Derogabilità e termini prescrizionali dell'efficacia dei piani urbanistici attuativi

PIANIFICAZIONE --> PIANI URBANISTICI ATTUATIVI --> EFFICACIA

Secondo una corretta applicazione dell’art. 17 della legge n. 1150 del 1942, le previsioni dello strumento attuativo comportano la concreta e dettagliata conformazione della proprietà privata (con specificazione delle regole di conformazione disposte dal piano regolatore generale, ai sensi dell’art. 869 c.c.); in linea di principio, le medesime previsioni rimangono efficaci a tempo indeterminato (nel senso che costituiscono le regole determinative del contenuto della proprietà delle aree incluse nel piano attuativo; col decorso del termine, diventano inefficaci unicamente le previsioni del piano attuativo che non abbiano avuto concreta attuazione, cosicché non potranno più eseguirsi gli espropri, preordinati alla realizzazione delle opere pubbliche e delle opere di urbanizzazione primaria, né si potrà procedere alla edificazione residenziale, salva la possibilità di ulteriori co... _OMISSIS_ ...nti con le vigenti previsioni del piano regolatore generale e con le prescrizioni del piano attuativo, che per questa parte ha efficacia ultrattiva.

Per quanto riguarda il significato da attribuire agli artt. 16, 17 e 28 della legge urbanistica, secondo cui l’efficacia dei piani attuativi ha un termine entro il quale le opere devono essere eseguite, che non può essere superiore a dieci anni, l’imposizione del termine suddetto va inteso nel senso che le attività dirette alla realizzazione dello strumento urbanistico (non solo autoritativo bensì anche convenzionale) non possono essere attuate i sensi di legge oltre un certo termine, scaduto il quale l’autorità competente riacquista il potere-dovere di dare un nuovo assetto urbanistico alle parti non realizzate.

Il termine decennale di durata massima dell’efficacia del piano di lottizzazione, previsto dall’art. 28 della legge n. 1150/1942, è chiara espressio... _OMISSIS_ ...e necessariamente limitato nel tempo del periodo di efficacia dei piani attuativi – ricavabile, in via generale, dall’art. 17 della medesima legge –, la cui ratio risiede nell’inderogabile esigenza che le specifiche scelte di governo del territorio effettuate in un determinato periodo storico, cui tali tipologie di piano danno attuazione, siano suscettibili di una nuova considerazione da parte dell’Ente in funzione di adeguamento alle rinnovate esigenze e/o valutazioni degli interessi urbanistici di una determinata area, qualora il piano attuativo non abbia avuto esecuzione nell’arco del periodo di efficacia loro assegnato e ritenuto congruo dall’ordinamento.

Le conseguenze della scadenza dell'efficacia del piano attuativo (ovvero dei piani a questo equiparati) si esauriscono nell’ambito della sola disciplina urbanistica, non potendo invece incidere sulla validità ed efficacia delle obbligazioni assunte dai s... _OMISSIS_ ...ri degli interventi.Resta quindi in vigore il complesso delle prescrizioni in cui questo si articola, in particolare per quanto concerne gli obblighi correlati alla cessione delle aree destinate alle opere di urbanizzazione.

Mentre le previsioni del piano regolatore rientrano in una prospettiva dinamica della utilizzazione dei suoli (e determinano ciò che è consentito e ciò che è vietato nel territorio comunale sotto il profilo urbanistico ed edilizio, con la devoluzione al piano attuativo delle determinazioni sulle specifiche conformazioni delle proprietà), le previsioni dello strumento attuativo hanno carattere di tendenziale stabilità, perché specificano in dettaglio le consentite modifiche del territorio, in una prospettiva in cui l’attuazione del piano esecutivo esaurisce la fase della pianificazione, determina l'assetto definitivo della parte del territorio in considerazione e inserisce gli edifici in un contesto compiutamente definito.
... _OMISSIS_ ...isioni urbanistiche di un piano attuativo rilevano a tempo indeterminato, anche dopo la sua scadenza.

L’obbligo della pianificazione attuativa prevista nel piano regolatore generale non costituisce un vincolo espropriativo e non è soggetto, quindi, alla decadenza dopo la decorrenza del termine di cinque anni.

