Valutazione del carattere precario di un manufatto edilizio

OPERE ED INTERVENTI --> CASISTICA --> MANUFATTO PRECARIO

Al fine di verificare se una determinata opera abbia carattere precario, che è condizione per l'accertamento della non necessarietà del rilascio del relativo permesso di costruire, occorre verificare la destinazione funzionale e l'interesse finale al cui soddisfacimento essa è destinata; pertanto, solo le opere agevolmente rimuovibili, funzionali a soddisfare una esigenza oggettivamente temporanea, destinata a cessare dopo il tempo, normalmente non lungo, entro cui si realizza l'interesse finale, possono dirsi di carattere precario e, in quanto tali, non richiedenti il permesso di costruire.

Non sono manufatti destinati a soddisfare esigenze meramente temporanee quelli destinati ad una utilizzazione perdurante nel tempo, come sono le opere “stagionali”, di talché l'alterazione del territorio non può essere considerata temporanea, precaria o irrilevante.
... _OMISSIS_ ...rattere precario di un manufatto deve essere valutato non con riferimento al tipo di materiali utilizzati per la sua realizzazione, ma avendo riguardo all’uso cui lo stesso è destinato, nel senso che, se le opere sono dirette al soddisfacimento di esigenze stabili e permanenti, deve escludersi la natura precaria dell’opera, a prescindere dai materiali utilizzati e dalla tecnica costruttiva applicata.

La precarietà o non di un'opera edilizia va valutata con riferimento non alle modalità costruttive, bensì alla funzione cui essa è destinata, con la conseguenza che non sono manufatti destinati a soddisfare esigenze meramente temporanee quelli destinati ad una utilizzazione perdurante nel tempo, di talché l'alterazione del territorio non può essere considerata temporanea, precaria o irrilevante.

Un'opera può essere qualificata come precaria ove sia destinata ad essere rimossa non appena siano venuti meno i bisogni, meramente o... _OMISSIS_ ... ne hanno determinato l'installazione; viceversa, ove la costruzione sia precostituita al soddisfacimento di interessi stabili e permanenti, viene meno il requisito della precarietà.

La precarietà o meno di un'opera edilizia va valutata con riferimento non alle modalità costruttive, bensì alla funzione cui essa è destinata, con la conseguenza che non sono manufatti destinati a soddisfare esigenze meramente temporanee quelli destinati ad una utilizzazione perdurante nel tempo, di talché l'alterazione del territorio non può essere considerata temporanea, precaria o irrilevante.

Al fine di valutare se un manufatto sia rilevante sotto il profilo urbanistico ed edilizio, si deve seguire non il criterio strutturale, ma il criterio funzionale, per cui un'opera se è realizzata per soddisfare esigenze che non sono temporanee non può beneficiare del regime proprio delle opere precarie anche quando le opere sono state realizzate con materiali fa... _OMISSIS_ ...ili.

L'usuale deposito di materiali e attrezzi edili, che per sua natura ha durata limitata al cantiere al quale serve, è un tipico manufatto precario insuscettibile di condono.

Per opera di carattere precario deve intendersi quella, agevolmente rimuovibile, funzionale a soddisfare un’esigenza fisiologicamente e oggettivamente temporanea (es. baracca o pista di cantiere, manufatto per una manifestazione ecc.) destinata a cessare dopo il tempo, normalmente breve, entro cui si realizza l'interesse finale che la medesima era destinata a soddisfare.

Il carattere precario deve essere escluso allorquando vi sia un'oggettiva idoneità del manufatto a incidere stabilmente sullo stato dei luoghi, essendo l'opera destinata a dare un'utilità prolungata nel tempo, ancorché a termine, in relazione all'obiettiva e intrinseca natura della costruzione.

La natura precaria di un’opera non può essere desunta dalla tempo... _OMISSIS_ ...estinazione soggettivamente assegnatagli dal costruttore, rilevando piuttosto la sua oggettiva idoneità a soddisfare un bisogno non provvisorio attraverso la perpetuità della funzione.

Il carattere della precarietà di un manufatto deve essere escluso allorquando vi sia un'oggettiva idoneità dello stesso a incidere stabilmente sullo stato dei luoghi, essendo l'opera destinata a dare un'utilità prolungata nel tempo, ancorché a termine, in relazione all'obiettiva e intrinseca natura della costruzione.

