Vivisezione e test sugli animali

Questa lettura della norma riconosce dignità all’animale, e si inserisce tra le norme poste a sua tutela, non invece per ribadire il diritto di pensiero, coscienza e religione degli esseri umani. Ovviamente tale interpretazione restringe la possibilità di lesioni gravi agli animali solo al caso in cui esse siano indirizzate a realizzare interessi umani vitali non raggiungibili in altro modo[1].

La cosa importante è, in ogni caso, il solo riconoscimento dell’obiezione di coscienza alle pratiche che causano dolore agli animali, non essendoci dall’altra parte un interesse umano superiore, esistendo al contrario un sempre maggior interesse dei cittadini ad affermare un diritto al benessere per animali.

La circolare ministeriale n. 8 del 1994 cerc... _OMISSIS_ ... sofferenza procurata agli animali.

Ogni attività di ricerca che voglia impiegare animali, deve perciò dimostrare che non è possibile ricorrere ad altri metodi (art. 4), mettere in atto procedure che evitino sprechi, ripetizioni e sofferenze (artt. 6 e 12) e operare con strumenti adeguati.

In un certo qual modo la normativa italiana cerca di limitare la sperimentazione su animali e ne è prova la già citata disposizione secondo la quale «gli esperimenti possono essere eseguiti soltanto quando, per ottenere il risultato ricercato, non sia possibile utilizzare altro metodo scientificamente valido[2] […]», ma già nel 1964 il dottor James D. Gallagher, direttore della ricerca medica dei laboratori Lederle, dichiarava che «gli studi su anima... _OMISSIS_ ...ione chiedono (giustamente) che i metodi sostitutivi siano validati scientificamente, ma omettono di dire che il modello sperimentale animale non è mai stato validato (e quindi teoricamente non dovrebbe poter essere utilizzato) e non potrà mai esserlo, in quanto non ne possiede i requisiti[4].

Ancora, molte case farmaceutiche che hanno messo in commercio farmaci che si sono poi verificati dannosi per la salute dell’uomo si sono giustificate sostenendo che i test effettuati su animali non danno la sicurezza al cento per cento dell’innocuità sull’uomo. Il Surgam (pubblicizzato come esente da particolari effetti collaterali) per esempio si rivelò dannoso proprio per gli effetti collaterali creati all’uomo. La ditta venne denunciata per pubblicità inganne... _OMISSIS_ ...n potevano essere estrapolati con sicurezza all’uomo. Anche la Wellcome, quando mise in commercio sostanze che avevano provocato cancro vaginale a tutti gli animali usati nella sperimentazione, si giustificò sostenendo che «questi test, obbligatori per ottenere le autorizzazioni alla vendita del prodotto, non permettono di stabilire il minimo parallelo con l’uomo»[5].

L’impostazione sperimentale corrente richiede che ogni ipotesi scientifica, perché possa essere considerata valida, deve essere verificata in laboratorio. Si ottiene questo risultato cercando di ricreare quelle condizioni che spontaneamente hanno provocato un certo effetto[6]. Come si può ben immaginare, questo non accade mai in laboratorio, e i ricercatori forzano le condizioni sp... _OMISSIS_ ...i conigli, gli rasano il pelo, li mettono in apparecchi di contenzione e li spennellano più volte al giorno e per molti giorni con il catrame. È possibile che alcuni conigli manifestino poi effettivamente un tumore cutaneo, ma il meccanismo attraverso il quale si è ottenuto è completamente diverso da quello che in natura si sviluppa nell’uomo.

