LISTINO DEI VALORI IMMOBILIARI DEI TERRENI AGRICOLI - VENETO 2016

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Valori rilevati nell'anno 2015, in gran parte coincidenti con quelli rilevati negli ultimi anni per invarianza del mercato

Iovine, Antonio

22 febbraio 2016

pdf  / 654 Pagine in formato A4 (21X29,7 cm)

Listino di valori realizzato sulla base dei dati di mercato noti o di più immediata rilevabilità, elaborati con metodologie empiriche, basate sulla conoscenza del mondo agricolo. Alle operazioni hanno partecipato esperti nella materia dell’estimo, supportati da operatori locali, con conoscenza del mercato immobiliare delle varie zone. A livello nazionale è stata eseguita una verifica di controllo formale dei dati rilevati. Si è rilevata una sostanziale invarianza dei valori rispetto agli anni precedenti; pertanto, le quotazioni riportate nel presente listino confermano per lo più quelle formulate negli ultimi anni, salvo affinamenti in casi particolari.

Non Disponibile

  • editore: Exeo
  • collana: osservatorio dei valori agricoli
  • numero in collana: 306
  • isbn: 978-88-6907-181-2
  • sigla: OVA306
  • categoria: LISTINI
  • tipologia: tecnica
  • genere: raccolta
  • altezza: cm 29,7
  • larghezza: cm 21
  • dimensione: A4
  • funzioni permesse: Stampa: SI - Modifica: NO - Copia/Incolla: NO
  • protezione: digital watermarking
  • disponibità: illimitata
  • destinatari: professionale accademico
  • soggetto: economia/industria/management
Introduzione
La natura dei dati dell'Osservatorio
Novità dei listini Exeo S.r.l. anno 2016
Rapporto statistico regionale
LA PROVINCIA DI VENEZIA
Rapporto statistico provinciale
VENEZIA; ANNONE VENETO; CAMPAGNA LUPIA; CAMPOLONGO MAGGIORE; CAMPONOGARA; CAORLE; CAVALLINO TREPORTI; CAVARZERE; CEGGIA; CHIOGGIA; CINTO CAOMAGGIORE; CONA; CONCORDIA SAGITTARIA; DOLO; ERACLEA; FIESSO D'ARTICO; FOSSALTA DI PIAVE; FOSSALTA DI PORTOGRUARO; FOSSÒ; GRUARO; IESOLO; MARCON; MARTELLAGO; MEOLO; MIRA; MIRANO; MUSILE DI PIAVE; NOALE; NOVENTA DI PIAVE; PIANIGA; PORTOGRUARO; PRAMAGGIORE; QUARTO D'ALTINO; SALZANO; SAN DONÀ DI PIAVE; SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO; SANTA MARIA DI SALA; SANTO STIMO DI LIVENZA; SCORZÈ; SPINEA; STRA; TEGLIO VENETO; TORRE DI MOSTO; VIGONOVO
LA PROVINCIA DI BELLUNO
Rapporto statistico provinciale
BELLUNO; AGORDO; ALANO DI PIAVE; ALLEGHE; ARSIÈ; AURONZO DI CADORE; BORCA DI CADORE; CALALZO DI CADORE; CANALE  D'AGORDO; CASTELLAVAZZO; CENCENIGHE AGORDINO; CESIOMAGGIORE; CHIES D'ALPAGO; CIBIANA  DI  CADORE; COLLE SANTA  LUCIA; COMELICO  SUPERIORE; CORTINA D'AMPEZZO; DANTA  DI  CADORE; DOMEGGE DI CADORE; FALCADE; FARRA D'ALPAGO; FELTRE; FONZASO; FORNO DI ZOLDO; GOSALDO; LA VALLE AGORDINA; LAMON; LENTIAI; LIMANA; LIVINALLONGO