La conferenza di servizi

PROCEDURA --> CONFERENZA DI SERVIZI

L’assenza di una relazione tecnica in sede di conferenza di servizi non legittima l’amministrazione a negare l’autorizzazione richiesta dal privato dovendosi, invece, richiedere un’integrazione istruttoria.

Non può ritenersi che rientri nel concetto di semplificazione amministrativa la previsione dell’avvio della conferenza di servizi in assenza di un progetto definitivo.

La Conferenza dei servizi decisoria ex art. 14 ter della L. 241/90 è finalizzata, secondo i principi della concentrazione e della massima acquisizione degli interessi nonché della celerità del procedimento, all’assunzione di una decisione pluristrutturata in cui, cioè, concorrono tutti gli atti anche endoprocedimentali, quali pareri, nulla osta, atti di assenso, autorizzazioni, concessioni, che per legge debbono essere acquisiti dall’autorità procedente, titolare del potere di a... _OMISSIS_ ...vvedimento finale, ai quali quest’ultimo è subordinato.

Nel convocare una “conferenza di servizi” l’amministrazione procedente ha il potere discrezionale di invitare le altre amministrazioni, ovvero i soggetti interessati al procedimento, per una composizione accelerata di tutti gli aspetti del procedimento propedeutici all’adozione del provvedimento finale.

La Conferenza dei servizi costituisce un modulo procedimentale e non postula necessariamente una sorta di riunione in sede fisica dei soggetti interessati, con la conseguenza che ciò che rileva è unicamente la circostanza che i pareri e gli atti richiamati siano pervenuti all'amministrazione procedente nell'ambito di tale procedimento.

È vero che la conferenza di servizi è solo una modalità procedimentale ma è anche vero che mediante tale modalità procedimentale possono operarsi modifiche e varianti agli strumenti urbanistici, onde i progetti ... _OMISSIS_ ...nferenza di servizi vengono inserite, come varianti, nell’ambito dei piani urbanistici per effetto delle deliberazioni assunte in conferenza di servizi.

La conferenza di servizi è solo un modulo procedimentale e non costituisce anche un ufficio speciale della pubblica amministrazione autonomo rispetto ai soggetti che vi partecipano, limitandosi a facilitare il coordinamento tra le singole amministrazioni interessate.

Il modulo procedimentale e di semplificazione amministrativa rappresentato dalla conferenza dei servizi è precipuamente finalizzato alla definizione in un unico contesto di tutte le eventuali difficoltà interpretative od operative connesse a un determinato intervento.

Il provvedimento finale adottato dalla P.A. a seguito della conferenza di servizi non ha natura meramente riepilogativa e dichiarativa delle determinazioni assunte in sede di Conferenza, ma rappresenta un vero e proprio momento costitutivo dell... _OMISSIS_ ...i conclusive del procedimento.

Nell'ambito della conferenza di servizi occorre distinguere tra la fase «istruttoria», concernente i lavori in senso stretto della conferenza, e il momento conclusivo, che presuppone una attività di valutazione da parte della amministrazione procedente in ordine alle posizioni espresse ed alle prescrizioni eventualmente formulate, che sfocia prima in una determinazione conclusiva e poi in un provvedimento finale "conforme". In quest'utlima sede, la P.A. procedente deve prendere in considerazione non solo le posizioni acquisite all’interno della conferenza di servizi ma anche tutti gli elementi ritenuti in tale prospettiva strettamente necessari, e tra questi quelle attività successive che, se del caso, il privato dovrà apprestare per dare effettivo seguito alle prescrizioni ed alle condizioni espresse in conferenza.

Il provvedimento conclusivo, quando non ribalti le decisioni prese i... _OMISSIS_ ...renza di Servizi, è atto meramente confermativo e consequenziale delle determinazioni assunte in sede di Conferenza: non è pertanto necessario che esso presenti un'articolata motivazione con riferimento a valutazioni che le P.A. partecipanti abbiano già svolto in modo esteso nell'ambito della Conferenza stessa.

PROCEDURA --> CONFERENZA DI SERVIZI --> PERFEZIONAMENTO

Laddove sia stata convocata una conferenza di servizi (ai sensi del Dpr n. 447/1998 oggi sostituito dal Dpr n. 160/2010) e quest’ultima abbia assunto le relative determinazioni, il comune ha l’obbligo di pronunciarsi sulle stesse, mediante deliberazione del consiglio comunale, nel termine di sessanta giorni in difetto realizzandosi un’ipotesi di silenzio-inadempimento.

