La rivalutazione dei canoni per concessioni demaniali marittime operata dai commi 251 e 252, art. 1, della L. n. 296/2006

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CANONE --> DEMANIO MARITTIMO --> LEGGE 296/2006
La rivalutazione ISTAT dei canoni per concessioni demaniali marittime, sia con finalità turistico – ricreative e sia per la realizzazione e la gestione di strutture dedicate alla nautica da diporto, stabilita dall’art. 1, comma 251, L. 296/2006, va fatta decorrere dal 1° gennaio 1998. Infatti pur non precisando la norma suddetta la data dalla quale decorre la rivalutazione, un utile elemento interpretativo lo offre la constatazione che essa opera in sostituzione dell'art. 3, comma 1, della 1. n. 494/1993, e che l'art. 10, comma 1, della 1. n. 449/1997 ne prevede l'applicazione alle concessioni aventi decorrenza successiva al 31/12/1997.
Le disposizioni della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria 2007), che prevedono una rivalutazione dei canoni per le concessioni demaniali ma... _OMISSIS_ ...vedono, né implicano alcuna limitazione in relazione al momento di rilascio della concessione, limitazione che sarebbe, a ben vedere, ingiustificata sia rispetto al fine delle stesse, sia contraria alla parità di trattamento tra i concessionari. Esse quindi hanno incidenza anche sui rapporti in corso, in corrispondenza ad una lettura rispondente al dato testuale e alla finalità di interesse pubblico sottese, tenuto conto dei poteri riconosciuti all'ente proprietario nei confronti dei concessionari, nonché dell'esigenza di trarre dall'uso dei beni pubblici proventi non irrisori, da porre a servizio della collettività.
A seguito della rivalutazione dei canoni per concessioni demaniali marittime operata dai commi 251 e 252 dell’art. 1 della l. n. 296 del 2006, i nuovi criteri di determinazione di essi trovano applicazione anche alle concessioni ancora in corso comprensive di strutture permanenti costituenti pertinenze demaniali maritt... _OMISSIS_ ...d attività commerciali, terziario-direzionali e di produzione di beni e servizi.
L’interpretazione costituzionalmente corretta del comma 251 dell’art. 1 della l. n. 296 del 2006 impone di considerare la natura e le caratteristiche dei beni oggetto di concessione demaniale marittima, escludendo l’applicabilità dei nuovi criteri di calcolo del canone alle concessioni non ancora scadute che prevedano la realizzazione di impianti e di infrastrutture da parte dal concessionario, ivi incluse quelle rilasciate prima del 2007.
Gli aumenti del canone previsti dalla legge n. 296/2006 si applicano anche ai rapporti concessori in corso.
Lo scopo, perseguito dalla legge n. 296/2006, di consentire alla pubblica amministrazione un incremento delle entrate e di rendere i canoni più equilibrati rispetto a quelli pagati a locatori privati è conforme agli artt. 3 e 97 del... _OMISSIS_ ... e al principio di libera concorrenza: si tratta di una valorizzazione dei beni pubblici che mira ad una loro maggiore redditività per l'ente proprietario, e quindi per la generalità dei cittadini, diminuendo proporzionalmente i vantaggi dei soggetti particolari che assumono la veste di concessionari (sia nelle concessioni su beni per nautica da diporto, sia in quelle aventi scopo turistico-ricreativo), nella prospettiva di perequare le situazioni degli imprenditori che si avvalgono di beni demaniali e quelle degli imprenditori che sono assoggettati ai prezzi di mercato relativi all'utilizzazione di immobili di proprietà privata, riducendo l'ingiustificata posizione di vantaggio di chi possa usufruire di concessioni demaniali rispetto a chi, invece, debba rivolgersi al mercato immobiliare.
L'applicazione dei canoni demaniali secondo la L. n. 296 del 2006 non riguarda solo le concessioni rilasciate o rinnovate a partire dal 1º gennai... _OMISSIS_ ...1 comma 251 della suddetta legge prevede che i nuovi criteri di quantificazione si applichino a partire da tale data, ma non prevede, né implica, alcuna limitazione in relazione al momento di rilascio della concessione, limitazione che sarebbe, a ben vedere, ingiustificata sia rispetto al fine della norma, sia contraria alla parità di trattamento tra i concessionari.
