L'Italia contro la corruzione tra privati: la legge n.300/2000 e successive specificazioni

Di fronte a questa multiforme disciplina comunitaria e internazionale si pone il problema dell’incidenza e della sua eventuale applicazione rispetto a fatti di corruzione con rilevanza meramente interna. La soluzione deve essere trovata caso per caso in base alla disciplina di raccordo presente in ogni specifico strumento normativo.

Si deve escludere ad esempio la possibilità di applicare la Convenzione OCSE e la Convenzione di Palermo in quanto il contenuto delle loro disposizioni copre fattispecie caratterizzate da elementi di internazionalità [10].

Una diversa valutazione deve essere compiuta per la Convenzione di Merida, come pure per gli strumenti normativi che provengono dall’Unione europea e dal Consiglio d’Europa. Salvo le ipotesi di deroghe specifiche in genere l’approccio è quello di utilizzare questi strumenti all’interno dell’attività di cooperazione giudiziaria penale, in cui la loro operativi... _OMISSIS_ ...anche nell’ipotesi di fatti illeciti ritenuti tali all’interno di un solo ordinamento statale, ma in cui l’attività di cooperazione può essere richiesta agli altri Stati membri in materia di ricerca della prova o per altri incombenti procedurali [11].

Occorre ricordare che l’Italia ha eseguito la Convenzione OCSE e la Convenzione dell’Unione europea in materia di corruzione con un unico provvedimento, la legge n. 300/2000, che ha trovato specificazioni importanti nel decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, con gli ulteriori approfondimenti di cui al decreto legislativo 11 aprile 2002, n. 61, sino all’approvazione delle leggi 28 dicembre 2005, n. 262; 16 marzo 2006, n. 146; 3 agosto 2007, n.123 e 18 marzo 2008, n. 48; nonché al decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, per citare solo alcuni provvedimenti [12].

Rimane, allo stato, la necessità di verificare in ogni caso, attraverso il perseguimento p... _OMISSIS_ ...o;obbligo di interpretazione conforme, la congruenza del diritto interno rispetto all’obbligo pattizio, in particolare nel caso di provenienza dello stesso dall’Unione europea, stante il principio di primazia del diritto comunitario rispetto a quello interno, con riferimento al complesso dell’ordinamento giuridico nazionale in questione, fino ad arrivare all’eventuale disapplicazione della norma interna in contrasto con quella comunitaria o ricorrendo allo strumento del rinvio pregiudiziale [13].

Di fronte a normative di carattere internazionale, ferma la necessità di perseguire una interpretazione coerente con il complessivo sistema ordinamentale interno, l’obbligo dell’interprete non potrà che ricorrere al giudizio della Corte costituzionale per ricercare la disciplina finale, diversa da quella specificamente posta per l’osservanza dei vari strumenti vincolanti internazionali, e per arrivare ad un giudizio ... _OMISSIS_ ...roporzionalità e dissuasività degli strumenti sanzionatori dell’ordinamento interno in modo corrispondente alla disciplina normativa dello strumento internazionale in questione.

Resta il rammarico relativo alla circostanza che nella presente legislatura il legislatore abbia lasciato scadere i termini (di un anno) per l’emanazione del decreto di attuazione della decisione previsto dalla “Legge comunitaria” emanata nella legislatura XV ( 2006-2008) precedente e non abbia utilizzato le successive occasioni offerte dalla “Legge comunitaria 2008” e dalla “Legge comunitaria 2009”, per rinnovare la delega per l’attuazione della decisione quadro 2003/568/Gai del Consiglio del 22 luglio 2003 relativa alla lotta contro la corruzione nel settore privato, anche perché al momento dell’approvazione di quest’ultima da parte del Consiglio dell’Unione europea nel 2003 il Governo italiano ha dichiarato ... _OMISSIS_ ...squo;ambito di applicazione dell’art. 2.1 «alle condotte che comportano, o potrebbero comportare, distorsioni di concorrenza riguardo all’acquisizione di beni o servizi commerciali».

La creazione di una fattispecie di reato rispondente ai canoni comunitari avrebbe eliminato distonie e lacune del nostro ordinamento rispetto all’obiettivo perseguito dalle istituzioni europee.

