In quali occasioni l'ordine di demolizione deve essere congruamente motivato?

ABUSI EDILIZI --> SANZIONI --> DEMOLIZIONE --> PROVVEDIMENTO --> MOTIVAZIONE

L’ordine di demolizione di opere abusive, quale atto di natura doverosa e vincolata, non richiede particolare motivazione, essendo sufficiente che il medesimo descriva quali sono le opere oggetto di contestazione.

L'ordine di demolizione è atto dovuto e vincolato e non necessita di motivazione aggiuntiva rispetto all’indicazione dei presupposti di fatto e all’individuazione e qualificazione degli abusi edilizi.

Se il decorso del tempo non può incidere sull’ineludibile doverosità degli atti volti a perseguire l’illecito attraverso l’adozione della relativa sanzione, deve conseguentemente essere escluso che l’ordinanza di demolizione di un immobile abusivo debba essere motivata sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale al ripristino della legalità violata.

L’o... _OMISSIS_ ...zione è adeguatamente motivato mercé il richiamo al comprovato carattere abusivo dell’intervento, senza che si impongano sul punto ulteriori oneri motivazionali, applicabili nel diverso ambito dell’autotutela decisoria.

L’ordinanza di demolizione costituisce atto dovuto e rigorosamente vincolato, affrancato dalla ponderazione discrezionale del configgente interesse al mantenimento in loco della res, dove la repressione dell'abuso corrisponde per definizione all'interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi illecitamente alterato. Pertanto, essa è da ritenersi sorretta da adeguata e sufficiente motivazione, consistente nella compiuta descrizione delle opere abusive e nella constatazione della loro esecuzione in assenza del necessario titolo abilitativo edilizio.

L'onere motivazionale gravante sull'Amministrazione risulta attenuato in caso di rilevanza e autoevidenza degli interessi pubblici tutelati, al punto che, ... _OMISSIS_ ...i rilievo, esso può essere soddisfatto attraverso il richiamo alle pertinenti circostanze in fatto e il rinvio alle disposizioni di tutela che risultano in concreto violate e che normalmente possono integrare, ove necessario, le ragioni di interesse pubblico che depongano nel senso dell'esercizio del controllo edilizio.

L’ordinanza di riduzione in pristino, quale atto di carattere del tutto vincolato, ponendosi quale conseguenza immediata e diretta discendente dalla verifica dell’abusività degli interventi, non richiede una puntuale indicazione delle norme violate, allorquando dalla descrizione delle stesse emerga la natura e la consistenza dell’abuso.

Nelle ipotesi di interventi edilizi abusivi il carattere sanzionatorio e doveroso del provvedimento esclude la pertinenza del richiamo alla motivazione dell’interesse pubblico e all’ipotetico interesse del privato alla permanenza in loco dell’opera edilizia,... _OMISSIS_ ...lezione e ponderazione dei sottesi interessi risulta compiuta a monte dallo stesso legislatore (il quale ha sancito in via indefettibile l’onere di demolizione al comma 2 dell’articolo 31 del d.P.R. 380 del 2001), in tal modo esentando l’amministrazione dall’onere di svolgere – in modo esplicito o implicito – una siffatta ponderazione di interessi in sede di adozione dei propri provvedimenti.

L’ordine di demolizione, come tutti i provvedimenti sanzionatori in materia edilizia, è atto vincolato alla constatata abusività, il quale non richiede né alcuna specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico; né una comparazione di quest’ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati; e né una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione, non essendo configurabile alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di illecito permanente, ... _OMISSIS_ ...n può legittimare in via di fatto.

L’ordine di demolizione di opere edilizie abusive non necessita di una particolare motivazione, atteso che il presupposto per la sua adozione è costituito dalla constatata esecuzione delle opere in totale difformità dal permesso di costruire o in assenza dello stesso, sicché tale provvedimento è atto dovuto ed è sufficientemente motivato con l’affermazione dell’accertata abusività delle opere.