Il fallimento o l’apertura delle altre procedure concorsuali costituiscono fattispecie di tipo soggettivo che non giustificano la proroga del termine di attuazione di uno strumento urbanistico attuativo o del termine di ultimazione dei lavori assentiti con un titolo edilizio.

Nella Regione Campania, la l.r. 14/1982 riconnette l'esecutività - e quindi la decorrenza del termine di efficacia - dello strumento urbanistico esecutivo alla pubblicazione dell'avviso di deposito dell'approvazione del piano sul bollettino ufficiale della Regione Campania.

Il vincolo espropriativo posto dal PRG decade auto... _OMISSIS_ ...termine del quinquennio ex art. 9 comma 2 del DPR 327/2001, ma l’approvazione del piano attuativo, a maggior ragione se con una procedura di variante, implica la riattivazione e in definitiva la reiterazione dello stesso; l’approvazione del piano attuativo oltre il quinquennio è, infatti, legittimata dalla zonizzazione del PRG, che non è subordinata a limiti temporali: ne consegue che, essendo possibile approvare il piano attuativo, devono essere attribuite allo stesso tutte le potenzialità previste dalla legge, compresa quella espropriativa.

Trascorsi dieci anni di efficacia del PIP e venuta meno l'efficacia del piano, l'Amministrazione può solo valutare l'opportunità di predisporre un nuovo strumento con conseguente rinnovazione della scelta pianificatoria attuativa rimasta inattuata.

L'omessa indicazione nel piano particolareggiato del termine di validità non può considerarsi causa d'illegittimità dello stesso, operando, in ta... _OMISSIS_ ...ine massimo decennale fissato dall'art. 16 l. n. 1150 del 1942.

La mancata indicazione nel piano particolareggiato dei termini per il compimento delle espropriazioni rileva solo per la legittimità di queste ultime ma non per quella del piano, giacché la certezza dei rapporti giuridici è garantita dalla decadenza legale del piano.

Le previsioni degli strumenti attuativi, che specificano in dettaglio le modifiche del territorio consentite, una volta che siano realizzati gli interventi, determinano l'assetto definitivo della parte del territorio sul quale l’edificazione ha avuto luogo.

La duplice natura di strumento conformativo e di vincolo preordinato all'esproprio su aree determinate attribuibile ad un Piano Particolareggiato esclude l'applicabilità della L. n. 1187 del 1968, art. 2.

Il piano urbanistico attuativo è efficace per dieci anni, entro i quali deve essere attuato, e decorsi i quali diventa ineff... _OMISSIS_ ...rti non attuate, fatti salvi gli allineamenti e le prescrizioni di zona stabiliti nel piano stesso.

I piani attuativi sono strumenti urbanistici di dettaglio le cui prescrizioni una volta approvati sono vincolanti sia per la parte privata sia per il Comune, con la conseguenza i titoli edilizi rilasciati e la stessa attività ad aedificandum devono conformarsi primariamente ai parametri fissati dai piani in parola.

PIANIFICAZIONE --> PIANI URBANISTICI ATTUATIVI --> EFFICACIA --> DEROGABILITÀ

La possibilità di derogare all’obbligo dello strumento attuativo nelle zone adeguatamente urbanizzate ha il suo necessario presupposto in uno stato di fatto che da quello strumento consente di prescindere, in quanto non risulta più necessario, essendo stato raggiunto il risultato consistente nell’adeguata dotazione d’infrastrutture primarie e secondarie.

Il principio della derogabilità dello strument... _OMISSIS_ ...ttuativo non può trovare applicazione allorquando nel provvedimento impugnato o dalla istruttoria procedimentale emerge l’esigenza di completamento, in zona, delle opere di urbanizzazione previste in P.R.G. e, allo stato, mancanti.

È consentito derogare all’obbligo dello strumento attuativo ove vengano in rilievo aree già urbanizzate e, cioè, allorquando sia già realizzata una situazione di fatto che da quello strumento consenta di prescindere, risultando lo stesso non più necessario, essendo stato pienamente raggiunto il risultato cui è finalizzato.