La presunzione legale di conoscenza della determinazione conclusiva assunta in conferenza di servizi discende unicamente dalla sua pubblicazione nel bollettino ufficiale della... _OMISSIS_ ...anche dal fatto che siano successivamente poste in essere ulteriori modalità di divulgazione che hanno solo la finalità di assicurare una maggiore pubblicità all'atto.

L’istituto della conferenza di servizi decisoria, disciplinata dagli artt. 14 e ss. della legge n. 241 del 1990, è caratterizzato da una struttura dicotomica, articolata in una fase che si conclude con la determinazione della conferenza che ha valenza endoprocedimentale, ed in una successiva fase che si conclude con l’adozione del provvedimento finale, che ha valenza esoprocedimentale ed esterna, riservata all’Autorità procedente.

PROCEDURA --> CONFERENZA DI SERVIZI --> REGIONI/PROVINCE

La legge statale n. 241/1990 è applicabile, nelle sue disposizioni generali, anche alla conferenza di servizi disciplinata a livello regionale.

PROCEDURA --> CONFERENZA DI SERVIZI --> REGIONI/PROVINCE --> BASILICATA

L... _OMISSIS_ ...L.R. Basilicata n. 23/1999 non prevede la partecipazione alla Conferenza di Localizzazione, convocata per la realizzazione di un’opera pubblica, del soggetto privato, proprietario dei terreni, dove dovrebbe essere costruita l’opera pubblica e perciò soggetto ad eventuale espropriazione; l’unica eccezione prevista da tale norma è quella dell’eventuale soggetto privato, proponente l’intervento di realizzazione dell’opera pubblica.

PROCEDURA --> CONFERENZA DI SERVIZI --> REGIONI/PROVINCE --> CAMPANIA

La peculiare conferenza di servizi creata dall’articolo 24 della l.r. Campania n. 16/2004 comporta che, una volta effettuata la rielaborazione delle tavole di piano e delle norma tecniche di attuazione, nonché il dimensionamento delle zone di espansione residenziale, la relativa determinazione appartiene alla sfera delle modifiche di ufficio apportate al Piano dalla provincia, mentre rimane integro... _OMISSIS_ ...Comune di ratificare o meno dette modifiche.

PROCEDURA --> CONFERENZA DI SERVIZI --> REGIONI/PROVINCE --> LIGURIA

La previsione contenuta nell'art. art. 60 comma 1 L.R. l.r. Liguria n. 36/1997, che ricollega all'approvazione del progetto in sede di conferenza di servizio la dichiarazione di pubblica utilità, risulta coerente con la previsione dell'art. 12 comma 1 lettera b) del d.P.R. n. 327/2001.

PROCEDURA --> CONFERENZA DI SERVIZI --> REGIONI/PROVINCE --> LOMBARDIA

L'art. 97 l.r. Lombardia 12/2005, oltre a disporre la obbligatoria partecipazione alla Conferenza della Provincia ai fini della valutazione della compatibilità del progetto con il proprio piano territoriale di coordinamento, prevede direttamente la non approvazione dei progetti per i quali la Conferenza di servizi rilevi elementi di incompatibilità con previsioni prevalenti del PTCP o del PTR, confermando quindi, seppur implicitame... _OMISSIS_ ...ferenza può recepire detto parere negativo.

L’art. 7, c.18, della l.r. Lombardia n. 1/2005 assume carattere di specialità rispetto all’art. 97 della l.r. 12/05, che pone la disciplina dello Sportello unico per le attività produttive, anche tenuto conto del fatto che il primo reca una disciplina di dettaglio del funzionamento della conferenza dei servizi.

In tema di conferenza di servizi, la l.r. Lombardia n.12/2005 (regolante la gestione del territorio) detta un principio di codecisione tra enti equiordinati, che esclude un rapporto di rigida gerarchia tra gli stessi, per cui la Regione non può sostituirsi alla Provincia nell’esercizio di una attività propria di questa.

L’intervento del Regione, per mezzo del suo Presidente, nella conferenza di servizi di cui all’art. 7, c.18, l.r. Lombardia 1/2005, si inserisce “iussu legis”, non ha natura sostitutiva del parere della Provincia ma del... _OMISSIS_ ...ne definitiva del SUAP ed ha la funzione di valutare le diversità di giudizio emerse in sede Conferenza, risultando peraltro coerente con il principio generale dell’ordinamento regionale che in effetti delinea e legittima la funzione di coordinamento (e non di sovraordinazione gerarchica) che l’ente Regione esplica nei confronti dei vari livelli in cui si articola la pianificazione urbanistica sub-regionale.

