Prevalenza del D.M. 1444/1968 sui successivi regolamenti locali

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DISTANZE --> SOSTITUZIONE AUTOMATICA

Se è vero che la disciplina delle distanze dettata dal d.m. n. 1444/1968 non è immediatamente applicabile nei rapporti fra privati, lo diviene però qualora gli strumenti urbanistici non vi si conformino, sussistendo l’obbligo per il giudice di farne applicazione direttamente e in via sostitutiva.

Il giudice ha la potestà di disapplicare la norma regolamentare locale difforme ed applicare le distanze previste dal D.M. n. 1444 quale norma di relazione immediatamente efficace nei rapporti fra privati.

L’art. 136 del d.P.R. n. 380 del 2001 ha mantenuto in vigore l’art. 41-quinquies, commi 6, 8, 9, della l. n. 1150 del 1942, per cui in forza dell’art. 9 del d.m. n. 1444 del 1968 la distanza minima inderogabile di 10 metri tra le pareti finestrate di edifici antistanti è quella che tutti i Comuni sono t... _OMISSIS_ ...are, e il giudice è tenuto ad applicare tale disposizione anche in presenza di norme contrastanti incluse negli strumenti urbanistici locali, dovendosi essa ritenere automaticamente inserita nel P.R.G. al posto della norma illegittima.

Le previsioni dei regolamenti edilizi, ivi incluse quelle contenute nelle norme tecniche di attuazione degli strumenti urbanistici, che eventualmente risultino difformi rispetto alla disciplina contenuta nel d.m. 1444 del 1968, devono essere disapplicate e sostituite automaticamente con quelle contenute in tale decreto.

L’art. 136 d.P.R. n. 380 del 2001 ha mantenuto in vigore l’art. 41 quinquies, commi 6, 8, 9, della legge n. 1150 del 1942, per cui in forza dell’art. 9 del d.m. n. 1444 del 1968 la distanza minima inderogabile di 10 metri tra le pareti finestrate e di edifici antistanti è quella che tutti i Comuni sono tenuti ad osservare, ed il giudice è tenuto ad applicare tale disposizione ... _OMISSIS_ ...za di norme contrastanti incluse negli strumenti urbanistici locali, dovendosi essa ritenere automaticamente inserita nel PRG al posto della norma illegittima.

Attesa l'idoneità dell'art. 9 d.M. 1444/1968 a dar vita a disposizioni in tema di limiti inderogabili di densità, altezza e distanza tra i fabbricati destinate a prevalere sulle contrastanti previsioni dei regolamenti locali successivi, ai quali si sostituiscono per inserzione automatica, non è legittima una previsione regolamentare che di fatto vanifichi la distanza minima posta da tale normativa.

La distanza minima inderogabile di 10 metri tra le pareti finestrate e di edifici antistanti ex art. 9 d.m. 2 aprile 1968 n. 1444 è quella che tutti i Comuni sono tenuti ad osservare, ed il giudice è tenuto ad applicare tale disposizione anche in presenza di norme contrastanti incluse negli strumenti urbanistici locali, dovendosi essa ritenere automaticamente inserita nel prg al posto della... _OMISSIS_ ...ima.

In tema di distanze tra costruzioni, il D.M. n. 1444 del 1968, art. 9, comma 2, essendo stato emanato su delega della L. n. 1150 del 1942, art. 41 quinquies, aggiunto dalla L. n. 765 del 1967, art. 17, ha efficacia di legge dello Stato, sicché le sue disposizioni in tema di limiti inderogabili di densità, altezza e distanza tra i fabbricati prevalgono sulle contrastanti previsioni dei regolamenti locali successivi, ai quali si sostituiscono per inserzione automatica.

L'adozione, da parte degli enti locali, di strumenti urbanistici contrastanti con il D.M. 2 aprile 1968, n. 1444, art. 9 fa insorgere l'obbligo per il giudice di merito non solo di disapplicare le disposizioni illegittime, ma proprio di applicare immediatamente la disposizione del menzionato art. 9, divenuta, per inserzione automatica, parte integrante dello strumento urbanistico, in sostituzione della norma illegittima che è stata disapplicata.

Il D.M. 2 apr... _OMISSIS_ ...44, art. 9, comma 2, emanato su delega della L. 17 agosto 1942, n. 1150, art. 41 quinquies, (c.d. legge urbanistica), aggiunto dalla L. 6 agosto 1967, n. 765, art. 17, ha efficacia di legge dello Stato, sicché le sue disposizioni in tema di limiti inderogabili di densità, altezza e distanza tra i fabbricati prevalgono sulle contrastanti previsioni dei regolamenti locali successivi, ai quali si sostituiscono per inserzione automatica. Dunque, a seguito della abrogazione ex nunc, in forza del T.U. n. 380 del 2001, art. 136, della L. n. 765 del 1967, art. 17, comma 1, lett. c), e del mantenimento in vigore della L. n. 1150 del 1942, art. 41 quinquies, commi 6, 8, 9, gli strumenti urbanistici locali devono osservare la prescrizione di cui al detto D.M. n. 1444 del 1968, art. 9, che prevede la distanza minima inderogabile tra pareti finestrate e pareti di edifice antistanti.

