VINCOLO STORICO CULTURALE

Stai vedendo 1-12 di 10 risultati

Le misure a tutela dei beni culturali

L’apposizione di un vincolo in capo ai beni facenti parte del patrimonio culturale comporta pur sempre l’inedificabilità delle aree soggette al predetto vincolo, parimenti culturale ovvero paesaggistico.

Il procedimento di dichiarazione di interesse culturale

Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs.42/2004, la dichiarazione di interesse culturale è indispensabile al fine di sottoporre il bene ai vincoli di tutela. il giudizio, che presiede all’imposizione di una dichiarazione di interesse culturale, è connotato da un’ampia discrezionalità tecnico-valutativa, poiché implica l’applicazione di cognizioni tecnico – scientifiche specialistiche proprie di settori scientifici disciplinari caratterizzati da ampi margini di opinabilità.

I vincoli di culturalità diretti ed indiretti

Il c.d. vincolo culturale sorge in capo al bene interessato quale diretta conseguenza della dichiarazione di interesse culturale di cui all’art. 13 del D.lgs. n. 42/2004, e ciò comporta una tutela più pregnante del bene medesimo, in termini sia di conservazione che di circolazione. Nell’impianto del codice dei beni culturali esistono due tipi di vincolo: uno diretto e l’altro indiretto, ai sensi dell’art. 45.

La tutela storico-artistica dei beni culturali ed archeologici

La tutela storico-artistica di un bene culturale non protegge un’opera dell’ingegno dell’autore, ma un’oggettiva testimonianza materiale di civiltà, la quale, nella sua consistenza effettiva e attuale, ben può risultare da interventi successivi e sedimentati nel tempo, tali da dar luogo ad un manufatto storicamente complesso e comunque parzialmente diverso da quello originario.

L’imposizione di un vincolo indiretto sui beni culturali ai sensi dell’art. 45 del D.Lgs. 42/2004

L’imposizione di un vincolo indiretto ai sensi dell’art. 45 del D.Lgs. 42/2004 (con le modalità procedimentali di cui ai successivi articoli 46 e 47), pur essendo rimesso alla discrezionalità dell’Amministrazione, soggiace ai limiti rappresentati dalla razionalità e dalla logicità dell’azione amministrativa.

L'individuazione dei beni da sottoporre all'imposizione di un vincolo artistico, storico, archeologico o etnoantropologico

La valutazione in ordine all'esistenza di un interesse culturale (artistico, storico, archeologico o etnoantropologico) particolarmente importante, tale da giustificare l'imposizione del relativo vincolo ai sensi degli artt. 13, comma 1, e 10, comma 3, lett. a), del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, è prerogativa esclusiva dell'Amministrazione preposta alla gestione del vincolo.

L'imposizione della tutela vincolistica sui beni archeologici e storico-artistici

L’atto d'imposizione di un vincolo archeologico, in rapporto al principio fondamentale dell’art. 9 Cost., è caratterizzato da un giudizio di ordine tecnico, che si sottrae al sindacato giurisdizionale, salvo sia basato su un percorso argomentativo travisante o incongruo rispetto alle tecnica stessa, o comunque risulti oggettivamente inattendibile.

Tutela vincolistica dei beni del patrimonio storico, archeologico ed artistico

Il valore culturale e storico di un’opera – dal quale discende la dichiarazione di interesse di cui all’art. 13 del D.Lgs. 42/2004 – è correlato alle concezioni culturali della società e dell’opinione pubblica in un determinato momento storico.

Limitazioni all'edificabilità e CEDU

I beni immobili sottoposti a vincolo nell’ambito del sistema di tutela archeologica o del paesaggio, costituendo categoria di interesse pubblico in ragione delle caratteristiche ontologiche dalle quali sono connotati, restano soggetti ad un sistema normativo che consente l’imposizione di limiti all’esercizio della facoltà del diritto di proprietà senza termini di durata e senza indennizzo. E ciò in piena armonia con la previsione costituzionale che persegue la funzione sociale della proprietà

All’ente proprietario deve essere comunicato l’avvio del procedimento di imposizione di vincolo storico-artistico sul bene pubblico

L’imposizione di vincolo storico-artistico ai sensi della legge n. 1089/1939 costituisce un’attività della p.a. che è caratterizzata da ampia discrezionalità e che dà vita a un procedimento che ha natura contenziosa e che è assistito da garanzie sostanziali e procedimentali poste a presidio della pretesa del titolare del bene (nei cui confronti si profila l’assoggettamento a tutela) di disporne liberamente e a tal fine di opporsi all’apposizione del vincolo sul medesimo.