Questa errata impostazione della ricerca ha provocato situazioni paradossali: nel 1954 Richard Doll[7] dimostrò, con l’ausilio di ricerche epidemiologiche sugli esseri umani, che il fumo di sigaretta predispone ad ammalarsi di cancro ai polmoni. I vivisettori (e le industrie del tabacco) hanno per decenni negato quanto già dimostrato negli esseri umani per la sola ragione che non riuscivano ad indurre negli animali la stes... _OMISSIS_ ... quali manca la volontà di cambiare ed ecco un esempio: il Test di Bettero consiste nel mettere una lacrima umana a contatto con la sostanza in esame. Se questa è irritante provocherà la rapida liberazione di altre sostanze, chiamate mediatori chimici. I vivisettori, invece, continuano ad utilizzare il Draize test, una prova inventata nel 1944, in cui si spalma negli occhi dei conigli, immobilizzati, la sostanza in studio e successivamente si valutano le reazioni che possono arrivare alla distruzione stessa degli occhi. In sostanza è preferito un test vecchio, non scientifico e crudele, ad un altro moderno, scientifico, eticamente ineccepibile e personalizzato, in modo che ogni persona possa valutare la sua risposta ad una data sostanza[10].

Nel 2010 il Parlamento europeo e ... _OMISSIS_ ... di mammifero, degli animali soppressi per ottenere tessuti o organi e degli stabilimenti allevatori e fornitori che fino ad oggi non avevano alcuna comunicazione obbligatoria relativa al registro degli animali. Inoltre sono citate le banche dati, gli organismi geneticamente modificati, la possibilità di dismettere gli animali sopravvissuti a privati, i metodi alternativi nella fase di progettazione/autorizzazione e formazione del personale competente, le ispezioni e la classificazione del livello di dolore inferto durante le procedure sperimentali. È importante sottolineare come nessuno di questi punti sia un divieto o nei fatti una limitazione, ma aumenta, quanto meno, il regime di trasparenza.

Tra gli articoli negativi abbiamo la possibilità di poter ricorrere, anche se i... _OMISSIS_ ...ccisione di riferimento, considerato umanitario dalla norma, ma che in realtà provoca elevati e prolungati livelli di sofferenza, fatto riconosciuto scientificamente[13].

La direttiva deve essere recepita dagli Stati entro l’1 gennaio 2013.

Negli ultimi anni gli esperimenti su animali sono diminuiti, ma in parallelo si registra un aumento degli esperimenti in deroga, ovvero quelli condotti a scopo didattico e/o senza anestesia o quelli condotti su cani, gatti e primati non umani (sono passati da una media di 128 per il biennio 2004-2005 a 141 per il biennio 2006-2007[14]). Questo dato, inedito fino al 2004[15], stride con ciò che la normativa vigente prevede in materia, ossia che gli esperimenti condotti sulle specie di cui sopra oppure eseguiti senza ri... _OMISSIS_ ...azionale ed europeo sia sempre più rivolto alla promozione di metodi sostitutivi all’impiego di animali, i numeri legati alla sperimentazione sono in aumento, arrivando ad una media annua di 911.962 animali in Italia[17].

Oltre ai test farmacologici, a quelli per la ricerca medica e a quelli per determinare la tossicità di una sostanza, esiste un altro ambito, probabilmente meno noto, nel quale vengono utilizzati animali ossia la psicologia e nonostante risulti irrazionale tentare di estrapolare conclusioni sulla psicologia di esseri viventi che non condividono con l’uomo il principale strumento di comunicazione (il linguaggio) gli esperimenti in questo campo sono abbastanza numerosi e quasi tutti raggiungono un grado di sofferenza fisica e/o psicologica verament... _OMISSIS_ ...ti somministrati psicofarmaci in fase sperimentale, ma in quest’ambito non esistono dati statistici chiari[18].

Si ritiene che le specie più utilizzate siano quelle dei roditori (topi, ratti, criceti) e non per motivazioni scientifiche, ma per ragioni economiche[19]. Tuttavia, non esiste altro campo della ricerca in cui si faccia un uso così frequente anche delle specie più evolute e in particolare proprio dei primati non umani[20].