Nel caso in cui lo strumento urbanistico locale preveda distanze inferiori a quelle sta... _OMISSIS_ ... n. 1444 del 1968, art. 9, si verifica l'inserimento automatico della norma cogente di cui al decreto suddetto, in sostituzione della illegittima previsione di distanze inferiori a quella minima.

Quando lo strumento urbanistico locale non contenga previsioni sulle distanze minime tra edifici, si verifica l'inserzione automatica della disciplina dettata dal D.M. n. 1444 del 1968, art. 9.

In tema di distanze tra fabbricati, nel regolamento locale che non preveda distanza alcuna o che preveda distanze inferiori a quelle minime prescritte per zone territoriali omogenee dal D.M. n. 1444 del 1968, art. 9 questa inderogabile disciplina si inserisce automaticamente, con immediata operatività nei rapporti tra privati, in virtù della natura integrativa del regolamento rispetto all'art. 873 cod. civ..

L'art. 9 D.M. 1444/1968, in quanto emanato su delega dell'art. 41-quinquies della legge urbanistica, con "efficacia di legge", i... _OMISSIS_ ...trumenti urbanistici successivi contrastanti, comporta l'obbligo, per il giudice di merito, non solo di disapplicare la disposizione illegittima, ma anche di applicare tale disposizione, divenuta, per inserzione automatica, parte integrante dello strumento urbanistico.

Nel regolamento locale che non preveda distanza alcuna o che preveda distanze inferiori a quelle minime prescritte per zone territoriali omogenee dal D.M. n. 1444 del 1968, art. 9 quest'ultima inderogabile disciplina si inserisce automaticamente, con immediata operatività nei rapporti tra privati, in virtù della natura integrativa del regolamento rispetto all'art. 873 c.c.

In tema di distanze fra costruzioni, l’art. 9, comma 2, D.M. 2 aprile 1968, n. 1444, poiché emanato su specifica delega contenuta nell'art. 41-quinquies della legge urbanistica fondamentale 17 agosto 1942, n. 1150, ha efficacia di legge dello Stato sicché le sue disposizioni in tema di limiti inderogab... _OMISSIS_ ... altezza e distanza tra i fabbricati prevalgono sulle contrastanti previsioni dei regolamenti edilizi, ai quali si sostituiscono per inserzione automatica.

Poichè il D.M. 2 aprile 1968, n. 1444, essendo stato emanato su delega del L. 17 agosto 1942, n. 1150, art. 41 quinquies (c.d. legge urbanistica), ha efficacia di legge dello Stato, le sue disposizioni in tema di limiti inderogabili di densità, altezza e distanza tra i fabbricati prevalgono sulle contrastanti previsioni dei regolamenti locali successivi, ai quali si sostituiscono per inserzione automatica.

Le disposizioni di cui al d.m. nr. 1444/1968, essendo rivolte alla salvaguardia di imprescindibili esigenze igienico-sanitarie, sono tassative e inderogabili, e vincolano i Comuni in sede di formazione o revisione degli strumenti urbanistici, con la conseguenza che ogni previsione regolamentare in contrasto con l’anzidetto limite minimo è illegittima e deve essere annullata se è o... _OMISSIS_ ...nazione, o comunque disapplicata stante la sua automatica sostituzione con la clausola legale dettata dalla fonte sovraordinata.

Poiché le norme del DM 1444/68 traggono la propria efficacia dall’art. 41 quinquies, comma 8, L. 1150/42 – in tale parte non abrogato dal DPR 380/01 – le relative previsioni debbono considerarsi avere una efficacia immediatamente precettiva e tale da potersi sostituire alle eventuali norme di piano regolatore ad esse non conformi.

Non è consentita l'adozione, da parte degli strumenti urbanistici comunali, di norme contrastanti con quelle di cui al D.M. 2 aprile 1968, n. 1444, nel senso che lo stesso, essendo stato emanato su delega dell'art. 41 quinquies, inserito nella L. 17 agosto 1942, n. 1150, dalla L. 6 agosto 1967, art. 17, ha efficacia di legge, sicché le sue disposizioni, in tema di limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza e di distanza tra i fabbricati, cui i Comuni sono tenuti... _OMISSIS_ ... prevalgono sulle contrastanti previsioni dei regolamenti locali successivi, alle quali si sostituiscono per inserzione automatica, con conseguente loro operatività tra i privati.

