Indennità di espropriazione e occupazione per cave e giacimenti nel sottosuolo

INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - INDENNITÀ DI OCCUPAZIONE - CAVA

Nell'indennità per le cave non è configurabile l'indennità di occupazione, essendo il mancato reddito parte integrante del calcolo dell'indennità di esproprio.

Non essendo configurabile la produzione di reddito in periodi e per causa diversi dall’utilizzo della cava, i quali già concorrono a determinare l'indennità di esproprio, è da escludere un ulteriore indennizzo a titolo di indennità di occupazione legittima.

Qualora la valutazione di un immobile contenente una cava o un giacimento sia stata compiuta in base al reddito prodotto e producibile sino all'estinzione del rapporto o all'esaurimento (materiale od economico), non sussistono perdite ulteriori indennizzabili neppure nel tempo e non è quindi configurabile neanche quello a conseguire l'indennità di occupazione temporanea, avendo questa proprio la funzione di indennizzare l'espropriato... _OMISSIS_ ...ne del godimento del bene oggetto del procedimento di esproprio e della mancata percezione dei frutti per tutta la durata della sua indisponibilità da parte del proprietario.

Quando oggetto dell'espropriazione siano terreni destinati a cava, la liquidazione del valore venale con riferimento al valore dei materiali estraibili fino al suo esaurimento non consentono, a pena di una ingiustificata duplicazione, un ulteriore indennizzo a titolo di indennità di occupazione legittima,con la funzione di indennizzare l'espropriato della privazione del godimento.

Ove il terreno sia utilizzato come cava e l'indennità di espropriazione sia parametrata al valore dell'intero materiale estraibile, nessun'altra indennità può essere attribuita al proprietario, altrimenti conseguendosi l'effetto di duplicare in tutto o in parte il valore suddetto; neppure l'indennità di occupazione può essere determinata in base al valore del suolo, avendo lo stesso proprietar... _OMISSIS_ ... quello più vantaggioso del valore dei prodotti della cava, altrimenti liquidandosi due distinte indennità per lo stesso immobile.

Quando oggetto dell'espropriazione siano terreni destinati a cava - e quindi entità fruibili direttamente in termini di appropriazione materiale, non reversibile nè rinnovabile, in un contesto che sfugge alla logica che presiede alla valutazione delle aree, distinguendole tra suoli agricoli e suoli edificatori - la determinazione della relativa indennità richiede il riferimento alla L. n. 2359 del 1865, art. 39, e, quindi, al valore venale del bene. In tale prospettiva l'indennità di espropriazione va ragguagliata al parametro del materiale complessivamente estraibile dalla cava sino al suo esaurimento materiale o economico. E' chiaro, quindi, che un tale criterio di liquidazione dell'indennità di espropriazione non lascia spazio per la liquidazione di una indennità di occupazione, con la funzione di indennizzare l'espropriato... _OMISSIS_ ...ne del godimento del bene oggetto del procedimento di esproprio e della mancata percezione dei frutti durante l'occupazione medesima.

L'eventuale godimento della cava non ne lascia inalterata la consistenza, ma la esaurisce parzialmente, diminuendone il valore venale ai fini dell'indennità di espropriazione. Ne consegue che la liquidazione del valore venale con riferimento al valore dei materiali estraibili e l'inconfigurabilità di un reddito in periodi e per causa ulteriori rispetto a quelli già considerati non consentono, a pena di una ingiustificata duplicazione, un ulteriore indennizzo a titolo di indennità di occupazione legittima.

In tema di determinazione dell'indennità di esproprio di un terreno destinato a cava occorre fare riferimento alla L. 25 giugno 1865, n. 2359, art. 39, e, pertanto, al valore venale del bene che, nella specie, va ragguagliato al parametro del materiale complessivamente estraibile dalla cava sino al suo esaur... _OMISSIS_ ...i di criterio omnicomprensivo, che non è compatibile con la liquidazione, in favore dell'espropriato, di una ulteriore indennità per l'occupazione della cava, con la funzione di indennizzarlo della privazione del godimento del bene oggetto del procedimento di esproprio e della mancata percezione dei frutti nel corso dell'occupazione medesima, in quanto si tradurrebbe in una ingiustificata duplicazione della medesima indennità di espropriazione.

