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I limiti alle concessioni per impianti di telecomunicazione derivanti dal vincolo paesaggistico

Il favor assicurato alla diffusione dell’infrastruttura a rete della comunicazione elettronica, pur comportando una compressione dei poteri urbanistici conformativi ordinariamente spettanti all’amministrazione competente, non consente di derogare alle discipline poste a tutela degli interessi differenziati, come quello naturalistico-ambientale.

Il canone concessorio applicabile agli operatori delle telecomunicazioni

Nessun onere diverso da quelli imposti dalla legge statale (in specie canoni diversi dalla Tosap e dal Cosap) può essere richiesto dalle pubbliche amministrazioni per l’impianto o l’esercizio dei servizi di comunicazione elettronica, fermo restando l’obbligo degli operatori di ripristinare le aree oggetto di eventuali interventi e tenere indenni gli enti locali per le specifiche spese sostenute per eventuali ripristini.

Il problema delle interferenze dannose con le linee delle comunicazioni elettroniche

In caso di possibile interferenza «elettromagnetica» tra bande di frequenza ad uso privato e bande di frequenza concesse all’uso pubblico, si deve sempre dare una preferenza a queste ultime, visto l’assetto costituzionalmente garantito della normativa di settore della concessionaria pubblica,

Le fonti normative in materia di concessioni radiotelevisive e telefoniche

Prima fonte in argomento di concessioni radiotelevisive e telefoniche è il Codice delle Comunicazioni Elettroniche vale a dire il D.lgs. n. 259/2003, in cui finalmente convergono in un unico quadro normativo le disposizioni riguardanti il settore delle telecomunicazioni, dei media e delle tecnologie dell’informazione, armonizzando tutte le reti di trasmissione ed i servizi correlati.

L'autorizzazione per le infrastrutture per gli impianti radioelettrici ex art. 87 del codice delle comunicazioni elettroniche

L’art. 87 del codice delle comunicazioni elettroniche disciplina una particolare autorizzazione prevista per le infrastrutture necessarie per gli impianti radioelettrici. In particolare si tratta dei provvedimenti autorizzatori necessari per «l’installazione di torri, di tralicci, di impianti radio-trasmittenti, di ripetitori di servizi di comunicazione elettronica, di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche mobili GSM/UMTS, per dedicate alla televisione digitale terrestre.

La c.d. autorizzazione generale per i servizi di comunicazione elettronica

La fornitura di reti di comunicazione elettronica avviene attraverso un procedimento che si conclude non con una concessione bensì con un provvedimento che prende il nome di "autorizzazione generale" e che permane immutato anche dopo le innovazioni apportate al Codice delle comunicazioni elettroniche dal D.lgs. n. 207/2021.

Il rilascio del titolo per l’esercizio a regime della diffusione radiotelevisiva

Spetta ai dirigenti degli Ispettorati Territoriali la competenza a procedere alla disattivazione degli impianti di radiodiffusione sonora.

La concessione museale è concessione di beni pubblici e non concessione di servizio

Alla concessione si può applicare l’art. 75 del codice degli appalti, dedicato alle garanzie a corredo dell’offerta, pur essendo le prescrizioni del codice stesso formalmente riferite ai pubblici appalti per forniture, lavori o servizi, con specifica esclusione, ai sensi del precedente art. 30, delle concessioni di servizi.