Impugnabilità della delibera di riadozione dell'acquisizione sanante

Sintesi: Inammissibile per carenza di interesse è l'impugnativa del provvedimento consiliare con cui è stabilito di procedere con successivo provvedimento del responsabile dell'Ufficio Tecnico all'acquisizione sanante degli immobili illegittimamente occupati; ciò in quanto non vi è, nell'attualità, il provvedimento finale del procedimento, produttivo degli effetti acquisitivi della proprietà del bene in favore dell'Amministrazione.

Estratto: «Oggetto di gravame sono la delibera di G.M. n. 100 del 12-10-2006, con la quale si è preso atto della perizia di stima redatta dal Tecnico comunale ai fini della somma da corrispondere ai privati ai sensi dell'art. 43 del dpr n. 327/2001, nonché la delibera di Consiglio comunale n. 21 del 3-7-2007, con la quale è stato stabilito di procedere ad acquisizione sanante degli immobili dei signori Plaitano.Non vi è, dunque, nell'attualità il provvedimento finale del p... _OMISSIS_ ...oduttivo degli effetti acquisitivi della proprietà del bene in favore del Comune.Tale non può ritenersi la richiamata delibera di C.C., atteso che il provvedimento di acquisizione sanante è atto di gestione, di competenza dell'organo burocratico dell'ente ed in considerazione del fatto che la stessa pronunzia del Consiglio rinvia al Responsabile del Settore Tecnico l'emissione dell'atto di acquisizione definitivo, in tal modo esplicitando la propria natura di atto interno al procedimento.L'impugnativa oggetto del presente ricorso è, dunque, inammissibile per carenza di interesse.Al momento di emanazione del decreto definitivo di acquisizione sanante, i sig.ri Plaitano e Caprarelli potranno, unitamente a tale provvedimento finale, censurare anche i predetti atti interni al procedimento.»

Sintesi: Una volta adottato il provvedimento di sanatoria ex art. 43 DPR 327/2001, tutte le aspettative di tutela del privato, restitutorie e risarcito... _OMISSIS_ ...zano nell'eventuale contenzioso avente ad oggetto il provvedimento in questione e ben possono essere integralmente soddisfatte a conclusione del relativo giudizio.

Estratto: «IV. Vengono ora in rilievo le ulteriori domande del ricorrente, il quale lamenta il mancato risarcimento del valore delle opere di urbanizzazione esistenti e demolite, del deprezzamento totale della part.lla relitta 2297 di 76 mq. (rimasta relitto inutilizzabile, perché di piccole dimensioni ed inglobato in parte in una traccia di strada ed in parte nell'area pertinenziale della Coop. Ares) ed infine dei costi sostenuti dal Salamone stesso per il trasporto dei materiali esistenti sul terreno de quo.Quanto alla prima domanda, la stessa va respinta sub specie di voce autonoma di danno, atteso che si è già precisato che il Commissario dovrà provvedere a calcolare il valore venale del bene, e ciò ovviamente include tutti quei manufatti esistenti sul terreno alla ... _OMISSIS_ ...nsione da parte dell'Amm.ne (e dalla stessa demoliti).Venendo alle altre due richieste, occorre ricordare come la Giurisprudenza abbia chiarito che “una volta adottato il provvedimento di sanatoria, tutte le aspettative di tutela del privato, restitutorie e risarcitorie, si canalizzano nell'eventuale contenzioso avente ad oggetto il provvedimento in questione e ben possono essere integralmente soddisfatte a conclusione del relativo giudizio (Consiglio di stato, sez. V, 11 maggio 2009 , n. 2877)”.Sulla base dei superiori principi, deriva che il Comune è tenuto a rimborsare quanto dal ricorrente speso per portar via dal terreno oggetto di esproprio il materiale della propria impresa ivi depositato, in virtù dell'ordinanza dirigenziale n.16/1999, con la quale gli era stato ordinato di sgomberare i terreni dai materiali ivi presenti, annullata con la sent.490/95, confermata da CGA, decisione N.591/06.Circa l'esistenza di tali materiali, la loro consiste... _OMISSIS_ ...di trasportarli altrove, il ricorrente ha offerto ben più di un principio di prova, avendo prodotto, in allegato al reclamo, ai numeri da 12 a 17, l'ord. n. 16/1999, annullata da questa Sezione, la diffida del 7.7.1999 n. 1315, il verbale in contraddittorio tra le parti del 2.9.1999, perizia giurata.Viceversa il Comune non ha fatto rilevare in giudizio alcun fatto giustificativo o impeditivo del rimborso spettante al ricorrente per aver dovuto asportare dal suo terreno il proprio materiale, in esecuzione degli ordini di sgombero annullati.Pertanto, l'Amm.ne dovrà, previa acquisizione da parte del ricorrente della documentazione di spesa (fatture/bolle di trasporto-accompagnamento), risarcire tale voce di danno.Quanto al deprezzamento del relitto, il Collegio ritiene di condividere l'orientamento del T.A.R. Sicilia Palermo, sez. III, che, con sentenza del 19 gennaio 2007 , n. 173, sulla specifica questione ha affermato che “deve,…., essere oggetto di... _OMISSIS_ ...nche la eventuale diminuzione di valore subita dalla parte residua del compendio, ancorché quale conseguenza del mero distacco della superficie occupata e quindi della nuova conformazione e della conseguente accessibilità, coltivabilità ed economicità dell'utilizzo del fondo.Precisa, infatti, la Corte di Cassazione, sez. I, 8 settembre 2004, n. 18050, che per misurare il pregiudizio subito nel caso d'occupazione parziale, deve comunque liquidarsi a favore dell'espropriato pure l'eventuale perdita da riduzione di valore delle superfici non occupate, determinabile con gli stessi criteri di cui alle novelle normative indicate applicati per indennizzare l'ablazione di parte delle aree in proprietà degli espropriati, a evitare ingiuste disparità di trattamento a favore di coloro che subiscono espropri parziali rispetto a quelli che siano espropriati dell'intera loro proprietà.Deve, quindi, essere considerato, come nel calcolo dell'inden... _OMISSIS_ ... anche in quello del risarcimento del danno, il fatto che i fondi residuanti, in caso di esproprio parziale, possono aver subito deprezzamento per effetto del distacco dall'intero fondo delle superfici occupate dall'opera pubblica (in termini, T.A.R. Sicilia Palermo, sez. III, 19 gennaio 2007 , n. 173)”.»

