'abuso non può far valere in sede d’impugnativa, relativamente all'atto dichiarativo dell'avvenuta acquisizione gratuita, eccezioni in merito alla natura dell'intervento ed al tipo di sanzione applicata ma, unicamente, vizi formali e procedurali inerenti alla fase d’impossessamento del bene da parte del comune.

Il presupposto per l’adozione di un’ordinanza di ripristino non è l'accertamento di responsabilità nella commissione dell'illecito, bensì l’esistenza di una situazione dei luoghi contrastante con quella prevista nella strumentazione urbanistico-edilizia: sicché sia il soggetto che abbia la titolarità a eseguire l’ordine ripristinatorio – ossia in virtù del diritto dominicale il proprietario – che il responsabile dell’abuso sono destinatari della sanzione reale del ripristin... _OMISSIS_ ...quindi legittimati attivi all’impugnazione della sanzione.

Il provvedimento di accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione e quello successivo d'acquisizione gratuita delle opere abusive e dell'area di sedime si giustappongono nel procedimento sanzionatorio in rapporto di consequenzialità all'ingiunzione di demolizione: essendo soggetti a caducazione automatica in caso di annullamento del provvedimento presupposto, non necessitano d'autonoma impugnazione se non per vizi propri.

L’annullamento della sola ordinanza di demolizione per vizi propri, non essendo più in discussione la liceità, o no d’un fabbricato costruito in assenza di titolo, implica solo l’obbligo del Comune di riemanarne una nuova, emendata dai vizi riscontrati.

La proposizione di un’istanza di sanatoria ordinaria non comporta la radicale e definitiva inefficacia dell’ordine di demolizione, ma fa conseguire... _OMISSIS_ ...stato di temporanea quiescenza, fino alla definizione del procedimento, espressa o tacita; una volta rigettata l’istanza suddetta, il provvedimento di demolizione riacquista la sua efficacia, determinando, così, la permanenza dell’interesse all’impugnazione dello stesso.

L'omessa impugnazione del diniego tacito di permesso di costruire in sanatoria determina l’inammissibilità delle censure che attengono al regime di assentibilità delle opere realizzate, essendo possibile, in sede di impugnazione dell’ordine di demolizione, far valere solo vizi propri di quest’ultimo.

Il provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale è autonomamente impugnabile per vizi propri, anche quando la presupposta ingiunzione di demolizione sia divenuta inoppugnabile.

La presentazione di domanda di accertamento di conformità (ai sensi dell’art. 36 del D.P.R. n. 380/2001) successivamente all... _OMISSIS_ ... dell’ordinanza di demolizione delle opere abusive, rende inammissibile l'impugnazione di quest'ultima, non essendovi alcun interesse a ricorrere, posto che l’atto impugnato, in quanto inefficace, non è idoneo a ledere l’interesse della parte ricorrente, con la conseguenza che, nel caso di concessione in sanatoria, i ricorrenti non hanno interesse a proporre e coltivare il ricorso avverso l’ingiunzione a demolire, mentre, nel caso di diniego, dovranno impugnare il nuovo provvedimento repressivo.

Il riesame dell’abusività dell’opera, sia pure al fine di verificarne l’eventuale sanabilità, provocato dall’istanza di accertamento di conformità formulata ex art. 36 del D.P.R. 380/2001, comporta la necessaria adozione da parte del Comune di un nuovo atto, che vale comunque a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell’impugnativa.

L’ordinanza di demolizione non può esser impugnat... _OMISSIS_ ...quo;asserita conformità dell’opera alle prescrizioni urbanistiche, atteso che il predetto provvedimento non si basa su una tale valutazione ma su precedente diniego per cui, non esprimendo valutazioni di assentibilità autonome ed ex novo.

La pubblicazione sul sito web del Comune dell’annullamento del permesso di costruire a sanatoria e del conseguente ordine di ripristino dello stato dei luoghi non è idonea a determinare la decorrenza del termine per la loro impugnazione, venendo in rilievo atti soggetti a comunicazione individuale.

Il provvedimento di accertamento dell’inottemperanza all’ordine di demolizione e quello successivo di acquisizione gratuita delle opere abusive e dell’area di sedime debbono considerarsi consequenziali, connessi e conseguenti all’ordine di demolizione delle opere e ripristino dello stato primitivo dei luoghi, e per tale motivo non autonomamente impugnabili in mancanza di i... _OMISSIS_ ...l'atto con cui si ingiunge la demolizione, divenuto nel frattempo inoppugnabile.

L'interesse all'accoglimento del ricorso proposto avverso l'ordine di demolizione di fabbricato abusivo permane a prescindere dall'avvenuta presentazione della domanda di sanatoria: il ricorrente infatti, anche in caso di favorevole esito del procedimento di sanatoria, ha comunque interesse all'accoglimento del ricorso, visto che ai sensi dell'art. 36, comma 2, del DPR n. 380 del 2001 ben diverse sono le conseguenze, anche di ordine economico, che discendono dall'autorizzazione ex post di un intervento edilizio, rispetto all'accertamento della conformità ab origine del manufatto.

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.