In ipotesi di terreno destinato a cava indennizzato secondo il criterio dell'attività estrattiva, nulla spetta a titolo di indennità di occupazione che, in caso fosse riconosciuta, costituirebbe una duplicazione dell'indennizzo; il mancato sfruttamento della cava è già valutato nella liquidazione della indennità di esproprio. Se, infatti, il reddito prodotto e producibile sino all'estinzione del rapporto od all'esaurimento (materiale ed economico), della cava rappresenta l'indennità di espropriazione, è di tutta evi... _OMISSIS_ ...ribuzione del controvalore del reddito mancato negli anni di occupazione legittima sarebbe indebita duplicazione del ristoro.

INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - SOTTOSUOLO: CAVE E GIACIMENTI

Se è esatto che non è necessaria l'autorizzazione all'esercizio perché un'area che abbia nel suo sottosuolo materiali inerti da sfruttare sia definita cava anche ai fini della espropriazione, ancor più ciò rileva per valutare il terreno oggetto di causa, in quanto l'indennità di espropriazione deve in ogni caso ragguagliarsi ai valori di mercato dell'immobile espropriato, considerando le capacità estrattive e commerciali e industriali del bene oggetto di esproprio.

Ai fini della determinazione dell'indennità di espropriazione di immobile già interessato dalla perforazione di un pozzo per la ricerca di idrocarburi, occorre verificare (se del caso alla luce, per possibile analogia, con i principi affermati in tema di esproprio d... _OMISSIS_ ... se il bene espropriato costituisse o meno, in epoca antecedente alla vicenda ablativa, un giacimento aperto e coltivato, esaminando la possibile rilevanza ai fini indennitari della sua produttività e delle rendite pregresse o future, legittimamente correlate o correlabili al suo sfruttamento, in ipotesi pregiudicate dall'ablazione.

L'indennità di esproprio deve tenere conto delle capacità estrattive e commerciali e industriali del bene oggetto di esproprio, con incidenza sul valore di mercato di esso, da accertare anche in ragione delle caratteristiche fisiche di esso e della sua natura come in concreto individuata.

Un giacimento di sabbia e ghiaia nel sottosuolo del fondo espropriato può essere considerato suscettibile di autonomo indennizzo, stante la necessità di tenere conto delle capacità estrattive del fondo, a condizione che: 1) il terreno sia suscettibile di ottenere tutti i permessi/licenze/autorizzazioni/nulla osta necessari per... _OMISSIS_ ...fruttamento del giacimento ivi presente e lo stabilimento in loco di una cava; 2) il terreno sia concretamente adibibile a cava, sussistendo i requisiti strutturali e spaziali per lo svolgimento in sicurezza e conformemente alla legge di tale tipo di attività; 3) siano stimati i guadagni verosimilmente realizzabili da un'attività estrattiva di questo tipo, al netto delle spese di avviamento, produzione e amministrative, distinguendo ove la cava sia ubicabile sull'intero terreno o solo sulla posizione ablata.

La cava, pur in mancanza di autorizzazione all'esercizio dell'attività, viene in considerazione come strumento di produzione del reddito correlato alla estrazione del materiale, per tutto e solo il tempo della sua prevista utilizzabilità, e tale reddito costituisce il razionale riferimento per la determinazione dell'indennità di espropriazione dovuta per l'ablazione di tale fonte reddituale. L'assenza di autorizzazione amministrativa alla conduzione d... _OMISSIS_ ..., non fa venir meno l'utilità economica del bene, apprezzabile sia nella prospettiva del proprietario, sia in quella dei terzi, ne può escludersi che la potenzialità reddituale correlata al possibile futuro conseguimento dell'autorizzazione sia motivo di appetibilità ed unità di misura del valore venale del bene.

Non va indennizzato il giacimernto di materiale litoide nel sottosuolo del bene espropriato, se sia accertata l'impossibilità per il proprietario di ottenere la necessaria autorizzazione amministrativa per l'esercizio dell'attività di cava, in conseguenza (ad esempio) della insufficiente estensione del fondo espropriato o dell'insieme di fondi contigui del proprietario.

Il proprietario non può prospettare la potenzialità estrattiva del fondo espropriato facendo riferimento alle attività di escavazione realizzate dall'impresa esecutrice dell'opera pubblica.

