Discrezionalità amministrativa nella tutela del patrimonio culturale

PROCEDURA --> DISCREZIONALITÀ DELLA P.A. --> NEL GOVERNO DEI BENI CULTURALI

Nel governo dei beni culturali, le decisioni devono essere adottate con esauriente motivazione riguardo gli obiettivi perseguiti e la coerenza e ragionevolezza delle misure in concreto adottate. [Nella fattispecie, è stata ritenuta priva di proporzionalità e non sufficientemente forte e persuasiva la motivazione di un provvedimento di demolizione di un edificio al fine di valorizzare lo sfondo scenografico di un bene culturale, in relazione alla situazione degli anziani proprietari del bene da demolire destinato a loro abitazione principale, non potendo la tutela del bene culturale essere considerata isolatamente dai connessi valori della salute e della dignità della persona].

Spetta alla discrezionalità tecnica della Pubblica amministrazione valutare se emettere o meno la declaratoria del particolare interesse archeologico di un immobile e tale valutazione è p... _OMISSIS_ ...bile in sede di legittimità solo per difetto di motivazione o per erroneità o illogicità, ovvero per inattendibilità della valutazione stessa.

Le valutazioni in ordine all’esistenza di un interesse culturale particolarmente importante di un immobile, tali da giustificare l’apposizione del relativo vincolo diretto sul bene e indiretto sui beni circostanti con il conseguente regime, costituiscono espressione di un potere di apprezzamento essenzialmente tecnico, espressione di una prerogativa propria dell'amministrazione dei beni culturali nell'esercizio della funzione di tutela del patrimonio, sindacabile solamente per incongruenza e illogicità di rilievo tale da far emergere l’inattendibilità o l’irrazionalità della valutazione.

L’individuazione di un bene culturale, sia in generale sia in particolare, nel caso in cui si tratti di delimitare i confini di una zona da sottoporre a vincolo quale bellezza d’ins... _OMISSIS_ ...ce tipico esercizio di discrezionalità tecnica, sindacabile in sede giurisdizionale di legittimità solo in caso di manifesta illogicità, incongruità, irragionevolezza o arbitrarietà dei risultati.

Sono censurabili le valutazioni del giudice amministrativo che si sostituiscono palesemente alle valutazioni di merito espresse dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio negli impugnati atti autorizzatori, finendo per opporre alle valutazioni della Soprintendenza una valutazione alternativa propria dell’organo giudicante, senza l’evidenziazione di eventuali errori decisivi sui presupposti di fatto o sui criteri tecnico-scientifici applicati, tali da risolversi nel vizio di manifesta irragionevolezza o illogicità apoditticamente ritenuto sussistente nell’impugnata sentenza.

Premesso che l’art. 21, comma 4, d.lgs. n. 42/2004 – per cui l’esecuzione di opere e lavori di qualunque genere su beni cultura... _OMISSIS_ ...quelli di demolizione (ed eventuale ricostituzione), è subordinata all’autorizzazione soprintendentizia – rimette al potere discrezionale dell’organo soprintendentizio la gestione in itinere dell’interesse pubblico concreto che l’atto autorizzatorio mira a soddisfare, si osserva che, in applicazione del principio della separazione dei poteri, al giudice amministrativo resta precluso di effettuare direttamente il giudizio di valore sulla scelta gestionale del bene vincolato, sindacabile soltanto sub specie di manifesta irragionevolezza o illogicità (mentre il giudizio diretto sulla fondatezza della pretesa del privato è relegato alle ipotesi tassative delineate nell’art. 31, comma 3, cod. proc. amm.).

Il giudizio che presiede all'imposizione di una dichiarazione di interesse culturale è connotato da un'ampia discrezionalità tecnico-valutativa, poiché implica l'applicazione di cognizioni tecnico-scientifiche specialistiche... _OMISSIS_ ...tori scientifici disciplinari (della storia, dell'arte e dell'architettura) caratterizzati da ampi margini di opinabilità. Ne consegue che l'apprezzamento compiuto dall'Amministrazione preposta alla tutela è sindacabile, in sede giudiziale, esclusivamente sotto i profili della logicità, coerenza e completezza della valutazione, considerati anche per l'aspetto concernente la correttezza del criterio tecnico e del procedimento applicativo prescelto, ma fermo restando il limite della relatività delle valutazioni scientifiche; sicché, in sede di giurisdizione di legittimità, può essere censurata la sola valutazione che si ponga al di fuori dell'ambito di opinabilità, affinché il sindacato giudiziale non divenga sostitutivo di quello dell'Amministrazione attraverso la sovrapposizione di una valutazione alternativa, parimenti opinabile.

