INDENNIT

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L’indennità da occupazione legittima ai sensi dell’art. 50 d.P.R. 327/2001

L’indennità da occupazione legittima è liquidata dall’art. 50 d.P.R. 327/2001 in rapporto a quella che sarebbe l’indennità di esproprio e segnatamente, per ogni anno di occupazione, all’incirca nell’8,33% di essa. Si tratta di una indennità autonoma rispetto all’indennità di esproprio, che mantiene la propria autonomia anche nei confronti dell’indennizzo ex art. 42 bis T.U.Es.

Riparto tra giurisdizione ordinaria ed amministrativa dei contenziosi processuali in materia di indennizzo ex art. 42-bis T.U.Es.

Le censure riguardanti la quantificazione di tutte le componenti dell’indennizzo ex art. 42-bis T.U.Es. si devono necessariamente proporre, a pena di inammissibilità, dinnanzi al giudice ordinario. Tuttavia, il privato destinatario dell’acquisizione coattiva sanante può anche contestarne la stessa legittimità dinnanzi agli organi di giustizia amministrativa.

Sede giurisdizionale spettante alle controversie sulla determinazione e corresponsione di indennità conseguenti all’adozione di atti di natura espropriativa o ablativa

È riconosciuta al giudice ordinario soltanto la giurisdizione sulla determinazione e sulla corresponsione delle indennità in conseguenza dell’adozione di atti di natura espropriativa o ablativa.

Competenza speciale della Corte d'appello sulle controversie relative alla determinazione e corresponsione dell'indennizzo previsto per l'acquisizione sanante

La controversia relativa alla determinazione e corresponsione dell'indennizzo, globalmente inteso, previsto per la cd. acquisizione sanante è devoluta alla competenza, in unico grado, della Corte d'appello; il che rappresenta poi la regola generale prevista dall'ordinamento di settore per la determinazione giudiziale delle indennità dovute nell'ambito di un procedimento espropriativo, a fronte della privazione o compressione del diritto dominicale dell'espropriato.

Giurisdizione dell’A.G.O. in ordine alla domanda di indennizzo per il periodo di occupazione legittima

Sussiste la giurisdizione del giudice ordinario rispetto alla domanda con cui le parti non mettono in discussione la legittimità dell’esproprio invocando il conseguente risarcimento del danno, ma pretendono esclusivamente un indennizzo da attività lecita dell'amministrazione.

La determinazione della indennità aggiuntiva del fittavolo è di competenza della Corte d'appello in unico grado

Siccome è configurabile in materia d'indennità di occupazione legittima la competenza della Corte d'appello in unico grado, ben può, davanti a detto giudice, resistendo all'appello da altri proposto, contestualmente riproporsi domanda per la determinazione dell'indennità, per la quale, non essendo richiesta la forma dell'appello incidentale, è sufficiente la richiesta di conferma della sentenza del primo giudice.

Le diminuzioni di valore della parte residua all'esproprio vanno fatte valere nell'opposizione alla stima

L'opposizione alla stima è la sede in cui far valere le diminuzioni di valore della parte residua, quando discendono dall'espropriazione parziale, o dall'esecuzione dell'opera pubblica o dall'esercizio della funzione alla quale l'opera è destinata. L'indennizzo previsto è, infatti, riservato ai proprietari di fondi non interessati dall'espropriazione, mentre i proprietari di fondi parzialmente espropriati devono far valere ogni loro diritto in sede di determinazione dell'unitaria indennità

Occupazione ed espropriazione per la realizzazione di un programma straordinario di edilizia residenziale in Napoli

Nel caso di occupazione ed espropriazione per la realizzazione di un programma straordinario di edilizia residenziale in Napoli, ai sensi della legge 15 maggio 1981 n. 219 sugli interventi nelle zone terremotate, la giurisdizione spetta alla Giunta Speciale per le Espropriazioni istituita presso la Corte d'Appello di Napoli.

La speciale competenza in unico grado della Corte di Appello e l'indennità "aggiuntiva"

Le domande essenzialmente finalizzate a censurare la quantificazione dell’indennità stabilita dall’Amministrazione ai sensi dell’art. 17, comma 2, della legge n. 865/1971, non sono riconducibili, anche mediatamente, all’esercizio di un pubblico potere, bensì alla corretta determinazione delle “indennità in conseguenza dell’adozione di atti di natura espropriativa o ablativa” e, quindi, appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario.

La domanda di condanna al pagamento dell'indennità di occupazione legittima: giurisdizione e competenza

Per la richiesta di liquidazione della indennità di occupazione legittima, sussiste la giurisdizione del GO; la situazione che viene in rilievo si pone, infatti, al di fuori dell’ambito cognitivo del giudice amministrativo proprio perché non si controverte in ordine alla spettanza o meno di un ristoro patrimoniale per attività illegittima posta in essere dalla PA ma unicamente della contestazione di una questione patrimoniale per la quale sussiste da sempre la giurisdizione del giudice civile

La richiesta dell'indennità di occupazione legittima è di giurisdizione del G.O.

La domanda di riconoscimento delle indennità, dovute per il periodo di occupazione legittima, sfugge alla giurisdizione del giudice amministrativo.

La giurisdizione del G.O. sull'indennità di occupazione legittima (art. 7 L. n. 205/2000)

A norma dell'art. 20 L. n. 865 del 1971, è devoluta alla Corte d'appello in un unico grado la competenza a conoscere della domanda diretta a ottenere l'indennità per il periodo di legittima occupazione d'urgenza.

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