La verifica in merito all’esistenza dei presupposti idonei a consentire la deroga alla approvazione di uno strumento urbanistico attuativo deve essere svolta dall’amministrazione, tenendo rigorosamente conto dello stato di urbanizzazione sia primaria che secondaria nonché dell’assetto definitivo dell’intero ambito territoriale di riferimento, in quanto l&rsquo... _OMISSIS_ ...o del procedimento che prescindesse da tale adempimento risulterebbe illegittimo attribuendo allo strumento urbanistico un fine distorto da quello suo tipico.

La diffusa presenza, in un determinato comprensorio, di sufficienti opere di urbanizzazione primaria e secondaria rende del tutto superflua o inutile la formazione di uno strumento attuativo, essendo state completamente realizzate le finalità cui quest’ultimo è preordinato, con la conseguenza che la disposizione dello strumento urbanistico generale sarebbe non più attuale e quindi disapplicabile.

La condizione specifica dei luoghi esclude l'esigenza del piano attuativo anche laddove esso sia previsto.

L’assenza di un piano attuativo non impedisce la realizzazione di un intervento costruttivo laddove l'area edificabile di proprietà del richiedente sia l'unica a non essere stata ancora edificata, si trovi in una zona integralmente interessata da costruzioni, si... _OMISSIS_ ...te le opere di urbanizzazione (primarie e secondarie), previste dagli strumenti urbanistici e sia valorizzata da un progetto edilizio del tutto conforme al piano regolatore generale.

E’ possibile un intervento costruttivo diretto pur in assenza di un piano attuativo allorché si accerti la sussistenza di una situazione di fatto perfettamente corrispondente a quella derivante dall'attuazione del piano esecutivo.

E’ consentito derogare all'obbligo della previa emanazione dello strumento attuativo soltanto nell'ipotesi in cui un’area complessivamente edificabile sia satura e si tratti dell’ultimo lotto integralmente inserito nel tessuto urbano.

L'esonero dal piano attuativo o da quello di lottizzazione, previsto dal P.R.G. e dalle relative N.T.A., non può avvenire nei casi in cui la pianificazione urbanistica possa ancora conseguire l'effetto di correggere e compensare il disordine edificativo in atto.
... _OMISSIS_ ...rincipio secondo cui è consentito derogare all'obbligo dello strumento attuativo nelle zone completamente urbanizzate non è applicabile nei casi in cui si debba recuperare un’area degradata.

Lo strumento urbanistico attuativo non è necessario in caso di cd. lotto intercluso nonché nei casi in cui, essendo la zona d’intervento totalmente urbanizzata, il piano esecutivo sarebbe privo di oggetto.

La deroga allo strumento urbanistico attuativo dipende unicamente da situazioni eccezionali, che connotino il bene in maniera così particolare da dover escludere tale necessità, e ravvisabili, normalmente, nelle due condizioni dell’urbanizzazione dell’area e dell’edificazione della zona.

E’ consentito derogare all'obbligo della previa emanazione di strumento urbanistico attuativo solo nell'ipotesi in cui un’area complessivamente edificabile sia satura e si tratti dell’ultimo lotto in... _OMISSIS_ ...erito nel tessuto urbano.

Il termine massimo di dieci anni di validità del piano di lottizzazione, stabilito dall'art. 16 comma 5, l. 17 agosto 1942 n. 1150 per i piani particolareggiati, non è suscettibile di deroga neppure sull'accordo delle parti e decorre dalla data di completamento del complesso procedimento di formazione del piano attuativo; ciò in quanto la convenzione è per certo un atto accessorio al piano di lottizzazione, deputato alla regolazione dei rapporti tra il soggetto esecutore delle opere e il Comune con riferimento agli adempimenti derivanti dal Piano medesimo, ma che non può incidere sulla validità massima, prevista in legge, del sovrastante strumento di pianificazione secondaria.

PIANIFICAZIONE --> PIANI URBANISTICI ATTUATIVI --> EFFICACIA --> PRESCRIZIONE

Allorché il piano attuativo sia attuato entro il decennio, la durata delle obbligazioni dei proprietari è soggetta al regime della prescrizio... _OMISSIS_ ... decennale.

La prescrizione delle obbligazioni assunte dai proprietari nell'ambito di piani particolareggiati successivamente attuati non decorre dalla data della stipulazione della convenzione, e neppure dal termine decennale di validità del piano, bensì dal termine per l’adempimento, quale stabilito nella convenzione.
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.