DECISIONE GIUDIZIALE

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Il ricorso in appello proposto contro la sentenza del giudice di primo grado

Il requisito della specificità dei motivi di appello postula che alle argomentazioni della sentenza impugnata vengano contrapposte quelle dell'appellante, e ciò in quanto, essendo l'appello una revisio prioris instantiae e non un novum iudicium, tale indicazione serve ad incanalare entro precisi confini il compito del giudice dell'impugnazione, consentendo di comprendere con certezza il contenuto delle censure.

Impugnabilità di atti e decisioni giudiziali presso la Corte di Cassazione

A norma dell'art. 384 c.p.c., comma 1, l'enunciazione del principio di diritto vincola il giudice di rinvio che ad esso deve uniformarsi, anche se nel frattempo sono intervenuti mutamenti in seno alla giurisprudenza di legittimità. D'altra parte, anche la Corte di cassazione, nuovamente investita del ricorso avverso la sentenza pronunziata dal giudice di merito, deve giudicare muovendo dal principio di diritto precedentemente enunciato e applicato dal giudice di rinvio.

Notifica del ricorso per Cassazione

È ammissibile il ricorso per cassazione, dalla relazione della cui notificazione, redatta dal notificatore ufficiale giudiziario, risulti che la notificazione si è perfezionata nei confronti del notificatario designato dal notificante.

Notifica della sentenza

La responsabilità della tardiva notificazione dell’atto di impugnazione della sentenza di primo grado non è imputabile all’appellante ove sia stata cagionata da un trasferimento di domicilio non notificato e non risultante dalla sentenza notificata.

Termini per l'impugnazione della decisione giudiziale

La tempestività del gravame è un profilo verificabile d'ufficio.

L'opposizione di terzo nell'impugnazione delle sentenze relative a concessioni demaniali e convenzioni urbanistiche

È ammmissibile l'opposizione di terzo proposta dall'aggiudicataria della concessione demaniale marittima contro la sentenza che abbia annullato a contraddittorio non integro il bando in base al quale la concessione era stata rilasciata.

Soggetti legittimati a proporre l'opposizione di terzo nei confronti di una sentenza impugnata

Non sussistono preclusioni di ordine processuale per la scelta dell’azione principale, in luogo dell'opposizione di terzo, in capo al soggetto direttamente leso dal rilascio del titolo edilizio che si trovi in rapporto di stabile collegamento con la zona interessata dall’attività edilizia.

Opposizione di terzo nell'impugnazione delle sentenze: il liticonsorte pretermesso

Nel proporre l'opposizione di terzo, il litisconsorte pretermesso tout court non ha l’onere di formulare censure di merito, proprio perché lamenta in via immediata la violazione di un diritto processuale (ancorché collegato ad una presunzione di incompatibilità sostanziale) che, per effetto del disposto dell’art. 41, comma 2, c.p.a. (già art. 21, primo comma, della legge t.a.r.), determina di norma la decadenza dal potere stesso di impugnare.

Il divieto della "reformatio in peius" nell'impugnazione delle sentenze

I poteri del giudice dell'impugnazione vanno determinati con esclusivo riferimento all'iniziativa delle parti; con la conseguenza che, in assenza d'impugnazione (appello o ricorso incidentale) della parte parzialmente vittoriosa, la sua decisione non può essere più sfavorevole all'impugnante e più favorevole alla controparte di quanto non sia stata la sentenza impugnata, e non può, quindi, dare luogo alla "reformatio in peius" in danno del primo.

Ammissibilità del giudizio di revocazione di una sentenza

Al fine dell'ammissibilità dell’istanza revocatoria, la stessa non deve riguardare un punto controverso sul quale il giudice si sia espressamente pronunciato.

Il vizio di "travisamento di fatto" all'origine della revocazione della sentenza impugnata

Il vizio di travisamento di fatto si sostanzia nell'erronea percezione dei fatti di causa quali emergenti dagli atti di giudizio, nella affermazione o supposizione dell'esistenza o dell'inesistenza di un fatto la cui verità risulti invece indiscutibilmente esclusa o accertata in base al tenore degli atti o dei documenti di causa, sempre che il fatto oggetto dell'asserito errore non abbia costituito materia del dibattito processuale su cui la pronuncia contestata abbia statuito

Proponibilità dell'impugnazione per revocazione: falsità della prova e scoperta documentale

Al fine della proponibilità dell'impugnazione per revocazione, il riconoscimento della falsità della prova, che l'art. 395 c.p.c., n. 2, equipara alla dichiarazione giudiziale della falsità medesima è quello proveniente dalla parte che ha utilizzato la prova a proprio favore, e non anche quello proveniente dal suo autore, rimasto estraneo al processo, ancorché interessato al contenuto della prova stessa.

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