Le ragioni di pubblico interesse, che impongono la rimozione di un immobile abusivo, sussistono ex se e non richiedono un’apposita ostensione in sede motivazionale; infatti l’attività di repressione degli abusi edilizi non costituisce attività discrezionale, ma del tutto vincolata che non abbisogna di particolare motivazione, essendo sufficiente fare riferimento all’accertata abusività delle opere che si ingiunge di demolire.

Il provvedimento con cui viene ingiunta, s... _OMISSIS_ ...mente, la demolizione di un immobile abusivo e giammai assistito da alcun titolo, per la sua natura vincolata e ancorata al ricorrere dei relativi presupposti in fatto e in diritto, non richiede motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse (diverse da quelle inerenti al ripristino della legittimità violata) che impongono la rimozione dell’abuso.

Per giustificare l'adozione dell'ingiunzione di ripristino non occorre una motivazione ulteriore rispetto all'indicazione delle norme violate e al riferimento per relationem ai presupposti di fatto contenuti in eventuali verbali accertativi.

Non si può applicare a un fatto illecito quale l’abuso edilizio il complesso di acquisizioni che, in tema di valutazione dell’interesse pubblico, è stato enucleato per la diversa ipotesi dell’autotutela decisoria, pertanto l’ordine di demolizione è adeguatamente motivato mercé il richiamo al comprovato carattere abusivo d... _OMISSIS_ ...vento, senza che si impongano sul punto ulteriori oneri motivazionali, applicabili nel diverso ambito dell’autotutela suddetta.

La misura repressivo-ripristinatoria è da ritenersi sorretta da adeguata e autosufficiente motivazione, allorquando sia rinvenibile la compiuta descrizione (morfologica, costruttiva, dimensionale, oltre che ubicativa, mediante puntuale indicazione degli estremi di accatastamento urbano) delle opere abusive, nonché l’individuazione delle violazioni accertate (nella specie, interventi eseguiti in difformità dal rilasciato titolo edilizio).

L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive è un atto dovuto e vincolato e non necessita di motivazione ulteriore rispetto all'indicazione dei presupposti di fatto e all'individuazione e qualificazione degli abusi edilizi; trattandosi di attività doverosa e vincolata, certamente non occorre, per giustificare l'adozione dell'ingiunzione di ripristino, una motivaz... _OMISSIS_ ...rispetto all'indicazione delle norme violate e al riferimento per relationem ai presupposti di fatto contenuti nei verbali accertativi.

L’ordine di demolizione non richiede né una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione, né una comparazione fra l’interesse pubblico e l’interesse privato al mantenimento in loco dell’immobile.

L'ordine di demolizione e, più in generale, tutti i provvedimenti sanzionatori in materia edilizia sono atti vincolati e, quindi, non richiedono uno specifico giudizio sulle ragioni d’interesse pubblico, né una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, né una dettagliata motivazione su tali profili e men che mai sulla sussistenza d’un interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione o all’acquisizione, né può ammettersi alcun affidamento tutelabile alla conservazione ... _OMISSIS_ ...ne di fatto abusiva, che il tempo non è in grado di legittimare.

Non si può applicare a un fatto intrinsecamente illecito - quale è l’abuso edilizio - il complesso di acquisizioni che, in tema di valutazione dell’interesse pubblico, è stato enucleato per il ben diverso ordine di presupposti su cui si fonda l’istituto dell’autotutela decisoria.

L'esercizio del potere repressivo delle opere edilizie realizzate in assenza del titolo edilizio mediante l'applicazione della misura ripristinatoria può ritenersi sufficientemente motivato per effetto della stessa descrizione dell'abuso, accertato con atti facenti fede fino a querela di falso e dai quali vengono esplicitati in dettaglio la natura e consistenza delle opere abusive riscontrate, presupposto giustificativo necessario e sufficiente a fondare la spedizione della misura sanzionatoria.

