COSAP TOSAP

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Il canone per l’occupazione del suolo pubblico (COSAP)

Il canone per l’occupazione del suolo pubblico risulta configurato come corrispettivo di una concessione, reale o presunta, nel caso di occupazione abusiva, dell’uso esclusivo o speciale di beni pubblici, cosicché esso è dovuto non in base alla limitazione o sottrazione all’uso normale o collettivo di parte del suolo, ma in relazione all’utilizzazione particolare o eccezionale che ne trae il singolo.

La Tassa per l’occupazione del suolo pubblico: evoluzione normativa, natura e presupposto impositivo

La TOSAP, che non ha nulla a che fare con il COSAP, è un’obbligazione di carattere propriamente tributario, riconducibile esclusivamente alla potestà impositiva dell’Ente pubblico e che trova la sua giustificazione nella necessità dell’Ente di procurarsi i mezzi finanziari per l’assolvimento dei suoi fini istituzionali.

La facoltà del Comune di scegliere tra l’applicazione della TOSAP e del COSAP (tassa o canone)

L'art. 63 del d. lgs. 1997, n. 446, sopravvenuto all'art. 27 d. lgs. 285/1992 riconosce al Comune la facoltà di scegliere tra l’applicazione, a fronte dell’occupazione permanente di propri beni patrimoniali indisponibili e demaniali, della TOSAP e del COSAP (tassa o canone)

La misura massima possibile del prelievo collegato all’occupazione di beni pubblici in ragione di una concessione o autorizzazione

La disciplina della COSAP ex art. 63 del d.lgs. 1997, n. 446, che ha innovato i criteri di calcolo anche della TOSAP, ha individuato la misura massima possibile del prelievo collegato all’occupazione di beni pubblici in ragione di una concessione o autorizzazione. Ne deriva che deve ritenersi escluso il cumulo con il canone ricognitorio ex art. 27 del d.lgs. 285/1992.

Presupposti impositivi del canone di occupazione del suolo pubblico

Il canone non ricognitorio e la tassa-canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche si basano sullo stesso presupposto di fatto, costituito dall'uso particolare di beni pubblici appartenenti al demanio stradale.

Fattispecie di applicazione del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche

Il COSAP per le occupazioni temporanee è perfettamente assimilabile alle locazioni di breve durata.

Il presupposto impositivo della tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche

Il presupposto impositivo della TOSAP è costituito, ai sensi del D.Lgs. 507/1993, artt. 38 e 39, dalle occupazioni, di qualsiasi natura, di spazi ed aree, anche soprastanti e sottostanti il suolo, appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile dei comuni e delle province, mentre sono irrilevanti gli atti di concessione o di autorizzazione relativi all'occupazione, atteso che la tassa colpisce anche le occupazioni senza titolo.

Casi di esclusione dall'obbligo impositivo della TOSAP

Sono soggette al pagamento della TOSAP anche le occupazioni finalizzate alla realizzazione di tutte le attività che integrano servizio pubblico, e per quanto esse siano "mediatamente" finalizzate alla realizzazione dell'interesse pubblico, ciò che non esclude che l'utilizzazione degli spazi avvenga nel diretto interesse dell'esercente l'attività, salvo quelle attività per le quali sia espressamente prevista la "devoluzione gratuita" al Comune degli impianti al termine del servizio.

Ammissibilità dell'imposizione contemporanea della TOSAP/COSAP e dell'imposta sulla pubblicità

La contemporanea soggezione a TOSAP ed imposta sulla pubblicità non integra un'ipotesi di vietata doppia imposizione, in quanto l'imposta comunale sulla pubblicità ha oggetto diverso dalla tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche.

Natura concessoria e non tributaria del canone per l’occupazione degli spazi e delle aree pubbliche

Il canone per l’occupazione di suolo pubblico non ha natura tributaria operando quale corrispettivo di una concessione per l'uso esclusivo o speciale di beni pubblici.