Assume rilevante interesse segnalare che, in modo assolutamente peculiare ed inedito, in occasione di un procedimento penale svoltosi dinnanzi il Tribunale di Nola [1], sono state individuate come persone offese dal reato di contraffazione e vendita di prodotti con marchi falsi, e quindi ammesse a costituirsi parti civili, non soltanto le diverse case produttrici titolari dei marchi, ma anche l’Istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione, di cui si è già parlato sottolineandone l’importanza [2].
Risulta, pertanto, necessario chiarire il ruolo che possono svolgere, nell’ambito dei processi penali riguardanti la contraffazione, le associazioni che operano in difesa dei diritti e degli interessi comuni alle imprese titolari dei marc...
_OMISSIS_ ...nella qualità di persona offesa da reato ed eventualmente anche di parte civile.
Come è stato condivisibilmente affermato, «la presenza di segni confondibili per prodotti che, nella valutazione diffusa, possono riferirsi alla stessa fonte, pregiudica quella fiducia della collettività e insidia la formazione delle scelte con richiami ingannevoli» [3].
Recentemente - e se ne è già compiuta più sopra una estesa analisi - la giurisprudenza ha, tuttavia, riconosciuto che la norma dell’art. 474 c.p. non mira a tutelare il consumatore dalle piccole o grandi frodi di chi pone in vendita merce (interesse garantito dall’art. 517 c.p.), ma «è posta a tutela dei marchi e dei segni distintivi, costituendo una protezione per i ti...
_OMISSIS_ ...raquo; [4].
Che tale sia la finalità della disposizione in esame emerge chiaramente anche dalle numerose e recenti convenzioni internazionali in materia di marchi stipulate dall’Italia, tra le quali si ricordano i già citati accordi TRIPs. [5].
La Corte di Cassazione, pertanto, riconosce come bene giuridico specificamente garantito dall’art. 474 c.p. la tutela degli interessi dei titolari del marchio e questo orientamento, precedentemente visto nel dettaglio, è chiaramente espresso da una parte della dottrina e della giurisprudenza [6], secondo cui i reati previsti dagli art. 473-474 c.p. sono plurioffensivi, perché ledono oltre alla fede pubblica anche gli interessi dei titolari dei marchi contraffatti a non vedere imme...
_OMISSIS_ ... prodotti con il proprio contrassegno falsificato, in modo da sfruttarne la forza di penetrazione presso il pubblico e la valenza patrimoniale.
Si può, dunque, affermare che la condotta posta in essere con la contraffazione del marchio o con la vendita di prodotti con marchi falsi comporta un pregiudizio, oltre che per la fede pubblica, anche per i titolari dei marchi che con la registrazione di questi intendono tutelarsi nei confronti di chi voglia pregiudicare i loro interessi economici.
Lasciati spesso in secondo piano [7], gli interessi dei titolari dei marchi registrati trovano finalmente riconoscimento e protezione a fronte di condotte penalmente rilevanti che attraverso la vendita di prodotti con marchi contraffatti incidono gravemente, d...
_OMISSIS_ ...ta economico, non tanto sulla collettività dei consumatori, quanto soprattutto sui produttori [8].
Nel caso di Nola, oltre alla ditta produttrice degli oggetti di cui sono stati contraffatti i marchi, viene individuata, quale persona offesa dal reato, anche l’associazione (Indicam) che da anni riunisce e rappresenta i titolari dei marchi più noti, attribuendo così riconoscimento alle associazioni e agli enti nella lotta alla contraffazione.
La giurisprudenza, già sotto la vigenza del codice Rocco di procedura penale, aveva espresso l’orientamento volto a favorire la costituzione di parte civile degli enti rappresentativi di interessi collettivi o diffusi lesi dalla condotta criminosa, attraverso un’equiparazione tra il p...
_OMISSIS_ ...n interesse qualificabile come “collettivo” e la lesione di un vero e proprio diritto soggettivo dell’ente, talvolta addirittura prescindendo dalla sussistenza di un danno diretto ed immediato suscettibile di azione civile risarcitoria [9] (si pensi ad esempio alle amplissime legittimazioni alla costituzione di parte civile accordate ad enti come il WWF nei casi concernenti i reati ambientali).
Non sono mancati, d’altro canto, interventi legislativi che prevedono la possibilità di inserimento dell’azione civile nel processo penale in favore di alcune associazioni o enti collettivi. Con riferimento ai reati connessi all’uso illecito del marchio di ceramica artistica, tradizionale o di qualità, l’art. 11 della legge 9 lu...
_OMISSIS_ ...8 ha riconosciuto la legittimazione a costituirsi parte civile ai c.d. “comitati di disciplinare” previsti dalla stessa legge, nonché alle Regioni, enti locali ed economici anche provinciali, ai consorzi o enti di tutela ed associazioni dei produttori di ceramica.
La peculiarità del caso dinnanzi al Tribunale di Nola di cui si discute è costituita dal fatto che per la prima volta, non risultando precedenti noti in tal senso, l’ente rappresentativo degli interessi collettivi lesi dal reato di vendita di prodotti con marchi contraffatti è direttamente chiamato a interloquire nel procedimento penale nella veste di persona offesa dal reato, potendo, ove lo ritenga opportuno, costituirsi parte civile.
Nel suo già ricordato ruolo di ...
_OMISSIS_ ...coordinamento delle industrie produttrici di beni che vanno dall’alta gamma al largo consumo, con la finalità di promozione, organizzazione e attuazione di qualsiasi iniziativa che tenda ad evitare la contraffazione dei marchi e dei prodotti, Indicam collabora con le autorità investigative e le forze dell’ordine preposte alla lotta contro la contraffazione nella ricerca delle fonti di produzione e dei canali di diffusione delle merci contraffatte, oltre che nella sorveglianza delle aree geografiche più a rischio. Inoltre Indicam contribuisce durante le indagini preliminari all’accertamento circa la genuinità o la falsità dei marchi rinvenuti, facendo da “interfaccia” tra gli organi inquirenti e gli esperti delle case produttrici titolari dei mar...
_OMISSIS_ ...i e promuove anche la conoscenza e la diffusione delle tecnologie anticontraffazione. È quindi naturale, vista la sua importante attività di contrasto alla contraffazione, e l’ingente investimento di persone e risorse a questo fine, che le sia stato riconosciuto lo status di persona offesa del reato e il conseguente diritto di costituirsi parte civile.
Prendendo spunto dal procedimento penale in esame, è auspicabile in futuro un maggiore riconoscimento degli enti rappresentativi e portatori degli interessi collettivi delle imprese titolari dei marchi registrati nella lotta alle condotte criminali di contraffazione. Sembra, in particolare, aprirsi la strada verso l’attribuzione a questi enti di poteri maggiormente incisivi rispetto a quelli previsti...
_OMISSIS_ .... 91 c.p.p., riconoscendo ad essi la possibilità di rivestire il ruolo di persona offesa dal reato e di costituirsi parte civile nel processo penale per ottenere il risarcimento del danno provocato dalla commissione del reato.