La precarietà di una costruzione non può essere desunta dalla temporaneità della destinazione soggettivamente data all'opera dal costruttore, ma deve ricollegarsi alla intrinseca destinazione materiale dell'opera ad un uso realmente precario e temporaneo per fini specifici, contingenti e limitati nel tempo, con conseguente possibilità di successiva e sollecita eliminazione, non risultando, peraltro, sufficiente la sua rimovibilità o il mancato anc... _OMISSIS_ ...o.

Un chiosco o gazebo, ancorché realizzato non con strutture murarie, ma con materiali amovibili, riveste il carattere di costruzione non precaria quando sia destinato a soddisfare esigenze permanenti (ad es. rappresentare la sede di un'attività commerciale).

Il carattere stabile di opere realizzate non è compatibile con la loro edificazione sulla base di una autorizzazione che, per sua natura, non poteva che riguardare strutture temporanee tali da non determinare una trasformazione di tipo permanente del territorio.

La stabilità di un’opera edilizia non dipende dal materiale utilizzato per la sua realizzazione.

In ordine ai requisiti che deve avere un'opera edilizia per essere considerata precaria, possono essere ipotizzati in astratto due criteri discretivi: 1) criterio strutturale, in virtù del quale è precario ciò che non è stabilmente infisso al suolo; 2) il criterio funzionale, in virtù del quale è ... _OMISSIS_ ...e è destinato a soddisfare un'esigenza temporanea.

Per individuare la natura precaria di un'opera si deve seguire non il criterio strutturale, ma il criterio funzionale, per cui un'opera può anche non essere stabilmente infissa al suolo, ma se essa presenta la caratteristica di essere realizzata per soddisfare esigenze non temporanee, non può beneficiare del regime delle opere precarie.

La natura precaria di un manufatto non può essere desunta dalla temporaneità della destinazione soggettivamente data all'opera dal costruttore, ma deve ricollegarsi all'intrinseca destinazione materiale di essa a un uso realmente precario e temporaneo, per fini specifici, contingenti e limitati nel tempo, non essendo sufficiente che si tratti eventualmente di un manufatto smontabile e/o non infisso al suolo.

La natura precaria di un intervento edilizio deve essere valutata in riferimento alle esigenze e all'utilità che la struttura è destinata ... _OMISSIS_ ... prescindere dai suoi connotati e dai materiali utilizzati.

I requisiti per poter definire precaria una costruzione sono stati individuati: a) nella destinazione obiettiva, rivolta ad una necessità contingente; b) nell’intenzione originaria di rimuovere la struttura al venir meno della necessità del soddisfacimento dell’esigenza temporanea; c) nella provata esistenza di un rapporto di strumentalità della struttura con la situazione di necessità temporanea.

La precarietà della costruzione va valutata a prescindere dalla maggiore o minore amovibilità delle parti che compongono l’opera, ma considerando quest’ultima alla luce della sua obiettiva ed intrinseca destinazione naturale, che ne indichi l’uso oggettivamente precario e temporaneo.

Per aversi un manufatto precario si deve seguire non il criterio strutturale, ma il criterio funzionale: un'opera, se è realizzata per soddisfare esigenze che non s... _OMISSIS_ ... non può beneficiare del regime proprio delle opere precarie anche quando le opere sono state realizzate con materiali facilmente amovibili.

Per opera edilizia di carattere precario deve intendersi quella, agevolmente rimuovibile, funzionale a soddisfare un’esigenza fisiologicamente e oggettivamente temporanea (es. baracca o pista di cantiere, manufatto per una manifestazione ecc.) destinata a cessare dopo il tempo, normalmente breve, entro cui si realizza l'interesse finale che la medesima era destinata a soddisfare.

Il carattere precario di un'opera edilizia deve essere escluso allorquando vi sia un'oggettiva idoneità del manufatto a incidere stabilmente sullo stato dei luoghi, essendo l'opera destinata a dare un'utilità prolungata nel tempo, ancorché a termine, in relazione all'obiettiva ed intrinseca natura della costruzione.

La natura precaria di un’opera edilizia non può essere desunta dalla temporaneità dell... _OMISSIS_ ...soggettivamente assegnatagli dal costruttore, rilevando piuttosto la sua oggettiva idoneità a soddisfare un bisogno non provvisorio attraverso la perpetuità della funzione.

Va negato il carattere di opere precarie alle strutture adibite a riparo di strumenti di lavoro e materiali.

