L'integrale copertura dei costi sostenuti per l’acquisizione delle aree da assegnare in zona P.I.P.

PIANIFICAZIONE --> PIANI URBANISTICI ATTUATIVI --> PIP --> PRINCIPIO DEL PAREGGIO

Gli articoli 27 e 35, comma 12 della L. n. 865 del 1971 costituiscono un presidio teso alla tutela dell'obiettivo di copertura dei costi sostenuti dalla Pubblica Amministrazione per l'espropriazione e la realizzazione di infrastrutture in aree da devolvere a soggetti privati (al fine di predisporre insediamenti produttivi); pertanto, l'operazione ablatorio-urbanizzatoria complessivamente sostenuta dall'ente pubblico dev'essere in pareggio, ossia con una esatta corrispondenza fra i costi sopportati dal Comune per l'acquisizione e la predisposizione di infrastrutture nelle aree ed i corrispettivi dovuti dai privati beneficiari. In particolare, in base al principio contenuto nelle richiamate norme, il Comune deve recuperare dai privati gli esborsi affrontati per l'esproprio delle aree e per la realizzazione delle opere di urbanizzazione.

L'art. 35 l. n. 8... _OMISSIS_ ...so nel senso che i corrispettivi ed i prezzi delle aree cedute (ovvero, per identità di ratio, l'importo dovuto a qualsiasi titolo per il relativo passaggio di proprietà) devono, nel loro insieme, comportare la copertura delle spese sostenute – nessuna esclusa – dal Comune o dal Consorzio per l’acquisizione delle aree comprese nel piano approvato, in base al criterio del perfetto pareggio economico.

Vige il principio ordinamentale di copertura finanziaria dei maggiori costi di espropriazione e di infrastrutturazione delle aree PIP, ossia di ‘perfetto pareggio’ dell'operazione ablatorio-urbanizzatoria complessivamente sostenuta dall'amministrazione.

Per le aree concesse in diritto di superficie o cedute in proprietà nell’ambito del P.I.P. (Piano per gli Insediamenti Produttivi, di cui all’art. 27 della Legge 22 Ottobre 1971, n° 865), vige il cogente “principio del pareggio economico”, ... _OMISSIS_ ...nza delle entrate e delle uscite, e quindi con esborso, da parte degli assegnatari delle aree e/o degli acquirenti delle stesse, di tutte le spese correlativamente sostenute dalla P.A. per l’attuazione del predetto P.I.P., con conseguente diritto del Comune di pretendere il rimborso anche delle ulteriori spese relative alle maggiori somme pagate sia per effetto della definitiva determinazione dell’indennità di espropriazione, sia per la acquisizione di altre aree e relativa urbanizzazione, in quanto necessarie per la funzionalità del P.I.P..

L’art. 27 comma 1 della L. 865/1971 assolve alla funzione di offrire ai soggetti assegnatari, ad un prezzo inferiore a quello di mercato, le aree necessarie per la realizzazione di attività imprenditoriali o di case di abitazione producendo, di fatto, un trasferimento di ricchezza dal proprietario espropriato all'assegnatario di aree a basso prezzo. Il quadro di riferimento è completato dall’art... _OMISSIS_ ...sima legge, il quale (riferito ai piani per l’edilizia economica e popolare ma ritenuto applicabile anche ai P.I.P.) esprime il principio generale del perfetto pareggio economico secondo cui «I corrispettivi della concessione in superficie … ed i prezzi delle aree cedute in proprietà devono, nel loro insieme, assicurare la copertura delle spese sostenute dal comune o dal consorzio per l'acquisizione delle aree comprese in ciascun piano approvato …».

Alla luce delle disposizioni di cui agli artt. 27 e 35 della legge n. 865 del 1971, a fronte ai maggiori esborsi per l’acquisizione coattiva delle aree, la richiesta di conguaglio da parte del Comune è un atto dovuto, non potendo gli importi relativi gravare sul bilancio dell’ente. Indubbiamente, la circostanza che le somme dovute dai privati siano maggiori di quelle originariamente previste finisce per incidere sull’equilibrio dell’originario regolamento ... _OMISSIS_ ...uttavia, l’alterazione successiva del sinallagma non può non essere a carico del soggetto che - per dirla con la dottrina tedesca - si è immesso nel traffico giuridico, assumendo su di sé i rischi relativi.