DEL COL DI LANA; LONGARONE; LORENZAGO DI CADORE; LOZZO  DI  CADORE; MEL; OSPITALE DI CADORE; PEDAVENA; PERAROLO DI CADORE; PIEVE D'ALPAGO; PIEVE DI CADORE; PONTE NELLE ALPI; PUOS D'ALPAGO; QUERO; RIVAMONTE  AGORDINO; ROCCA PIETORE; SAN GREGORIO NELLE  ALPI; SAN NICOLÒ DI COMELICO; SAN PIETRO DI CADORE; SAN  TOMASO  AGORDINO; SAN VITO  DI CADORE; SANTA GIUSTINA; SANTO  STEFANO DI CADORE; SAPPADA; SEDICO; SELVA  DI  CADORE; SEREN DEL GRAPPA; SOSPIROLO; SOVERZENE; SOVRAMONTE; TAIBON  AGORDINO; TAMBRE; TRICHIANA; VALLADA AGORDINA; VALLE  DI  CADORE; VAS; VIGO DI CADORE; VODO  DI  CADORE; VOLTAGO AGORDINO; ZOLDO  ALTO; ZOPPÈ  DI  CADORE
LA PROVINCIA DI PADOVA
Rapporto statistico provinciale
PADOVA; ABANO TERME; AGNA; ALBIGNASEGO; ANGUILLARA VENETA; ARRE; ARQUÀ PETRARCA; ARZERGRANDE; BAGNOLI DI SOPRA; BAONE; BARBONA; BATTAGLIA TERME; BOARA PISANI; BORGORICCO; BOVOLENTA; BRUGINE; CADONEGHE; CAMPO SAN MARTINO; CAMPODARSEGO; CAMPODORO; CAMPOSANPIERO; CANDIANA; CARCERI; CARMIGNANO DI BRENTA; CARTURA; CASALE DI SCODOSIA; CASALSERUGO; CASTELBALDO; CERVARESE SANTA CROCE; CINTO EUGANEO; CITTADELLA; CODEVIGO; CONSELVE; CORREZZOLA; CURTAROLO; DUE CARRARE; ESTE; FONTANIVA; GALLIERA VENETA; GALZIGNANO TERME; GAZZO PADOVANO; GRANTORTO; GRANZE; LEGNARO; LIMENA; LOREGGIA; LOZZO ATESTINO; MASERÀ DI PADOVA; MASI; MASSANZAGO; MEGLIADINO SAN FIDENZO; MEGLIADINO SAN VITALE; MERLARA; MESTRINO; MONSELICE; MONTAGNANA; MONTEGROTTO TERME; NOVENTA PADOVANA; OSPEDALETTO EUGANEO; PERNUMIA; PIACENZA D'ADIGE; PIAZZOLA SUL BRENTA; PIOMBINO DESE; PIOVE DI SACCO; POLVERARA; PONSO; PONTE SAN NICOLÒ; PONTELONGO; POZZONOVO; ROVOLON; RUBANO; SACCOLONGO; SALETTO; SAN GIORGIO DELLE PERTICHE; SAN GIORGIO IN BOSCO; SAN MARTINO DI LUPARI; SAN PIETRO IN GU; SAN PIETRO VIMINARIO; SANT'ANGELO DI PIOVE DI SACCO; SANTA MARGHERITA D'ADIGE; SANTA GIUSTINA IN COLLE; SANT'ELENA; SANT'URBANO; SAONARA; SELVAZZANO DENTRO; SOLESINO; STANGHELLA; TEOLO; TERRASSA PADOVANA; TOMBOLO; TORREGLIA; TREBASELEGHE; TRIBANO; URBANA; VEGGIANO; VESCOVANA; VIGHIZZOLO D'ESTE; VIGODARZERE; VIGONZA; VILLA DEL CONTE; VILLA ESTENSE; VILLAFRANCA PADOVANA; VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO; VÒ
LA PROVINCIA DI ROVIGO
Rapporto statistico provinciale
ROVIGO; ADRIA; ARIANO NEL POLESINE; ARQUÀ  POLESINE; BADIA  POLESINE; BAGNOLO  DI  PO; BERGANTINO; BOSARO; CALTO; CANARO; CANDA; CASTELGUGLIEMO; CASTELMASSA; CASTENOVO  BARIANO; CENESELLI; CEREGNANO; CORBOLA; COSTA  DI  ROVIGO; CRESPINO; FICAROLO; FIESSO  UMBERTIANO; FRASSINELLE  POLESINE; FRATTA POLESINE; GAIBA; GAVELLO; GIACCIANO  CON BARUCHELLA; GUARDA VENETA; LENDINARA; LOREO; LUSIA; MELARA; OCCHIOBELLO; PAPOZZE; PETTORAZZA   GRIMANI; PINCARA; POLESELLA; PONTECCHIO  POLESINE; PORTO  TOLLE; PORTO  VIRO; ROSOLINA; SALARA; SAN  BELLINO; SAN  MARTINO DI  VENEZZE; STIENTA; TAGLIO  DI  PO; TRECENTA; VILLADOSE; VILLAMARZANA; VILLANOVA  MARCHESANA; VILLANOVA  DEL  GHEBBO
