I gasdotti di interesse locale in Veneto

uo; stata pubblicata la legge regionale del Veneto n. 5 del 19 marzo 2009 (BURV 17 marzo 2009 n. 23) per il conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali in materia di autorizzazione dei gasdotti di interesse non nazionale, disciplinando a livello regionale l’applicazione delle integrazioni introdotte al T.U. sulle espropriazioni dal decreto legislativo n. 330 del 27 dicembre 2004 per la realizzazione di infrastrutture lineari energetiche.

Con questo intervento legislativo anche il Veneto si allinea alla totalità delle altre Regioni italiane nella applicazione di tale normativa statale. Allineamento che non significa solo avervi provveduto, anche se a distanza di quattro anni, ma soprattutto aver eliminato una interpretazione applicativa che vedeva il Veneto dissonante rispetto alle altre Regioni in tema di competenza per l’autorizzazione di gasdotti di interesse locale.

Per spiegare tale differenza inte... _OMISSIS_ ...ma di riprendere brevemente il contenuto del D.Lgs. 330/2004, è opportuno ricordare che in materia di gasdotti il decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164, sulla liberalizzazione del mercato del gas, ha stabilito che i progetti dei gasdotti di trasporto facenti parte della rete nazionale sono approvati e dichiarati di pubblica utilità dal Ministero delle Attività produttive, mentre i gasdotti di distribuzione e i gasdotti di trasporto appartenenti alla rete regionale sono approvati e dichiarati di pubblica utilità dalla Regione (artt. 9 e 30).

Anche per quanto attiene gli elettrodotti le funzioni amministrative non espressamente conservate allo Stato dal decreto legislativo n. 112 del 1998 sono trasferite alle Regioni.

Con il D.Lgs. 330/2004 (G.U. n. 25 del 1-2-2005) vengono approvate disposizioni in materia di espropriazione per pubblica utilità al fine di agevolare la realizzazione di infrastrutture lineari energetiche (gasdotti, elettr... _OMISSIS_ ...ti e reti di trasporto di fluidi termici, ivi incluse le opere, gli impianti e i servizi accessori connessi o funzionali all’esercizio degli stessi, nonché i gasdotti e gli oleodotti necessari per la coltivazione e lo stoccaggio degli idrocarburi).

Questa integrazione del DPR 327/2001 si presentava come un vero e proprio corpo “autonomo” assumendo la rilevanza di un nuovo capo (Capo II) nel T.U. sugli espropri che si applica, per quando di nuovo essa dispone, ai procedimenti di espropriazione finalizzati alla realizzazione di infrastrutture lineari energetiche (art. 52-bis, comma 6).

Il capo II aggiunto al Titolo III del t.u. peraltro non contiene solo delle disposizioni integrative e correttive dello stesso (es. semplificazione delle procedure di notifica e di pubblicità) applicabili solo alle realizzazione di infrastrutture lineari energetiche ma interviene anche sulla razionalizzazione, l’unificazione e la semplif... _OMISSIS_ ...ocedimenti di approvazione dei progetti di tali infrastrutture.

Rafforza l’onnicomprensività del provvedimento unico, emanato alla fine di un percorso che coinvolge tutti gli enti direttamente e indirettamente interessati e che:
comprende la valutazione di impatto ambientale, ove prevista dalla normativa vigente, ovvero la valutazione di incidenza naturalistico ambientale di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357
costituisce variazione degli strumenti urbanistici vigenti e ogni autorizzazione edilizia
sostituisce, fatti salvi gli adempimenti previsti dalle norme di sicurezza vigenti, ogni altra autorizzazione, concessione, approvazione, parere e nulla osta comunque denominati necessari alla realizzazione e all’esercizio delle infrastrutture energetiche
approva il progetto definitivo, con contestuale dichiarazione di pubblica utilità e le indicazioni... _OMISSIS_ ...uo;articolo 16, comma 2, del DPR 327/2001
determina l’inizio del procedimento di esproprio di cui al Capo IV del titolo II del t.u..
Il D. Lgs. 330/2004 dava indicazioni procedurali per le reti energetiche nazionali immediatamente cogenti e operava direttamente nei confronti delle Regioni, lasciando loro, nell’ambito della rispettiva potestà legislativa in materia, la scelta di delegare ad altri soggetti, secondo le leggi regionali, il rilascio del provvedimento unico sopra illustrato (artt. 52-bis, comma 7 e 52-sexies, comma 1), attinente le infrastrutture lineari energetiche non facenti parte delle reti energetiche nazionali.

Riservava ai Comuni, senza necessità di alcuna attribuzione da parte della Regione, la competenza delle funzioni amministrative in materia di espropriazione di infrastrutture lineari energetiche che, per dimensioni o per estensione, abbiano rilevanza o interesse esclusivamente locale (52-se... _OMISSIS_ ... Era conseguente poi che la indicazione dell’interesse esclusivamente locale poteva essere determinata solo da chi aveva la competenza in materia.

Si può concludere che in materia di competenze il nuovo decreto innova solo il punto in cui affida ai Comuni l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di espropriazione di infrastrutture lineari energetiche che, per dimensioni o per estensione, hanno rilevanza o interesse esclusivamente locale, competenza che qualche Regione poteva aver trattenuto per se o attribuito alle Province.

Ma la Regione Veneto con deliberazione della Giunta regionale n. 2607 del 7 agosto 2006, (BUR Veneto n. 81 del 15/09/2006), quindi con provvedimento regolamentare e non legislativo, aveva ritenuto che con l’attribuzione delle funzioni amministrative in materia di espropriazione (art. 52-sexies, comma 2) il D.Lgs. 330/2004 avesse anche conferito al Comune la competenza del procedimento uni... _OMISSIS_ ...quo;art. 52-quater del D.P.R. 327/2001, e pertanto del rilascio dell’unico provvedimento [1] che assorbe tutti gli adempimenti poco sopra elencati. Anche nella relazione che accompagna la proposta di legge regionale 5/2009 [2] si afferma che i Comuni autorizzano, come già previsto dall’art. 52-sexies, i gasdotti di interesse esclusivamente locale.