Sintesi: Una volta adottato il provvedimento di sanatoria ex art. 43 DPR 327/2001, tutte le aspettative di tutela del privato, restitutorie e risarcitorie, si canalizzano nell'eventuale contenzioso avente ad oggetto il provvedimento in questione e ben possono essere integralmente soddisfatte a conclusione del relativo giudizio.

Estratto: «2 Il ricorso è inammissibile; nel caso deve ritenersi preclusa la possibilità di adire nuovamente la Sezione in quanto, come anticipato, il comune di Coreno Ausonio ha acquisito al patrimonio i terreni di proprietà del ricorrente e determinato il corrispettivo. Ed, infatti, l'articol... _OMISSIS_ ... 8 giugno 2001, n. 327 assegna un ampio potere discrezionale dall'esercizio del quale deve emergere la pubblica utilità dell'opera; il potere acquisitivo è comunque preordinato a sanare l'illegittimità della procedura espropriativa solo ex nunc, ha natura eccezionale e non può risolversi in una mera alternativa alla procedura ordinaria. L'acquisizione deve quindi trovare la sua giustificazione nella particolare rilevanza dell'interesse pubblico posto a raffronto con l'interesse privato, con la conseguenza che la motivazione dovrà essere, quindi, particolarmente esaustiva della valutazione degli interessi in conflitto. La posta risarcitoria poi rappresenta parte costitutiva del provvedimento, tant'è che il valore del bene si correla alla nuova fattispecie ablatoria originante dall'acquisizione sanante, con la quale il comune ha palesato l'interesse ad evitare la restituzione dell'immobile. In definitiva può quindi dirsi che il provvedime... _OMISSIS_ ... 43 del citato d.P.R. rileva come espressione di un potere suscettivo di produrre effetti tra loro connessi, vale a dire l'estinzione del diritto di proprietà rilevante anche in termini di risarcimento ormai avente fonte in un distinto titolo che deve essere contestato dall'interessato, perché “… una volta adottato il provvedimento di sanatoria, tutte le aspettative di tutela del privato, restitutorie e risarcitorie, si canalizzano nell'eventuale contenzioso avente ad oggetto il provvedimento in questione e ben possono essere integralmente soddisfatte a conclusione del relativo giudizio.” (Consiglio di Stato, sez. V, 11 maggio 2009 , n. 2877).»

Sintesi: Il provvedimento con cui l'Amministrazione accerta la sussistenza dei presupposti per procedere all'acquisizione sanante ex art. 43 DPR 327/2001 e manifesta la volontà di addivenire all'acquisizione al patrimonio indisponibile dei beni appartenenti al privato, è provve... _OMISSIS_ ...del diritto di proprietà; ne discende che i proprietari sono tenuti ad impugnare tempestivamente il medesimo.