Un test di ricerca sulla depressione e sulla relativa terapia consisteva nel sottoporre alcuni cani ad una serie di scariche elettriche che non potevano evitare. Alla fine i cani rinunciavano ad ogni tentativo di evitare lo shock elettrico e diventavano apatici ed impotenti. Molti altri ricercatori hanno utilizzato spe... _OMISSIS_ ...mento di disperazione che ne derivava, come si osserva nel test che consiste nel nuotare fino allo sfinimento. I sintomi causati da questo test, denominato dell’impotenza appresa, consistono nella riduzione del consumo del cibo e dell’acqua, perdita di capacità di intraprendere iniziative, calo ponderale, perdita della normale competitività, della normale attività di pulizia e di interesse per le attività ludiche, alterazioni del sonno e mancata risposta a stimolazioni celebrali gratificanti[21].

Gli animali sono impiegati sia nella ricerca di base per cercare di comprendere i sintomi, i meccanismi biologici e psicologici attraverso cui si sviluppa una malattia, sia nella ricerca applicata per valutare la tossicità e la terapeuticità delle nuove sostanze che dovr... _OMISSIS_ ...a la vivisezione, anche se meno importanti. I vivisettori giustificano il loro operare sostenendo che le loro ricerche sono finalizzate al progresso della scienza e quindi al benessere del genere umano. Questa già falsa giustificazione, non può sicuramente valere per le prove belliche[23].

Per studiare gli effetti dei proiettili ad alta velocità sono state sparate sfere d’acciaio nella testa di alcune scimmie, così come sono stati sparati proiettili di gomma e plastica su pecore. Ancora sono stati studiati gli effetti di diverse sostanze tossiche, facendo inalare gas nervino ad alcuni cani o i gas antisommossa a diverse specie animali.

La vivisezione viene impiegata anche nella didattica[24]: nel 2000 in Italia sono stati uccisi 2835 animali per l... _OMISSIS_ ...squo;anatomia e la fisiologia degli animali. Come risulta logico, sarebbe più utile incentivare la frequentazione delle sale anatomiche, dove poter assistere ad autopsie e risparmiare così la vita di molti animali[25].

Il 29 aprile 2008 il Ministero dell’Istruzione ha inviato a tutti i Direttori degli Uffici Scolastici Regionali e a tutti i dirigenti degli Uffici Scolastici Provinciali la Nota[26] sull’impiego di animali e loro parti per le esercitazioni didattiche di biologia nelle scuole di ogni ordine e grado, che invita all’uso di supporti didattici moderni ed efficaci, oltre che eticamente sostenibili[27].

Per quanto riguarda la sperimentazione cosmetica, il Parlamento europeo votò nel 1992 una Direttiva in cui si stabiliva i... _OMISSIS_ ...di ricerca non può essere presentata come indispensabile per il progresso della scienza e l’opinione pubblica è da tempo schierata per la sua totale abolizione[28].

Nonostante questo, ogni anno, prodotti o sostanze di base vengono iniettati negli occhi dei conigli, spalmati sulla carne viva del dorso delle cavie, buttati a forza nella gola dei ratti e somministrati a cani e gatti. Le conseguenze sono ulcerazioni, vomito, emorragie e infine la morte.

Due più recenti direttive europee (2003/15/CE[29] e 2003/80/CE[30]) in materia di prodotti cosmetici, sono state recepite con decreto legislativo n. 50 del 15 febbraio 2005[31].

Le principali novità introdotte riguardano il divieto di eseguire test su animali dei prodotti cosmetici finiti a par... _OMISSIS_ ...ce che anche i prodotti cosmetici finiti provenienti dal mercato extra europeo non siano stati testati su animali[32]; la cessazione definitiva dei test su animali per materie prime cosmetiche entro il 2013[33]; il divieto di indicare il prodotto come “non testato su animali” se non quando non sia garantito che il test non viene compiuto in nessun punto della filiera produttiva e non solo sul prodotto finito, e questo dall’11 marzo 2005[34].