I provvedimenti repressivi di abusi edilizi non abbisognano di una sp... _OMISSIS_ ...sa motivazione, bastando al riguardo un ampio riferimento alle norme violate, nonché un adeguato e analitico richiamo di tutti i vincoli, paesaggistico - ambientali e di rischio sismico, nonché del fondamentale e corretto assunto circa l'insussistenza di un permesso di costruire.

In materia di abusi edilizi l’ordine di demolizione è atto vincolato il quale non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico - che è da ritenersi esistente “in re ipsa”, identificandosi con il ripristino della legalità violata - né una comparazione di quest’ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, né tantomeno una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione, non essendo configurabile alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di illecito permanente che il tempo non può legittimare in via di fatto.

L’ordinanza di demolizion... _OMISSIS_ ...n atto dovuto e rigidamente vincolato, corrispondendo, per definizione, la repressione dell’abuso edilizio all’interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi illecitamente alterato; con la conseguenza che essa è dotata di una adeguata e sufficiente motivazione, qualora provveda alla descrizione delle opere abusive ed alla constatazione della loro abusività.

Il provvedimento con cui viene ingiunta la demolizione di un immobile abusivo, per la sua natura vincolata e rigidamente ancorata al ricorrere dei relativi presupposti in fatto e in diritto, non richiede motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse - diverse da quelle inerenti al ripristino della legittimità violata - che impongono la rimozione dell'abuso. Il principio in questione non ammette deroghe neppure nell'ipotesi in cui l'ingiunzione di demolizione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso.

L’interesse pubblico alla rimoz... _OMISSIS_ ...;illecito edilizio è in re ipsa e non può ammettersi nessun legittimo affidamento alla conservazione di una situazione di fatto abusiva che il tempo non può avere legittimato, con la conseguenza che, ove sussistano i presupposti per l’adozione del provvedimento di demolizione, la sanzione ripristinatoria costituisce atto dovuto.

La documentazione prodotta dal controinteressato in allegato al suo esposto, con cui lo stesso denunzia i presunti abusi edilizi de quibus, non può esimere il dirigente comunale dall’onere di adeguata giustificazione suddetto. E ciò, per la semplice ma decisiva ragione che occorre in tal caso una dettagliata comparazione dei dati, emergenti dalla documentazione esibita dal controinteressato (nella specie ritenuta immotivatamente decisiva) e quelli, addotti dall’interessato in chiave difensiva, onde dimostrare la legittimità del cespite immobiliare in oggetto, e tanto al fine di assolvere in maniera adeguata e legi... _OMISSIS_ ...;obbligo di congrua motivazione, che deve accompagnarsi all’emanazione di qualsivoglia provvedimento amministrativo, ivi compresa – evidentemente – l’ordinanza ex artt. 31 e ss. d. P. R. 380/2001.

Posto che l'ordinanza di demolizione costituisce un atto dovuto e rigorosamente vincolato, la repressione dell'abuso corrisponde, per definizione, all'interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi illecitamente alterato; pertanto, l'ordinanza stessa si considera già dotata di un'adeguata e sufficiente motivazione consistente nella descrizione delle opere abusive e nella constatazione della loro abusività.

L'ordinanza di demolizione, misura repressivo-ripristinatoria, è da ritenersi sorretta da adeguata e autosufficiente motivazione, allorquando sia rinvenibile la compiuta descrizione (morfologica, costruttiva, dimensionale, oltre che ubicativa, mediante puntuale indicazione degli estremi di accatastamento urbano) d... _OMISSIS_ ...ive, nonché l’individuazione delle violazioni accertate e delle norme applicate.

L’ordine di demolizione presenta un carattere rigidamente vincolato (dovendo essere adottato a seguito della sola verifica dell’abusività dell’intervento) e non richiede né una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione, né una comparazione fra l’interesse pubblico e l’interesse privato al mantenimento in loco...


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