Sintesi: L'accertamento della sussistenza dei presupposti per procedere all'acquisizione sanante ex art. 43 DPR 327/2001, ha natura immediatamente e direttamente lesiva, a nulla rilevando la circostanza che la quantificazione del risarcimento del danno sia demandata all'adozione di un successivo procedimento, di carattere tecnico e meramente attuativo della scelta già operata in ordine all'opportunità dell'esercizio dell'azione amministrativa.

Estratto: «Deve essere preliminarmente accolta l'eccezione di parte resistente in ordine alla tardività del ricorso avverso la deliberazione del Consiglio comunale n. 69 del 6 dicembre 2007.Con tale provvedimento, infatti, il Consiglio comunale, organo a tal fine competente, ha provveduto a vagliare la situazione, accertare la sussistenza dell'interesse pubblico (tenuto conto... _OMISSIS_ ...o che la restante parte del sedime stradale (135 mq) è stata già acquisita dal Comune mediante accordo bonario e che la strada è utilizzata come collegamento tra due strade comunali da tutta la collettività da molto tempo), comparare lo stesso con quello dei privati ad ottenere la restituzione dei beni occupati e, quindi, dichiarare sussistenti le condizioni di legge per procedere all'aquisizione della superficie occupata.Quello in parola è, quindi, indubbiamente il provvedimento lesivo del diritto di proprietà, in quanto rappresenta l'atto con cui l'Amministrazione ha manifestato la volontà di addivenire all'acquisizione al patrimonio indisponibile dei beni appartenenti agli odierni ricorrenti. Ne discende che i proprietari avrebbero dovuto tempestivamente impugnare il medesimo, del cui contenuto gli stessi hanno avuto piena conoscenza sin dalla comunicazione del 31 gennaio 2008, a prescindere dalla successiva quantificazione del risar... _OMISSIS_ ...no dovuto ed adozione del provvedimento traslativo della proprietà avvenuta solo il 9 dicembre 2008.Invero parte ricorrente mette in evidenza, al fine di sostenere la tempestività della propria azione, come la deliberazione del Consiglio comunale in questione non contenesse l'indicazione del risarcimento del danno dovuto, così rendendo impossibile ogni contestazione sul quantum, ma tale tesi non può ritenersi meritevole di positivo apprezzamento.L'accertamento della sussistenza dei presupposti per procedere all'acquisizione sanante ha, infatti, natura immediatamente e direttamente lesiva, a nulla rilevando la circostanza che la quantificazione del risarcimento del danno sia demandata all'adozione di un successivo procedimento, di carattere tecnico e meramente attuativo della scelta già operata in ordine all'opportunità dell'esercizio dell'azione amministrativa. Il ricorso deve, quindi, essere dichiarato inammissibile nella parte in cui ... _OMISSIS_ ...gnare la deliberazione del Consiglio comunale n. 69 del 2007, così come inammissibili debbono essere ritenute le censure volte a far discendere l'illegittimità del successivo decreto di acquisizione – atto meramente esecutivo – dalla illegittimità delle scelte operate nell'adozione della precedente deliberazione del Consiglio comunale.»

Sintesi: Impugnabile, in quanto immediatamente lesiva, la delibera di riadozione di provvedimento di acquisizione sanante ex art. 43 DPR 327/2001, a seguito di annullamento di precedente atto acquisitivo.

Estratto: «1. Ha carattere preliminare l'eccezione, proposta dal Comune, di inammissibilità del ricorso, in quanto la delibera impugnata non avrebbe effetti immediatamente lesivi. L'eccezione è infondata.La delibera impugnata, pur qualificandosi nell'oggetto come un atto di indirizzo, ha un contenuto immediatamente lesivo della posizione del ricorrente, proprio laddove... _OMISSIS_ ...con riferimento a destinatari determinati, di “riaffermare la sussistenza di interessi pubblici preminenti rispetto a quelli privati” e quindi di riadottare i provvedimenti di acquisizione sanante, già annullati da questo Tribunale, incidendo così in maniera diretta sugli interessi del ricorrente.»

Sintesi: Una volta adottato il provvedimento di sanatoria ex art. 43 DPR 327/2001, tutte le aspettative di tutela del privato, restitutorie e risarcitorie, si canalizzano nell'eventuale contenzioso avente ad oggetto il provvedimento in questione e ben possono essere integralmente soddisfatte a conclusione del re...


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