La Sovraintendenza dispone di un’ampia discrezionalità tecnico - specialistica nel dare i pareri di compatibilità di un'o... _OMISSIS_ ...colo archeologico ed il potere di valutazione tecnica esercitato è sindacabile in sede giurisdizionale soltanto per difetto di motivazione, illogicità manifesta ovvero errore di fatto conclamato.

Le valutazioni in ordine all'esistenza di un interesse sia archeologico che storico-artistico, tali da giustificare l'apposizione dei relativi vincoli, è espressione di un potere nel quale sono presenti sia momenti di discrezionalità "tecnica", sia momenti di discrezionalità amministrativa, di prerogativa esclusiva dell'Amministrazione e può essere sindacata in sede giurisdizionale solo in presenza di profili di incongruità ed illogicità di evidenza tale da far emergere l'inattendibilità della valutazione tecnico-discrezionale compiuta.

Il giudice amministrativo, per non sostituirsi arbitrariamente alle valutazioni dell’Autorità preposta alla tutela del patrimonio culturale, deve verificare il corretto esercizio dei poteri spettanti ... _OMISSIS_ ...ltima sotto il profilo della completezza dell’istruttoria, della effettiva sussistenza dei presupposti per provvedere, nonché dell’effettiva osservanza di criteri di proporzionalità e ragionevolezza.

È vero che ragioni di migliore efficacia dell’azione amministrativa potrebbero sollecitare un intervento di imposizione del vincolo indiretto ravvicinato rispetto all’adozione del vincolo diretto, ma il fatto che il primo sia imposto a distanza di tempo dal secondo non è sufficiente, in paradossale direzione opposta, a ritenere il vincolo indiretto illegittimo.

Gli interessi urbanistici sono recessivi rispetto a quelli di tutela dei beni storico-artistici, solo imponendosi se del caso un componimento non irragionevolmente lesivo dei primi.

Anche a seguito della imposizione di vincolo specifico sull'immobile, appartiene alla sfera di discrezionalità tecnica dell'Amministrazione preposta alla tutela del vinco... _OMISSIS_ ...ne dell'intensità dei controlli sul bene interessato dagli interventi manutentivi.

Un'operazione di restauro di un qualsiasi fabbricato sottoposto a vincolo di tutela si fonda sul recupero di un significativo apparato decorativo esistente e/o sulla eventuale integrazione di piccole parti che nel corso degli anni siano venuti a mancare, in modo da restituire l'integrità stilistica del manufatto preesistente: non è concepibile, dunque, ipotizzare un intervento che porti l'immobile a possedere delle caratteristiche che non ha mai posseduto.

Le scelte in ordine alle modalità di cura e di salvaguardia dell'interesse culturale e storico-artistico ed architettonico si esprimono in un'ampia gamma di possibilità, riservate alla scelta dell'autorità amministrativa, salvi i limiti, sindacabili dal G.A., della logicità, ragionevolezza, non contraddizione e dell'obbligo di motivazione.

In materia di vincolo indiretto, il sindacato del G.A.... _OMISSIS_ ...rsi alla mera verifica della legittimità formale dell’atto impositivo del vincolo.

Non è sindacabile - se non risulti palesemente erronea ed illogica - la valutazione dell’Amministrazione di sottoporre a tutela un bene.

La scelta di apporre un vincolo di natura culturale è connotata da un tasso particolarmente elevato di discrezionalità - di natura sia tecnica che amministrativa - ed a ciò consegue che i relativi giudizi espressi in subiecta materia dalla P.A. possono essere valutati dal G.A. su di un piano esclusivamente estrinseco, verificando l’eventuale presenza di errori o travisamenti di fatto, gravi carenze motivazionali (in fatto o in diritto), nonché di figure sintomatiche di eccesso di potere, come l’evidente illogicità e/o la contraddittorietà manifesta e la disparità di trattamento.