L'art. 1, comma 251, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, nell'introdurre, per le concessioni attinenti ad utilizzazioni turistico-ricreative di aree, pertinenze demaniali marittime e specchi acquei, per i quali si applichino le disposizioni relative al demanio marittimo, una forte rivalutazione dei canoni con disposta decorrenza 1 gennaio 2007, in relazione alle concessioni rilasciate e rinnovate, ha incidenza anche sui rapporti in corso, in corrispondenza ad una lettura della norma rispondente al dato testuale e alla finalità di interesse pubblico sottese, tenuto conto de... _OMISSIS_ ...sciuti all'ente proprietario nei confronti dei concessionari, nonché dell'esigenza di trarre dall'uso dei beni pubblici proventi non irrisori, da porre a servizio della collettività.
L'art. 1, comma 251, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, nell'introdurre, per le concessioni attinenti ad utilizzazioni turistico-ricreative di aree, pertinenze demaniali marittime e specchi acquei, per i quali si applichino le disposizioni relative al demanio marittimo, una forte rivalutazione dei canoni con disposta decorrenza 1 gennaio 2007, in relazione alle concessioni rilasciate e rinnovate, ha incidenza anche sui rapporti in corso, in corrispondenza ad una lettura della norma rispondente al dato testuale e alla finalità di interesse pubblico sottese, tenuto conto dei poteri riconosciuti all'ente proprietario nei confronti dei concessionari, nonché dell'esigenza di trarre dall'uso dei beni pubblici proventi non irrisori, da porre a servizio della col... _OMISSIS_ ...IV|
L'art. 1, comma 251, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, introduce una integrale revisione del canone concessorio, previa ricognizione tecnico-discrezionale del carattere di pertinenze demaniali marittime di opere, anche in precedenza realizzate dal concessionario, ma acquisite dal Demanio, ove inamovibili, alla scadenza del rapporto concessorio, a norma dell’art. 49 del codice della navigazione.
L'art. 1, comma 251, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, introduce, per le concessioni attinenti ad utilizzazioni turistico-ricreative di aree, pertinenze demaniali marittime e specchi acquei, per i quali si applichino le disposizioni relative al demanio marittimo, una forte rivalutazione dei canoni, a lungo lasciati a livelli del tutto inadeguati, rispetto agli equilibri di mercato, con disposta decorrenza 1 gennaio 2007, in relazione alle concessioni “rilasciate e rinnovate” e, dunque, anche ... _OMISSIS_ ...ui rapporti in corso, in corrispondenza ad una lettura della norma rispondente al dato testuale e alla finalità di interesse pubblico sottese, tenuto conto dei poteri riconosciuti all’ente proprietario nei confronti dei concessionari, nonché dell’esigenza di trarre dall’uso dei beni pubblici proventi non irrisori, da porre a servizio della collettività.
Lo scopo della normativa dettata con la legge finanziaria n. 296/2006 è quello di consentire all’Amministrazione di trarre giusti proventi dai beni di proprietà pubblica, ma non al di là dell’utilità che i beni stessi, in base alle caratteristiche loro proprie, sono idonei a fornire, con correlativa acquisizione di valore commerciale.
La L. n. 296 del 2006, art. 1, comma 251, trova applicazione anche alle concessioni in corso e non solo a quelle rilasciate a partire dal 1 gennaio 2007.
Gli au... _OMISSIS_ ...i di cui ai commi 251 e 252 dell’art. 1 della legge n. 296 del 2006 sono legittimi con riferimento alle concessioni demaniali per attività turistico-ricreative e alle concessioni di strutture dedicate alla nautica da diporto anche se già in essere.
L’interpretazione costituzionalmente conforme della normativa di cui alla legge n. 296 del 2006 impone di effettuare il calcolo del canone per concessioni demaniali marittime sulla base della situazione di fatto esistente all’inizio del rapporto e senza considerare quanto era previsto che il concessionario vi realizzasse.
La rideterminazione dei canoni concessori per finalità turistico-ricreative di aree, pertinenze demaniali marittime e specchi acquei di cui alla L. 296/2006, art. 1 commi 251 e 252, non opera distinzioni tra nuove concessioni e concessioni in precedenza rilasciate, pertanto i nuovi canoni vanno applicati anche per le concess... _OMISSIS_ ...so.
