La Decisione Quadro 2003/568/GAI: gli articoli 3, 4, 5, 6, 7, 9

uo;analisi dell’articolo 3 – Istigazione e favoreggiamento L’articolo 3 si concentra sulla partecipazione secondaria al reato di corruzione sotto forma di istigazione e favoreggiamento; non copre i tentativi di reato [1].

Attualmente 26 Stati membri, ad eccezione della Spagna che non ha trasmesse utili informazioni alla commissione, rispettano le disposizioni dell’articolo 3.

L’analisi dell’articolo 4 – Sanzioni penali e di altra natura L’articolo 4 prevede che i reati di corruzione nel settore privato siano passibili di sanzioni penali «effettive, proporzionate e dissuasive» (articolo 4, paragrafo 1).

Impone altresì agli Stati membri di assicurare che i reati di corruzione passiva e attiva nel settore privato siano passibili di pene detentive di durata massima compresa almeno tra uno e tre anni (articolo 4, paragrafo 2).

L’articolo ... _OMISSIS_ ...prescrive che, in conformità con i propri principi e norme costituzionali, gli Stati membri dispongano in determinate circostanze l’interdizione temporanea delle persone fisiche dall’esercizio, in una posizione e in una capacità analoghe, della specifica attività commerciale o altra comparabile in relazione alla quale esse hanno posto in essere il reato.

Ventidue Stati membri hanno pienamente recepito questo articolo nella legislazione nazionale [2], mentre ventisei Stati membri, oltre la mancata valutazione della Spagna hanno recepito l’articolo 4, paragrafo 2; infine ventidue Stati membri hanno dato piena attuazione all’articolo 4, paragrafo 3, con parziale o mancato accoglimento di altri quattro.

L’analisi dell’art. 5 – Responsabilità delle persone giuridiche L’articolo 5 disciplina la responsabilità delle persone giuridiche in rapporto sia alla corruzione attiva che passiva. Gli Stati memb... _OMISSIS_ ...urare che le persone giuridiche siano dichiarate responsabili degli illeciti di corruzione commessi a loro beneficio da qualsiasi persona, che “agisca individualmente o in quanto parte di un organo della persona giuridica”, la quale occupi una posizione dirigente in seno alla persona giuridica stessa (articolo 5, paragrafo 1).

Gli Stati membri devono assicurare che una persona giuridica possa essere dichiarata responsabile anche nei casi in cui la perpetrazione dell’illecito sia stata resa possibile dalla carenza di sorveglianza o controllo (articolo 5, paragrafo 2).

La responsabilità delle persone giuridiche non esclude l’azione penale contro le persone fisiche che siano autori, istigatori o complici di un illecito (articolo 5, paragrafo 3).

Nonostante i progressi registrati negli ultimi anni, le carenze complessive rilevate nel recepimento dell’articolo 5 continuano a costituire motivo di preocc... _OMISSIS_ ... Commissione. Quindici Stati membri hanno dato piena attuazione all’articolo 5 [3]. Otto Stati membri lo hanno recepito parzialmente [4]. CZ e IT non lo hanno recepito. La SK non ha fornito informazioni sufficienti e ES non ha inviato risposte al riguardo.

Ventitré Stati membri hanno introdotto la responsabilità delle persone giuridiche, conformemente a quanto prescritto dall’articolo 5, paragrafo 1 [5].

Ben 15 Stati membri hanno recepito l’articolo 5, paragrafo 2 [6].

In ogni caso l’analisi dei paragrafi 2 e 3 dell’art. 5 è stata resa difficile dalla carenza di informazioni fornite dagli Stati membri, in quanto nella loro legislazione, molti Stati membri non fanno diretto riferimento al caso della carenza di sorveglianza oppure non specificano se la responsabilità delle persone giuridiche esclude o meno la responsabilità delle persone fisiche.

L’analisi dell’articolo 6 ... _OMISSIS_ ...i per le persone giuridiche L’articolo 6 impone agli Stati membri di stabilire sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive (di natura penale o non penale) per le persone giuridiche che sono state dichiarate responsabili dei reati di corruzione attiva e passiva, istigazione e favoreggiamento nonché dell’aver reso possibile la commissione dell’illecito per la carenza di sorveglianza o controllo.

Fornisce inoltre esempi delle sanzioni che possono essere imposte, quali l’esclusione dal godimento di vantaggi o aiuti pubblici, il divieto di esercitare un’attività commerciale, l’assoggettamento a sorveglianza giudiziaria o provvedimenti giudiziari di liquidazione.

Attualmente sedici Stati membri [7] hanno introdotto le relative disposizioni all’interno dei loro ordinamenti. Cinque Stati membri [8] ne hanno rispettato parzialmente le prescrizioni, mentre quattro Stati membri, tra cui l’Italia [9],... _OMISSIS_ ...pito l’articolo 6. Il livello di attuazione dell’articolo 6, paragrafo 1, che obbliga gli Stati membri a stabilire sanzioni per le persone giuridiche che sono state dichiarate responsabili dei reati di corruzione attiva/passiva, è superiore a quello dell’articolo 6, paragrafo 2, in quanto le sue disposizioni sono state attuate da 20 Stati membri, rispetto ai 14 Stati membri che hanno attuato l’articolo 6, paragrafo 2 [10].

Gli Stati membri restanti o non hanno fornito informazioni sufficienti o hanno completamente tralasciato il riferimento alla responsabilità nei casi di carenza di sorveglianza [11] o non hanno recepito l’articolo 6, paragrafo 2 [12], o lo hanno fatto in modo assolutamente parziale [13].

L’analisi dell’articolo 7 – Competenza L’articolo 7 prevede che gli Stati membri adottino le misure necessarie per definire la competenza per quanto riguarda gli illeciti che rientran... _OMISSIS_ ...bito di applicazione della decisione quadro, commessi interamente o in parte nel loro territorio, da un loro cittadino o a vantaggio di una persona giuridica la cui sede principale è situata sul loro territorio. Gli Stati membri godono di un margine di discrezionalità per quanto riguarda l’applicazione delle ultime due norme in materia di competenza.

Attualmente solo nove Stati membri hanno dato piena attuazione all’articolo 7 [1], mentre 15 Stati membri [2] hanno recepito parzialmente questo articolo. Dieci Stati membri [3] hanno deciso di non applicare talune norme in materia di competenza (nel caso in cui l’illecito sia stato commesso da un loro cittadino o a vantaggio di una persona giuridica la cui sede principale è situata nel territorio di un determinato Stato membro).

Allo stato la scarsità di statistiche e di dati comparabili sui casi di corruzione nel settore privato, uniti alla disomogeneità del recepimento del... _OMISSIS_ ...adro nei vari Stati membri, non ha consentito di valutare l’impatto pratico di tale normativa negli ordinamenti nazionali.

Quanto al recepimento della decisione quadro, esso resta insoddisfacente nonostante siano stati compiuti alcuni progressi. Il problema principale rispetto ad un soddisfacente recepimento della decisione quadro è costituito dalla scarsa attuazione di alcuni elementi degli articoli 2 e 5, con particolare riferimento all’efficacia e alla effettività delle sanzioni.

L’analisi dell’articolo 9 – L’esercizio della delega A norma dell’articolo 9, paragrafo 1, della decisione quadro, gli Stati membri erano tenuti ad adottare le misure necessarie per conformarsi alle sue disposizioni entro il 22 luglio 2005. Per quanto riguarda l’Italia la delega sinora non è stata esercitata [4].