Termine per l’esercizio del potere di adozione dell’atto di acquisizione sanante ex art. 42 bis DPR 327/2001

PATOLOGIA --> OPERA PUBBLICA --> OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA --> ACQUISIZIONE SANANTE --> ART. 42 BIS DPR 327/2001 --> LIMITE TEMPORALE DI ADOZIONE

Il termine concesso giudizialmente per l'adozione del provvedimento di acquisizione sanante non è perentorio; la relativa scadenza legittima la parte alla proposizione del giudizio di ottemperanza, senza esaurire, nelle more, il potere di provvedere dell’amministrazione.

Secondo la Corte Cost. (sentenza n. 71/2015), l'art. 42 bis dpr 327/2001 non prevede alcun termine per l’esercizio del potere riconosciuto alla p..a. Tuttavia molteplici sono le soluzioni, elaborate dalla giurisprudenza amministrativa, per reagire all’inerzia della p.a. autrice dell’illecito: a seconda degli orientamenti, infatti, talvolta è stato posto a carico del proprietario l’onere di esperire il procedimento di messa in mora, per poi impugnare l’eventuale silenzio-rifiuto de... _OMISSIS_ ...strazione; in altri casi, è stato riconosciuto al g.a. anche il potere di assegnare all’amministrazione un termine per scegliere tra l’adozione del provvedimento di cui all’art. 42-bis e la restituzione dell’immobile. È dunque possibile scegliere – tra le molteplici elaborate – un’interpretazione idonea ad evitare il pregiudizio consistente nell’asserita esposizione in perpetuo al potere di acquisizione, senza in alcun modo forzare la lettera della disposizione.

Circa le modalità di adozione dell’atto di acquisizione ex art. 42 bis DPR 327/2001, la disposizione non ha previsto un termine per adottare un tale atto. La giurisprudenza ha, pertanto, ritenuto che il giudice amministrativo possa condannare l’amministrazione a scegliere, entro un termine fissato, tra l’adozione del provvedimento di acquisizione o la restituzione del bene (La Corte cost., 30 aprile 2015, n. 71, ha ritenuto infondat... _OMISSIS_ ...stituzionalità per mancanza di un termine richiamando l'orientamento della giurisprudenza amministrativa che consente al privato di ottenere comunque una decisione da parte della p.a. entro un termine giudizialmente stabilito).

L'art. 42 bis dpr 327/2001 non prevede alcun termine per l’esercizio del potere riconosciuto alla p..a. Tuttavia molteplici sono le soluzioni, elaborate dalla giurisprudenza amministrativa, per reagire all’inerzia della p.a. autrice dell’illecito: a seconda degli orientamenti, infatti, talvolta è stato posto a carico del proprietario l’onere di esperire il procedimento di messa in mora, per poi impugnare l’eventuale silenzio-rifiuto dell’amministrazione; in altri casi, è stato riconosciuto al g.a. anche il potere di assegnare all’amministrazione un termine per scegliere tra l’adozione del provvedimento di cui all’art. 42-bis e la restituzione dell’immobile. È dunque possibi... _OMISSIS_ ...dash; tra le molteplici elaborate – un’interpretazione idonea ad evitare il pregiudizio consistente nell’asserita esposizione in perpetuo al potere di acquisizione, senza in alcun modo forzare la lettera della disposizione.

A seguito di domanda restitutoria del bene illegittimamente occupato, resta impregiudicato il potere della P.A., per tutta la durata del giudizio e fino al passaggio in giudicato della conclusiva sentenza, di avviare il procedimento di cui all'art. 42 bis del d.p.r. n. 327/2001, finalizzato all'adozione di un provvedimento motivato di acquisizione dei terreni in oggetto alla mano pubblica.

PATOLOGIA --> OPERA PUBBLICA --> OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA --> ACQUISIZIONE SANANTE --> ART. 42 BIS DPR 327/2001 --> LIMITE TEMPORALE DI ADOZIONE --> ACQUISIZIONE GIÀ INTERVENUTA

Non vi è alcun spazio per emettere un provvedimento di acquisizione coattiva in funzione sanante ex art. 42 b... _OMISSIS_ .... 327 del 2001, qualora il trasferimento del bene sia già intervenuto in forza di decreto di esproprio legittimamente ed efficacemente emesso.