LA PROVINCIA DI TREVISO
Rapporto statistico provinciale
TREVISO; ALTIVOLE; ARCADE; ASOLO; BORSO DEL GRAPPA; BREDA DI PIAVE; CAERANO DI SAN MARCO; CAPPELLA MAGGIORE; CARBONERA; CASALE SUL SILE; CASIER; CASTELCUCCO; CASTELFRANCO VENETO; CASTELLO DI GODEGO; CAVASO DEL TOMBA; CESSALTO; CHIARANO; CIMADOLMO; CISON DI VALMARINO; CODOGNÈ; COLLE UMBERTO; CONEGLIANO; CORDIGNANO; CORNUDA; CRESPANO DEL GRAPPA; CROCETTA DEL MONTELLO; FARRA DI SOLIGO; FOLLINA; FONTANELLE; FONTE; FREGONA; GAIARINE; GIAVERA DEL MONTELLO; GODEGA DI SANT'URBANO; GORGO AL MONTICANO; ISTRANA; LORIA; MANSUÈ; MARENO DI PIAVE; MASER; MASERADA SUL PIAVE; MEDUNA DI LIVENZA; MIANE; MOGLIANO VENETO; MONASTIER DI TREVISO; MONFUMO; MONTEBELLUNA; MORGANO; MORIAGO DELLA BATTAGLIA; MOTTA DI LIVENZA; NERVESA DELLA BATTAGLIA; ODERZO; ORMELLE; ORSAGO; PADERNO DEL GRAPPA; PAESE; PEDEROBBA; PIEVE DI SOLIGO; PONTE DI PIAVE; PONZANO VENETO; PORTOBUFFOLÈ; POSSAGNO; POVEGLIANO; PREGANZIOL; QUINTO DI TREVISO; REFRONTOLO; RESANA; REVINE LAGO; RIESE PIO X; RONCADE; SALGAREDA; SAN BIAGIO DI CALLALTA; SAN FIOR; SAN PIETRO DI FELETTO; SAN POLO DI PIAVE; SAN VENDEMIANO; SAN ZENONE DEGLI EZZELINI; SANTA LUCIA DI PIAVE; SARMEDE; SEGUSINO; SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA; SILEA; SPRESIANO; SUSEGANA; TARZO; TREVIGNANO; VALDOBBIADENE; VAZZOLA; VEDELAGO; VIDOR; VILLORBA; VITTORIO VENETO; VOLPAGO DEL MONTELLO; ZENSON DI PIAVE; ZERO BRANCO
LA PROVINCIA DI VERONA
Rapporto statistico provinciale
VERONA; AFFI; ALBAREDO D'ADIGE; ANGIARI; ARCOLE; BADIA CALAVENA; BARDOLINO; BELFIORE; BEVILACQUA; BONAVIGO; BOSCHI SANT'ANNA; BOSCO CHIESANUOVA; BOVOLONE; BRENTINO BELLUNO; BRENZONE; BUSSOLENGO; BUTTAPIETRA; CALDIERO; CAPRINO VERONESE; CASALEONE; CASTAGNARO; CASTEL D'AZZANO; CASTELNUOVO DEL GARDA; CAVAION VERONESE; CAZZANO DI TRAMIGNA; CEREA; CERRO VERONESE; COLOGNA VENETA; COLOGNOLA AI COLLI; CONCAMARISE; COSTERMANO; DOLCÈ; ERBÈ; ERBEZZO; FERRARA DI MONTE BALDO; FUMANE; GARDA; GAZZO VERONESE; GREZZANA; ILLASI; ISOLA DELLA SCALA; ISOLA RIZZA; LAVAGNO; LAZISE; LEGNAGO; MALCESINE; MARANO DI VALPOLICELLA; MEZZANE DI SOTTO; MINERBE; MONTECCHIA DI CROSARA; MONTEFORTE D'ALPONE; MOZZECANE; NEGRAR; NOGARA; NOGAROLE ROCCA; OPPEANO; PALÙ; PASTRENGO; PESCANTINA; PESCHIERA DEL GARDA; POVEGLIANO VERONESE; PRESSANA; RIVOLI VERONESE; RONCÀ; RONCO ALL'ADIGE; ROVERCHIARA; ROVERÈ VERONESE; ROVEREDO DI GUÀ; SALIZZOLE; SAN BONIFACIO; SAN GIOVANNI ILARIONE; SAN GIOVANNI LUPATOTO; SAN MARTINO BUON ALBERGO; SAN MAURO DI SALINE; SAN PIETRO DI MORUBIO; SAN PIETRO IN CARIANO; SAN ZENO DI MONTAGNA; SANGUINETTO; SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA; SANT'ANNA D'ALFAEDO; SELVA DI PROGNO; SOAVE; SOMMACAMPAGNA; SONA; SORGÀ; TERRAZZO; TORRI DEL BENACO; TREGNAGO; TREVENZUOLO; VALEGGIO SUL MINCIO; VELO VERONESE; VERONELLA; VESTENANOVA; VIGASIO; VILLA BARTOLOMEA; VILLAFRANCA DI VERONA; ZEVIO; ZIMELLA