Non può indennizzarsi come cava un terreno espropriato, quan... _OMISSIS_ ...e sue limitate dimensioni o alla sua forma irregolare, i redditi netti verosimilmente realizzabili da un'attività estrattiva sui di esso esercitata, risulterebbero negativi, al netto delle spese di avviamento, di scavo e di quelle amministrative.

Poichè la cava non è un tertium genus di destinazione rispetto al binomio delle aree edificabili-non edificabili (i giacimenti possono, infatti, sussistere in entrambe le categorie di terreni), la questione relativa alla natura conformativa o espropriativa del vincolo imposto sul bene non ha ragion d'essere, essendo tale indagine indispensabile esclusivamente per operare la ricognizione legale, imposta dall'art. 37, comma 3 TU "ai soli fini dell'applicabilità" delle disposizioni della sezione relative alle aree edificabili. Pertanto, ove l'attività estrattiva risulti preclusa dall'approvazione del progetto preliminare dell'opera e dalle relative fasce di rispetto, il bene non può essere indennizzato come... _OMISSIS_ ...CRLF| Un terreno non incluso nel Piano cave ha la stessa possibilità di essere escavabile dai proprietari di quella di un terreno agricolo di diventare edificabile. Tale potenzialità non può quindi essere indennizzata, né può essere considerata come parte del valore da attribuirsi al bene. Dovendosi, infatti, calcolare il valore di mercato dell’area occupata e cioè il presumibile valore di scambio sul libero mercato del terreno a destinazione, sia di fatto, che urbanistica, agricola, insuscettibile di sfruttamento con escavazione del materiale ghiaioso da parte del privato, non si può ritenere che esso possa essere influenzato dalla ragionevole presenza, nel sottosuolo, di materiale ghiaioso, non potendosi configurare - come detto - alcuna aspettativa, in capo ai proprietari, dello sfruttamento di esso, in assenza di un’inclusione nell’apposito Piano cave.

Il sottosuolo in sé non assume uno specifico e distinto valore (distinto da quello... _OMISSIS_ ...ie), ai fini della quantificazione dell’indennità in corrispondenza del valore del bene espropriato (e dunque ai fini del risarcimento del danno da illecito), in quanto: o si tratta di beni distinti, ma che non rientrano nel contenuto del diritto di proprietà (come nel caso delle miniere e delle acque); o si tratta di cose comprese nell’unico, complessivo “bene” oggetto del diritto di proprietà espropriato, per come esso si presenta conformato dall’ordinamento.

Nel caso dei suoli adibiti (o potenzialmente destinabili) a cava, si tratta di beni in ordine ai quali l’attività estrattiva non rientra immediatamente tra le facoltà connesse al diritto di proprietà, abbisognando a tal fine sia una previa individuazione del suolo come idoneo, nell’ambito di una attività di pianificazione, sia di una autorizzazione, laddove si tratti del proprietario del suolo, o concessione, se effettuata da soggetti diversi dal proprietar... _OMISSIS_ ... ricorrano tali condizioni – ed oggetto dell’espropriazione non sia la cava riconosciuta dall’ordinamento come tale, ma solo un suolo a destinazione agricola – i minerali contenuti nel sottosuolo (non identificati come oggetto di cava, attuale o potenziale) non possono rientrare nelle “caratteristiche del bene” da considerare ai fini della quantificazione dell’indennità di espropriazione (e dunque, del risarcimento).

INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - SOTTOSUOLO: CAVE E GIACIMENTI - AFFITTATA

La corretta applicazione del metodo analitico impone di tener conto che, sul piano economico, il valore di un fondo è direttamente rapportato all'entità degli utili che il proprietario può ricavarne, opportunamente capitalizzati; nel caso che il proprietario non intenda procedere direttamente all'attività estrattiva il valore è costituito dall'affitto della cava ad un'impresa estrattiva; pertanto, l'... _OMISSIS_ ...proprietario può ricavare dallo stesso fondo, coincide con la misura del canone d'affitto, direttamente rapportata alle potenzialità produttive del fondo.

INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - SOTTOSUOLO: CAVE E GIACIMENTI - CATEGORIA A PART...


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