L’univoco orientamento giurisprudenziale riconosce la sussistenza del potere dell’amministrazione di ricostruire l’equilibrio economico imposto dall'art. 35 L. n. 865/1971 attraverso la rideterminazione del prezzo di cessione delle aree che sia variato a seguito della variazione del costo di acquisizione delle stesse, la cui entità non sia ancora fissata al momento della stipula della convenzione. Tale norma è intesa come espressiva di un principio generale, estendibile anche ai piani di insediamenti produttivi.

Nonostante l’espressa quantificazione del costo delle aree e delle spese di urbanizzazione, come contenuta nella convenzione-contratto stipulata tra le parti, il Comune, ove predisponga dei piani P.I.... _OMISSIS_ ...di ripetere dai singoli acquirenti l’importo pro quota di quanto effettivamente speso per l’acquisizione delle aree e per le spese di urbanizzazione. Ciò anche nell’ipotesi in cui nessuna riserva in tal senso sia contenuta nel contratto stesso, dovendosi ritenere operante il meccanismo di inserzione automatica di clausole per l’integrazione del contenuto del contratto, prevista dall’art. 1339 del codice civile, in relazione alla natura inderogabile della disposizione legislativa di cui all'art. 35 L. n. 865/71, in tema di copertura delle spese sostenute dall’ente pubblico per gli scopi in questione.

L'art. 35 della L. n. 865/71, riferito ai piani per l’edilizia economica e popolare, è inteso come espressivo di un principio generale, estendibile anche ai piani di insediamenti produttivi. L’applicabilità alle aree P.I.P. del principio di pareggio dei costi di acquisizione trova ulteriore conferma nel D.L. 22 di... _OMISSIS_ ...786 (convertito in legge, con modificazioni, dalla L. 26 febbraio 1982, n. 51).

A parte il disposto di cui all'art. 35 L. n. 865/7, resta fermo che la stessa convenzione accessoria al PIP può direttamente prevedere l’adeguamento del corrispettivo della concessione del diritto di superficie, di cui deve farsi carico l’assegnatario, qualora le spese di acquisizione delle aree, a seguito di controversie insorte con i proprietari espropriati, risultino superiori all’indennità di esproprio.

Il principio normativo del pareggio dei costi di acquisizione delle aree incluse del PIP, non ammette deroghe in ragione dell’epoca di insorgenza dei fattori incidenti sull’incremento dei costi di esproprio (antecedente o successivo alla stipula della convenzione), rapportandosi al solo dato oggettivo dello scarto tra il prezzo di cessione pattuito e il costo di acquisizione sostenuto dall’ente. Ad esso si associa l’ef... _OMISSIS_ ...azione automatica del contenuto del contratto, ai sensi dell’art. 1339 del codice civile.

L’Ente locale ha diritto a ripetere dai singoli acquirenti l’importo pro quota di quanto effettivamente speso per l’acquisizione delle aree e per le spese di urbanizzazione, anche nell’ipotesi in cui nessuna riserva in tal senso fosse contenuta nella convenzione urbanistica di assegnazione delle aree PIP, dovendosi ritenere operante il meccanismo di inserzione automatica di clausole per l’integrazione del contenuto del contratto prevista dall’art. 1339 del codice civile, in relazione alla natura inderogabile della disposizione legislativa di cui agli articoli 27 e 35 della legge n. 865 del 1971.

L’applicabilità alle aree P.I.P. del principio di pareggio dei costi di acquisizione trova ulteriore conferma nel D.L. 22 dicembre 1981 n. 786 (convertito in legge, con modificazioni, dalla L. 26 febbraio 1982, n. ... _OMISSIS_ ...LF| In materia di piani per le aree da destinare ad insediamenti produttivi previsti e disciplinati dall’art. 27, l. 22 ottobre 1971 n. 865, deve ritenersi che, nonostante l’espressa quantificazione del costo delle aree e delle spese di urbanizzazione, come contenuta nella convenzione – contratto stipulata tra le parti, il comune abbia diritto a ripetere dai singoli acquirenti l’importo pro quota di quanto effettivamente speso per l’acquisizione delle aree e per le spese di urbanizzazione. Ciò anche nell’ipotesi in cui nessuna riserva in tal senso fosse contenuta nel contratto stesso, dovendosi ritenere operante il meccanismo di inserzione automatica di clausole per l’integrazione del contenuto del contratto prevista dall’art. 1339 del codice civile.