LA PROVINCIA DI VICENZA
Rapporto statistico provinciale
VICENZA; AGUGLIARO; ALBETTONE; ALONTE; ALTAVILLA VICENTINA; ALTISSIMO; ARCUGNANO; ARSIERO; ARZIGNANO; ASIAGO; ASIGLIANO VENETO; BARBARANO VICENTINO; BASSANO DEL GRAPPA; BOLZANO VICENTINO; BREGANZE; BRENDOLA; BRESSANVIDO; BROGLIANO; CALDOGNO; CALTRANO; CALVENE; CAMISANO VICENTINO; CAMPIGLIA DEI BERICI; CAMPOLONGO SUL BRENTA; CARRÈ; CARTIGLIANO; CASSOLA; CASTEGNERO; CASTELGOMBERTO; CHIAMPO; CHIUPPANO; CISMON DEL GRAPPA; COGOLLO DEL CENGIO; CONCO; CORNEDO VICENTINO; COSTABISSARA; CREAZZO; CRESPADORO; DUEVILLE; ENEGO; FARA VICENTINO; FOZA; GALLIO; GAMBELLARA; GAMBUGLIANO; GRANCONA; GRISIGNANO DI ZOCCO; GRUMOLO DELLE ABBADESSE; ISOLA VICENTINA; LAGHI; LASTEBASSE; LONGARE; LONIGO; LUGO DI VICENZA; LUSIANA; MALO; MARANO VICENTINO; MAROSTICA; MASON VICENTINO; MOLVENA; MONTE DI MALO; MONTEBELLO  VICENTINO; MONTECCHIO MAGGIORE; MONTECCHIO  PRECALCINO; MONTEGALDA; MONTEGALDELLA; MONTEVIALE; MONTICELLO CONTE OTTO; MONTORSO VICENTINO; MOSSANO; MUSSOLENTE; NANTO; NOGAROLE  VICENTINO; NOVE; NOVENTA  VICENTINA; ORGIANO; PEDEMONTE; PIANEZZE; PIOVENE  ROCCHETTE; POJANA MAGGIORE; POSINA; POVE  DEL GRAPPA; POZZOLEONE; QUINTO  VICENTINO; RECOARO TERME; ROANA; ROMANO D'EZZELINO; ROSSANO  VENETO; ROSÀ; ROTZO; SALCEDO; SANDRIGO; SAN GERMANO DEI BERICI; SAN  NAZARIO; SAN PIETRO MUSSOLINO; SAN  VITO DI LEGUZZANO; SANTORSO; SARCEDO; SAREGO; SCHIAVON; SCHIO; SOLAGNA; SOSSANO; SOVIZZO; TEZZE  SUL  BRENTA; THIENE; TONEZZA DEL  CIMONE; TORREBELVICINO; TORRI  DI QUARTESOLO; TRISSINO; VALDAGNO; VALDASTICO; VALLI  DEL  PASUBIO; VALSTAGNA; VELO D'ASTICO; VILLAGA; VILLAVERLA; ZANÈ; ZERMEGHEDO; ZOVENCEDO; ZUGLIANO
ALLEGATI
Algoritmo di calcolo del valore
Venezia: Tabelle qualità di coltura, parametri di stima, loro variabilità
Belluno: Tabelle qualità di coltura, parametri di stima, loro variabilità
Padova: Tabelle qualità di coltura, parametri di stima, loro variabilità
Rovigo: Tabelle qualità di coltura, parametri di stima, loro variabilità
Treviso: Tabelle qualità di coltura, parametri di stima, loro variabilità
Verona: Tabelle qualità di coltura, parametri di stima, loro variabilità
Vicenza: Tabelle qualità di coltura, parametri di stima, loro variabilità
Specifiche tecniche per l'attribuzione del livello qualitativo, adeguato alle caratteristiche tecniche del terreno oggetto di valutazione
Declaratoria per l'individuazione delle qualità di coltura rilevate

