Decisione Quadro 2001/220/GAI: vulnerabilità della vittima nei procedimenti penali in italia

uo;incidente probatorio Per quanto l’incidente probatorio si presenti come uno strumento di tutela dei diritti della vittima vulnerabile in quanto appare finalizzato alla contrazione delle audizioni giudiziali, in accordo con al previsione dell’art. 3 della Decisione, nella prassi giudiziaria si registra qualche resistenza all’accoglimento dell’incidente probatorio “incondizionato” previsto dall’art. 392 comma 1 bis c.p.p.

Sono infatti non insoliti provvedimenti di rigetto emessi dai giudici per le indagini preliminari. I provvedimenti reiettivi si fondano sulla divergenze interpretative relative alla struttura ed ai presupposti dell’istituto. Ritenere che la norma abbia introdotto un presunzione assoluta di non rinviabilità limita infatti l’esercizio della discrezionalità alla valutazione della rilevanza della prova richiesta [1]. Diversamente, se si ritiene che il giudice possa valutare anche i... _OMISSIS_ ...la rinviabilità, tale elemento deve essere valutato in concreto ed il giudizio può orientarsi nel senso di ritenere opportuno il differimento dell’audizione [2].

La giurisprudenza di merito sull’estensione dei poteri discrezionali del giudice ha assunto posizioni contrastanti: sicché se alcune decisioni si allineano sulla “contrazione” del potere discrezione del giudice aderendo sostanzialmente alla tesi della presunzione di non rinviabilità della testimonianza [3], altre decisioni tendono a riconoscere al giudice un significativo potere discrezionale in ordine all’accoglimento della richiesta di audizione del minore in sede incidentale [4].

L’ordinanza di rigetto della richiesta di incidente probatorio è un provvedimento pacificamente ritenuto inoppugnabile, in quanto espressione di un potere discrezionale di natura strumentale rispetto alla speditezza del processo (in tal senso: Cass. Sez. 4, n. 2678 d... _OMISSIS_ ...

Al di la delle divergenze sulla presunzione di rinviabilità si rileva che se, come nei casi previsti dal comma 1 bis dell’art. 392 c.p.p., si rinviene il fondamento dell’istituto nell’obiettivo di tutelare la vittima, la reiezione dovrebbe fare riferimento, per essere legittima, non alle tempistiche del processo, ma alla rilevanza della prova ed ai prevedibili effetti dell’eventuale esame dibattimentale sulla vittima .

Sul punto sarebbe auspicabile un intervento legislativo che, da un lato, consenta l’accesso incondizionato al contraddittorio incidentale delle vittime vulnerabili “di fatto”, ma ora escluse e, dall’altro, espliciti la ratio dell’istituto con l’individuazione dei parametri di esercizio della discrezionalità nella valutazione della ammissibilità. Infatti, ferma l’incompatibilità dell’impugnazione dell’ordinanza reiettiva con le esigenze di speditezz... _OMISSIS_ ...vestigativa, è innegabile che un intervento chiarificatore sui parametri utilizzabili per la decisione sull’ammissibilità avrebbe l’effetto di limitare reiezioni ingiustificate.

la contrazione delle audizioni Il mancato coordinamento tra la norma che prevede l’accesso al contraddittorio incidentale e la norma che impedisce la audizione dibattimentale della persona offesa, quando questa sia già stata udita in fase incidentale e la testimonianza riguardi le stesse circostanze sulle quali il teste è stato sentito (art. 190 bis c.p.p), appare contraria alle indicazioni sulla “contrazione” del numero delle audizioni fornite dall’ art. 3 della decisione quadro.

Infatti l’accesso alla fase incidentale è stata estesa a tutte le vittime, anche maggiorenni, dei reati indicati nell’art. 392 comma 1 bis c.p.p., mentre il conseguente sbarramento circa la ammissibilità della riedizione della testimonianz... _OMISSIS_ ...to, è limitato alle audizioni dei minori di anni sedici e non comprende tra gli offesi protetti, le vittime dei reati di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, né dei reati di cui agli artt. 601 e 602 c.p. (ammesse invece al contraddittorio anticipato ex art. 392 comma 1 bis c.p.p.).

Il risultato della evidenziata disarmonia normativa è quello di vanificare, in un numero rilevante di casi, l’intento di tutela insito nella novella, che ha l’obiettivo di anticipare la audizione dell’offeso vulnerabile, di effettuarla in forma protetta e di contrarre il numero di audizioni giudiziali [5].