Il principio dell’integrale copertura dei costi sostenuti per l’acquisizione delle aree da assegnare in zona p.i.p. è sancito, in maniera inderogabi... _OMISSIS_ ... e non può essere superato, in virtù di una ipotizzata responsabilità di natura precontrattuale dell’ente, in base al verificarsi di un’eventualità (quella della diversa e maggiore quantificazione del prezzo di espropriazione dei terreni, per effetto di una decisione giudiziale non preventivabile al momento della conduzione delle trattative e della conclusione della convenzione per la cessione degli stessi terreni alle imprese interessate), successiva e del tutto estranea all’ambito delle trattative medesime.

Che la spesa per l’acquisizione delle aree espropriate in ambito PIP sia stata assai più alta di quanto preventivato in sede di convenzione, rientra nell’alea normale del giudizio, intentato dai proprietari dei suoli espropriati, ed il Comune non può certo ritenersi responsabile, nei confronti degli acquirenti dei lotti dell’area p. i. p., a cagione della presunta inadeguatezza della difesa tecnica, in detto giudizi... _OMISSIS_ ... professionista incaricato.

Il Comune ha diritto a ripetere dai singoli acquirenti l’importo pro quota di quanto effettivamente speso per l’acquisizione delle aree e per le spese di urbanizzazione per la realizzazione di un PIP, anche nell’ipotesi in cui nessuna riserva in tal senso fosse contenuta nella convenzione stipulata tra le parti, dovendosi ritenere operante il meccanismo di inserzione automatica di clausole per l’integrazione del contenuto del contratto prevista dall’art. 1339 c.c., in relazione alla natura inderogabile della disposizione legislativa sopra richiamata in tema di copertura delle spese sostenute dall’Ente pubblico per gli scopi questione.

Il Comune ha diritto a ripetere dai singoli acquirenti delle aree incluse nel PIP l’importo pro quota di quanto effettivamente speso per l’acquisizione delle aree e per le spese di urbanizzazione. Ciò anche nell’ipotesi in cui nes... _OMISSIS_ ... tal senso fosse contenuta nel contratto intercorso tra le parti, dovendosi ritenere operante il meccanismo di inserzione automatica di clausole per l’integrazione del contenuto del contratto prevista dall’art. 1339 del codice civile, in relazione alla natura inderogabile della disposizione legislativa (artt. 27- 35 L. n. 865/71), in tema di copertura delle spese sostenute dall’Ente pubblico per gli scopi questione.

L'art 35 l.865/71, secondo cui “il prezzo di cessione delle aree è determinato in misura pari al costo di acquisizione delle aree stesse, nonché al costo delle relative opere di urbanizzazione” deve interpretarsi nel senso che non possono trasferirsi a carico degli assegnatari le somme di denaro corrisposte dall’Amministrazione a titolo di risarcimento del danno da “occupazione acquisitiva” per effetto di condanne giudiziali, di cui gli assegnatari dei lotti PIP risultano del tutto estranei.
... _OMISSIS_ ... base dell’art. 35 L. n. 865/71 le voci da prendere in considerazione per la determinazione del prezzo a carico del concessionario di aree PIP sono costituite dal costo di acquisizione delle aree e dal costo delle urbanizzazioni. Nella prima debbono rientrare tutti gli elementi di costo, compresa la voce dell’indennità di occupazione d’urgenza e i corrispettivi dovuti ai proprietari che hanno concluso accordi transattivi con il Comune, in quanto direttamente riferibili all’acquisizione delle aree oggetto della concessione.

Il Comune ha diritto a ripetere dai singoli acquirenti – assegnatari di aree inserite nel PIP - l'importo pro quota di quanto effettivamente speso per l'acquisizione delle aree e per le spese di urbanizzazione. Ciò anche nell'ipotesi in cui nessuna riserva in tal senso sia contenuta nella convenzione stipulata, dovendosi ritenere operante il meccanismo di inserzione automatica di clausole per l'integrazione ... _OMISSIS_ ...el contratto prevista dall'art. 1339 del codice civile.

Tra le voci di costo per l’acquisizione recuperabili dagli assegnatari delle aree PIP non possono essere inserite le spese legali sopportate dal Comune per il contenzioso, che riguardano esclusivamente l’amministrazione in quanto parte (soccombente) dei giudizi e coinvolgono scelte processuali maturate esclusivamente in seno alla P.A. resistente.

Pendenti ricorsi avverso la determinazione dell’indennità, legittima è la previsione da parte del Comune, nell'ambito delle convenzioni stipulate con gli assegnatari dei lotti inclusi in piano per gli insediamenti produttivi, di recuperare dagli assegnatari stessi i maggior costi conseguenti alla socc...


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