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La valutazione di un bene immobile è un’operazione complessa in quanto
si tratta di andare ad attribuire un valore di mercato ad un
determinato bene, con una delle varie metodologie previste dalla
disciplina dell’estimo. Per valore si intende il prezzo, espresso in
quantità di moneta, che la pluralità di acquirenti e venditori sarebbe
rispettivamente disposta a corrispondere per la cessione ed acquisto di
un bene in una libera contrattazione, condotta nei tempi ordinari in
cui i beni similari sono offerti sul mercato locale.



Le metodologie di stima prevedono diversi approcci che consentono di
risolvere tutte le possibili situazioni che possono presentarsi in
rapporto allo stato specifico del bene, alla presenza o meno di un
mercato immobiliare più o meno dinamico, nonché alla finalità della
stima. Tutte le metodologie, però in sostanza, si basano sul confronto
tra le caratteristiche del bene oggetto di stima e quelle di beni
similari, dei quali si deve conoscere anche il prezzo di cessione in
una recente compravendita (o altri dati economici: ad esempio costo di
ricostruzione, canone di locazione, ecc., a seconda dello scopo della
stima).



Il confronto è particolarmente difficile in quanto sono molteplici le
caratteristiche elementari degli immobili che possono, con maggiore o
minore peso, incidere sul valore degli stessi.



Anche nella stima dei beni di natura agricola si incontrano tali
difficoltà in quanto, benché rispetto ad altre tipologie di immobili
(urbani o industriali) presentino un minor numero di caratteristiche
atte a distinguerli l’uno dall’altro e dal relativo valore, questo
numero resta comunque sempre abbastanza elevato.



Un osservatorio di valori immobiliari è uno strumento che si prefigge
di monitorare l’andamento dei valori di beni immobili ai fini della
loro utilizzazione in attività professionali, commerciali, governo del
territorio e quanto altro, a disposizione di cittadini, imprese ed enti
pubblici. 



Perché  e viva l’esigenza di un Osservatorio di valori immobiliari
dei beni di natura agricola? Sicuramente per:

-    la carenza di informazioni economiche per tali tipi
di beni;

-    la confusione nell’individuazione del corretto
valore per la molteplicità di tipologie di valori agricoli assunte per
specifiche funzionalità;

-    la necessità di sviluppare e approfondire una
cultura professionale per la valutazione di tali beni, supportando le
relative operazioni di stima, sia di interesse privato che pubblico;

-    disporre di uno strumento per una valutazione
automatica del valore dei terreni agricoli, a partire da informazioni
oggettive delle loro caratteristiche tecniche, rilevate secondo una
predefinita codifica.



Preliminarmente è necessario esplicitare una definizione inequivocabile
di un terreno agricolo, al fine di qualificare la natura e le finalità
dell’Osservatorio. Per terreno agricolo si intende un’area destinata ad
attività agricola e non suscettibile di edificazione, se non per
costruzioni strumentali all’esercizio dell’attività stessa, di tipo
abitativo o non abitativo,  in base alle previsioni dello
strumento urbanistico vigente.



Il valore che si andrà a ricercare, per l’Osservatorio, deve
prescindere da fattori che eccedano il puro merito agricolo (non si
terrà conto ad esempio di prospettive di futura edificabilità per la
vicinanza a centri abitati  ovvero di ubicazioni in zone di
esposizione panoramica su  rilevanti paesaggi naturalistici, 
cosicché come di ogni altro fattore che non incida sulla redditività
agricola).



È appena il caso di evidenziare come tale finalità dell’Osservatorio,
da una parte semplifichi l’attività di costituzione, da un’altra ne
contrasti la piena aderenza al mercato immobiliare ordinario. Tale
scelta porta evidentemente ad escludere casi singolari di valori
immobiliari influenzati da un eccessiva presenza di fattori
extragricoli che incidano sui valori medesimi. Anche in questi ultimi
casi l’Osservatorio potrà, comunque, sempre  offrire un valore di
base, che con opportune analisi estimali può essere adattato alla
finalità precipua della stima.



