RAPPORTO STATISTICO SUI VALORI AGRICOLI 2023 - monitoraggio valori 2022

Le nostre pubblicazioni sono realizzate in formato PDF e sono scaricabili dopo l'acquisto online. Non vendiamo libri cartacei. Per i listini dei valori agricoli si veda il portale valoriagricoli.it.

allegato foglio excel con algoritmo di aggiornamento dei valori nel periodo 1972-2022 in base ad un indice specialistico

Iovine, Antonio

06 marzo 2023

pdf  / 194 Pagine in formato A4 (21X29,7 cm)

L’ebook pubblica e commenta il nono rapporto statistico delle quotazioni dei valori dei terreni agricoli, rilevati dall'Osservatorio dei Valori Agricoli di Exeo Edizioni analizzando l’andamento nel tempo del valore dei terreni agricoli.
Le informazioni presenti nel rapporto sono utili per fini di conoscenza e di studio; ad esempio, il rapporto è in grado di evidenziare quale possa essere ordinariamente la qualità di coltura più e meno apprezzata a livello nazionale, di macroregioni (Italia settentrionale, centrale, meridionale e insulare), regioni e province.
Per una stima puntuale, informazioni tecnicamente più dirette non possono essere desunte, a partire dal corrente anno, che  dai listini comunali, i quali vengono a sostituire i listini provinciali, non più prodotti.
All’ebook è allegato un foglio di calcolo per l’elaborazione dei valori storici per le sei colture agrarie di riferimento che consente di ricavare il valore di un terreno, per ogni anno nel periodo 1972-2022 e per macroarea e coltura, previo inserimento del valore noto in un anno qualsiasi.

19,50

1 INTRODUZIONE

2 FINALITÀ E  NATURA DELL'OSSERVATORIO

3 STRUTTURA E SPECIFICHE TECNICHE DEL RAPPORTO STATISTICO

4 ANDAMENTO MERCATO IMMOBILIARE  TERRENI AGRICOLI 2011-2022

5 ALGORITMO DI CALCOLO SPOSTAMENTO NEL TEMPO VALORI TERRENI AGRICOLI  1972-2022-

Grafico  variazione media nazionale ponderata (sei colture)

Grafico variazione nazionale seminativo

Grafico variazione nazionale vigneto

Grafico variazione nazionale frutteto

Grafico variazione nazionale orto

Grafico variazione nazionale uliveto

Grafico variazione valori terreni a bosco

6 DISTRIBUZIONE DEI VALORI ATTUALI

6.1 QUADRO NAZIONALE

6.2 ITALIA SETTENTRIONALE

6.2.1 Grafici andamento valori  1972-2021

6.2.2 Distribuzione valori

6.3     ITALIA CENTRALE

6.3.1  Grafici andamento valori  1972-2021

6.3.2  Distribuzione valori

6. 4 ITALIA MERIDIONALE

6.4.1 Grafici andamento valori 1972-2021

6.4.2  Distribuzione valori

6.5 ITALIA INSULARE

6.5.1 Grafici  andamento valori  1972-2021

6.5.2 Distribuzione valori

Allegato n. 1 -  Declaratoria per l'individuazione delle qualità di coltura rilevate

 

Produciamo e vendiamo esclusivamente pubblicazioni professionali in formato pdf. 

Sono testi che puoi consultare e trasportare ovunque con qualunque dispositivo, realizzati nel più comune e universale dei formati digitali. 

Se hai necessità di stamparli o di fare il copia incolla, puoi farlo, salvo alcune eccezioni e nel rispetto del divieto di distribuzione a terzi e della nostra politica di copyright riguardo la riproduzione dei contenuti.  

I nostri prodotti sono privi di restrizioni DRM, sono solo marchiati digitalmente con il nome dell'utilizzatore; possono essere aperti senza limiti dal soggetto destinatario su più dispositivi e scaricati ogni volta che vuole dal sito una volta acquistati.

Per saperne di più clicca qui.

