Discrezionalità amministrativa regionale nella pianificazione delle attività estrattive

PROCEDURA - DISCREZIONALITÀ DELLA P.A. - NELLA PIANIFICAZIONE ESTRATTIVA

La discrezionalità di valutazione nell’approvazione di un atto di pianificazione territoriale quale è il piano cave non può arrivare al punto di violare totalmente l’obbligo motivazionale e le garanzie di partecipazione al procedimento.

L'organo chiamato all’approvazione del piano cave provinciale svolge una funzione di carattere amministrativo soggetta ai doveri di imparzialità ed obiettività propri dell’azione amministrativa, con conseguente obbligo di motivazione delle proprie scelte, soprattutto allorché l’organo consiliare decide di disattendere le conclusioni alle quali sono giunti altri enti od organi pubblici coinvolti nel complesso procedimento di approvazione del piano cave.

Il Consiglio Regionale, chiamato all’approvazione del piano cave provinciale secondo quanto stabilito dalla L.R. Lombardia 14/1998, svolg... _OMISSIS_ ...di carattere amministrativo soggetta ai doveri di imparzialità ed obiettività propri dell’azione amministrativa, con conseguente obbligo di motivazione delle proprie scelte, soprattutto allorché sia deciso di disattendere le conclusioni alle quali sono giunti altri enti od organi pubblici coinvolti nel procedimento di approvazione del piano cave, quali l’Amministrazione provinciale interessata oppure la Giunta Regionale.

Il Consiglio Regionale, chiamato all’approvazione del piano cave provinciale svolge una funzione di carattere amministrativo soggetta ai doveri di imparzialità ed obiettività propri dell’azione amministrativa, con conseguente obbligo di motivazione delle proprie scelte, soprattutto allorché l’organo consiliare decide di disattendere le conclusioni alle quali sono giunti altri enti od organi pubblici coinvolti nel complesso procedimento di approvazione del piano cave.

Se è vero che un atto ammin... _OMISSIS_ ...ale quale il Piano Cave non deve avere una motivazione puntuale, di fronte ad un’osservazione che proponeva l’adozione di una soluzione che anche l’ordinamento predilige, quale quella di estendere a zone limitrofe un ambito estrattivo già esistente piuttosto che crearne di nuovi, è necessario motivare specificamente sul punto.

Nella scelta tra una pluralità di opzioni, l'ampliamento delle aree già coltivate a cava è prioritario rispetto all'apertura di altri siti, e laddove la programmazione disattenda il criterio generale e preveda l'introduzione di nuovi ATE è necessaria una specifica motivazione.

Interessi contrapposti e parimenti incidenti sul regime delle acque mineralizzate, come le cave e le terme, possono essere bilanciati solo è solo attraverso l’attività amministrativa, che il giudice amministrativo non può sindacare se non sotto il profilo dell’intrinseca coerenza e ragionevolezza.

Il ... _OMISSIS_ ...ntenuto finale del Piano cave si discosti non solo dalla proposta Provinciale, ma anche dallo strumento pianificatorio disposto dalla stessa Giunta Regionale ha un chiaro riflesso sulla sussistenza di uno specifico obbligo di motivazione, che, sebbene non possa configurarsi, in linea di principio, in ordine ad atti dal contenuto generale e pianificatorio, appare invece affermarsi con una certa forza laddove il provvedimento finale contraddice le scelte anteriori, discostandosi, nella determinazione del contenuto dello stesso, dagli esiti e le evidenze cui hanno condotte le complesse indagini istruttorie, anche della stessa Regione, snodatesi nel corso di più anni e poste nel nulla in modo repentino e privo di alcun supporto tecnico.

La predisposizione e l’approvazione del Piano cave costituiscono evidente espressione di potestà pianificatoria, ed il provvedimento finale è certamente qualificabile come atto di natura generale a fronte del quale il pr... _OMISSIS_ ...vere alcuna pretesa giuridicamente tutelata circa l’inserimento di aree di proprio interesse negli ambiti estrattivi.

Le amministrazioni competenti, in materia di programmazione del territorio connessa all’elaborazione del Piano cave, esercitano un’ampia discrezionalità nell’individuazione delle aree estrattive, che può essere censurata solo laddove emergano difetti palesi di logica e ragionevolezza.

La pur estesa sfera di apprezzamento riservata all’autorità pubblica in materia di pianificazione dell'attività estrattiva non deve però trasmodare in arbitrio, e nel corso dell’articolato iter procedimentale le scelte devono rivelarsi nel loro sviluppo lineari e coerenti.

Nella Regione Lombardia, nella scelta tra una pluralità di opzioni, l’ampliamento (e l’accorpamento) delle aree già adibite a cava è prioritario rispetto all’apertura di altri siti, e laddove la programmazion... _OMISSIS_ ... criterio generale e preveda l’introduzione di nuovi ATE è necessaria una specifica motivazione.