PROCEDURA --> CONFERENZA DI SERVIZI --> REGIONI/PROVINCE --> MARCHE

La conferenza di servizi prevista dall'art. 13 L.R. Marche 26/1999 ha natura decisoria.

PROCEDURA --> CONFERENZA DI SERVIZI --> RETI FERROVIARIE

L'art. 7 della L. n. 385/90 è norma speciale (per cui essa non è suscettibile di integrazione attraverso la norma generale di cui all'art. 14 della L. n. 241/90) e la sua specialità risiede nel valore sostitutivo delle risultanze della conferenza di servizi ivi prevista di... _OMISSIS_ ...rventi dei diversi soggetti coinvolti nel procedimento di approvazione di opere ferroviarie superiori ad un determinato importo.

PROCEDURA --> CONFERENZA DI SERVIZI --> SITI INQUINATI

Il decreto di recepimento delle determinazioni conclusive di una conferenza di servizi decisoria relativa ad un sito di bonifica di interesse nazionale costituisce un mero atto di gestione di competenza dirigenziale e non del Ministro dell’Ambiente.

Nel modulo procedimentale della conferenza di servizi i pareri o le intese di cui all'art. 252, co. 4 D.Lgs. 152/2006 e all'art. 15 co. 4 D.M. 471/1999 ben possono essere acquisiti all’interno della conferenza stessa, senza che in sede di adozione del provvedimento finale si debba procedere ad una nuova acquisizione.

PROCEDURA --> CONFERENZA DI SERVIZI --> VINCOLI D. LGS. 42/2004

In caso di d.i.a. su immobili vincolati, qualora l'autorità preposta ... _OMISSIS_ ... vincolo abbia espresso parere negativo all'effettuazione dell'intervento, la convocazione della conferenza di servizi costituisce un'inutile duplicazione.

Fino al 2010 vigeva nell’ordinamento il principio secondo cui le autorizzazioni delle amministrazioni preposte a tutela di interessi sensibili, tra cui quelli paesaggistici o inerenti alla tutela del patrimonio culturale, non dovessero essere acquisiti tacitamente, anche in seno a conferenze di servizi: proprio al fine di modificare tale profilo è intervenuto il legislatore del 2010, espressamente ricomprendendo le amministrazioni proposte alla tutela ambientale e del patrimonio culturale tra quelle il cui assenso si ritiene acquisito qualora non manifestino un motivato dissenso in seno alla conferenza.

PROCEDURA --> CONFERENZA DI SERVIZI --> IMPIANTI DI TELECOMUNICAZIONE

La conferenza di servizi in materia di impianti di radiotelefonia deve essere convocata sol... _OMISSIS_ ...in cui una delle amministrazioni interessate dal rilascio del titolo autorizzatorio abbia espresso motivato dissenso: siffatta evenienza non ricorre nel caso in cui il parere negativo sia riconducibile ad un organo della medesima P.A. che deve rilasciare il titolo previsto dall’art. 87 D. Lgs. 259/2003.

Qualora in ipotesi di autorizzazione radiotelevisiva si venga a creare un circolo vizioso tra le varie Amministrazioni, pretendendo ciascuna che sia l’altra a rilasciare il provvedimento che le viene richiesto e ritenendo di non poter provvedere senza il provvedimento dell'altra, l’amministrazione comunale deve convocare una Conferenza dei Servizi, invitando alla medesima tutte le amministrazioni interessate e lo stesso richiedente la concessione in sanatoria, così che ciascuna Amministrazione, nell’ambito dello stesso procedimento di valutazione della richiesta di concessione in sanatoria, e dell’autorizzazione prevista... _OMISSIS_ ..., 87 e 88 del codice delle comunicazioni elettroniche, approvato con D. Lgs. 1.8.2003 n. 259, possa esprimere il proprio punto di vista.

La conferenza di servizi prevista dall'art. 87, co. 6, d. lgs. 259/2003 è configurata come conferenza decisoria. Ad essa possono partecipare, con diritto di voto gli enti locali, l'A.R.P.A. e le P.A. soltanto nei casi in cui debbano rendere intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati, cioè manifestazioni di volontà previste dalla normativa ai fini del procedimento; quanto ai privati, deve essere assicurata la partecipazione, senza diritto di voto, del soggetto proponente il proget...


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