Il divieto di sperimentazione sui prodotti finiti è stato attuato immediatamente dall’entrata in vigore del decreto n. 50 del 2005, ovvero dal 16 aprile 2005.

È stato anche fissato un periodo massimo per l’attuazione del divieto di sperimentazione su ingredienti o combinazioni di ingredienti o... _OMISSIS_ ...tica il limite di attuazione è stabilito in 10 anni, quindi 11 marzo 2013[35].

Secondo questa normativa, non avremmo più dovuto trovare in commercio prodotti cosmetici testati su animali a partire da marzo 2005, in realtà sono ancora molto pochi i nomi delle ditte cruelty free[36].

Questo tipo di tutela offerta agli animali è sintomo del variare della sensibilità umana di fronte a talune attività ritenute non più ammissibili: è ormai giudicata intollerabile l’imposizione di pesanti sofferenze agli animali per soddisfare un bisogno solo voluttuario, in un campo in cui è possibile ricorrere a tecniche scientifiche alternative[37].

Non si considera a volte però che per gli animali “da laboratorio” le sofferenze iniziano già nella ... _OMISSIS_ ...sempio i primati, dopo esser stati catturati, devono subire un lungo viaggio che li porterà negli istituti di ricerca. Durante il trasporto la maggior parte di essi muore: solo il 10% dei primati non umani catturati giunge vivo a destinazione, e qui viene stabulato in piccole gabbie.

Se invece gli animali provengono dagli allevamenti, conducono fin dalla nascita una vita artificiale, ogni loro spostamento è condizionato, e sono costretti tutta la vita in una gabbia, nella quale viene ostacolato, se non addirittura impedito, ogni contatto con i loro simili[38].

I produttori di cani Beagle[39] assicurano che i loro cani vengono maneggiati quotidianamente in modo da essere docili e socievoli per il lavoro del vivisettore. Vengono, in ogni caso, allevati in un amb... _OMISSIS_ ...nati geneticamente per sviluppare alcune patologie: sono così disponibili ratti ipertesi, topi con lesioni metaboliche, topi che sviluppano tumore mammario.

Le specie allevate sono molteplici: ratti, topi, cani, gatti, maiali mini pig, caprette nane del Tibet, colombi, cavie, criceti, pulcini, rane, rospi e sanguisughe. Generalmente gli animali sono germ free, risultato che si ottiene non esponendo mai gli animali ad un ambiente naturale, ma relegandoli ad un habitat assolutamente asettico, nel quale non vengono mai a contatto con alcun microrganismo. Come si può facilmente immaginare, questi animali sono immunologicamente deprivati e per loro una banale infezione può essere mortale.

Alcuni altri, come per esempio le rane, vengono allevati all’in... _OMISSIS_ ...iche in materia, limitandosi a sancire che le disposizioni del titolo IX-bis non si applicano ai casi previsti dalle leggi speciali in materia di sperimentazione scientifica sugli animali (art. 19-ter disp. att.) il che pare un’assurdità vista l’inutilità di alcuni esperimenti (se non di tutti)[42]: sono infatti 15.000 gli animali ustionati a morte per dimostrare statisticamente gli effetti, peraltro già noti, di un estratto epatico; sono stati 14 i gatti spellati vivi per sapere se una somministrazione di adrenalina sarebbe riuscita ad evitare l’abbassamento della temperatura corporea; furono utilizzate 350 scimmie Rhesus[43] (la cui struttura ossea, elasticità e resistenza sono decisamente diverse da quelle umane) ad essere gettate contro un muro di cemento per controll... _OMISSIS_ ...eicolo, maggiori sono i danni[44].

La norma in oggetto parla però solo di sperimentazione scientifica e non cosmetica, che dovrebbe per questa ragione doversi già considerare vietata[45].

Non è chiaro inoltre perché in materia di sperimentazione non venga data una maggior tutela neanche a cani e gatti, che nell’immaginario collettivo non s...