L'espropriazione per la realizzazione di impianti elettrici

La localizzazione Gli elettrodotti sono da considerare opere pubbliche, in quanto realizzate dall’Enel che opera come organismo pubblico per il perseguimento di interessi generali.

Nella generalità dei progetti di opere pubbliche che portano modifiche al piano regolatore è necessaria una variante dello strumento urbanistico.

Gli elettrodotti, invece, non necessitano di variante urbanistica, potendo i progetti di elettrodotto essere eseguiti anche in difformità dalle previsioni urbanistiche. (Cons. St., sez. IV, 3 maggio 2005, n. 2136).

Il d.p.r. 18 aprile 1994, n. 383, prevede che l’accertamento della conformità alle prescrizioni delle norme e dei piani urbanistici ed edilizi sia fatto dallo Stato di intesa con la regione interessata, entro sessanta giorni dalla richiesta da parte dell’amministrazione statale competente.

Qualora l’accertamento dia esito negativo viene convocata una confe... _OMISSIS_ ...i.

Alla conferenza di servizi partecipano la regione e, previa deliberazione degli organi rappresentativi, il comune o i comuni interessati, nonché le altre amministrazioni dello Stato e gli enti comunque tenuti ad adottare atti di intesa o a rilasciare pareri, autorizzazioni, approvazioni, nulla osta, previsti dalle leggi statali e regionali.

La conferenza valuta i progetti definitivi relativi alle opere di interesse statale, nel rispetto delle disposizioni relative ai vincoli archeologici, storici, artistici e ambientali.

La conferenza si esprime sui progetti definitivi entro sessanta giorni dalla convocazione, apportando a loro, ove occorra, le opportune modifiche, senza che ciò comporti la necessità di ulteriori deliberazioni del soggetto proponente.

L’approvazione dei progetti, nei casi in cui la decisione sia adottata dalla conferenza di servizi all’unanimità, sostituisce ad ogni effetto gli at... _OMISSIS_ ... pareri, le concessioni, anche edilizie, le autorizzazioni, le approvazioni, i nulla osta, previsti da leggi statali e regionali.

L’atto di approvazione del progetto da parte della conferenza non ha il mero valore di deroga agli strumenti urbanistici generali dei comuni interessati dall’esecuzione dell’opera pubblica, ma di approvazione definitiva del progetto definitivo. (Cons. St., sez. IV, 16 maggio 2006, n. 2773).

Se l’intesa non si realizza entro novanta giorni dalla data di ricevimento da parte delle regioni del programma di intervento, e il Consiglio dei Ministri ritiene che si debba procedere in difformità dalla previsione degli strumenti urbanistici, si provvede sentita la commissione interparlamentare per le questioni regionali con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro o dei Ministri competenti per materia, ex art. 81, comma 4, d.p.r.... _OMISSIS_ ..., n. 616.

È costituzionalmente illegittimo l’art. 1, comma 26, l. 23 agosto 2004 n. 239, nella parte in cui introduce il comma 4 bis nell’art. 1 sexies, d.l. 29 agosto 2003, n. 239, come conv. in legge, con modificazioni, dalla l. 23 ottobre 2003, n. 290.

La previsione che, in caso di mancato conseguimento dell’intesa con la Regione o le regioni interessate nel termine prescritto per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione ed esercizio degli elettrodotti, lo Stato esercita il potere sostitutivo ai sensi dell’art. 120 cost., nel rispetto dei principi di sussidiarietà e leale collaborazione ed autorizza le opere di cui al comma 1, con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per le attività produttive previo concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio contrasta con il comma 2 dell’art. 120 cost.

Detta disposizione non può essere ... _OMISSIS_ ...otesi nelle quali l’ordinamento costituzionale impone il conseguimento di una necessaria intesa fra organi statali e organi regionali per l’esercizio concreto di una funzione amministrativa attratta in sussidiarietà al livello statale in materie di competenza legislativa regionale e nella perdurante assenza di adeguati strumenti di coinvolgimento delle regioni nell’ambito dei procedimenti legislativi dello Stato.

Si deve escludere che, ai fini del perfezionamento dell’intesa, la volontà della Regione interessata possa essere sostituita da una determinazione dello Stato il quale diverrebbe in tal modo l’unico attore di una fattispecie che, viceversa, non può strutturalmente ridursi all’esercizio di un potere unilaterale. (Corte cost., 14 ottobre 2005, n. 383).

