L'interpretazione del provvedimento

uo;interpretazione dell’atto amministrativo segue le stesse regole previste dagli artt. 1362 e seguenti del codice civile per gli atti negoziali, e in particolare va compiuta, ai sensi dell’art. 1366 c.c., secondo buona fede, ovvero secondo quanto il destinatario può ragionevolmente intendere.

Il potere amministrativo deve essere qualificato in relazione ai presupposti sostanziali che ne hanno in concreto determinato l’esercizio ed alla effettiva natura del potere.

Gli atti amministrativi vanno interpretati non solo in base al tenore letterale, ma anche risalendo all'effettiva volontà dell'amministrazione ed al potere concretamente esercitato.

L’atto amministrativo deve essere interpretato secundum legem, ossia in maniera tale che sia possibile affermarne la legittimità.

Nell'ambito di un programma pubblicistico di recupero turistico e culturale di un borgo antico allo stato di ruder... _OMISSIS_ ...aurisce in una fattispecie di permesso di costruire a rilevanza meramente privata, l’interpretazione degli atti procedimentali e presupposti provenienti dalla parte pubblica devono essere tanto più interpretati secondo rigorosa adeguatezza e proporzionalità, così da non vanificare l’interesse pubblico sotteso a detta vicenda.

L’intitolazione di un atto non è vincolante ai fini della relativa qualificazione essendo invece determinante il contenuto ed i presupposti sostanziali sui quali esso si fonda.

L’esatta qualificazione di un provvedimento va effettuata tenendo conto del suo effettivo contenuto e della sua causa reale, anche a prescindere dal nomen iuris formalmente attribuitogli dalla P.A..

Occorre qualificare un atto secondo il suo contenuto sostanziale, anche quando tale qualificazione risulti difforme dalla sua veste formale, e, quindi, si deve applicare il regime giuridico proprio della t... _OMISSIS_ ...vvedimenti alla quale lo stesso viene conseguentemente ascritto.

Sul piano strettamente grammaticale, la congiunzione "ovvero" è comunemente impiegata con il significato di “ossia” e cioè con valore esplicativo, al fine di introdurre un chiarimento o un termine equivalente, al pari della funzione disgiuntiva.

Nell'interpretazione dell'atto amministrativo, ai fini della sua qualificazione, si deve tener conto non del nomen juris assegnatogli dall'autorità emanante, ma del suo effettivo contenuto e di quanto esso effettivamente dispone: ciò, in quanto la sostanza dell'atto prevale sul nomen juris che la P.A. abbia inteso utilizzare.

Per individuare la natura di un provvedimento amministrativo, non è sufficiente l'espressa menzione del correlativo “nomen iuris”, ma è necessario che dal contenuto dispositivo del nuovo provvedimento emerga perspicuamente la sua portata.

La qualificaz... _OMISSIS_ ... amministrativi, non va operata sulla base del mero nomen iuris, ma avendo riguardo in primo luogo al contenuto dell’atto, alla tipologia di potere esercitato e agli effetti prodotti dall’atto medesimo.

Gli atti amministrativi devono essere interpretati non solo in base al loro tenore letterale ma anche avendo riguardo al potere effettivamente esercitato dall’Amministrazione, sì che ai fini della loro qualificazione giuridica e dei loro effetti occorre prescindere dal nomen iuris adottato.

L'esatta qualificazione di un provvedimento va effettuata tenendo conto del suo effettivo contenuto e della sua causa reale, a prescindere dal nomen iuris formalmente attribuito dall'amministrazione.

L'apparenza derivante da una terminologia, eventualmente imprecisa o impropria, utilizzata nella formulazione testuale dell'atto stesso non è vincolante, né può prevalere sulla sostanza e neppure determina di per sé un v... _OMISSIS_ ...mità dell'atto, purché ovviamente sussistano i presupposti formali e sostanziali corrispondenti al potere effettivamente esercitato.

Deve ritenersi irrilevante la qualificazione giuridica del provvedimento adottato operata dall'amministrazione, atteso che la qualificazione giuridica dell'atto è rimessa alla valutazione del giudice, prescindendo dal nomen iuris attribuito dall'amministrazione stessa, sulla base di quelle che sono le caratteristiche tipiche che l'atto concretamente possiede e cioè dell'effettivo potere esercitato.

Nei provvedimenti amministrativi, trattandosi di atti unilaterali e non essendovi spazio per la ricerca della comune volontà delle parti, l’indagine sulla volontà non può andare oltre il dato letterale.

Nell'interpretazione di un provvedimento, il giudice deve ricostruire l'intento dell'Amministrazione ed il potere ch’essa ha inteso esercitare in base al contenuto complessivo dell'atto ed a... _OMISSIS_ ...pporto tra le premesse e il suo dispositivo.

Gli atti amministrativi devono essere interpretati sulla base non già del nomen juris ad essi assegnato dall’autorità emanante, ma del loro contenuto, delle norme di riferimento e del potere che la P.A. ha inteso in tal modo esercitare.

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare. 

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