Per qualificare un’opera precaria è necessaria l’agevole rimovibilità della stessa e la sua funzione tesa a soddisfare una esigenza oggettivamente temporanea, destinata a cessare dopo il breve tempo entro cui si realizza l'interesse finale.

La precarietà del manufatto, circostanza desumibile solo dalla destinazione d’uso, e non dal tipo di ancoraggio al suolo né dai materiali utilizzati, va valutata alla luce dell’obbiettiva ed intrinseca destinazione naturale dell’opera.

Ciò che incide sul carattere precario o meno dell’opera non è la tipologia di materiale, ma bensì il dato funzionale, cioè ... _OMISSIS_ ... sia destinato al soddisfacimento di esigenze durevoli o meramente temporanee.

Il concetto di “opera precaria” si ricollega al dato “funzionale”, risultando esclusa dal concetto in questione ogni tipologia di manufatto, a prescindere dal materiale di esecuzione, che non sia connessa ad esigenze meramente temporanee.

La risalenza nel tempo della permanenza di unl’opera evidenzia inequivocabilmente che la stessa risulta funzionale ad un utilizzo stabile e duraturo nel tempo, cosicché non si può qualificare come opera precaria.

In base alla normativa di cui all'art. 3 DPR 380/2001, appare evidente che il concetto di opera precaria si ricollega al dato funzionale, risultando esclusa dal concetto in questione ogni tipologia di manufatto, a prescindere dal materiale di esecuzione, che non sia connessa ad esigenze meramente temporanee.

I manufatti non precari, ma funzionali a soddisfare es... _OMISSIS_ ...ti, vanno considerati come idonei ad alterare lo stato dei luoghi, con un sicuro incremento del carico urbanistico, a nulla rilevando la precarietà strutturale del manufatto, la rimovibilità della struttura e l'assenza di opere murarie, posto che il manufatto non precario (es.: gazebo o chiosco) non è deputato ad un suo uso per fini contingenti, ma è destinato ad un utilizzo destinato ad essere reiterato nel tempo in quanto stagionale.

L'intervento precario deve necessariamente possedere alcune specifiche caratteristiche: la sua precarietà non può essere desunta dalla temporaneità della destinazione soggettivamente data all'opera dall'utilizzatore; sono irrilevanti le caratteristiche costruttive i materiali impiegati e l'agevole amovibilità; deve avere una intrinseca destinazione materiale ad un uso realmente precario per fini specifici, contingenti e limitati nel tempo; deve essere destinata ad una sollecita eliminazione alla cessazione dell'uso.
|... _OMISSIS_ ...ture di rilevante entità (come container e tettoie), se volte a soddisfare le esigenze connesse alle lavorazioni di un'attività produttiva in modo stabile, non possono essere considerate opere precarie.

Il richiamo alla natura pertinenziale del manufatto non è sufficiente a dimostrare la illegittimità dell’ordinanza di demolizione se si è in presenza di vincolo paesaggistico e l’ordine di demolizione è fondato anche sulla illegittimità paesaggistica.

In edilizia un’opera si può considerare precaria quando, anche a prescindere dai materiali e dalla più o meno agevole amovibilità, sia oggettivamente destinata ad un uso provvisorio e momentaneo, il che trova ostacolo nell'utilizzo per l’attività d’impresa.

Si possono ipotizzare due criteri per individuare un'opera edilizia precaria: 1) il criterio strutturale, in virtù del quale è precario ciò che non è stabilmente infisso al suolo; 2) il criterio fu... _OMISSIS_ ...rtù del quale è precario ciò che è destinato a soddisfare un'esigenza temporanea. Si deve prediligere non il criterio strutturale, ma il criterio funzionale, per cui un'opera può anche non essere stabilmente infissa al suolo, ma se essa presenta la caratt...


...continua.  Qui sono visibili 14000 su 15034 caratteri complessivi dell'articolo.

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi giurisprudenziali estrapolate da un nostro codice o repertorio. Il cliente può acquistare il semplice articolo così come appare in questa pagina, senza gli omissis e senza la limitazione quantitativa. Nel caso occorrano informazioni più complete, si invita ad acquistare il codice o repertorio, dove le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle sentenze a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare. 

Acquista per soli 8,00 € l'articolo, che ti verrà inviato via mail e che potrai scaricarti dalla tua area privata nella sua interezza e senza omissis.

Acquista articolo