Nel caso di impianti di potenza superiore a 150.000 volts scatta, ai sensi dell’art. 88, d.p.r. n. 616 del 1977, la competenza dell’Ente ... _OMISSIS_ ...R. Campania Salerno, sez. I, 05 aprile 2006, n. 372, in Foro amm. TAR, 2006, 4, 1437).

Il provvedimento d’occupazione d’urgenza, finalizzato alla realizzazione di un’opera di competenza regionale qual è una linea elettrica, è legittimamente emesso dal sindaco ai sensi della l. r. Campania 19 aprile 1977, n. 23 e della l.r. Campania 31 ottobre 1978 n. 51, che hanno delegato ai comuni le funzioni di spettanza regionale nella materia espropriativa, atteso che solo nel caso di impianti di potenza superiore a 150.000 volts scatta, ai sensi dell’art. 88 d.p.r. n. 616 del 1977, la competenza dell’Ente statale (T.A.R. Campania Salerno, sez. I, 05 aprile 2006, n. 372, in Foro amm. TAR, 2006, 4, 1437).

Il procedimento di espropriazione Il procedimento di espropriazione per l’installazione di linee elettriche è disciplinato specificamente dal r.d. 11 dicembre 1933 n. 1775, recante il testo unico delle disposizioni d... _OMISSIS_ ...cque e sugli impianti elettrici.

Le domande di autorizzazione per costruzione di nuove linee o per varianti a quelle esistenti, corredate dal piano tecnico delle opere da costruire, sono presentate al prefetto o al Ministro dei lavori pubblici, secondo la rispettiva competenza, per tramite dell’ufficio del Genio civile, il quale, ove non abbiano già provveduto i richiedenti, ne dà notizia alle autorità interessate ed al pubblico mediante avviso sul foglio degli annunzi legali della provincia.

La domanda rimane depositata presso l’ufficio regionale competente, a disposizione delle autorità suddette e del pubblico, durante l’istruttoria.

Copia della domanda e del progetto è trasmessa al Ministro delle comunicazioni perché ne disponga l’immediato esame da parte degli uffici dipendenti sia per quanto riguarda gli attraversamenti, gli accostamenti e gli appoggi sia per quanto concerne l’influenza gener... _OMISSIS_ ... sul servizio telegrafico e telefonico.

Gli artt. 111 e 112, r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775, prevedono specifiche forme di pubblicità, quali la pubblicazione della domanda di autorizzazione sul foglio degli annunzi legali della provincia, finalizzate a consentire agli interessati un’attiva partecipazione al procedimento.

Entro trenta giorni dall’avvenuta pubblicazione nel foglio degli annunzi legali chiunque vi abbia interesse può presentare osservazioni e opposizioni all’ufficio del Genio civile.

Le autorità di cui all’art. 120 devono comunicare all’Ufficio del Genio civile le loro eventuali osservazioni e opposizioni e specificare le condizioni cui intendono che l’autorizzazione sia vincolata.

Sul merito delle domande e sulle opposizioni a richieste pervenutegli, il Genio civile riferisce al Ministro dei lavori pubblici o al prefetto secondo la rispettiva competenza.
... _OMISSIS_ ...sciplina assume carattere di specialità rispetto a quella di carattere generale di cui alla l. n. 241 del 1990.

Essa non può ritenersi abrogata, anzi deve ritenersi sufficiente a soddisfare le esigenze poste a base del principio del giusto procedimento, anche tenuto conto che un procedimento del genere è destinato a coinvolgere un numero estremamente alto di soggetti, non sempre individuabili in modo agevole.

Il contraddittorio Ai fini della realizzazione di impianti elettrici secondo la speciale procedura prevista dal t.u. n. 1775 del 1933, l’amministrazione non ha l’obbligo di esplicitare negli atti del procedimento tutte le scelte e le alternative possibili individuate in sede di localizzazione delle aree espropriande.

L’amministrazione è tenuta ad effettuare una comparazione soltanto quando siano state suggerite dagli interessati soluzioni alternative in sede di approvazione del progetto di cui all&rsquo... _OMISSIS_ ... n. 1775 del 1933.

La maggiore idoneità di un progetto di elettrodotto, rispetto alla soluzione prescelta dall’Enel, non può formare oggetto di censure in sede di giudizio di legittimità, configurando tale scelta esercizio di potestà tecnico-amministrativa, sindacabile dal giudice amministrativo solo in ipotesi di manifesta irrazionalità.