L’ambito territoriale di valenza dei valori dell’Osservatorio è quello
comunale.



Ai fini della rilevazione dei valori si è dovuta necessariamente
operare una scelta sulle qualità di coltura da monitorare per la
costituzione dell’Osservatorio. Le qualità di coltura catastali sono
esorbitanti (n. 107) ed in alcuni casi obsolete.



Appaiono più approcciabili, in quanto di più recente introduzione,
ancorché non perfettamente standardizzate a livello nazionale le
qualità di coltura individuate nelle tabelle dei valori agricoli medi
per espropri (legge 865/71 e s.m.), che risultano in numero più ridotto
e più vicine alla attuale realtà agricola. Si ritiene pertanto
opportuno fare riferimento a queste ultime, salvo accorpamenti
specifici ai fini dell’elaborazione dei dati  quando il valore
immobiliare e la natura della qualità di coltura siano sufficientemente
omogenei.



L’Osservatorio, in  questa  prima fase, per accelerare il
processo di costituzione è stato realizzato sulla base dei dati di
mercato noti o di più immediata rilevabilità, elaborati con metodologie
empiriche  per estrapolarli  sull’universo dei beni agricoli,
da professionisti qualificati operanti sul territorio.

In una seconda fase, l’osservatorio assumerà, progressivamente, natura
scientifica  fondato  su dati puntuali, 
specificatamente desunti dal mercato ed elaborati con metodologie
statistico-matematiche.



Occorre poi evidenziare come il mercato dei terreni agricoli ha
risentito, per molti anni, in modo essenziale dei criteri di
valutazione automatica previsti dal DPR 131/86 (Testo unico delle
imposte di registro) e pertanto i prezzi dichiarati sugli atti
traslativi fino a pochi anni fa era quello determinato sulla scorta dei
Redditi Dominicali che nulla avevano a che fare con i reali valori di
mercato. Solo negli ultimi periodi si sta assistendo a dichiarazioni
più veritiere, ma il mercato è ancora poco trasparente e comunque non
produce quei parametri sufficienti, sia dal punto qualitativo che
quantitativo, a realizzare un Osservatorio di “natura scientifica”.

I valori contenuti nella banca dati delle quotazioni immobiliari
dell'Osservatorio del mercato immobiliare agricolo non possono
intendersi sostitutivi della "stima", anche se finalizzata ad accertare
il puro merito agricolo, ma soltanto di ausilio alla stessa.



Sono riferiti all'ordinarietà dei fondi agricoli nei vari contesti
locali, rappresentando perciò valori agricoli minimi e massimi
ordinari, significando che possono essere presenti fondi
singolari  il cui valore può discostarsi da quelli rilevati.



Un’ulteriore particolarità dei valori esposti nell’Osservatorio, sempre
nell’ottica di consentirne una sua migliore utilizzabilità e di potere
acquisire ogni informazione economica disponibile in tema di
trasferimenti di terreni agricoli (ovviamente opportunamente resa
omogenea al contesto),  concerne il fatto che i valori agricoli
sono considerati al netto dell’incidenza di eventuali costruzioni
rurali presenti. La disciplina dell’estimo detta le modalità operative
per armonizzare le due tipologie di valori  onde consentire l’uso
dei valori dell’Osservatorio, previ adattamenti, per ogni fine di stima.



Per quanto concerne i terreni con piantagioni arboree i valori tengono
conto anche del soprassuolo, che come è noto è in stretta correlazione
tra età delle piante e durata del ciclo di estirpazione (o taglio per i
boschi). A tale fine la durata del ciclo ordinario della piantagione è
divisa in intervalli, corrispondenti alle varie fasi (ad esempio tre:
soprassuolo con  un’età inferiore ad un terzo del ciclo
vegetativo; soprassuolo con un’età compresa tra un terzo e due terzi
del ciclo vegetativo; soprassuolo ha un’età superiore a due terzi del
ciclo vegetativo. Per i boschi si fa riferimento, invece, alla data in
cui si può eseguire il taglio.



Altre problematiche concernono la corretta conduzione dei fondi in
particolare per quanto riguarda la manutenzione delle opere di
sistemazione, scolo e bonifica, se presenti. Oltre quelle sopra
segnalate possono essere presenti molte altre condizioni particolari
incidenti sui valori (vincoli normativi, prescrizioni urbanistiche,
pesi, ecc.). In questi casi, l’Osservatorio non può che fare
riferimento a condizioni di ordinarietà, prescindendo da queste.