Le modalità protette All’ampliamento del numero delle persone le cui dichiarazioni possono essere assunte con l’incidente probatorio (con conseguente sacrificio dell’oralità) non corrisponde l’ampliamento della possibilità di accedere alle modalità protette di audizione in fase incidentale, che restano riserv... _OMISSIS_ ...ittime minorenni di tutti i reati indicati dall’art. 392 comma 1 bis c.p. ad eccezione delle vittime del reato di maltrattamenti (?).

Questa scelta mal si concilia con le indicazioni che provengono dalla decisione quadro 2001|220 GAI che invece all’art, 8 comma 4 prevede che «ciascuno Stato membro garantisce alla vittima la facoltà in base a una decisione del giudice, di rendere testimonianza in condizioni che consentano di conseguire tale obiettivo e che siano compatibili con i principi fondamentali del proprio ordinamento».

In dibattimento le modalità protette previste dall’art. 398 comma 5 bis c.p.p. sono disponibili dal giudice ogni qual volta il teste da udire sia minore o infermo ed, a maggior ragione, vittima, indipendentemente dal tipo di reato per cui si procede (art. 498 comma 4 bis c.p.p.). Come rilevato, non del tutto coerente con tale previsione appare la disciplina dell’art. 498 comma 4 t... _OMISSIS_ ...limita il ricorso al vetro specchio ed all’impianto citofonico ai casi in cui lo richieda la parte e l’escusso sia un minore o infermo vittima di determinati reati.

Il diritto alla informazione Gli avvisi che il codice di rito italiano riserva alla persona offesa relativamente alla partecipazione all’udienza preliminare o ad altri atti che si svolgono nella fase delle indagini non sono accompagnati da una adeguata informazione circa i diritti e le prerogative.

Tale situazione si pone in evidente contrasto con le previsioni dettate dall’art. 8 della decisione quadro circa il diritto ad ottenere informazioni, che presenta un contenuto minimo estremamente articolato e completo.

Si tratta, in particolare, di molteplici notizie da comunicare alla vittima già prima dell’instaurazione del procedimento penale (il tipo di servizi o di organizzazioni a cui può rivolgersi per ottenere assistenza; il tipo di... _OMISSIS_ ... può ricevere; dove e come può sporgere denuncia; quali sono le procedure successive alla presentazione della denuncia e qual è il suo ruolo in tale contesto; come ed a quali condizioni può ottenere protezione; in quale misura ed in quali termini ha accesso all’assistenza di un legale, al patrocinio gratuito, od a qualsiasi altra forma di assistenza; quali sono i requisiti per il diritto a ottenere un risarcimento; a quali meccanismi speciali può ricorrere per tutelare i propri interessi qualora risieda in un altro Stato).

Ad esse si aggiungono le ulteriori informazioni da fornire alla vittima nell’ambito del procedimento, qualora la stessa manifesti una volontà in tal senso (con riferimento al seguito riservato alla sua denuncia; agli elementi pertinenti che, in caso di esercizio dell’azione penale, le consentono di conoscere lo svolgimento del procedimento a carico dell’indagato; ed, infine, alla sentenza pronunciata dal giudice)... _OMISSIS_ ...ione dell’avvenuta liberazione dell’arrestato o del condannato, nei casi in cui sussista un pericolo per la persona offesa.

Il nostro codice non garantisce in modo adeguato il diritto alla informazione soprattutto nel corso delle indagini. L’offeso viene avvisato solo del compimento di atti di accertamento irripetibile e dell’ordinanza di ammissione dell’incidente probatorio (non è prevista, di contro la notifica all’offeso della richiesta di incidente probatorio o della applicazione di una misura cautelare diversa da quelle speciali previste dagli artt. 282 bis e 282 ter c.p.p.).

Si registra, in particolare, la mancata previsione della notifica all’offeso dell’avviso ex art. 415 bis c.p.p. Tale carenza impedisce alla vittima di prendere visione del compendio di elementi raccolto nel corso delle indagini e di fornire eventuali contributi probatori.

L’offeso viene invece ri... _OMISSIS_ ...ato della fissazione dell’udienza preliminare. L’avviso tuttavia contiene l’imputazione e l’indicazione delle fonti di prova ma non indica diritti e facoltà della vittima. In particolare non è previsto alcun avvertimento per l’offeso della possibilità di costituirsi parte civile.