Contraffazione: norme penali

La miglior dottrina risolve però la questione selezionando, tra le varie possibili cause di invalidità del marchio, quelle che effettivamente siano idonee ad incidere sulla capacità distintiva del marchio.

Solo esse possono infatti escludere la configurabilità dei delitti di contraffazione in quanto solo esse hanno incidenza sulla offensività in concreto del bene giuridico tutelato [6].

La stessa decisione, per altro aspetto, appare utile ad approfondire anche un aspetto peculiare della L. 99/2009. Infatti, nella pronuncia in esame, si fa riferimento al marchio comunitario e non a quello nazionale disciplinato dal Codice della Proprietà Industriale.

Come acutamente osservato dai primi commentatori [7], «si potrebbe obiettare che gli argomenti esposti contro l’equiparazione tra domanda e registrazione non siano rilevanti in questa sede»; ma così non è. E invero, l’introduzione da parte della L. 99... _OMISSIS_ ...ti comunitarie accanto a quelle interne e convenzionali ha all’inizio creato alcune perplessità poi superate nella approvazione con modifiche avvenuta in Senato nel testo che era stato licenziato dalla Camera dei Deputati. L’art. 473 c.p. subordina l’applicabilità del delitto alla osservanza delle norme in materia di proprietà industriale oltre a quelle dei regolamenti comunitari che prima della L. 99/2009 non erano previsti.

Ma è soprattutto da sottolineare che l’art. 473 c.p. comma 1 prevede la conoscibilità dell’esistenza del titolo di proprietà industriale. Come condivisibilmente è stato ritenuto dallo stesso commentatore, un’attenta analisi dell’attuale assetto dell’art. 473 c.p. come novellato dalla L. 99/2009, conduce a ritenere non corretta la soluzione adottata dalla recente sentenza della Corte di Cassazione in esame.

In effetti la volontà del legislatore appare quella di ritenere ch... _OMISSIS_ ...ale ex artt. 473 e 474 c.p. scatti solo dopo l’effettiva registrazione allorquando il diritto di proprietà sia stato acquisito. In questi casi prima del completamento della procedura di registrazione potrebbe ricorrersi, semmai, all’art. 517 c.p. (vendita di prodotti industriali con segni mendaci), applicabile anche a tutela del marchio di fatto.

Un esempio di un certo interesse è quello proposto da una pronuncia della Corte di Appello di Milano [8] secondo cui: «La contraffazione del marchio presuppone un rapporto di comparazione con il marchio genuino, nella sua natura emblematica e/o nominativa e si concretizza nella produzione, nei suoi elementi essenziali, del segno distintivo protetto da brevetto. È certamente registrabile e tutelabile la singola lettera dell’alfabeto con una specifica conformazione propria tale da divenire un segno caratteristico e inconfondibile». (Nel caso di specie la lettera H di “Hermès&rdquo... _OMISSIS_ ...con le “grazie” ha una diffusione mondiale e certamente inconfondibile).

La discussione sulla tutelabilità di un marchio a monogramma, come quello della citata maison parigina, risulta quindi paradigmatico proprio per comprendere quale sia la delicatezza del rapporto tra l’inquadramento penalistico delle condotte di contraffazione (in bilico interpretativo tra le ipotesi limitrofe, ma distinte dell’art. 473 e dell’art. 474 c.p.) e quelli che sono i presupposti giuridici di tali reati.

Infatti la norma penale interviene, per così dire, in seconda battuta, in uno spazio già compiutamente disciplinato da norme extrapenali, per sanzionare con la pena criminale le condotte che rappresentano la violazione degli snodi maggiormente significativi della regolamentazione civilistica [9].

In sostanza la struttura normativa del concetto di marchio influenza direttamente il perimetro del concetto di cont... _OMISSIS_ ...lmente rilevante, sicché è pacifico che esso non può ridursi alla mera riproduzione dell’altrui marchio, giacché, in tal modo, si andrebbero a colpire condotte che la stessa disciplina in materia di marchi autorizza esplicitamente [10].

La questione quindi non è certamente semplice e va considerata nelle sue diverse prospettive, anche soggettive.