Quindi, l'utilizzo delle quotazioni,  non può che condurre ad
indicazioni di valori agricoli di larga massima.



Solo la stima effettuata da un tecnico professionista, in quanto
esperto del settore, redatta dopo un’accurata ispezione al fondo ed ai
caratteri locali della zona in cui è posto, costituisce la
consulenza  idonea a rappresentare e a descrivere in maniera
esaustiva e con piena efficacia il bene e di motivare il valore da
attribuire.



Ciò premesso, come strumento di ausilio per il lettore sono state
sviluppate specifiche analisi attraverso le quali sono state definite
delle tabelle parametriche che mettono in relazione le caratteristiche
tecniche (fertilità, giacitura, ubicazione, accesso, ecc.) con il
valore di mercato. Tale strumento, note le caratteristiche tecniche
specifiche del terreno oggetto di valutazione, consente di ricavare il
più probabile valore di mercato del terreno medesimo nell’ambito
dell’intervallo minimo-massimo fornito dall’Osservatorio (cfr. 
paragrafo  “Algoritmo di calcolo  del valore”).



Fino all’anno 2014, i listini sono stati pubblicati esclusivamente su
base provinciale, riportando le valorizzazioni per singola qualità di
coltura del terreno e per i  singoli comuni. A partire dall’anno
2015,  i listini sono prodotti su base regionale, sempre 
mantenendo la disaggregazione per singolo comune. Sempre a partire
dall’anno 2015, al fine di una omogeneizzazione e semplificazione a
livello nazionale dei listini, si è provveduto ad accorpare le qualità
di coltura per gruppi omogenei per caratteristiche e valori
immobiliari, pervenendo  ad un quadro generale di qualificazione
composto da 49 qualità di coltura rispetto alle originarie 107 presenti
nei listini a base provinciale.



Tale scelta non pregiudica l’efficacia del listino, in quanto la
rilevazione del valore di una coltura mista arborata non è di alcuna
utilità se non si dettaglia la qualità dell’arboratura presente,
l’ubicazione (perimetrale, sparsa, per filari, ecc.), la finalità delle
piante e la densità delle stesse. Di fatto, le qualità arborate possono
assumere, di volta in volta, valori maggiori o inferiori della
corrispondente qualità di coltura principale in assenza di soprassuolo,
proprio in relazione alle suddette caratteristiche e ciò sia  in
ambiti territoriali diversi e sia nella stessa località. Pertanto, nel
caso di ricerca di un valore di una coltura mista arborata, deve essere
cura del perito di individuare, caso per caso, il valore più opportuno,
partendo  dal valore della coltura principale, priva di
soprassuolo, e apportando al relativo valore le necessarie aggiunte e
detrazioni che le piante possono apportare al bene nel suo complesso.



L’andamento del mercato dei terreni agricoli nell’anno 2015 ha mostrato
una sostanziale stabilità dei prezzi di compravendita rispetto a quelli
dell’anno 2014 ed immediatamente precedenti, con tendenze al ribasso
piuttosto che al rialzo. I ribassi, in generale,  hanno riguardato
limature sui valori massimi di alcune colture  ed in ristretti
ambiti territoriali nei quali si erano spuntati, irragionevolmente,
corrispettivi sovrastimati.  



Pertanto le quotazioni riportate nel presente listino, confermano
sostanzialmente quelle formulate per l’anno precedente, salvo
affinamenti conseguenza di una più precisa e arricchita rilevazione
sulla scorta di ulteriori indagini, che hanno riguardato  casi
isolati.



Come novità assoluta per i listini 2016, sono sviluppati dei rapporti
statistici costituiti da tabelle  e grafici illustrativi 
della  variabilità delle quotazioni espresse limitatamente alle
seguenti qualità di coltura più significative per diffusione sul
territorio nazionale:

-    seminativi (asciutti);

-    orti irrigui (in assenza gli orti asciutti);

-    vigneti;

-    uliveti;

-    frutteti;

-    boschi cedui.



Per le qualità di coltura che, localmente, evidenziano   più
quotazioni (ad es. vigneto ordinario, vigneto DOC, vigneto DOCG;
uliveto ordinario e ulivato specializzato, ecc.)  sono stati
assunti i valori minimi e massimi ordinari assoluti.

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