Il fatto che il bene oggetto del vincolo culturale non sia stato in passato tutelato da parte della P.A. e sia... _OMISSIS_ ...tto di interventi di trasformazione non impedisce l'apposizione del vincolo, che, piuttosto, è proprio finalizzato ad evitare ulteriori compromissioni della res.

Il fatto che in passato la Soprintendenza abbia autorizzato interventi privati su una determinata area o su un determinato bene non impedisce che successivamente tale area/bene sia sottoposta a vincolo storico-artistico o culturale.

La P.A. che introduce il nuovo vincolo culturale è tenuta ad illustrare analiticamente, in sede di motivazione, le ragioni di interesse pubblico sottese al nuovo intervento restrittivo; inoltre, il nuovo vincolo deve essere proporzionato ed adeguato alle concrete esigenze di tutela.

Nell'ambito dei beni culturali, il principio di proporzionalità e di adeguatezza assume una valenza particolarmente attenuata e prudenziale, poiché la disciplina costituzionale del patrimonio storico e artistico della Nazione (art. 9 Cost.) erige la sua salvagu... _OMISSIS_ ...primario del vigente ordinamento, tanto che l’imposizione del vincolo non richiede una ponderazione degli interessi privati con gli interessi pubblici connessi con l'introduzione del regime di tutela, neppure allo scopo di dimostrare che il sacrificio imposto al privato sia stato contenuto nel minimo possibile.

Nello specifico settore dei beni culturali, l’accertamento dell’interesse storico e culturale implica l’applicazione di regole certamente di carattere tecnico e specialistico, seppure caratterizzate da un margine di opinabilità fisiologico, e pertanto il G.A., per non sostituirsi arbitrariamente alle valutazioni dell’Autorità preposta alla tutela del patrimonio culturale, dovrà verificare il corretto esercizio dei poteri spettanti a quest’ultima sotto il profilo della completezza dell’istruttoria, della effettiva sussistenza dei presupposti per provvedere, nonché dell’effettiva osservanza di criteri di... _OMISSIS_ ...à e ragionevolezza.

La valutazione del G.A. relativa all'estensione del vincolo indiretto non può sconfinare nel merito, ma deve avere ad oggetto la congruità dell'istruttoria e il rispetto del principio dir agionevolezza.

Il sindacato del rispetto del principio di proporzionalità in caso di apposizione del vincolo indiretto deve tener conto della primaria necessità di tutelare l'interesse pubblico alla conservazione e alla preservazione dell’esistente storico-culturale.

Nei confronti della Soprintendenza non può essere vantato alcun affidamento concernente il rilascio del titolo edilizio, che, in ogni caso, deve ritenersi cedevole di fronte all'interesse pubblico alla conservazione dei beni culturali e paesaggistici.

Lo spessore di esplicazione delle ragioni della imposizione di un vincolo indiretto e strumentale deve essere valutato in relazione alle specificità della situazione di fatto in essere ed all... _OMISSIS_ ...d alla particolarità del contesto, soprattutto quando lo stesso si presenti in termini pressoché esemplari.

PROCEDURA --> DISCREZIONALITÀ DELLA P.A. --> NELLE SCELTE URBANISTICHE --> VINCOLO STORICO, ARCHEOLOGICO, ARTISTICO

La scelta urbanistica degli interventi edilizi ammissibili nelle singole zone di particolare pregio è ampiamente discrezionale e non abbisognevole di particolare motivazione se non nei rari particolari individuati dalla giurisprudenza.

La valutazione in ordine all'esistenza di un interesse culturale (artistico, storico, archeologico o etnoantropologico) particolarmente importante, tale da giustificare l'imposizione del relativo vincolo, ai sensi degli art. 13, comma 1, e 10, comma 3, lett. a) del d.lgs. n. 42/2004, recante il Codice dei beni culturali e del paesaggio, è prerogativa dell'Amministrazione preposta alla gestione del vincolo e può essere sindacata in sede giurisdizionale solo in presenz... _OMISSIS_ ... incongruità ed illogicità di evidenza tale da far emergere l'inattendibilità della valutazione tecnico-discrezionale compiuta.

Il vincolo archeologico deriva dall’accertamento tecnico di una certa qualitas dell’area (art. 13 del Codice b.c.), riscontrata la quale il provvedimento finale è del tutto necessit...


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