Come già osservato in precedenza, tuttavia la materia della corruzione privata (artt. 12, 21-22 e 39) è oggetto anche della Convenzione di Merida, che vede la carenza di esecuzione italiana tuttavia proprio in questa materia, nonché della decisione del 25 settembre 2008 del Consiglio dell’Unione relativa alla conclusione, a nome della Comunità europea, della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, che ai sensi dell’art. 67, comma 2 e dell’art. 67, comma 3 dal 12 dicembre 2008 vincola la Comunità europea (oggi U... _OMISSIS_ ...o;nei limiti delle sue competenze»; conseguentemente all’interno dello stesso perimetro normativo possono essere individuati specifici obblighi di conformazione per lo Stato italiano cui è richiesto un veloce adeguamento alla suddetta Convenzione [14].

Come si può dedurre, dunque, l’assenza di una specifica norma volta a sanzionare condotte riconducibili all’ipotesi corruttiva tra privati non lascia scoperti da tutela tutti i settori, tanto più se si considera che tali condotte, talvolta, potrebbero altresì essere ricondotte ad altre ulteriori ipotesi delittuose quali quelle di cui all’art. 640 c.p. (truffa) ovvero di cui all’art. 646 c.p. (appropriazione indebita).

Fermo restando quanto sopra, tuttavia, il legislatore nazionale dovrà adeguarsi quanto prima alle linee comunitarie, introducendo una nuova e autonoma fattispecie di reato, la quale, peraltro, dovrà essere inserita nell’elenco... _OMISSIS_ ...upposto previsti dal d.lgs. 231/01, in materia di responsabilità degli enti.

Vi è quindi l’evidente necessità di stimolare la volontà politica a combattere la corruzione, e di aumentare la coerenza fra le politiche e le azioni anti-corruzione intraprese dagli Stati membri.

Per tali ragioni la Commissione predisporrà il nuovo meccanismo della relazione dell’UE sulla lotta alla corruzione, per monitorare e valutare gli sforzi degli Stati membri in tale settore e generare di conseguenza un maggiore impegno politico. Con l’appoggio di un gruppo di esperti e una rete di corrispondenti di ricerca, e col necessario stanziamento europeo, la relazione sarà gestita dalla Commissione e pubblicata ogni due anni a partire dal 2013.

Rifletterà correttamente i risultati, i punti deboli e gli impegni di tutti gli Stati membri; individuerà le tendenze esistenti e le debolezze da affrontare, e stimolerà l’apprendimento ... _OMISSIS_ ...cambio di migliori prassi. Parallelamente all’introduzione di tale meccanismo, l’UE dovrebbe partecipare al Gruppo degli Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione (GRECO).

L’UE dovrebbe inoltre concentrarsi maggiormente sulla corruzione in tutte le sue politiche rilevanti, sia interne che esterne. La Commissione proporrà quindi, in particolare, una modernizzazione delle norme UE sulla confisca dei proventi di reato nel 2011 e una strategia per migliorare le indagini finanziarie penali negli Stati membri nel 2012; sempre nel 2011 è prevista l’adozione di un piano d’azione sulle modalità per migliorare le statistiche sulla criminalità.

La Commissione intende poi lavorare con agenzie quali Europol, Eurojust e CEPOL così come con l’OLAF, per rafforzare la cooperazione di polizia e giudiziaria e migliorare la formazione dei funzionari delle autorità di contrasto, continuando a elaborare no... _OMISSIS_ ...in materia di appalti, principi contabili e revisioni contabili per le società dell’UE, con l’adozione, entro il 2011, di una strategia per combattere le frodi che ledono gli interessi finanziari dell’UE.

Nello stesso tempo l’azione dell’Unione si concentrerà maggiormente sulla lotta contro la corruzione nell’ambito del processo d’allargamento dell’Unione stessa e, insieme all’Alto Rappresentante, nell’ambito della politica europea di vicinato, ricorrendo più spesso al principio di condizionalità nelle politiche di cooperazione e sviluppo, anche attraverso la promozione e lo sviluppo ulteriormente delle iniziative del settore privato e il dialogo pubblico-privato a livello UE sulle forme di prevenzione della corruzione.
L’attuazione delle politiche anti-corruzione da parte degli Stati membri dovrà essere accompagnata, infine da una strategia anti-frode che riguarderà principalmente pr... _OMISSIS_ ...tutela degli interessi finanziari dell’UE, sotto la responsabilità della Commissione.