In sede di approvazione del piano delle cave, le scelte riguardanti le singole aree non abbisognano di una specifica motivazione, per la sua natura di atto generale, coinvolgente un elevato numero di destinatari e per l’interdipendenza reciproca delle previsioni interessanti le singole aree.

In sede di approvazione del piano delle cave, sussiste un obbligo di motivazione soltanto ove la Regione intenda discostarsi dalla proposta della Provincia, diversamente dovendosi ritenere che il richiamo operato alla proposta dell’ente si estende, altresì, agli atti istruttori che ne costituiscono il fondamento - ivi compresa la relazione tecnica in cui sono esplicitate le ragioni delle scelte tecniche effettuate - e che danno luogo ad unico complesso iter procedimentale.

Il divieto di utilizzare un'area destinata a s... _OMISSIS_ ...rica deve essere imposto solo al termine di una congrua istruttoria, specie in presenza di indicazioni difformi da parte del Programma Regionale di gestione dei Rifiuti.

Il piano per le attività estrattive non richiede motivazione ed è sindacabile soltanto in funzione della logica intrinseca alle scelte effettuate.

In sede di approvazione del piano delle cave, le scelte riguardanti le singole aree non abbisognano di una specifica motivazione, per la sua natura di atto generale, coinvolgente un elevato numero di destinatari e per l’interdipendenza reciproca delle previsioni interessanti le singole aree. Peraltro, l’obbligo di motivazione sussisterebbe solo ove la Regione avesse inteso discostarsi dalla proposta della Provincia, diversamente dovendosi ritenere che il richiamo operato alla proposta dell’ente si estende, altresì, agli atti istruttori che ne costituiscono il fondamento - ivi compresa la relazione tecnica ... _OMISSIS_ ...licitate le ragioni delle scelte tecniche effettuate - e che danno luogo ad unico complesso iter procedimentale.

In sede di approvazione del piano delle cave, avente natura di atto generale, le scelte sulle singole aree non richiedono una specifica motivazione, dati l’elevato numero di destinatari e l’interdipendenza delle previsioni.

Le scelte di pianificazione del territorio, tra cui rientra l’attività di progettazione dei lotti pubblici di cava, sono espressione di discrezionalità particolarmente lata della pubblica amministrazione, sulla quale non è ammesso un sindacato di merito del giudice, ma solo l’esame di eventuali vizi di legittimità.

La discrezionalità tecnica esercitata dalla P.A., nell'attività di progettazione dei lotti pubblici di cava, è sindacabile esclusivamente sotto il profilo della illogicità, irragionevolezza e abnormità delle determinazioni assunte. Infatti, per il principio di ... _OMISSIS_ ... poteri, il giudice amministrativo non può sostituire le proprie valutazioni a quelle della pubblica amministrazione.

La P.A., in materia di pianificazione e di formazione degli strumenti programmatori, tra i quali rientra il Piano cave, gode di un ampio potere discrezionale. Le scelte effettuate dall'Amministrazione costituiscono apprezzamento di merito sottratto al sindacato di legittimità, salvo che non siano inficiate da errori di fatto o da abnormi illogicità o risultino incoerenti con le linee portanti della pianificazione.

Le scelte tecniche compiute dalla P.A., in sede di predisposizione del Piano regionale Cave, appartengono alla sfera di quelle valutazioni di opportunità su cui non è ammesso un sindacato di merito del giudice; sono sindacabili solo nei limiti dell’arbitrarietà o della illogicità.

PROCEDURA - DISCREZIONALITÀ DELLA P.A. - NELLE SCELTE URBANISTICHE - OPERE ED INTERVENTI, CASISTICA - ATTIVITÀ ESTRA... _OMISSIS_ ...RLF| La disciplina delle attività estrattive risulta sottratta alla potestà attribuita al Comune nel settore urbanistico.

È illegittima la previsione urbanistica comunale che introduca un divieto generalizzato di apertura di nuove cave e di ampliamento di quelle esistenti sul territorio, ove la legislazione regionale rimetta la disciplina dell'attività estrattiva ad un piano regionale, e ciò anche qualora detto strumento di pianificazione non sia stato adottato.

La discrezionalità che caratterizza i poteri pianificatori del Comune non viene meno per effetto del rilascio della concessione mineraria ex art. 36 l.r. n. 54/2016, né tanto meno quale conseguenza della valutazione della necessità delle opere da realizzare per lo sfruttamento dell’ipogeo da parte dell’autorità titolare di competenze in materia mineraria. Spetta, pertanto, esclusivamente al Comune valutare se e dove le opere finalizzate allo sfruttamento del sottosuolo p... _OMISSIS_ ...ealizzate e non esiste alcun obbligo dello stesso di riprodurre nel proprio strumento urbanistico generale il perimetro della concessione mineraria.

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.