E il testo di legge regionale quando investe le competenze in materia di rilascio dell’autorizzazione da parte della Provincia (reti tra due o più Comuni) o della Regione (reti tra due o più Province) stabilisce che si tratta dell’autorizzazione ai sensi dell’articolo 52-quater mentre quando tratta delle competenze comunali dispone che i Comuni autorizzano i gasdotti di interesse esclusivamente locale ai sensi dell’articolo 52-sexies.

Ora poiché è evidente che non vi possono essere due tipologie di autorizzazioni per i gasdotti non facenti parte delle ret... _OMISSIS_ ...azionali (le autorizzazioni sono per tutti – anche per lo Stato - quelle rilasciate con il provvedimento di cui all’art. 52-quater), a parere del sottoscritto il richiamo dell’art. 52-sexies [3] quando la Regione Veneto tratta dei Comuni è una formulazione “furba” per salvare anche la precedente interpretazione; infatti se è vero che il secondo comma di tale articolo attribuisce le funzioni amministrative in materia di espropriazione ai Comuni è altrettanto vero che è solo tale articolo che disciplina questa tipologia di reti energetiche e che il primo comma statuisce che il provvedimento di cui all’art. 52-quater per le infrastrutture lineari non facenti parte delle reti energetiche nazionali è adottato dalla Regione competente o dal soggetto da essa delegato. E’ solo in virtù del 52-sexies che la Regione può attribuire le proprie competenze a Province e Comuni.

Per questo si ritiene che con la legge regionale n.... _OMISSIS_ ...o abbia ora ricondotto le proprie decisioni esclusivamente nell’alveo legislativo (e non più regolamentare), disciplinando le competenze in ordine al rilascio del più volte richiamato provvedimento unico di cui all’art. 52-quater dopo aver stabilito che sono gasdotti di interesse esclusivamente locale quelli non appartenenti alla rete nazionale la cui realizzazione è limitata al territorio di un solo comune.

Ai Comuni del Veneto, ai sensi dell’articolo 52-sexies del D.P.R. 327/2001 viene attribuita la competenza di autorizzare i gasdotti di interesse esclusivamente locale. Con questa delega ogni comune veneto ha perciò la completa competenza in ordine alla esecuzione dei gasdotti di interesse locale dall’approvazione del progetto, all’autorizzazione all’esercizio, all’attivazione della procedura espropriativa per gli immobili interessati dal tracciato o dagli impianti correlati.

Alle Province la l... _OMISSIS_ ...del Veneto attribuisce la competenza del rilascio dell’autorizzazione, ai sensi dell’articolo 52-quater del DPR 8 giugno 2001, n. 327 per i gasdotti non appartenenti alla rete nazionale che interessano il territorio di due o più Comuni. Fermo restando che i gasdotti di interesse strategico sono autorizzati dallo Stato, alla Regione spetta infine l’autorizzazione dei gasdotti della rete locale che interessano il territorio di due o più Province.

Le Regione Liguria invece ha attribuito alle Province ogni competenza al rilascio dell’autorizzazione per le linee non appartenenti alle reti nazionali, anche quelle pertinenti ad un solo comune o che coinvolgono due o più Province. La Regione Lombardia ha anche attribuito alle Province tutte le competenze espropriative ad esclusione di quelle già affidate ai Comuni dall’art. 52-sexies (cfr. nota 1).

La nuova disciplina regionale veneta si applica a tutti i procedimen... _OMISSIS_ ...che quegli di competenza dei Comuni) ma non ancora conclusi alla data di entrata in vigore della legge stessa.

E per effetto delle modifiche introdotte con la L.R. Veneto n.17 del 20/07/2007 all’art. 70 della legge regionale L.R. 27/2003 i procedimenti relativi alla determinazione urgente dell’indennità provvisoria e all’occupazione d’urgenza [4] preordinata all’espropriazione, rispettivamente previsti dagli articoli 22, comma 2, lettera b) , e 22 bis, comma 2, lettera b) , del DPR n. 327 del 2001 e successive modificazioni, sono applicabili allorché il numero dei destinatari delle procedure espropriative sia superiore a 20, con ciò agevolando di molto l’avvio dei lavori e l’esecuzione del progetto.

Ad evitare equivoci, si ricorda che la facilitazione prevista dal comma 3 dell’art. 52-quinquies e cioè che, nel caso l’avvio dei lavori rivesta carattere d’urgenza, oltre ai ipote... _OMISSIS_ ...li articoli 22, comma 2, e 22-bis, comma 2, il decreto di esproprio o di occupazione anticipata può essere emanato ed eseguito, in base alla determinazione urgente delle indennità di espropriazione, senza particolari indagini o formalità, vale solo per le reti energetiche nazionali.

Interessante anche l’approccio di recepimento del D.Lgs. 330/2004 posto in essere dal Veneto attraverso la L.R. 5/2009. Infatti mentre le altre Regioni avevano o integrato le rispettive leggi sulle espropriazioni, o inserendo la nuova normativa sulle infrastrutture lineari energetiche nella disciplina regionale sulle fonti energetiche o ancora nella disciplina dei servizi locali di interesse economico generale, il Veneto ha scelto di integrare la propria legge regionale 11/2001, legge che attuava il D.Lgs. 112/1998 sul decentramento.

Autore

Favaretto, Vittorino

già dirigente dell'ufficio espropriazioni del Comune di Venezia

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