La normativa di cui al D.M. n. 1444 del 1968 non è immediatamente operante nei rapporti fra i privati e va interpretata nel senso che l'adozione, da parte degli enti locali, di strumenti urbanistici contrastanti con tale disposizione comporta l'obbligo per il giudice di merito non solo di disapplicare le disposizioni illegittime, ma anche di applicare direttamente le previsioni dell'art. 9 del decreto suddetto, che è divenuto, per inserzione automatica, parte integrante dello strumento urbanistico, in sostituzione della norma illegittima che è stata disapplicata.

Nell'ipotesi in cui gli strumenti urbanistici comunali non contengano prescrizioni in ordine alla regolamentazione dei limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza e di distanza tra i fabbricati, sa... _OMISSIS_ ...o strumento urbanistico e rinviasse o recepisse le prescrizioni vigenti nel tempo anteriore al 1968 e, in particolare, per quanto riguarda la distanza tra fabbricati, le prescrizioni di cui all'art. 873 c.c.. Sicchè, essendo la distanza prevista dall'art. 873 c.c. contraria a quelle prescritte dalla normativa di cui al D.M. n. 1444 del 1968 vanno, per ciò stesso, sostituite con queste ultime.

Il DM 1444 del 1968 prevale sulla disciplina locale difforme e trova applicazione in mancanza di statuizioni in proposito da parte dello strumento urbanistico: il decreto suddetto infatti trae dall'art. 41 quinquies della l. n. 1150/1942 efficacia precettiva inderogabile; deriva, cioè, dalla norma 'delegante' di rango primario la capacità di integrare con efficacia precettiva il regime delle distanze fra costruzioni di cui all'art. 872 cod. civ.

Nell'emanare gli strumenti urbanistici, le amministrazioni comunali, in rapporto alle distanze minime ex art.... _OMISSIS_ ...1444/1968, non possono fissare distacchi inferiori, i quali, dacché contra legem, si renderebbero disapplicabili e direttamente sostituibili con le prime dall'adito giudice amministrativo in sede di giurisdizione generale di legittimità ovvero, comunque, dallo stesso reputabili subvalenti rispetto alle prime.

Le disposizioni del D.M. n. 1444/1968 si impongono inderogabilmente a tutte le costruzioni da realizzarsi sulla base delle stesse, al punto da sostituire per inserzione automatica eventuali disposizioni contrastanti.

Nel caso in cui lo strumento urbanistico preveda distanze inferiori rispetto al D.M. n. 1444 del 1968 si verifica l'inserimento automatico della norma cogente di cui al decreto in sostituzione della illegittima previsione di distanze inferiori a quella minime. Altresì nel caso in cui lo strumento urbanistico non contenga previsioni al riguardo, ragioni di ordine sistematico e di interpretazione conforme impongono l'a... _OMISSIS_ ...one, della inserzione automatica della disciplina dettata dal richiamato decreto.

La normativa introdotta dalla L. n. 765 del 1967, art. 7 (cosiddetta legge-ponte) ha trovato applicazione nel periodo di vigenza - e cioè fino all'abrogazione disposta dal D.P.R. n. 380 del 2001, art. 136 - nei comuni sprovvisti di strumento urbanistico, ovvero nei comuni dotati di strumento urbanistico approvato prima dell'entrata in vigore del D.M. n. 1444 del 1968, o ancora nei comuni in cui lo strumento urbanistico, pure se approvato successivamente all'entrata in vigore del citato D.M., non contenesse l'individuazione delle zone territoriali omogenee, che è il presupposto indefettibile dell'inserzione automatica delle prescrizioni sulle distanze previste dal D.M. n. 1444 del 1968, art. 9.

In tema di distanze tra costruzioni, D.M. 2 aprile 1968, n. 1444, art. 9, comma 2, essendo stato emanato su delega della L. 17 agosto 1942, n. 1150, art. 41-quinquies (c.... _OMISSIS_ ...stica), aggiunto dalla L. 6 agosto 1967, n. 765, art. 17, ha efficacia di legge dello Stato, sicché le sue disposizioni in tema di limiti inderogabili di densità, altezza e distanza tra i fabbricati prevalgono sulle contrastanti previsioni dei regolamenti locali successivi, ai quali si sostituiscono per inserzione automatica.

Il D.M. 2 aprile 1968, n. 1444, ed in particolare l'art. 9, impone determinati limiti edilizi ai comuni nella formazione o nella revisione degli strumenti urbanistici, ma non è immediatamente operante nei rapporti tra privati. Ciò significa, però, che i limiti in tema di distanze prescritti d...


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