Le osservazioni di stampo squisitamente tecnico articolate dalla parte, in merito alla congruità della dislocazione del tracciato, sono da ritenere addirittura prive di cittadinanza processuale se non intese come conducenti alla presa d’atto dell’assoluta irrazionalità dell’agire amministrativo (T.A.R. Campania Salerno, sez. I, 5 aprile 2006, n. 372, in Foro amm. TAR, 2006, 4, 1437).

L’art. 7, l. 7 agosto 1990, n. 241, non esclude l’applicazione di norme con riferimento a specifici procedimenti che già prevedano sufficienti garanzie di partecipazione.
... _OMISSIS_ ...rticolari forme di pubblicità previste dagli artt. 111 e 112, r.d. n. 1775 del 1933, finalizzate a consentire agli interessati un’attiva partecipazione al procedimento volto alla realizzazione dell’elettrodotto, devono ritenersi sufficienti a soddisfare le esigenze sulla base del principio del giusto procedimento, per cui l’amministrazione è legittimata ad omettere la comunicazione di avvio del procedimento. (T.A.R. Calabria Catanzaro, sez. I, 01 febbraio 2006, n. 79, in Foro amm. T.A.R., 2006, 2, 741).

L’orientamento giurisprudenziale prevalente ritiene che gli atti implicanti dichiarazione di pubblica utilità delle opere pubbliche devono essere necessariamente precedute da comunicazione di avvio del procedimento, da inviare ai soggetti destinati a subire il procedimento ablatorio (Cons. St., Ad. Plen., 15 settembre 1999, n. 14).

L’autorizzazione provvisoria L’art. 113, r.d. 1775/1933, consente, nei casi... _OMISSIS_ ...a, di autorizzare in via provvisoria l’inizio delle costruzioni delle linee di trasmissione e distribuzione per le parti che non riguardino opere pubbliche e quando sia intervenuto il consenso di massima del Ministero delle comunicazioni che può essere subordinato a condizioni da precisare non oltre tre mesi dalla presentazione dei progetti.

Per le parti riguardanti opere pubbliche e zone militarmente importanti, l’autorizzazione provvisoria deve essere pure subordinata al consenso di massima delle autorità interessate.

L’autorizzazione provvisoria è accordata: a) dal Ministro dei lavori pubblici, sentito il Consiglio superiore, per le linee la cui tensione normale di esercizio è uguale o superiore a sessantamila volta; b) dall’ingegnere capo del Genio civile, che ne riferirà immediatamente al Ministero dei lavori pubblici, per le linee la cui tensione è superiore a 5000 ed inferiore a 60.000 volta; c) dal prefetto, s... _OMISSIS_ ...ufficio del Genio civile, per le linee non superiori a 5000 volta.

Per ottenere l’autorizzazione provvisoria il richiedente deve obbligarsi, con congrua cauzione, da depositare alla Cassa depositi e prestiti, ad adempiere alle prescrizioni e condizioni che saranno stabilite nel decreto di autorizzazione definitiva o a demolire le opere in caso di negata autorizzazione.

Secondo l’orientamento prevalente, l’autorizzazione provvisoria concessa ai sensi dell’art. 113, r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775, e del d.p.r. 18 marzo 1965, n. 342, non può essere considerata una mera dichiarazione anticipata di indifferibilità ed urgenza delle opere, ma implica anche dichiarazione di pubblica utilità delle opere stesse, per questo a tale atto occorre far riferimento per valutare l’eventuale violazione delle norme che regolano la partecipazione al procedimento amministrativo. (T.A.R. Calabria Catanzaro, sez. I, 1 febbraio 2006, n.... _OMISSIS_ ...m. T.A.R., 2006, 2, 741).

È a tale atto, pertanto, che occorre fare riferimento al fine di valutare l’eventuale violazione delle norme in materia di partecipazione al procedimento amministrativo e non alla successiva autorizzazione definitiva, che potrebbe risultare illegittima, sotto questo profilo, unicamente in via derivata.

Non possono trovare applicazione, ratione temporis, nei confronti di tale autorizzazione le norme di cui all’art. 11 della l. 22 febbraio 2001, n. 36, ai sensi del quale ai procedimenti di definizione dei tracciati degli ...


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Autore

Centofanti, Nicola

Avvocato in Cremona 

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