La casa editrice EXEO (www.exeo.it), specializzata in pubblicazioni professionali e riviste telematiche rivolte a pubbliche amministrazioni e professionisti, ha costituito l’Osservatorio dei Valori Agricoli (in acronimo OVA), a partire dall’anno 2011 che si prefigge di rilevare i valori immobiliari dei terreni agricoli.
Le elaborazioni sono state validate dal Comitato Scientifico dell’Osservatorio dei Valori Agricoli, costituito da: ing. Antonio Iovine, libero professionista; ing. Salvatore Musumeci, libero professionista; ing. Rodolfo Scheveger, libero professionista; ing. Gianni Torlai, libero professionista; Arch. Giovanni Malara, libero professionista, dott. Antonio Dattola, docente universitario.
Le informazioni presenti nel rapporto disegnano il panorama di variabilità dei valori dei terreni agricoli a livello nazionale, di macroregioni (Italia settentrionale, centrale, meridionale e insulare), di regione e per provincia.
La crisi economica a livello mondiale, iniziata nel 2008 ed i cui effetti in Italia si sono più pesantemente risentiti solo a partire dal 2011, si riflettono, ovviamente, con differente intensità e progressività anche sul mercato immobiliare, e a tutto oggi non accenna a fermarsi del tutto. Occorreranno diversi anni per recuperare le perdite finora maturate, potenziali per chi ha mantenuto il possesso della proprietà e realmente patite per chi ha avuto necessità di vendere.
Nel settore immobiliare agrario, dopo una sostanziale tenuta dei valori dei terreni agricoli negli anni, immediatamente a seguire l’inizio della crisi economica generale internazionale, solo a partire dagli anni 2016-17 e più marcatamente degli ultimi anni, dall’analisi delle rilevazioni dei valori agricoli dell’Osservatorio Nazionale gestito da Exeo srl, sono cominciate ad emergere alcune flessioni nei prezzi di compravendita.
Nella media generale, fatto salvo andamenti singolari per determinate nicchie produttive, si rileva una posizione di attesa del mercato immobiliare dei terreni agricoli su cui gravano pesanti ombre costituite dagli effetti futuri della crisi energetica, della siccità e trasformazione climatica, dell’instabilità nella disponibilità di alcuni prodotti e materie prime a causa della guerra Russia Ucraina.
In particolare la crisi bellica ha compromesso molti raccolti per irreperibilità dei fertilizzanti minerali azotati + rincari energia e materie prime + carenza manodopera indotta dalle dinamiche demografiche e sociali del reddito di cittadinanza + invecchiamento degli operatori e riduzione endemica delle superfici coltivate + esigenze di devolvere superfici agricole alle fonti rinnovabili.
Inoltre il lieve accenno di ripresa potrebbe anche essere il frutto di una mero recupero della inflazione monetaria, fortemente salita nell’anno 2022.
Di contro, in alcuni settori si sta creando una temporanea bolla espansiva: ad esempio, per il legname tondo non lavorato o per quello “in piedi”, ancora da tagliare, a causa soprattutto della spinta dei sottoprodotti (pellet e cippato), e per la transizione ecologica che spinge all’agrivoltaico ed all’eolico. Altra incertezza è l’impatto con i cambiamenti indotti dalla nuova politica economica comunitaria (PAC) che, dal 2023, vedrà un riassetto generale degli aiuti anche nell’ottica della transizione ecologica.

L’ elaborazione per l’intero territorio nazionale ha riguardato 7.964 ambiti territoriali costituiti da interi comuni o loro porzioni omogenee, n. 43 tipi di qualità di coltura e n. 216.132 osservazioni (tra valori minimi e massimi).
A seguire si riporta una tabella di sintesi che riepiloga per le 43 qualità di coltura monitorate:
- il numero dei comuni in cui è presente;
- la variabilità del valore minimo;
- la variabilità del valore massimo.

Il valore massimo assoluto rilevato è dei meleti Dop in provincia di Bolzano con €/ha 850.000,00; nell’ambito dei vigneti €/ha 800.000,00 afferente sempre i vigneti DOCG più pregiati della Provincia di Bolzano.
Il valore minimo assoluto rilevato è €/ha 100,00 afferente l’incolto sterile di alcuni Comuni montani dell’Abruzzo.
Tra le sei qualità di coltura più diffuse
Il valore massimo del seminativo è €/ha 110.000,00 afferente alcuni comuni della Provincia di Bolzano. In Bolzano non è presente il seminativo irriguo Nelle altre province il valore massimo del seminativo irriguo è di €/ha 100.000,00 (NA, TV, BG, MI, MB, VE).
Il valore minimo del seminativo è €/ha 2.800,00 afferente alcuni comuni montani della Provincia de L’Aquila, Matera, Cosenza.
Il valore massimo dell’orto irriguo è €/ha 220.000,00 afferente alcuni comuni della Provincia di Savona.
Il valore minimo dell’orto irriguo è €/ha 15.000,00 afferente alcuni terreni in Lampedusa e Linosa.
Il valore massimo del vigneto è €/ha 800.000,00 per come detto afferente i vigneti DOCG più pregiati della provincia di Bolzano, Trento, segue la zona del Barolo nel Cuneese, e i vigneti del Comune di Montalcino della Provincia di Siena.
Il valore minimo del vigneto è €/ha 4.100,00 afferente il comune di Lampedusa e Linosa (AG).
Il valore massimo dell’uliveto è €/ha 200.000,00 afferente alcuni comuni della Provincia di Trento che affacciano sul lago di Garda. L’altra sottopunta massima riguarda i terreni sul lago di Lecco ma con valori intorno ad €/ha 100.000,00.
Il valore minimo dell’uliveto è €/ha 2.400,00 afferente alcuni comuni montani della Provincia di L’Aquila.
Il valore massimo del frutteto è €/ha 135.000,00 afferente alcuni comuni della Provincia di Verona.
Il valore minimo del frutteto è €/ha 4.000,00 afferente alcuni comuni montani della Provincia di L’Aquila.
Il valore massimo del bosco ceduo è €/ha 14.000,00 afferente alcuni comuni della Provincia di Trento.
Il valore minimo del bosco ceduo è €/ha 400,00 afferente alcuni boschi cedui molto disagiati per ubicazione e pendenze in alcuni comuni montani della Provincia di L’Aquila.