PATOLOGIA --> OPERA PUBBLICA --> OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA --> ACQUISIZIONE SANANTE --> ART. 42 BIS DPR 327/2001 --> LIMITE TEMPORALE DI ADOZIONE --> ART. 12 COMMA 1 QUATER DL 98/2011

La mancata adozione del provvedimento acquisitivo ex art. 42 bis DPR 327/2001 nel termine assegnato dal giudice, può trovare giustificazione nell'impossibilità dell’adozione del provvedimento stesso, stante il disposto dell’art. 12 del decreto legge 6 luglio 2011 n. 98, come modificato dalla legge di stabilità del 24.12.2012 n. 228, che stabiliva al primo comma quater l’assoluto divieto per le amministrazioni pubbliche di acquistare immobili a titolo oneroso, ivi includendo gli acquisti per pubblica utilità effettuati in ambito espropriativo; solo successivamente, con legge 6 giugno 20... _OMISSIS_ ...o introdotto l’art. 10 bis, rubricato“Norma di interpretazione autentica dell’art. 12, comma 1, quater”.

PATOLOGIA --> OPERA PUBBLICA --> OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA --> ACQUISIZIONE SANANTE --> ART. 42 BIS DPR 327/2001 --> LIMITE TEMPORALE DI ADOZIONE --> DOPO CONDANNA ALLA RESTITUZIONE DEL BENE

Salva la formazione del giudicato restitutorio, l'emanazione, da parte della p.a., di un provvedimento di acquisizione sanante, ex art. 42 bis d.P.R. n. 327 del 2001, delle aree oggetto di occupazione illegittima determina l'improcedibilità delle domande di restituzione e di risarcimento del danno proposte in relazione ad esse.

L’istituto dell’acquisizione sanante come disciplinato dall’art. 42 bis, d.p.r. n. 327/2001 consente l’acquisto della proprietà del bene da parte della pubblica amministrazione con effetto ex nunc “solo al momento dell’emanazione del... _OMISSIS_ ...isizione, (ciò che impedisce l’utilizzo dell’istituto in presenza di un giudicato che abbia già disposto la restituzione del bene al privato)” (così Corte Cost., 30 aprile 2015, n. 71, nella decisione con cui è stata dichiarata non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 42 bis, cit.).

L’impossibilità che l’Amministrazione emani il provvedimento di acquisizione sanante in presenza di un giudicato che abbia disposto la restituzione del bene al proprietario è stata ribadita dalla stessa Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, valorizzando, in uno con il principio espresso dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 71 del 2015, lo steso dato desumibile “dalla previsione del comma 2 dell’art. 42-bis nella parte in cui consente all’autorità di adottare il provvedimento durante la pendenza del giudizio avente ad oggetto l’annullamento della procedura ablatoria (ovvero nel... _OMISSIS_ ...essivo eventuale giudizio di ottemperanza), ma non oltre, e quindi dopo che si sia formato un eventuale giudicato non soltanto cassatorio ma anche esplicitamente restitutorio” (così Ad. Pl. 9 febbraio 2016, n. 2).

L'Amministrazione non detiene più il potere di emanare un provvedimento ex art. 42 bis T.U. Espropri, qualora sia intervenuto il cd. giudicato chiuso, avendo il giudice della causa espressamente ed esclusivamente ordinato alla P.A. la restituzione dei terreni illegittimamente occupati. Tanto alla luce del principio enunciato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 71 del 30 aprile 2015, laddove, nel riaffermare la compatibilità col quadro costituzionale dell’istituto disciplinato dall’art. 42-bis del d.P.R. nr. 327/2001, ha evidenziato che uno dei suoi tratti caratteristici, e cioè il carattere non retroattivo dell’acquisizione, “impedisce l’utilizzo dell’istituto in presenza di un giudicato c... _OMISSIS_ ...sposto la restituzione del bene al privato”.

E' illegittimo il provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42 bis DPR 327/2001 qualora l'Amministrazione sia stata condannata con sentenza passata in giudicato alla restituzione del fondo, nel quale è ricompreso il terreno illegittimamente espropriato.

La richiesta di restituzione dell’area occupata senza titolo, di per sé sola non preclude il ricorso al procedimento ex art. 42-bis DPR 327/2001 quando sia stata ordinata dal Giudice, a maggior ragione non lo inibisce quando sia stata solo chiesta in via d’azione.