I nuovi criteri di cui all'art. 1, comma 251, della l. n. 296 del 2006 si applicano alle sole concessioni demaniali comprensive di pertinenze demaniali, vale a dire qualora vi sia la presenza di infrastrutture statali al momento dell’inizio del rapporto concessorio.
Se è vero che l'art. 1, comma 251, l. 296/2006, nel prevedere che la misura del canone sia aggiornata con gli indici ISTAT maturati dal 1° gennaio 2007, non precisa la data dalla quale decorre la rivalutazione, è vero anche che un utile elemento interpretativo lo offre la constatazione che la norma suddetta opera in sostituzione dell'art. 3, comma 1, della 1. n. 494/1993, e poiché l'art. 10, comma 1, della 1. n. 449/1997 ne prevede l'applicazione alle concessioni aventi decorrenza successiva al 31/12/1997, può ben essere visto nel 1° gennaio 1998 il termine iniziale da assumere a riferimento ai fini della rivalutazione ISTAT... _OMISSIS_ ...V|
Poiché la pretesa economica alla maggiorazione del canone ex art. 1, commi 251 e 252, della legge n. 296/2006 nasce direttamente dalla legge, la richiesta di pagamento ben può essere notificata tempo dopo l'entrata in vigore della disposizione innovativa stessa, essendo l'unico limite temporale rilevante segnato dal termine di prescrizione.
I commi 251 e 252 della legge n. 296/2006 non operano distinzioni tra nuove concessioni e concessioni in precedenza rilasciate, onde la lettera della legge depone per l’applicazione dei nuovi canoni anche per le concessioni già in corso, a decorrere dal 1° gennaio 2007.
E' manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 252, della legge n. 296/2006.
La decorrenza della modifica dei canoni demaniali marittimi ex lege n. 296 del 2006, art. 1 commi 251-252, è ... _OMISSIS_ ...07. Tale decorrenza si riferisce alla nuova misura del canone e non già alla concessione demaniale, con la conseguenza che, in assenza di una deroga espressa in favore delle concessioni demaniali in corso, tale modifica concerne indistintamente tutte le concessioni del demanio marittimo, sia le nuove sia quelle in corso.
L’articolo 1, comma 251, della legge 296/2006 ha incidenza anche sui rapporti in corso, in corrispondenza ad una lettura della norma rispondente al dato testuale e alla finalità di interesse pubblico sottese, tenuto conto dei poteri riconosciuti all’ente proprietario nei confronti dei concessionari, nonché dell’esigenza di trarre dall’uso dei beni pubblici proventi non irrisori, da porre a servizio della collettività.
L'art.1, comma 251, l. n.296/2006 è norma chiaramente e testualmente strutturata e concepita come introduttiva di nuovi criteri (legali) di calcolo ... _OMISSIS_ ...to per l’uso di beni dello Stato, al fine di adeguare i canoni ai valori di mercato, senza che la modifica legislativa, in senso sfavorevole per l’utilizzatore del bene demaniale, delle condizioni economiche dei rapporti concessori (di durata) possa ritenersi violativa del principio di affidamento sulla stabilità dei rapporti giuridici.
A fronte della necessaria e vincolata attuazione dell'art.1, comma 251, l. n.296/2006, le clausole pattizie inserite nell’atto di concessione devono intendersi recessive e destinate ad essere sostituite dai provvedimenti amministrativi applicativi della nuova disciplina legale del contenuto dell’obbligazione dovuta dal concessionario.
Il fatto che l'aumento del canone (nella specie più che decuplicato) avvenga in applicazione di una ben precisa disposizione di legge (da ricercarsi in particolare nell’art 1, commi 251 e 252 della legge 296/200... _OMISSIS_ ...e alla pubblica amministrazione il ricorso al modulo partecipativo dell’azione amministrativa, tanto più in presenza di una modifica sopravvenuta così radicale del rapporto concessorio, da esigere un opportuno spazio di rinegoziazione in favore del ricorrente, realizzabile solo attraverso la garanzia della partecipazione al procedimento di rideterminazione del canone.
Eventuali disposizioni contenute in circolari che non risultino conformi al comma 251 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006 n. 296 che ha sostituito il comma 1 dell'articolo 3 del decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 400, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 1993, n. 494 e che costituisce la font...


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