E’ bene precisare che sono inoltre presenti nicchie di produzioni viticole notevolmente pregiate con caratteri molto specifici collegati al marchio storico, quali ad es. la zona di coltivazione dei Barolo Cru (provincia di CN) e del Prosecco Cartizze (provincia di TV). Si tratta di terreni con caratteristiche particolari coltivati dalle stesse aziende da decenni il cui il vino è identificato nella sottozona o anche nel vigneto di produzione. Considerata la modesta commercializzazione, per il loro elevato valore e la singolarità, non vengono indicate nel presente Osservatorio dei Valori di rilevazioni di valori agricoli ordinari, consolidati.
Il Meleto DOP è quotato autonomamente dalla categoria “frutteto”.
Le informazioni presenti nel rapporto sono utili per fini di conoscenza e di studio; ad esempio, il rapporto è in grado di evidenziare quale possa essere ordinariamente la qualità di coltura più e meno apprezzata a livello nazionale, di macroregioni (Italia settentrionale, centrale, meridionale e insulare), di regione e per provincia.
Per una stima puntuale, informazioni tecnicamente più dirette non possono che essere desunte dai listini provinciali/comunali, le cui quotazioni sono riferite all’ambito territoriale comunale per le singole colture.
In allegato al rapporto statistico è fornito un SW di ausilio per la spostamento nel tempo dei valori agricoli, noti ad un determinato anno, nell’arco temporale 1972-2021. La traslazione nel tempo segue la variabilità dei valori dei terreni rilevata per macroaree e per le sei qualità di coltura più diffuse nonché secondo un indice più generale di aggregazione delle sei qualità medesime, ponderato alla superficie coltivata.

Galleria immagini

Il testo riporta e commenta le risultanze delle elaborazioni statistiche delle quotazioni dei listini regionali OVA di Exeo s.r.l., in forma analitica per sei qualità di coltura più diffuse a livello nazionale ed in forma sintetica per le residue a minore diffusione.
Le elaborazioni di tipo analitico sono articolate per vari ambiti territoriali a partire dall’intero territorio nazionale fino a scendere a quello provinciale.
Le elaborazioni sintetiche sono a livello nazionale ed hanno riguardato 43 qualità di colture.
A margine sono evidenziate alcune valorizzazioni a livello nazionale.
A margine sono evidenziati esempi di valorizzazioni per macroaree.
Per ogni macroarea è analizzato l’andamento dei valori minimi e massimi delle sei qualità di coltura osservate, a partire dall’anno 1972.
In particolare è sviluppata una analisi per il periodo 2011-2021 dei dati di fonte Exeo srl, negli undici anni di attivazione dell’osservatorio e di pubblicazione dei relativi listini.
All’ebook è allegato un foglio di calcolo per l’elaborazione dei valori storici per le sei colture agrarie di riferimento che consente di ricavare nel periodo 1972-2021 il valore anno per anno, previo inserimento del valore noto in un anno qualsiasi.
L’ebook è consigliato agli studiosi, esperti, professionistici ed amministratori ed altri osservatori che operano nel campo del mondo agricolo. Gli aspetti rappresentati sono forse sicuramente ben conosciuti per ambiti locali, dai singoli operatori; manca però un quadro nazionale di riferimento, cui la presente pubblicazione vuole fornire un valido contributo.