Il provvedimento di acquisizione sanante emanato ex art. 42 bis DPR 327/2001, in quanto diretto a produrre un effetto già realizzato per effetto del passaggio in giudicato della sentenza che abbia escluso la restituzione agli originari proprietari del bene ormai irreversibilmente trasformato, non può che essere affetto da radicale ed insanabile null... _OMISSIS_ ...ha un oggetto (acquisizione del fondo), che si è già prodotto a cagione della predetta statuizione.

L’accoglimento della domanda di restituzione del terreno occupato senza titolo non impedisce, di per sé, all'Amministrazione intimata di emanare il provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, per il quale la preclusione può scattare unicamente con il passaggio in giudicato della decisione, lì dove abbia disposto detta restituzione. L'’art. 42-bis cit., risolvendo un contrasto interpretativo insorto in giurisprudenza in relazione alla previgente disciplina ex art. 43 TU, ha previsto, infatti, che l’acquisto della proprietà dell’immobile da parte della P.A. avvenga con efficacia ex nunc e cioè solo al momento dell’emanazione dell’atto di acquisizione, con il corollario che è escluso l’utilizzo dell’istituto in presenza di un giudicato che abbia già disposto la restituzion... _OMISSIS_ ...rivato.

Una pronuncia di condanna alla restituzione del bene illegittimamente occupato impedirebbe l’adozione di un nuovo atto acquisitivo ex art. 42 bis DPR 327/2001 da parte dell’Amministrazione, il quale si profilerebbe come chiaramente violativo del giudicato: tuttavia, l’astratta possibilità di riedizione del potere di acquisizione ex art. 42 bis d.P.R. n. 327/2001, conseguente all’annullamento di un primo provvedimento acquisitivo, non può costituire ostacolo all’adozione di una pronuncia di condanna alla restituzione dell’area illecitamente occupata, con il conseguente evidenziato effetto preclusivo.

La Corte Costituzionale – nel respingere con sentenza n. 71 del 30 aprile 2015 le questioni di legittimità sollevate in riferimento agli artt. 3, 24, 42, 97, 111 e 117 co. 1 Cost., e quindi anche in relazione alla sua compatibilità con le norme interposte della CEDU – si è espressa nel senso... _OMISSIS_ ...licazione dell’art. 42-bis ai fatti anteriori alla sua entrata in vigore e anteriori al 30 giugno 2003, con il solo limite del giudicato che abbia già disposto la restituzione del bene al privato.

Il momento del passaggio in giudicato della pronuncia giudiziale di condanna alla restituzione dei beni occupati rappresenta, per l’amministrazione resistente, l’insuperabile limite temporale per l’adozione di un provvedimento di acquisizione ex art. 42-bis DPR 327/2001.

L'art. 42 bis DPR 327/2001 non regola più i rapporti tra azione risarcitoria, potere di condanna del giudice e successiva attività dell'Amministrazione, sicché ove il giudice, in applicazione dei principi generali, emetta una condanna alla restituzione del bene, il vincolo del giudicato eliderebbe irrimediabilmente il potere sanante dell'Amministrazione (salva ovviamente l'autonoma volontà transattiva delle parti), con conseguente frustrazione degli obiett... _OMISSIS_ ...dal legislatore con l’introduzione della norma in parola.

L’accoglimento della domanda di restituzione del terreno illegittimamente occupato non impedisce, di per sé, all'Amministrazione resistente di emanare il provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, per il quale la preclusione può scattare unicamente con il passaggio in giudicato della sentenza. L’art. 42-bis cit., risolvendo un contrasto interpretativo insorto in giurisprudenza in relazione alla previgente disciplina ex art. 43 del d.P.R. n. 327/2001, ha previsto che l’acquisto della proprietà dell’immobile da parte della P.A. avvenga con efficacia ex nunc e cioè solo al momento dell’emanazione dell’atto di acquisizione, con il corollario che è escluso l’utilizzo dell’istituto in presenza di un giudicato che abbia già disposto la restituzione del bene al privato.

Ove il giudice, in applicazione dei ... _OMISSIS_ ...li, condannasse l'amministrazione alla restituzione del bene occupato illegittimamente, il vincolo del giudicato eliderebbe irrimediabilmente il potere sanante dell'amministrazione (salva ovviamente l'autonoma volontà transattiva delle parti), con conseguente frustrazione degli obiettivi avuti a riferimento dal legislatore.

Sussiste l’impossibilità che l’Amministrazione emani il provvedimento di acquisizione sanante in presenza di un giudicato che abbia disposto la restituzione del bene al proprietario; tale elemento – valorizzat...


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